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RKC Mayapur
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RKC

Estero


2331 Messaggi

Inserito il - 25/05/2004 : 01:14:30  Mostra Profilo
Cartella personale n. 1

RKC Mayapur
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RKC


Estero


2331 Messaggi

Inserito il - 25/05/2004 : 02:38:04  Mostra Profilo
Citazione:
Riassunto cap. 2 - Inserito da Francis

Arjuna è preoccupato perchè non vuole combattere in quanto nell'esercito avversario ci sono grandi maestri da lui stimati quali BHISMA E DRONA.
In preda ad una confusione decisionale chiede a Krsna di illuminarlo: lo fa sottomettendosi a lui come discepolo. Krsna inizia a parlare dicendo che per questa guerra non morirà nessuno perchè l'anima è immortale e alla fine del corpo trasmigrerà.
Spiega inoltre che la gioia ed il dolore non devono condizionare o disturbare una persona realizzata. Dopo aver ulteriormente spiegato la differenza tra anima e corpo, invita Arjuna a combattere per rendere onore al proprio dovere.
Krsna spiega poi lo yoga, ovvero l'azione libera dall'attaccamento ai frutti della stessa. Sottolinea poi l'importanza di una mente ferma non in preda agli istinti ed alla collera. Questo stato mentale si raggiunge solo col servizio di devozione a Dio (Krsna)
Beh, cronologicamente e' corretto, ed anche abbastanza preciso, tranne che per l'ambigua descrizione che riguarda la morte del corpo e l'immortalita' dell'anima.
Adesso credo di aver capito il motivo delle tue ultime domande sul forum. In effetti e' un'argomento non facile da comprendere, specialmente senza seguire un processo di purificazione spirituale.
E' verissimo che l'anima e' immortale, ma il corpo no, quindi non si puo' esattamente dire che non morira' nessuno. Morira' il corpo che noi siamo abituati a veder ricoprire quell'anima. L'anima andra' da un'altra parte, ma noi sentiremo separazione da quest'anima, nel senso che non ricoprira' piu' un corpo con il quale poter interagire.

Per esempio se muore un nostro parente, sebbene l'anima prenda un altro corpo nella vita successiva, noi non potremo piu' avere a che fare con questo parente, percio' non possiamo dire che non e' morto, come se non fosse successo niente. E' morto, nella posizione in cui lo conoscevamo, anche se ne prendera' sicuramente un'altra.
Quindi in un modo o nell'altro ne saremo influenzati.
Pero', dovendo qui Arjuna compiere il suo dovere sociale di guerriero, Krishna gli suggerisce di tenere ben presente questo fatto, che anche se i suoi parenti moriranno, andranno da qualche altra parte, perche' l'anima e' eterna.

Quello che mi preme sottolineare e' che Krishna non sta assolutamente incoraggiando una guerra con la scusa dell'immortalita' dell'anima. Questo e' un punto assolutamente fondamentale da capire, altrimenti tutta la nostra comprensione della coscienza di Krishna sara' errata. Krishna sta solo informando Arjuna di alcuni concetti spirituali che serviranno a rendergli meno doloroso il dovere che deve compiere nella sua qualita' di guerriero.
La decisione di muovere guerra era gia' stata presa, ed erano gli avversari di Arjuna a volerla a tutti i costi, nonostante tutte le proposte di pace dei pandava. Non c'era alternativa, dunque, e nella parte di un grande comandante militare, Arjuna non avrebbe dovuto tirarsi indietro.
Ma in nessun caso Krishna sta giustificando o sminuendo la sofferenza (materiale) che questa guerra portera': tra l'altro Krishna stesso chiese piu' volte ai Kuru di trovare un accordo e di evitare la guerra, senza successo. Tuttavia la guerra e' a questo punto ormai inevitabile, percio', vedendo il Suo amico Arjuna sofferente, Krishna gli chiede di elevarsi al piano trascendentale, dove non sara' piu' toccato dalle sofferenze materiali che, al momento, lo colpiscono.

