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Loretta (LakshmiPriya dd)
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Emilia Romagna
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 Inserito il - 24/12/2004 : 23:08:00
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Hare Krishna a tutti, oggi proponiamo l’argomento: “la nostra relazione col Supremo“.
E’ una grande fortuna se una persona giunge alla coscienza di Krishna e si colloca in modo adeguato, secondo le direttive Vediche , sul sentiero del bhakti–yoga.
Lo yogi perfetto fissa la mente su Krishna, Syamasundara, sulla Sua meravigliosa carnagione che ha il colore di una nuvola carica di pioggia, il Suo volto bello come il fiore di loto, sfolgorante come il sole, i Suoi vestiti luccicanti di gioielli e il Suo corpo ornato di una ghirlanda di fiori.
Il Signore illumina tutto con il Suo sfolgorio (il Brahmajyoti) e si manifesta in diverse forme, come quella di Rama, Nrsimha, Varaha, e anche nella Sua forma originale di Krishna.
La Persona Suprema, Krishna, Govinda, Vasudeva, apparve come il figlio di Yasoda, 5.000 anni fa.
Dovete sapere che non appena diventiamo devoti del Signore, ritroviamo subito la relazione diretta che ci unisce a Lui. Questa relazione che puo’ manifestarsi in cinque modi diversi:
1) la relazione passiva, o neutra;
2) la relazione di servizio;
3) la relazione di amicizia;
4) la relazione di genitore;
5) la relazione amorosa.
Egli e’ il bambino, lo sposo, l’amico e il maestro perfetto.
Ogni essere ha per natura una relazione col Signore, ma questa relazione individuale, ora perduta, dev’essere ristabilita, e cio’ e’ possibile solo se si raggiunge la perfezione del servizio devozionale.
Krishna possiede tutte le perfezioni e tutte le qualita’ trascendentali. Chi rimane sempre cosciente di questi aspetti del Signore e’ lo yogi piu’ elevato.
La piu’ alta perfezione dello yoga puo’ essere raggiunta solo con la Bhakti, come tutte le scritture confermano:
“Il significato e il valore del sapere vedico si rivelano immediatamente in tutta la loro pienezza solo alle grandi anime dotate di una completa fede in Dio e nel maestro spirituale“. (Svetasvatara Upanisad 6.23)
“La bhakti e’ il servizio offerto con una completa devozione al Signore, senza l’intenzione di trarne il minimo profitto, in questa vita o nelle prossime. Libero da queste tendenze egoistiche, l’uomo deve fissare la mente sull’Essere Supremo. Ecco la scopo del naiskarmya”. (Gopala-tapani Upanisad 1.15)
Questi sono alcuni aspetti della pratica della bhakti, o coscienza di Krishna, il piu’ perfetto di tutti gli yoga.
Grazie, a presto
Loretta
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La nostra relazione col Supremo
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