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Loretta (LakshmiPriya dd)
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Emilia Romagna
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Inserito il - 24/01/2005 : 21:56:04
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Hare Krishna a tutti, oggi parleremo dell’argomento “che cos’e’ l’intelligenza ?”.
L’intelligenza e’ la facolta’ di analizzare le cose nella loro giusta prospettiva.
Ci sono due tipi d’intelligenza, l’intelligenza materiale e l’intelligenza spirituale.
L’intelligenza materiale e’ definita come la capacita’ di valutare gli impulsi ricevuti dalla mente e di analizzare la natura e il funzionamento dell’energia materiale. Ma poiche’ questa analisi e’ compiuta senza considerare il rapporto che esiste tra la natura e Dio, causa originale di tutte le cose, l’intelligenza materiale rimane incompleta ed e’ impegnata solo nel soddisfare le esigenze del corpo (e’ dunque l’energia materiale sottile che puo’ velare la coscienza del se’ spirituale).
L’intelligenza spirituale (buddhi) e’ l’intelligenza originale dell’essere, e permette di comprendere come tutte le cose (compresi se’ stessi) esistano in relazione con Dio, la Persona Suprema. Essa ci libera dalle concezioni materiali della vita.
Chi comprende che la coscienza di Krishna e’ l’unica a dare la vera intelligenza (quella spirituale), e che quest’arte dev’essere coltivata sotto la guida di un maestro spirituale autentico, ottiene la liberazione.
Il servizio devozionale e’ un metodo di comprensione spirituale: ovunque il servizio devozionale sia presente non puo’ esistere la contaminazione materiale. La Persona del Signore e il servizio di devozione offerto a Lui, essendo entrambi spirituali, sono un’unica identica cosa. Il servizio devozionale, infatti, appartiene all’energia interna del Signore.
Si dice che il Signore e’ il sole, e l’ignoranza sono le tenebre. Dove c’e’ il sole non ci possono essere le tenebre, percio’ ovunque il servizio di devozione sia presente, guidato in modo appropriato da un maestro spirituale autentico, non ci puo’ essere questione d’ignoranza.
Tutti devono adottare la coscienza di Krishna e impegnarsi nel servizio di devozione; in questo modo diventeranno intelligenti e puri.
L’intelligenza va usata per comprendere la condizione naturale dell’anima e per impegnare sempre la mente nella coscienza di Krishna. Chi non arriva a comprendere Krishna e ad impegnarsi nel servizio di devozione, non ha raggiunto la perfetta intelligenza, anche se puo’ sembrare intelligente agli occhi dei comuni mortali.
Nella Bhagavad-gita (10.10) Krishna dice:
“A coloro che Mi servono sempre con devozione e amore, do’ l’intelligenza necessaria per venire a Me”.
Il buddhi–yoga, l’azione nella coscienza di Krishna, e’ il sintomo della piu’ alta intelligenza. Buddhi significa “intelligenza“ e yoga “attivita’ spirituale“ o “elevazione spirituale“.
Il buddhi–yoga e’ il modo di agire di colui che desidera tornare a Dio, nella Sua dimora assoluta, e che si abbandona pienamente al servizio di Krishna; in altre parole, e’ il metodo per liberarsi dalle catene della materia.
Il fine ultimo di ogni progresso spirituale e’ Krishna, ma di solito l’uomo lo ignora; percio’ e’ essenziale che l’uomo viva in compagnia dei devoti e di un maestro spirituale.
Occorre innanzitutto riconoscere in Krishna il fine ultimo; una volta acquisita questa convinzione si progredira’, in modo lento ma sicuro, sulla via che conduce a Krishna, e si raggiungera’ la meta.
Grazie,
Loretta
(Continua)
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
   
Emilia Romagna
185 Messaggi |
Inserito il - 17/02/2005 : 17:56:54
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Hare Krishna, oggi continuiamo a parlare dell’intelligenza. (Parte 2)
L’essere individuale scende in questo mondo materiale per cercare la gratificazione dei sensi, e la sua intelligenza gli da' le istruzioni adatte per poter soddisfare i sensi nel modo migliore, in rapporto alle sue capacita’.
