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 Guida alla Coscienza di Krishna
 Il piacere materiale dei sensi
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore


Emilia Romagna


185 Messaggi

Inserito il - 21/02/2005 : 00:35:42  Mostra Profilo
Hare Krishna, a tutti oggi oggi tratteremo l’argomento “il piacere materiale dei sensi”.

Il piacere materiale dei sensi, con i rapporti sociali, l’amicizia e l’amore, e’ paragonato a una goccia che cade su un deserto.

Per essere soddisfatto un deserto ha bisogno di oceani d’acqua, percio’ a che servira’ questa goccia ? Similmente l’essere e’ un frammento di Dio, la Persona Suprema, il Quale, come afferma il Vedanta Sutra, e' pieno di felicita’.

In quanto parte del Signore Supremo, anche l’essere cerca il piacere completo. Ma questo piacere completo non puo’ essere ottenuto separatamente da Dio, la Persona Suprema.

Mentre vaga in differenti forme di vita, l’essere puo’ gustare qualche piacere in un corpo o nell’altro, ma il perfetto piacere dei sensi non puo’ essere ottenuto in alcun corpo materiale.

L’essere vivente vaga in differenti forme corporee, ma i suoi tentativi di godere sono sempre frustrati. In altre parole, la scintilla spirituale coperta dalla materia non puo’ godere perfettamente dei sensi in nessuna circostanza della vita materiale.

Un cervo puo’ rimanere assorto nel suono musicale vibrato da un cacciatore, ma il risultato e’ che perde la vita.

Similmente, un pesce e’ molto esperto nel soddisfare la lingua, ma quando mangia l’esca offerta da un cacciatore, perde la vita. E anche l’elefante, che e’ tanto forte, viene catturato e perde la sua indipendenza mentre soddisfa i propri genitali con una elefantessa.

In ogni specie di vita l’essere vivente ottiene un corpo per soddisfare i diversi sensi, ma non puo’ godere allo stesso tempo di tutti i suoi sensi.

Nella forma umana, l’essere vivente riceve l’opportunita’ di godere di tutti i sensi in modo distorto, ma il risultato e’ che in questo tentativo di gratificazione incontrera’ una tale sofferenza che alla fine diventera’ triste.

Quanto piu’ cercheremo di soddisfare i sensi, tanto piu’ rimarremo imprigionati.

Sri Krishna nella Bhagavad-Gita (17.7) dice:

“Gli esseri viventi, in questo mondo condizionato, sono miei frammenti eterni, e a causa della vita condizionata lottano molto duramente contro i sensi, tra cui la mente”.

Dopo tutto l’essere vivente e’ un frammento del Signore Supremo, Krishna.
In altre parole, la posizione costituzionale di Krishna e quella dell’essere vivente sono uguali in qualita’. L’unica differenza e’ che l’essere e’ eternamente un frammento atomico del Signore Supremo.

In questo mondo materiale, nello stato di vita condizionata, il frammento del Signore Supremo, l’anima individuale, deve lottare continuamente a causa della contaminazione della sua mente e della coscienza.

Poiche’ e’ un frammento del Signore Supremo, l’essere dovrebbe pensare a Krishna.

Immersi nel mondo materiale ignoriamo cosa sia la vera felicita’.

La vera felicita’ dev’essere gustata attraverso i sensi trascendentali. Finche’ non ci siamo purificati, i sensi trascendentali non si manifestano; percio’, al fine di purificare i sensi, si deve adottare la coscienza di Krishna e impegnare i sensi al servizio del Signore.

Allora troveremo la vera felicita’ e la liberazione.


Grazie,

Loretta
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