RKC Forum
[ Home | Registrati | Discussioni Attive | Discussioni Recenti | Segnalibro | Msg privati | Sondaggi Attivi | Utenti | Download | Cerca | FAQ ]
Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 CORSI DI STUDIO
 Guida alla Coscienza di Krishna
 La conoscenza dell'Assoluto
 Forum Bloccato
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  

Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore


Emilia Romagna


185 Messaggi

Inserito il - 13/02/2005 : 02:12:23  Mostra Profilo
Hare Krishna, oggi parliamo della conoscenza dell’Assoluto.

Nella Bhagavad-gita 10.2 Krishna dice:

“Ne’ la moltitudine degli esseri celesti ne’ i grandi saggi conoscono la Mia origine o le Mie opulenze perche’ Io sono sotto ogni aspetto la fonte degli uni come degli altri”.

Krishna e’ il Signore Supremo la causa di tutte le cause, e nessuno Gli e’ superiore.

Questo insegnamento della Brahma–samhita e’ confermato dal Signore in persona, che dichiara di essere la fonte di tutti gli esseri celesti e di tutti i saggi. Ma ne' gli esseri celesti ne' i grandi saggi possono veramente comprendere Krishna, il Suo nome e la Sua personalita’.

Che dire allora dei cosiddetti eruditi del nostro minuscolo pianeta ?

Nessuno comprende perche’ il Signore Supremo viene sulla Terra come un uomo comune e Si comporta in modo del tutto normale, eppure straordinario.

Il fatto e’ che la qualità necessaria per conoscere Krishna non e’ l’erudizione.

Infatti, come conferma lo Srimad-Bhagavatam, perfino gli esseri celesti e i saggi hanno fallito nel tentativo nel tentativo di conoscerLo con la speculazione intellettuale; le loro elucubrazioni, che sono limitate da sensi imperfetti, possono portarli al massimo fino all’impersonalismo, cioe’ a comprendere che Dio non e’ prodotto delle tre influenze della natura materiale, oppure a dare di Lui definizioni immaginarie, ma non possono portarli alla conoscenza della Sua vera natura.

Krishna, in questo verso, afferma indirettamente che se si desidera realizzare la Verita’ Assoluta occorre riconoscere che Lui e’ Dio, la Persona Suprema, l’Essere Assoluto.

Anche se non si puo’ percepire la presenza personale del Signore inconcepibile, Egli esiste.

E lo studio delle Sue parole nella Bhagavad-gita e nello Srimad-Bhagavatam e’ sufficiente a comprendere la Sua natura, eterna, tutta conoscenza e felicita’.

Se invece si rimane condizionati dall’energia inferiore del Signore, si potra’ tutt’al piu’ concepire il Brahman impersonale, ma non la Persona Suprema, che si realizza soltanto al livello spirituale puro.

Poiche’ la maggior parte degli uomini e’ incapace di comprendere la vera natura del Signore, Sri Krishna scende sulla terra per favorire con la Sua grazia incondizionata tutti gli speculatori intellettuali.

Ma nonostante le attivita’ eccezionali del Signore questi speculatori sono cosi’ contaminati dall’energia materiale che continuano a credere che il Brahman impersonale sia l’aspetto supremo di Dio.

Soltanto coloro che praticano il servizio devozionale al Signore, i devoti, che sono completamente sottomessi al Signore, possono capire, per la Sua grazia, che la persona suprema e’ Krishna.

Inoltre nel verso 10.11 della Bhagavad-Gita Krishna dice:

“Per mostrar loro una misericordia speciale, Io, che dimoro nel loro cuore, dissipo le tenebre nate dall’ignoranza con la torcia luminosa della conoscenza”.


grazie,

Loretta

(continua)

Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore


Emilia Romagna


185 Messaggi

Inserito il - 15/02/2005 : 17:30:37  Mostra Profilo
Hare Krishna a tutti, continuiamo l’argomento “la conoscenza dell’Assoluto“. (Parte 2)

Stavamo esponendo il verso 10.1 della Bhagavad-Gita, in cui il Signore Supremo afferma:

“Per mostrar loro una misericordia speciale Io, che dimoro nel loro cuore , dissipo le tenebre nate dall’ignoranza con la torcia luminosa della conoscenza”.

Il devoto sincero non rimane mai nell’ignoranza, se serve il Signore con devozione ed e’ pienamente assorto nella coscienza di Krishna.

I filosofi moderni pensano che non si possa avere la conoscenza pura senza essere dotati di una vasta erudizione. Ma il Signore Supremo in persona risponde a questi filosofi in questo verso:

“Coloro che servono con una devozione pura, anche se mancano di erudizione e la loro conoscenza dei principi vedici e’ insufficiente, ricevono il Mio aiuto”.

Inoltre, il Signore insegna che e’ impossibile conoscere la Verita' Suprema e Assoluta, Dio, l’Essere Sovrano, con semplici speculazioni intellettuali.
Dio e’ cosi’ grande che e’ impossibile conoscerLo o avvicinarLo con un semplice sforzo mentale; se l’uomo non gli e’ devoto, se non Gli offre il suo amore, potra’ anche meditare per Milioni di anni senza mai comprendere Krishna, la Verita’ Suprema e Assoluta.

