Loretta (LakshmiPriya dd)
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Emilia Romagna
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Inserito il - 31/01/2005 : 23:18:20
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Hare Krishna a tutti, oggi parleremo della differenza tra gli esseri individuali e il Signore Supremo.
Poiche’ il Signore Supremo e’ completamente spirituale, puo’ discendere dal mondo spirituale senza cambiare corpo, ed e’ conosciuto come “acyuta”, infallibile, cioe’ non perde mai coscienza della Sua identita’, anche quando viene in contatto con la materia. Egli rimane trascendentale ad essa.
Quando invece e' un essere individuale, che viene in questo mondo materiale, deve accettare un corpo materiale. La differenza sta nel fatto che Dio, la Persona Suprema, e’ il controllore Supremo, e l’essere individuale e’ controllato.
L’essere vivente, cadendo dal suo vero impegno di servizio al Signore, riceve un corpo materiale per soffrire o cercare di godere in queste miserabili condizioni materiali di esistenza.
Non appena l’essere si riveste di un corpo materiale diventa soggetto a quattro imperfezioni, ma il corpo di Krishna non e’materiale; Egli, quindi, non e’ soggetto a imperfezioni, ma e’ sempre spiritualmente cosciente e colmo di felicita’.
Le quattro imperfezioni dell’essere sono le seguenti:
1) ha la tendenza all’inganno 2) possiede sensi imperfetti 3) commette errori 4) e’ soggetto a cadere sotto l’influsso dell’illusione,
che gli fa credere di essere il controllore della creazione, il proprietario e il beneficiario supremo .
Condizionato da questa energia l’essere si lancia alla ricerca dei piaceri di questo mondo, e si incatena sempre piu’ al ciclo di nascite e morti ripetute.
L’influenza di questa energia illusoria ci allontana dalla Verita’Assoluta, cioe’ dal conoscere che Krishna, Dio, la Persona Suprema, e’ il proprietario Supremo di ogni cosa, e’ il beneficiario Supremo di ogni sacrificio, ed e' l’amico di ogni essere vivente.
Il fatto che Krishna sia il proprietario assoluto di ogni cosa e’ molto semplice da capire, infatti l’uomo, per costruire o realizzare tutto quello che desidera ha bisogno delle materie prime, terra, acqua, minerali, sole, fuoco ecc.. Tutte queste sostanze ci vengono fornite dal Signore, l’energia che usiamo per tali scopi appartiene al Signore, ed e’ sempre Lui che permette all’uomo di realizzare cio’ che desidera.
Quindi il dovere dell’uomo e’ quello di usare ogni cosa al servizio del Signore .
Krishna e’ l’amico di tutti gli esseri viventi, infatti Egli soddisfa tutti i desideri dell’anima incarnata, ed e’ il testimone supremo di tutti i nostri atti compiuti durante la nostra permanenza nel mondo materiale, vita dopo vita.
L’essere vivente, per quanto grande sia, non puo’ mai eguagliare il Signore Supremo: infatti Egli ricorda ogni cosa di tutti gli esseri, mentre gli esseri sono soggetti alla dimenticanza.
Nella Bhagavad-gita (4.5), il Signore Supremo dice ad Arjuna:
“Entrambi, tu ed Io, abbiamo attraversato innumerevoli nascite: Io posso ricordarle tutte, ma tu non puoi, o vincitore del nemico”.
Percio’ il Signore e gli esseri viventi, non possono mai essere uguali sotto TUTTI gli aspetti.
Inoltre Krishna e’ il beneficiario Supremo di ogni sacrificio, infatti sempre nella Bhagavad-gita (3.10) e’ scritto:
All’inizio della creazione il Signore di tutte le creature genero’ uomini ed esseri celesti, insieme con i sacrifici a Visnu, e li benedisse dicendo:
“Siate felici con questi yajna (sacrifici), perche’ il loro compimento vi procurera’ tutto cio’ che desiderate per vivere felici e ottenere la liberazione”.
Dio ha creato questo mondo materiale affinche’ le anime condizionate imparassero a compiere gli yajna (i sacrifici) per la Sua soddisfazione. Compiendo sacrifici diventeremo gradualmente coscienti di Krishna e ci situeremo nella virtu’.
Le scritture Vediche raccomandano per l’eta’ di Kali il “sankirtana-yajna“, il canto dei santi nomi di Dio, sacrificio spirituale stabilito da Sri Caitanya Mahaprabhu, che e’ Krishna stesso, per liberare tutti gli uomini di quest’epoca.
Questo yajna lo possiamo cantare in qualsiasi circostanza, in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, e’ facile e sublime, e tutti dovrebbero cantarlo.
Il canto dei santi nomi praticato dai devoti di Krishna e’ il maha-mantra:
Hare Krishna Hare krishna
Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama
Rama Rama Hare Hare
Grazie,
Loretta
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