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alfoncelen
Utente Medio
 

Campania
43 Messaggi |
Inserito il - 15/06/2010 : 10:50:52
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Hare Krishna
La mia domanda:è vero che Krishna ti dà facilmente tutto quello che chiedi come la salute,il potere,la ricchezza(benesseri materiali in genere)...mentre difficilmente ti concede il Puro Amore perchè,in quel caso LUI si deve sottomettere a te,come si è sottomesso a madre YASODA? Allora,questo cosa vuol dire? Che in quel caso di concessione di puro amore diventiamo come LUI? Addirittura viviamo da Dio? Ti ringrazio........haribol!!!!!!!! Alfonso
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Revati Rupesvari
Moderatore
Estero
1 Messaggi |
Inserito il - 20/06/2010 : 14:55:51
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Caro Alfonso, Hare Krsna. Complimenti per la lettura dei libri sulla coscienza di Krsna.
A livello materiale, per le persone comuni, i desideri di ricchezza, potere, salute, ecc. vengono esauditi secondo il proprio karma dall’energia materiale, e non da Krishna direttamente. Quando invece una persona e’ impegnata nel servizio devozionale, e chiede i benefici materiali, Krishna glieli puo’ concedere direttamente o no, ma in tal caso la persona non potra’ raggiungere facilmente il puro amore per Dio, perche’ cio’ non si ottiene cosi' a buon mercato.
I benefici materiali sono cose da poco per Krishna, percio’ si dice che Lui accorda facilmente questi cosiddetti benefici, ma non il servizio devozionale perche’ in questo modo Lui diventa in un certo senso “obbligato“. Come Srila Prabhupada spiega nel suo commento alla Bhagavad Gita cap. 4 verso 11, Krishna soddisfa sempre il desiderio di tutti, ma a ciascuno secondo il proprio livello:
ye yatha mamn prapadyante tams tathaiva bhajamy aham mama vartmanuvartante manusyah partha sarvasah. TRADUZIONE Tutti seguono la Mia via in un modo o nell'altro, o figlio di Pritha, e nella misura in cui si abbandonano a Me, Io li ricompenso. SPIEGAZIONE È Krishna che tutti cercano, anche se sotto differenti forme. Krishna, il Signore Supremo, è conosciuto parzialmente sotto due aspetti iniziali - il brahmajyoti, lo sfolgorio impersonale che emana dal Suo corpo, e il Paramatma, l'Anima Suprema e onnipresente che risiede in ogni essere e in ogni cosa, comprese le particelle atomiche - ma è pienamente realizzato soltanto dai Suoi puri devoti. Krishna è dunque, per tutti, l'oggetto della realizzazione spirituale, ma ciascuno, secondo il proprio desiderio di conoscerLo, Lo percepisce in una delle Sue forme. Nel mondo trascendentale Krishna ricambia l'amore di ogni devoto assumendo il ruolo che questi desidera: chi vuole vedere in Lui il maestro assoluto, chi il suo amico intimo, chi suo figlio o il suo amante. E Krishna Si dà a tutti, secondo l'amore che ciascuno Gli offre. Questi stessi scambi di sentimenti si ritrovano anche nel mondo materiale, tra Krishna e i Suoi devoti. In questo mondo, come nella dimora spirituale, tutti i puri devoti godono della compagnia del Signore e Lo servono con amore traendo da questo servizio personale una felicità illimitata. Krishna aiuta anche gli impersonalisti che desiderano commettere il "suicidio spirituale" negando artificialmente la loro esistenza individuale: Egli li assorbe nello sfolgorio emanante dalla Sua Persona. Ma poiché rifiutano di accettare la Verità Assoluta nella Sua forma personale eterna e felice, gli impersonalisti non possono, una volta "perduta" l'individualità, gustare la felicità di servire il Signore con amore. Alcuni di loro, che non sono ancora giunti alla realizzazione impersonale, tornano alla vita materiale per esprimervi il loro desiderio latente per l'azione. Essi non possono accedere al mondo spirituale, ma ottengono ancora la possibilità di agire su uno dei pianeti materiali.
Invece, a coloro che desiderano godere del frutto del lavoro compiuto, il Signore, conosciuto anche col nome di Yajnesvara (maestro di tutti i sacrifici), accorda i risultati sperati. Ed è sempre da Lui che gli yogi ottengono i poteri sovrannaturali a cui tanto ambiscono. In altre parole per i frutti del proprio lavoro ciascuno dipende dalla misericordia di Dio. I vari metodi di realizzazione spirituale non sono che differenti stadi di una stessa via, ma se non raggiungiamo lo stadio finale, se non perfezioniamo la nostra coscienza di Krishna, ogni sforzo rimarrà insufficiente e il nostro fine non si realizzerà. Lo Srimad Bhagavatam lo conferma:
akamah sarva kamo va moksa-kama udara-dhih tivrena bhakti-yogena yajeta purusam param
"Sia che non si abbiano desideri (come il devoto), sia che si ricerchino i frutti dell'attività o della liberazione, sempre si deve adorare Dio, la Persona Suprema, con tutto il cuore. Si raggiungerà allora la perfezione, che culmina nella coscienza di Krishna." (S.B.2.3.10) --------------------------------------------------------------
Per quanto riguarda, diventare o agire come Dio, la risposta e’ in un certo senso si, qualitativamente parlando, perche’ siamo parti di Krishna e abbiamo le Sue stesse qualita in minute quantita’. E’ come il figlio che ha un padre molto ricco e potente. Se stiamo in compagnia di questo padre, beneficiamo delle sue ricchezze, rimanendo pur sempre due persone distinte.
Grazie e buon proseguimento, Hare Krishna
Revati Rupesvari devi dasi
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