Soltanto il servizio di devozione puo’ soddisfare Krishna, che con la Sua energia inconcepibile Si rivela allora nel cuore del Suo puro devoto. Il puro devoto tiene sempre Krishna nel proprio cuore; percio’ Krishna e’ paragonato al Sole, che dissipa le tenebre dell’ignoranza; questa e’ la speciale grazia che Krishna concede.

Contaminato da numerosi milioni di vite trascorse nella materia, l’essere condizionato ha il cuore ricoperto dalla polvere del materialismo, ma quando serve il Signore con devozione e canta il mantra: Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare, Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare, la polvere rapidamente vola via dal suo cuore, ed egli si eleva al piano della conoscenza pura.

“Solo” il canto o la recitazione di questo mantra e il servizio di devozione, e non le speculazioni intellettuali o le discussioni, possono condurre a Visnu, il fine supremo.

Il puro devoto non deve preoccuparsi delle necessita’ della vita, perche’ appena si sono allontanate le tenebre dal suo cuore, il Signore Supremo, che e’ soddisfatto dell’amore e del servizio del Suo devoto, provvede subito a tutti i suoi bisogni.


Grazie,

Loretta

(continua)
Torna all'inizio della Pagina

Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore


Emilia Romagna


185 Messaggi

Inserito il - 16/02/2005 : 23:19:28  Mostra Profilo
Hare Krishna a tutti, continuiamo a parlare della conoscenza dell’Assoluto. (Parte 3)

E’ detto che il nome, la forma, i divertimenti trascendentali del Signore e tutto cio’ che Lo circonda non possono essere compresi dai sensi materiali; per questa ragione bisogna impegnarsi nel servizio devozionale, in modo che i sensi possano purificarsi e permetterci cosi’ di vedere Dio, la Persona Suprema.

Le persone costantemente impegnate a meditare sui piedi di loto del Signore sono certamente purificate dalla contaminazione materiale dei sensi, e sono in grado di vedere il Signore Supremo faccia a faccia.

Oggi il termine “meditazione” e’ molto popolare tra la gente comune, ma pochi ne conoscono il vero significato.

Nelle scritture vediche apprendiamo che gli yogi sono sempre immersi nella meditazione sui piedi di loto del Signore, questo e’ il vero obiettivo degli yogi: pensare ai piedi di loto del Signore, e praticare il servizio di devozione.

Il bhakti–yoga non e’ un metodo nuovo, introdotto di recente, dato che anche 5.000 anni fa Sri Krishna raccomando’ questo stesso bhakti-yoga, definendolo lo yoga piu’ elevato.

Infatti Krishna disse ad Arjuna nella Bhagavad-gita (6.47):

“E tra tutti gli yogi, colui che dimora sempre in Me con grande fede, adorandomi nel servizio d’amore trascendentale, e’ il piu’ vicino a Me ed e’ il piu’ grande di tutti”.

Lo yogi piu’ elevato e’ colui che pensa costantemente a Krishna dentro di se’.

Il Signore e’ l’origine di tutti gli esseri viventi, e poiche’ tutti gli esseri sono frammenti del Signore, Egli e’ il padre di tutti. Si puo’ cercare il Signore Supremo molto facilmente nel proprio cuore, perche’ Egli e’ situato nel cuore di ogni essere individuale.

Se vogliamo veramente purificarci, dobbiamo impegnarci in questo tipo di meditazione.

Essa non solo ci aiutera’ a vedere il Signore costantemente nel nostro cuore, ma anche a contemplarLo di persona, e a diventare uno dei Suoi compagni a Vaikunthaloka, o a Goloka Vrindavana.

Nella Bhagavad-Gita troviamo la descrizione del karma-yoga, del jnana-yoga, del dhyana-yoga e cosi’ via, ma se non arriviamo al livello del bhakti–yoga, tutti gli altri yoga non potranno esserci d’aiuto per raggiungere la perfezione piu’ alta.

In altre parole, il bhakti–yoga e’ l’unico mezzo per la liberazione.

Il metodo del bhakti–yoga e’ molto facile per le persone che accettano le istruzioni del maestro spirituale con grande rispetto, e le mettono in pratica adeguatamente.

Indipendentemente dalle proprie condizioni di esistenza, chi pratica il bhakti-yoga, che ha inizio con l’ascolto del messaggio trascendentale del Signore, gradualmente conquista Dio, che non puo’ essere conquistato da nessuno.

Tutti sanno che Dio e’ invincibile, ma colui che ascolta in modo sottomesso le parole di un’anima realizzata puo’ vincere l’invincibile.


Grazie,

Loretta
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  
 Forum Bloccato
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
Vai a:
RKC Forum © RKC - tutti i diritti riservati Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 0,16 secondi. radiokrishna | TRKN | Snitz Forum