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Loretta (LakshmiPriya dd)
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Emilia Romagna
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 Inserito il - 24/11/2004 : 00:24:20
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Hare Krishna a tutti, oggi tratteremo l'argomento "e’ meglio adorare gli esseri celesti o Dio, La Persona Suprema ?".
Il nostro universo materiale si divide in tre sistemi planetari, superiore, mediano e inferiore.
Il Sole, la Luna e altri simili pianeti appartengono al sistema superiore, la Terra si trova nel mediano, nell'inferiore si trovano i pianeti infernali.
Per raggiungere i pianeti superiori basta rendere culto all'essere che governa il pianeta che desideriamo raggiungere, il Sole, la Luna o qualsiasi altro, come e' indicato nella Bhagavad-Gita.
Gli esseri celesti sono agenti del Signore Supremo, e sono incaricati di fornire a tutti gli esseri cio' di cui hanno bisogno, l'acqua, la luce, i cereali ecc.: sono innumerevoli, e assistono la Persona Suprema come differenti parti del Suo corpo.
Quindi, senza il Signore supremo, non esisterebbe ne' la luce del Sole, ne' la pioggia, nessuno potrebbe vivere: e' evidente che la nostra vita dipende soltanto dalla generosita' del Signore.
Tutto ci viene fornito, affinche' ne facciamo un giusto uso, creando nella societa' le condizioni favorevoli alla realizzazione spirituale.
Il fine ultimo dell'esistenza si raggiunge compiendo dei sacrifici: le Scritture vediche raccomandano per l'eta' di Kali il "sankirtana-yajna", il canto dei santi nomi di Dio.
Ma se dimentichiamo lo scopo della vita umana e usiamo i benefici degli agenti del Signore solo per la gratificazione dei sensi, sprofonderemo sempre piu' nell'esistenza materiale.
I sacrifici tesi a soddisfare gli esseri celesti sono destinati, in ultima analisi, al Signore Supremo: quindi perche' soddisfare una Sua parte (gli esseri celesti), per ottenere benefici temporanei, quando soddisfacendo il tutto, cioe' Dio, otteniamo benefici eterni ? Se noi soddisficiamo direttamente il Signore, tutti gli esseri, compresi gli esseri celesti, saranno soddisfatti.
Krishna dice che andare sui pianeti materiali, anche se superiori, non e' di alcuna utilita'.
Anche se raggiungessimo il pianeta piu' alto, Brahmaloka, vi troveremmo sempre, come su tutti gli altri pianeti di questo universo, la nascita, la malattia, la vecchiaia e la morte.
Invece, chi raggiunge un qualsiasi altro pianeta del mondo spirituale, non conoscera' mai piu' queste sofferenze.
Nella Bhagavad-Gita Krishna ci insegna a lasciare il mondo materiale, per iniziare una vita completamente spirituale e perfettamente felice.
La Bhagavad-Gita condanna il culto o il servizio reso agli esseri celesti.
Coloro che desiderano soddisfare i propri desideri materiali si sottomettono agli esseri celesti, piuttosto che a Krishna: ma il Signore Supremo e' il ricettacolo di ogni piacere. Come il Signore, l'essere individuale e' pienamente cosciente e cerca la felicita'.
Il Signore gode di una felicita' eterna e se anche l'essere vuole conoscere la vera felicita' deve unirsi a Lui, collaborare con lui e cercare la Sua compagnia.
Il Signore discende talvolta in questo mondo materiale per rivelare la gioia dei Suoi divertimenti.
Quando Egli apparve sulla Terra 5000 anni fa, una felicita' pura inondava ogni Suo atto in compagnia degli abitanti di Vrindavana, e tutti non vivevano che per Lui.
A quei tempi Krishna stesso, allora bambino, dissuase suo padre Nanda Maharaja, dal celebrare un culto ad Indra, il deva controlllore della pioggia, per mostrare a tutti che non c'e' bisogno di adorare gli esseri celesti.
Lui soltanto dev'essere adorato, perche' il fine ultimo dell'esistenza e' tornare a Lui, nella Sua dimora.
Grazie
Loretta
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E' meglio adorare gli esseri celesti o Dio ?
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