Non sta assolutamente dicendo che non si deve preoccupare, perche' anche se moriranno tutti, in realta' come anime spirituali sono eterne. Questo e' anche vero, ma noi siamo responsabili della nostra minima azione. Anche se uccidiamo una sola formica, c'e' una reazione da pagare, che dire se uccidiamo un'uomo, o se combattiamo una guerra. Le reazioni arriveranno, prima o poi, percio' bisogna stare molto attenti a qualunque cosa facciamo. Molto attenti.
Il fatto e' che Arjuna e' uno ksatriya, percio' ha il dovere di combattere per difendere i principi della religione (a quel tempo le guerre erano fatte per questi motivi, e non per capricci politici o economici), non puo' tirarsi indietro. Ma non certo perche' tanto sono tutte anime spirituali eterne, e quindi non vi e' danno. Questo concetto fatalista e' completamente estraneo alla coscienza di Krishna, ed inoltre si presta a pericolossime interpretazioni: allora chiunque potrebbe fare qualsiasi cosa, tanto in realta' l'anima e' eterna e non puo' essere uccisa veramente. In realta' questo e' vero, ma noi siamo soggetti a subire reazioni uguali e contrarie ad ogni piu' piccola nostra azione, secondo la legge del karma: se facciamo del male anche ad una semplice formica, quella sofferenza ci sara' restituita, prima o poi.
L'unico modo per elevarsi al disopra delle reazioni e' quello di impegnarsi nel servizio devozionale, ma questo non significa che a quel punto possiamo fare QUALSIASI cosa: dobbiamo comunque agire nell'ambito del nostro preciso dovere sociale, secondo le leggi di Dio e dell'uomo, altrimenti cadremo dalla nostra posizione. Anche Dio stesso, quando viene sulla Terra, segue il suo dovere prescritto, per dare l'esempio agli uomini comuni come noi, percio' nessuno puo' giustificare i propri atti con la scusa di agire sul piano spirituale.
Questo e' molto disonesto, e fortemente ingannevole.

Naturalmente ci sarebbe molto altro da dire, ma per il momento spero di aver chiarito questo importantissimo, fondamentale concetto.

Se hai ancora dubbi, chiedi pure con serenita', e' meglio affrontare subito l'argomento piuttosto che trascinarsi dietro un'errata comprensione.

Hare Krishna

Gokula Tulasi das
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Francis
Utente Master


Lazio


257 Messaggi

Inserito il - 25/05/2004 : 18:52:40  Mostra Profilo
ma nel cap. 2 verso 13 c'è addirittura scritto che non solo Arjuna non dovrebbe rattristarsi per la morte dei suoi amici, ma, bada bene, dovrebbe allietarsene... dovrebbe essere quindi contento perchè cosi' potranno prendere un corpo nuovo...

in verità non ho ancora capito del tutto il concetto che tu esponi... prova a rispiegarmelo in parole povere... se no andiamo avanti cosi'... magari capiro' o assimilero' in seguito..
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RKC Mayapur
Amministratore

RKC


Estero


2331 Messaggi

Inserito il - 26/05/2004 : 00:31:07  Mostra Profilo
La concezione che fai notare e' corretta, ma non la puoi estrapolare dal contesto in cui e' detta, e giustificare una frase come questa:
Citazione:
Krsna inizia a parlare dicendo che per questa guerra non morirà nessuno perchè l'anima è immortale e alla fine del corpo trasmigrerà.
Moriranno tutti, altroche' nessuno. 640 Milioni di persone, in soli 18 giorni di battaglia. L'affermazione di Krishna non e' intesa a sminuire il valore della vita, per il fatto di essere in realta' anime eterne. La vita, specialmente in forma umana, non ha prezzo, perche' puo' permettere di raggiungere la realizzazione spirituale. Non si puo' perdere cosi', con noncuranza, perche' tanto siamo tutte anime eterne. Nella prossima vita potremmo non avere l'opportunita' di una forma umana, percio' dovremmo tenercela ben stretta, e sfruttarla al massimo per fare quello a cui e' destinata, progredire spiritualmente.

