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 Guida alla Coscienza di Krishna
 Cos'e' il karma
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore


Emilia Romagna


185 Messaggi

Inserito il - 26/01/2005 : 13:34:35  Mostra Profilo
Hare Krishna a tutti, oggi tratteremo l’argomento “cos’e’ il karma ?“.

Per karma s’intende ogni atto verbale, mentale o fisico che gli esseri viventi compiono.

Naturalmente gli animali i pesci e le piante non producono karma, loro non hanno alternativa, sono costretti ad agire secondo il corpo che li riveste.

L’uomo invece, ha la possibilita’ di scegliere come agire. Infatti se agiamo per la nostra gratificazione (per ottenere dei benefici temporanei ed effimeri) produciamo karma, e in questo modo rimaniamo incatenati sempre piu’ al mondo materiale.

Infatti, dovete sapere che i desideri dell’essere sono una forma di condizionamento perche’ inducono l’essere ad agire in un determinato modo. L’anima per natura desidera, ma se mettiamo i nostri desideri al servizio di Krishna, ci purifichiamo e ottieniamo la liberazione.

Cosi’, se agiamo per il piacere di Krishna, Dio, la Persona Suprema, o per il maestro spirituale, non solo non produciamo karma, ma bruciamo il karma precedente accumulato, e le nostre attivita’ diventano akarma, prive di reazione. Otteniamo cosi' dei benefici eterni. Perche' ?

Perche’ ogni azione compiuta per un piacere personale produce una reazione che prima o poi dovremmo scontare, e ancora piu’ importante saremmo soggetti a continue nascite e morti ripetute, mentre se agiamo per il piacere del Signore non avremmo nessuna reazione, quindi diventeremo liberi dal karma e in questo modo ci libereremo da tutte le reazioni dei nostri peccati, e alla fine della vita torneremo a casa da Dio.

E’ importantissimo capire che noi stessi ci costruiamo il nostro futuro, perche’ e’ in base alle nostre attivita’ passate e presenti, e qui parlo anche di altre vite, che ora soffriamo o godiamo in questo mondo materiale, ed e’ per questo motivo che il corpo che ogni essere possiede e’ il risultato delle sue attivita’ compiute nelle vite precedenti.

E’ molto importante sapere che tutte quelle attivita’, comprese quelle pie, compiute per un piacere personale o altruistico legano il suo autore al mondo materiale. Solo le attivita’ compiute per il piacere del Signore liberano l’essere in questa vita e nella prossima.

Krishna, nella Bhagavad-gita 9.27, dice:

“Qualunque cosa tu faccia, qualunque cosa tu mangi, sacrifichi od offra in carita’, come pure le austerita’ che compi, offri tutto a Me, o figlio di Kunti“.

Ciascuno ha il dovere di organizzare la propria vita in modo di ricordarsi sempre di Krishna in qualsiasi circostanza.

Ora noi siamo soggetti alle tre influenze della natura materiale e in questo stato di coscienza abbiamo dimenticato Krishna, e la nostra relazione che ci unisce a Lui.
Proprio per questo motivo Krishna ha esposto la Bhagavad-Gita, per far si' che seguendo i Suoi insegnamenti avremo l’opportunita’ di risvegliare questa relazione, ed essere felici in questa vita e nella prossima.

Grazie,

Loretta

(continua)

Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore


Emilia Romagna


185 Messaggi

Inserito il - 28/01/2005 : 00:45:30  Mostra Profilo
Hare Krishna a tutti, oggi continuiamo a parlare del Karma.

Come dicevamo la volta scorsa, ciascuno di noi ha il dovere di organizzare la propria vita in modo da non dimenticarsi mai di Krishna in alcuna circostanza.

Ogni uomo deve lavorare per mantenere il proprio corpo, ma Krishna raccomanda di farlo in piena coscienza di Lui, organizzando la propria vita in modo da poter avanzare spiritualmente seguendo le istruzioni del maestro spirituale.