In realta’, pero’, l’intelligenza viene dall’Anima Suprema, da Dio, la Persona Suprema, che concede ogni facilitazione all’essere vivente caduto in questo mondo materiale.
L’essere vivente gode dei suoi sensi materiali, e l’intelligenza gli fornisce tutto cio’ che e’ necessario al suo piacere. Non appena entra nella forma umana, l’essere vivente e' intrappolato dalle tradizioni familiari, dalla nazionalita’, dalle abitudini, e cosi’ via; tutte queste cose sono fornite da maya, l’energia illusoria di Dio, la Persona Suprema.
In pratica, l’intelligenza materiale e’ la causa dell’incatenamento dell’essere vivente.
La mente e’ guidata dall’intelligenza, cosi’ se noi impegniamo la mente al servizio del Signore Supremo, seguendo le istruzioni del maestro spirituale, la nostra intelligenza si purifica.
Bisogna farsi aiutare dall’intelligenza spirituale, cioe’ dal maestro spirituale, per uscire da questa prigionia dell’esistenza materiale temporanea e illusoria, cioe’ falsa.
Nella forma umana bisogna farsi domande e interrogare l’intelligenza.
Nelle varie forme di vita inferiori a quella umana, l’intelligenza non oltrepassa la linea delle necessita’ piu’ elementari della vita, cioe’ mangiare, dormire, accoppiarsi e difendersi.
Cani, gatti e tigri sono sempre impegnati a cercare qualcosa da mangiare o un luogo dove dormire, a cercare di difendersi e di avere successo nei rapporti sessuali.
Nella forma umana, invece, dobbiamo essere abbastanza intelligenti da domandarci chi siamo e perche’ siamo venuti in questo mondo, qual’e’ il nostro dovere, chi e’ il supremo controllore, qual’e’ la differenza fra la materia inerte e l’essere vivente e cosi' via.
Ci sono tante domande e la persona veramente intelligente dovrebbe chiedersi qual’e’ la fonte suprema di ogni cosa.
L’essere vivente e’ sempre dotato di una certa quantita’ di intelligenza, ma nella forma umana l’essere individuale deve farsi domande sulla propria identita’ spirituale; questa e’ la vera intelligenza umana.
Nella Bhagavad-Gita (15.15) Sri Krishna dice:
“Risiedo nel cuore di ognuno, e da Me vengono il ricordo, la conoscenza e l’oblio”.
Nella forma animale l’essere vivente e’ completamente dimentico della propria relazione con Dio.
Nella forma umana, invece, la coscienza e’ piu’ sviluppata, percio’ l’essere umano ha la possibilita’ di capire la propria relazione con Dio.
Tutti pensano che la propria intelligenza sia perfetta.
Talvolta si impegna l’intelligenza nell’adorazione di Uma, la moglie di Siva, allo scopo di ottenere una bella moglie; talvolta chi desidera diventare colto come Brahma si serve della sua intelligenza per adorare la dea dell’erudizione, Sarasvati, e chi desidera diventare opulento come Sri Visnu adora la dea della fortuna, Laksmi .
L’essere individuale confuso non sa come usare la propria intelligenza.
L’intelligenza deve essere usata al servizio di Dio, la persona suprema. Non appena si usa l’intelligenza in questo modo, la dea della fortuna e’ disposta a concederci i suoi favori, senza la necessita’ di adorare separatamente ogni essere celeste.
Gli esseri celesti sono servitori di Dio, e ogni cosa si muove secondo la Sua volonta’, in ultima analisi e’ sempre Dio, la Persona Suprema, che permette di soddisfare i desideri di tutti gli esseri viventi.
Laksmi, la dea della fortuna, non rimane mai senza marito, Sri Visnu; percio’ quando si adora Sri Visnu automaticamente si ottiene il favore della dea della fortuna.
Grazie,
Loretta |
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