Nel dialogo che precede la battaglia, l'affermazione di Krishna sull'eternita' dell'anima serve per convincere Arjuna a compiere il suo dovere di guerriero, ma oggi per esempio quasi nessuno ha tale dovere, perche' di ksatriya non ne esistono piu', e le guerre non sono combattute per mantenere i principi religiosi. Percio' applicare la stessa affermazione in un contesto completamente diverso non e' possibile, anzi e' dannoso e pericoloso.
Dobbiamo semplicemente tener conto dell'informazione e farla nostra (infatti lo schema dello svolgimento storico filosofico, nel corso di studio, propone i versi da 10 a 30 con la seguente tematica: distinzione tra anima e corpo), senza tentare di applicarla in modo errato. Per un vero ksatriya e' necessario combattere, ma per un brahmana per esempio e' necessario perdonare. Noi dobbiamo agire secondo la nostra reale posizione, e non cercando di imitare Arjuna. Questo non e' possibile ne' e' richiesto.

Sempre in quel contesto, Arjuna puo' gioire perche' i suoi nemici prenderanno un corpo migliore nella vita successiva, ma questo non vale in ogni situazione. Quella era una guerra nello spirito ksatriya, e chi moriva sul campo raggiungeva almeno i pianeti celesti. Oggi praticamente tutti vanno all'inferno, non c'e' niente da gioire, anzi, c'e' da lamentarsi per coloro che perdono l'opportunita' della vita umana.
Il contesto e' completamente differente, e bisogna fare una netta distinzione.

Spero che sia un po' piu' chiaro, forse proseguendo nello studio la tua comprensione di questo punto migliorera'.

Grazie ancora per l'interesse e soprattutto per la sincerita'. E' detto che se una persona desidera veramente capire, in tutta sincerita', Krishna gli mostrera' come fare.

A presto, Haribol !

Gokula Tulasi das
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RKC Mayapur
Amministratore

RKC


Estero


2331 Messaggi

Inserito il - 06/06/2004 : 22:45:13  Mostra Profilo
Hare Krishna Francis, scusami tanto per il ritardo, finalmente riesco a pubblicare i commenti alle tue risposte:

1. ESEMPIO DEL SOLE

Nel verso 2 l’esempio paragona la superficie, i raggi e l’astro in sé con il Paramatma, il Brahaman ed il Bahgavan. Nel verso 20 invece con l’esempio del sole ci viene paragonata la luce solare con l’anima. Ovvero quando noi vediamo i primi segni di luce all’alba sappiamo che c’è il sole e che quelli sono i suoi raggi; ma non lo vediamo. Cosi’ capita per l’anima: la coscienza sono i raggi solari e ci fa capire la presenza dell’anima (il sole).
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Bene, in particolare la domanda si riferiva al secondo esempio.
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2. ESEMPIO DEL CHIRURGO

L’esempio del chirurgo (verso 21) serve a farci capire che a volte la violenza è necessaria. Un chirurgo, appunto, usa violenza tagliando le carni, ma lo fa a fine di bene ed anzi non facendolo il paziente morirebbe.
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Molto bene.
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3. ESEMPIO DEL GIUDICE

Anche questo esempio serve a far capire che ci decide di usare la violenza e ne ha la autorità (il giudice appunto in una condanna a morte) non puo’ essere biasimato. (Verso 21)
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Esatto.
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4. ESEMPIO DEGLI UCCELLI

I due uccelli rappresentano uno l’anima infinitesimale (la persona) e l’altro l’anima suprema (karma). Essi sono sullo stesso albero ma solo uno ne gusta i frutti e sprofonda nella tristezza e nell’angoscia. Salta da un ramo all’altro (rinascita) e solo quando riconosce Krisna come suo maestro uscirà dalla sofferenza. (verso 22)
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Bene.
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5. ESEMPIO DELLA MADRE

L’esempio della madre (verso 25) ci fa capire che alcune cose non possiamo provarle o verificarle di persona, ma dobbiamo fidarci di chi ce le comunica e sappiamo essere attendibile. Ad esempio appunto la madre che ci dice chi è nostro padre. Nell’esempio la madre sono i Veda ed il padre è Dio, Krsna.
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Bene.
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6. COSA PENSA KRISNA DELLA COMPASSIONE DI ARJUNA

Krsna pensa che la compassione di Arjuna sia fuori luogo. Sia perché l’anima è comunque immortale (Versi 11, 12 e seguenti) sia perché lo porterà nell’infamia e nel disonore (Versi 33, 34, 35 e seguenti).
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In realta' la domanda era relativa solo alla prima parte della risposta (che e' corretta).
La questione del disonore e' un'altra cosa (riguarda i doveri prescritti, cioe' il terzo ed il quinto dubbio, e non il primo, che e' appunto la compassione).
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7. QUALI SONO I 3 LIVELLI DI COMPRENSIONE DELLA VERITA’ ASSOLUTA?