Tutti dobbiamo mangiare per vivere, ma Krishna consiglia di mangiare solo i resti del cibo che e’ stato dapprima offerto a Lui.

Tutti gli esseri hanno il dovere di compiere dei riti religiosi, che li trasformino allora in "arcana", cioe’ li dedichino a Krishna, come Lui stesso raccomanda.

E poiche’ oggigiorno siamo attratti dalla meditazione, e’ bene abbandonare il metodo silenzioso, impraticabile ai giorni nostri, e adottare la meditazione su Krishna con la recitazione continua, ventiquattro ore al giorno, del mantra Hare Krishna.

Il Signore afferma che colui che pratica questa forma di meditazione e’ il piu’ grande degli yogi.


Grazie,

Loretta


(continua)
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore


Emilia Romagna


185 Messaggi

Inserito il - 29/01/2005 : 20:30:57  Mostra Profilo
Hare Krishna a tutti, continuiamo a parlare del karma.

La coscienza di Krishna e’ molto pratica, e tutti dovrebbero prendere i benefici che ci offre.

Srila Prabhupada non ci esorta a lasciare ogni cosa, come la nostra casa o la nostra occupazione sociale, per andare a vivere nella foresta, sul'Himalaya o in qualche altro posto solitario, ma ci istruisce dicendoci di compiere i nostri doveri quotidiani con uno spirito di rinuncia.

Vera rinuncia significa rinunciare ad agire con lo scopo di ottenere un guadagno personale, agendo invece per la soddisfazione di Dio.
Rinunciare a ogni desiderio di gratificazione dei propri sensi, ma agire per la soddisfazione dei sensi del Signore.

Tutte le azioni compiute per fare piacere al Signore, sono un servizio offerto a Lui.

Come abbiamo gia’ detto altre volte, tutti gli esseri viventi sono parti integranti di Dio, la Persona Suprema, paragonabili al tutto e le sue parti. Possiamo fare un esempio molto pratico: se innaffiamo una pianta alla radice, di conseguenza tutte le parti della pianta si nutrono. Cosi’, se noi soddisfaciamo i sensi del Signore Supremo, di conseguenza i sensi di tutti gli esseri saranno soddisfatti.

L’azione compiuta nella rinuncia, ci permette di purificare la nostra mente da tutte le impurita’ materiali ed avanzare spiritualmente.

Chiunque segua le istruzioni del Signore durante tutta la sua vita quaggiu’, si eleva fino a tornare vicino al Signore dopo aver lasciato il corpo, per vivere in Sua compagnia.

Il Signore ci aiuta istruendoci sul modo di agire nel servizio devozionale, per permetterci di progredire sulla via che porta a Dio, nella nostra dimora originale. Egli ci istruisce dall’esterno attraverso il maestro spirituale, percio’ non dobbiamo commettere l’errore di considerare il maestro spirituale come un essere comune.

Nella Bhagavad-Gita 9.29 Krishna dice:

“Non invidio e non favorisco nessuno. Sono imparziale con tutti, ma chiunque Mi offra un servizio con devozione vive in Me; egli e’ un amico per Me come Io sono un amico per lui”.

Come per imparare un mestiere andiamo all’universita’, cosi’ per imparare ad agire appropriatamente per diventare coscienti di Krishna, dobbiamo affidarci ad un maestro spirituale autentico che fa parte di una catena spirituale autorizzata da Dio, e seguire i suoi insegnamenti, perche’ solo in questo modo e’ possibile risvegliare la nostra relazione con Dio, la Persona Suprema.

Il maestro spirituale e’ un’anima liberata, cosi’ solo grazie alla sua misericordia incondizionata e a quella di Krishna e’ possibile per noi raggiungere la liberazione.

Colui che desidera diventare un medico, non andra’ sicuramente in una scuola dove i maestri insegnano meccanica, ma frequentera’ una scuola idonea: allo stesso modo, se vogliamo raggiungere la liberazione dobbiamo ascoltare e mettere in pratica gli insegnamenti di un’anima liberata.

Grazie,

Loretta
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