Andrea.m
Moderatore
   
Emilia Romagna
147 Messaggi |
Inserito il - 01/05/2006 : 14:28:20
|
Hare Krishna a tutti, oggi parliamo della relazione che c’è tra Krishna e i deva, e precisamente spiegheremo come Krishna non sia un deva ma bensì Dio, e di come i deva non siano Dio.
Vi sono alcune persone che denigrano l’autorità di Krishna, considerandolo a torto un deva comune, oppure un semplice personaggio storico.
Questa mentalità è demoniaca, e priva di fondamento logico dal momento che le scritture ci rivelano esattamente l’opposto.
Krishna è Dio, la Persona Suprema, il controllore, la fonte originale di ogni essere vivente.
I deva, assumono differenti posizioni all’interno della creazione materiale, ma per quanto possano essere grandi, sono sempre assoggettati all’autorità di Krishna, Dio.
Questo lo possiamo vedere dal decimo canto del Bhagavatam, dove Brahma si inchina davanti ai piedi di loto del Signore e piangendo gli offre preghiere per farsi perdonare di aver rapito per un attimo i Suoi amici pastorelli.
Inoltre, anche Siva offre costantemente adorazione a Krishna, ed è tanto esperto in questa attività da essere considerato il più grande dei Vaishnava.
Se Krishna non fosse Dio, ma un essere celeste qualunque, perché mai grandi deva quali Brahma e Siva dovrebbero temerLo e adorarLo ?
Considerare Krishna come un essere celeste, è una grave offesa, perché non tiene conto della Sua natura trascendentale. Infatti, gli esseri celesti sono anime infinitesimali individuali, ma per le loro azioni virtuose, hanno potuto ottenere la possibilità di occupare un posto i rilievo nell’amministrazione dell’universo. Questo posto però, viene assegnato loro da Krishna, Dio.
Anche il culto relativo agli esseri celesti viene ispirato da Krishna, infatti nella Bhagavad-Gita è detto: “sono nel cuore di ognuno nella forma di Anima Suprema, non appena un uomo desidera adorare un essere celeste, Io rafforzo la sua fede in modo che possa dedicarsi ad una particola re divinità.” (B.G.7.21)
Colui che segue i riti prescritti per l’adorazione degli esseri celesti, lo fa perché cerca di ottenere qualche opulenza materiale, ma siccome gli esseri celesti sono mortali, anche le loro benedizioni sono solamente temporanee.
In realtà, le benedizioni che gli esseri celesti concedono ai loro adoratori, sono concesse da Krishna soltanto. È solo per la Sua volontà che gli esseri celesti hanno la facoltà di elargire benedizioni.
In oltre, bisogna considerare che le benedizioni date dagli esseri celesti, sono date senza considerare le conseguenze di tali benedizioni, invece le benedizioni di Krishna, vengono date solamente se apportano un vero beneficio al devoto.
Adorare i deva, è un po’ come cercare di soddisfare ogni parte del proprio corpo singolarmente. Ad esempio, possiamo mangiare fino a quando lo stomaco sarà sazio, e in questo modo anche le altre parti del corpo saranno a posto, ma non possiamo cercare mangiare attraverso ogni parte del corpo singolarmente.
Allo stesso modo, per orientare bene il nostro senso religioso, occorre adorare Krishna, perché attraverso Lui anche tutti gli altri esseri saranno soddisfatti, compresi gli esseri celesti. Mentre adorando i deva separatamente, non riusciremo mai a soddisfare Krishna ne i deva stessi, dato che sono innumerevoli.
Nessun deva inoltre può conferire la liberazione al proprio devoto, mentre Krishna può addirittura liberare il Suo devoto e permettergli di raggiungere il mondo spirituale.
È evidente che c’è una profonda differenza tra i deva e Krishna.
La posizione di coloro che denigrano Krishna considerandolo un deva comune o addirittura un semplice essere umano, è simile a quella dei pesci dell’oceano di latte:
le scritture, insegnano che la luna nacque dall’oceano di latte di Svetadvipa, il pianeta dove Vishnu risiede nella forma di Paramatma, cioè Ksirodakasayi Vishnu. Da questo oceano di latte, nacque la luna, ma i pesci che nuotavano in questo oceano, non seppero riconoscere la luna e pensarono che fosse un altro pesce, benché differente da loro.
I pesci scambiarono la luna per uno di loro, o al massimo per un oggetto brillante, ma niente di più.
Le persone sfortunate che non sanno riconoscere in Krishna, Dio, la Persona Suprema, sono paragonabili a questi pesci.
D'altronde, è proprio questo il problema delle anime condizionate: non saper riconoscere Dio ed abbandonarsi a Lui.
Krishna stesso lo afferma: “Gli stolti Mi denigrano quando discendo in questo mondo nella Mia forma umana. Non conoscono la Mia natura trascendentale, ne la Mia supremazia su tutto ciò che esiste.” (B.G.9.11)
I deva non sono allo stesso livello di Dio, Dio è uno solo, Krishna, e da Lui tutto è originato.
Non può esserci più di un Dio.
È necessario capire, che così come l’amministrazione della terra è affidata a uomini dotati di particolari poteri, intelligenza ecc…, l’amministrazione dell’universo è affidata a particolari esseri, i deva, i quali sono dotati di particolari capacità. È chiaro, che per amministrare l’universo, occorrono poteri straordinari se paragonati a quelli dei comuni uomini della terra, ma se questi stessi poteri vengono paragonati con quelli di Krishna, Dio, allora sembreranno infinitesimali.
I deva, hanno il potere di dirigere l’amministrazione dell’universo materiale, manifestazione dell’energia esterna del Signore, ma come sappiamo bene, esiste anche una natura spirituale, manifestazione dell’energia interna del Signore.
Ebbene, i deva hanno potere solamente sull’universo materiale, mentre Krishna è il controllore sia di quello materiale sia di quello spirituale.
(fine)
Grazie
|
|