Sono il Brahman, il Paramatma ed il Bahgavan… non li spiego perché non li ho capiti bene..
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Sono spiegati nel verso 2.2: il Brahman e' l'effulgenza del corpo del Signore, in cui tutte le manifestazioni, sia quella spirituale che quella materiale sono immerse.
Il Paramatma e' l'aspetto localizzato nel cuore di ogni essere vivente ed in ogni atomo della creazione materiale (l'Anima Suprema), e Bhagavan e' proprio la persona di Dio, da cui tutto il resto emana.
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8. VERSI CHE CITANO KRSNA COME DIO

Verso 2, Verso 11 e verso 55 (iniziano con.. “Dio, la persona suprema disse…)
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Quello che dici e' interessante, non ci avevo mai pensato, in effetti anche questa e' un'evidenza scritturale.
Tuttavia si richiedeva di citare uno dei due versi riportati nel commento al verso 2.2, preferibilmente quello dallo Srimad Bhagavatam 1.3.28 (.. tutti questi avatara sono emanazioni plenarie o secondarie, ma Krishna e' Dio, la persona suprema).
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9. PUR NELLA SUA CONFUSIONE ARJUNA FA UNA COSA GIUSTA… QUALE?

Si sottomette a Krsna come discepolo (Verso 7)
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Bene. Il verso 9 e' ancora piu' significativo.
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10. QUALI SONO I VERI PROBLEMI DELLA VITA E COME SI RISOLVONO?

I problemi della vita sono l’attaccamento ai sensi ed alle cose materiali che ci legano al ciclo di rinascite. Si risolvono con il servizio di devozione (verso 51)
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Non e' sbagliata come risposta, comunque la domanda si riferiva in particolare ai 4 problemi dell'esistenza materiale, nascita, malattia, vecchiaia e morte, e al fatto di doversi rivolgere ad un maestro spirituale autentico per risolverli definitivamente (Verso 8).
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11. COSA E’ REALE E COSA NON LO E’???

Reale è l’anima infinitesimale, eterna e sede della coscienza. Non reale è tutto il mondo materiale e dei sensi, compreso il corpo. (Versi 11, 16, 17, 18 ed altri)
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Bene. Il piu' significativo e' il verso 16.
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12. COSA SUCCEDE A CHI VA NEL BRAHMAJYOTI?

Non lo so….
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Molto bene. La sincerita' e' tutto, nella vita spirituale. Meglio non rispondere, o dire "non lo so", piuttosto che inventare.

La risposta e' contenuta nel commento al verso 24, l'anima che si fonde nel brahmajyoti rimane li' per un po', come una scintilla nello splendore che si irradia dal corpo di Dio. Ma si tratta comunque di una situazione temporanea.
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13. QUALE E’ LA CAUSA DEI MOVIMENTI DELL’ENERGIA MATERIALE?

Ci provo…. : l’energia materiale si muove per soddisfare i desideri materiali delle anime infinitesimali (Verso 39)
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Quello che tu descrivi e' la conseguenza. La causa dei movimenti dell'energia inferiore, materiale, e' proprio l'anima individuale stessa, nella sua qualita' di energia superiore (verso 17)
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14. PERCHE’ L’ANIMA E’ UNA MERAVIGLIA?

Viene definita meraviglia perché nonostante le sue ridottissime dimensioni, dà vita ad esseri anche grandissimi.
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Bene.
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15. QUALITA’ DELL’ANIMA

Immutabile, reale (Verso 16), immortale (19), eterna (20), indivisibile, insolubile, onnipresente, inalterabile, inamovibile (24) invisibile, inconcepibile (25).
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Va bene.
---------------
16. DOVE E’ L’ANIMA? COME FACCIAMO A SAPERLO?

L’anima è nel cuore, e sappiamo della sua esistenza per via della coscienza (Verso 17)
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Qui si richiedeva la conoscenza della posizione dell'anima, e ce lo dicono le scritture vediche, come la Mundaka Upanisad 3.1.9 (verso 17)
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17. COSA E’ PEGGIO DELLA MORTE??

Il disonore e l’infamia sono peggio della morte (Verso 34)
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Da sottolineare che questa affermazione vale solo per gli ksatriya, i guerrieri, nell'ambito del varnasrama-dharma. Non vale sempre e comunque.
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18. COSA E’ IL VARNASRAMA-DHARMA? E PERCHE’ ESISTE???

Il Varnasrama Dharma è la suddivisione delle persone in classi a seconda dei compiti che hanno nella società. Esso consente il regolare svolgimento delle cose ed un elevazione spirituale delle persone.
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Va bene, anche se un po' incompleta.

In linea di massima sei andato molto bene, a parte qualche risposta imprecisa. Complimenti !
E grazie ancora per il tuo impegno e interesse nello studio di questo libro.

Appena possibile guardero' anche la seconda parte del questionario.

A presto, Haribol !

Gokula Tulasi das
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Francis
Utente Master


Lazio


257 Messaggi

Inserito il - 07/06/2004 : 09:05:29  Mostra Profilo
grazie, troppo buono..
non preoccuparti per il tempo che ci metti a leggere le risposte... io a farle ci ho messo un botto... il fatto è che bisogna leggere due volte il capitolo... la prima volta normalmente.. di getto... la seconda per trovare le risposte...

o c'è qualche Einstein che riesce a rispondere dopo aver letto una volta sola? Non mi dite di si, se no mi vengono i complessi di inferiorità....
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RKC Mayapur
Amministratore

RKC


Estero


2331 Messaggi

Inserito il - 07/06/2004 : 12:53:33  Mostra Profilo
Penso di no... Io per esempio devo consultare gli appunti...
Comunque e' solo questione di memoria, e non necessariamente di intelligenza. Chi ha buona memoria e' facilitato nello studio, ma la capacita' di comprensione e' un'altra cosa, ed e' quest'ultima che noi cerchiamo di sviluppare, piu' che la memorizzazione dei versi.

A presto, Haribol !
Gokula
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Francis
Utente Master


Lazio


257 Messaggi

Inserito il - 17/06/2004 : 23:13:14  Mostra Profilo
Ecco il mio riassunto del Capitolo 3...

Arjuna è ancora dubbioso circa la necessità di combattere. Egli chiede ultereriori delucidazioni a Krsna, il quale lo informa che non è possibile liberarsi dalle conseguenze dell'azione soltando astenendosi dall'azione stessa. Si è costretti ad agire secondo le influenze della natura materiale e compiere il proprio dovere prescritto è preferibile all'inazione.
Krsna aggiunge poi che anche Lui è impegnato nei doveri prescritti, altrimenti i mondi cadrebbero in rovina.
Aggiunge altresi' che dedicando tutte le attività a Lui come servizio devozionale ci si libera dalle conseguenze dell'azione.
Infine Arjuna chiede cosa spinga l'uomo a commettere azioni colpevoli: e Krsna addebita questo alla lussuria, definita come nemica del mondo intero e fonte del peccato. Essa si nasconde nei sensi, nella mente e nell'intelligenza e copre la vera coscienza dell'uomo annebbiandolo.
L'unico modo per sconfiggerla è quello di rendere stabile la mente ed acquisire quindi la forza spirituale necessaria per vincerla.



Come è andato?
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RKC Mayapur
Amministratore

RKC


Estero


2331 Messaggi

Inserito il - 23/06/2004 : 00:09:47  Mostra Profilo
Ed ecco che finalmente riesco a vedere le tue risposte al questionario del 2° capitolo (parte 2). Per il riassunto siamo lontani... :-)


1. IL SANKHYA ED IL BUDDHI YOGA
In generale il Sankyia è lo studio dell'anima e del corpo, mentre il buddhi yoga è la comunione con Krsna, ovvero il servizio di devozione. Il sankhya di Krsna invece essendo mirato a portare Arjuna nella Bhakti è tutt'uno con il buddhi yoga (verso 39)
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Molto bene.
A beneficio di tutti, precisiamo che quando sia aggiunge la parola "yoga" ad uno dei diversi metodi, cio' significa che quel metodo e' usato per raggiungere la realizzazione spirituale nella coscienza di Krishna.
Per esempio, karma-yoga, che vedremo nel 3° capitolo, significa azione in coscienza di Krishna (karma da solo significa invece "azione interessata").
Similmente, sankhya-yoga significa utilizzare lo studio analitico della materia e dello spirito per comprendere la coscienza di Krishna (Sankhya da solo significa "analisi").
E cosi' via, durante il corso vedremo altri esempi.
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2. COSA SUCCEDE A CHI ABBANDONA I PROPRI DOVERI PER IL SERVIZIO DEVOZIONALE?
Queste persone non avranno piu' debiti con nessuno (Verso 38)
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Bene. Anche il verso 41 era significativo.
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3. COSA PENSANO A CHE SERVANO I VEDA LA MAGGIOR PARTE DEI LORO SEGUACI?
La maggior parte dei seguaci dei Veda cercano benefici materiali (versi 42, 43, 44, 45, 46) ma lo scopo dei veda è un''altro.. è quello di portarci al fine supremo.
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Bene.
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4. QUALE SEZIONE DEI VEDA E' PER LE PERSONE PIU' AVANZATE?
Le UPANISAD, che segnano l'inizio della vita spirituale (verso 45)
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Va bene.
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5. COSA CAPIAMO DA UNA PERSONA CHE CANTA HARE KRISNA?
Chi canta i Santi nomi si trova sul piu' altro piano della realizzazione spirituale, anche se viene da una famiglia di candala (mangiatori di cani) (verso 46)
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Ok.
--------------------
6. PERCHE' E' SCIOCCO SUPERARE LE SOFFERENZE ATTRAVERSO SFORZI PERSONALI?
Non lo so...
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Bene, mantenersi sinceri e' importante. La risposta e' nel verso 51: tutti i corpi e i pianeti materiali, anche quelli superiori, sono soggetti a sofferenza, percio' qualsiasi posizione materiale possiamo raggiungere, non otterremo la liberazione dalla sofferenza. L'unico modo per riuscirci e' ritornare nel mondo spirituale, a Vaikuntha.
--------------------
7. PERCHE' CHI E' COSCIENTE DI KRSNA E' STHITA-DHIR MUNI?
Perchè Sthita dhir muni identifica il saggio che cessa dalla speculazione mentale e realizza l'esistenza di Krsna. (verso 56)
--------------------
Esatto. L'esistenza di Krishna in ogni cosa.
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8. DOMANDA DI ARJUNA VERSO 54
Non lo so........
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Qui era richiesta la spiegazione che avevo riportato nello svolgimento dialettico: https://padasevanam.mediarama.com/rkcforum/forum/topic.asp?TOPIC_ID=341
Arjuna vuole sapere come reagisce uno spiritualista di fronte all'affetto e alla collera, poi come agisce e come rimane inattivo.
---------------------
9. A QUALE ANIMALE SI PARAGONA UN DEVOTO DI KRSNA??
Si paragona alla tartaruga, che ritrae la testa e gli arti. Il devoto infatti usa i sensi al servizio di Krisna e li ritrae (come gli arti della tartaruga) nelle altre occasioni (Verso 58)
---------------------
Molto bene.
---------------------
10. DIFFERENZA TRA VISVAMITRA E HARIDAS THAKURA
Il primo è un grande saggio, maestro del controllo dei sensi, ed il secondo un devoto di Krsna. Entrambi furono tentati da una donna ed il primo cadde appunto in tentazione (Versi 60 e 62)
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Si, il principio e' che un devoto controlla i sensi meglio di un adepto della meditazione.
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11. PERCHE' UN DEVOTO DI KRSNA NON VIENE ATTRATTO DAL PIACERE MATERIALE?
Il devoto che ha provato il piacere del servizio di devozione e Krsna, trova i piaceri materiali scialbi e monotoni. (verso 59)
---------------------
Molto bene.
---------------------
12. ESEMPIO DI YAMUNACARYA
Yamunacarya era un grande saggio il quale disse che grazie al suo impegno nel servizio devozionale a Krsna provava una gioia trascendentale che gli faceva disgustare qualsiasi pensiero legato al sesso. E' un esempio quindi di come il servizio devozionale ci puo' slegare dai piaceri legati alla materia (verso 60)
---------------------
Esatto. Molto bene.
---------------------
13. PROCESSO DI CADUTA NELL'ESISTENZA MATERIALE
Il Signore guardo' la natura materiale e la impregno' di anime individuali infinitesimali. Questi individui cercano di soddisfare i sensi credendo di godere.
---------------------
Qui si richiedeva di spiegare il concetto descritto nei versi 62 e 63:
1) Contemplazione degli oggetti dei sensi
2) Attaccamento (per essi)
3) Cupidigia (desiderio di goderne)
4) Collera (se il desiderio e' inappagato)
5) Illusione
6) Confusione della memoria
7) Perdita dell'intelligenza
8) Caduta nell'esistenza materiale
---------------------
14. QUELLA CHE' LA NOTTE PER TUTTI GLI ESSERI E' IL MOMENTO DELLA VEGLIA PER IL SAGGIO...
Significa che le azioni del saggio sono incomprese, e quindi tenebre, per l'uomo preso dal godimento dei sensi (Verso 69)
---------------------
Hai spiegato (bene) la seconda parte del verso, ma la domanda si riferiva alla prima: il saggio e' ben sveglio nelle tenebre delle attivita' materiali, compiute dall'uomo comune (cioe' non le compie).
---------------------
15. COME UN DEVOTO TROVA LA PACE? PERCHE' NON SI TROVA PACE SE NON SI E' DEVOTI?
Un devoto trova la pace con una mente ferma e costante nello scopo ultimo. Se non si è devoti non si trova pace perchè si rimane legati al godimento dei sensi ed al soddisfacimento delle esigenze materiali. (verso 66)
---------------------
Il verso e il concetto sono giusti, ma qui si richiedeva di riportare la formula della pace data nel commento: solo chi riconosce Krishna come il proprietario supremo, il supremo beneficiario e l'amico di tutti gli esseri, puo' trovare la pace.
---------------------
16. PERCHE' ESEGUIRE IL SERVIZIO DEVOZIONALE EQUIVALE AD ESSERE NEL MONDO SPIRITUALE?
Perchè sono entrambi assoluti. Chi ha sviluppato la coscienza di Krsna si trova già nel regno di Dio...(verso 72)
---------------------
Bene.
--------------------
17. COSA RISPOSTE CAITANYA QUANDO PRAKASANANDA GLI CHIESE PERCHE' CANTAVA E DANZAVA ANZICHE' STUDIARE IL VEDANTA?
Rispose che il suo maestro spirituale, avendolo trovato ignorante, lo aveva invitato a cantare i santi nomi. Nel kali-yuga, poi, la maggior parte delle persone è ignorante e non comprende il vedanta... percio' si raccomanda di cantare Hare Krsna. (Verso 46)
--------------------
... perche' in questo modo si raggiunge il fine del Vedanta, comprendere Krishna. Bene.
--------------------
18. ATTIVITA' DI MAHARAJA AMBARISA
Il re Ambarisa aveva un grande controllo dei sensi... Cio' perchè li usava solo al servizio di Krsna... diventando quindi un mat para (puro devoto) (Verso 61)
--------------------
Va bene.

In generale ha risposto bene, ad un paio di domande non hai risposto perche' senti questi argomenti per la prima volta e quindi non sei riuscito a collegare i concetti. Solo a poche hai dato delle risposte imprecise o non attinenti alla domanda, credo, sempre per lo stesso motivo.
Direi che posso farti i miei complimenti, per essere ancora agli inizi della frequentazione di un ambiente devozionale, stai facendo davvero bene.
Alla prossima, Haribol !

Gokula Tulasi das
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RKC Mayapur
Amministratore

RKC


Estero


2331 Messaggi

Inserito il - 26/06/2004 : 09:13:24  Mostra Profilo
Hare Krishna Francis, grazie della bella chiaccherata di ieri sera in video chat.

Il tuo riassunto e' fatto molto bene, conciso ma esauriente, tocca tutti gli argomenti principali del capitolo. Bravo.

Per altri commenti e per rispondere al questionario, per favore apri un'altra cartella (chiamandola FRANCIS 02), questa discussione viene chiusa qui per i soliti motivi di spazio.

Grazie ancora dell'interesse e a presto, Haribol !

Gokula
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