Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
   
Emilia Romagna
185 Messaggi |
Inserito il - 26/02/2005 : 01:40:51
|
Hare Krishna a tutti, oggi parleremo dell’influenza di maya. Nello Srimad-Bhagavatam (4.29.29) e’ scritto:
“Nell’ambito della natura materiale, l’essere individuale, coperto dall’ignoranza, diventa talvolta un maschio , talvolta una femmina, talvolta un eunuco ; a volte un essere umano, a volte un essere celeste, un uccello o un altro animale. In questo modo va errando nel mondo materiale e assume differenti corpi che sono determinati dalle sue attivita’, compiute sotto le influenze della natura materiale”.
In realta’, l’essere individuale e’ un frammento del Signore e quindi e’ di natura spirituale.
L’essere individuale non e’ mai materiale e le sue concezioni materiali sono soltanto un errore dovuto alla sua tendenza a dimenticare. In realta’ egli e’ splendente quanto Dio, la Persona Suprema.
Sia il sole che i raggi del sole sono molto luminosi. Il Signore e’ come il sole nel suo pieno splendore e gli esseri viventi sono le minuscole particelle luminose che costituiscono i suoi raggi onnipresenti.
Quando queste particelle sono coperte dalla nuvola di maya, perdono la loro brillantezza, e quando la nuvola di maya si allontana, diventano di nuovo brillanti e splendenti.
Non appena l’essere vivente e’ coperto dall’ignoranza di maya, ossia dalle tenebre, non riesce piu’ a capire la sua relazione col Signore Supremo; ma se in un modo o nell’altro riesce ad arrivare davanti al Signore, puo’ accorgersi di brillare come il Signore Supremo, anche se in una forma meno estesa.
Poiche’ gli esseri desiderano imitare il Signore Supremo sono coperti da maya.
Noi non possiamo imitare il Signore e non possiamo neppure diventare i beneficiari supremi di tutto cio’ che esiste. Questo non e’ possibile, e quando pensiamo che lo sia siamo condizionati da maya.
La prigionia dell’essere nella morsa di maya e’ causata dall’oblio della relazione che unisce l’essere vivente al Signore Supremo.
Quando un individuo e’ coperto dall’influenza di maya si trasforma in un cosiddetto scienziato, in un filosofo, un politico o un socialista e in ogni momento presenta progetti per il bene della societa’ umana, ma tutti questi piani sono in realta’ altrettanti fallimenti perche’ sono illusori.
Su questa via l’essere vivente dimentica la propria posizione di eterno servitore del Signore e diventa invece il servitore di maya. In ogni caso rimane sempre un servitore.
E’ una sfortuna per lui che il fatto di dimenticare il suo vero legame col Signore Supremo lo trasformi in un servitore di maya. Come servitore di maya talvolta diventa un re, talvolta un cittadino comune. A volte e’ un uomo felice o un uomo ricco, altre volte e’ un minuscolo insetto. A volte sta in cielo e a volte all’inferno. A volte e’ un essere celeste e a volte un demone. A volte e’ un servitore e a volte e’ un padrone.
Cosi’ l’essere vaga da un capo all’altro dell’universo. Soltanto quando entra in contatto con un maestro spirituale autentico puo’ capire la sua vera posizione costituzionale. Allora prova disgusto per l’esistenza materiale e in piena coscienza di Krishna si pente delle sue passate esperienze nell’esistenza materiale.
Questo pentimento e’ molto benefico perche’ purifica l’essere dalla vita materiale condizionata, e allora l’anima prega il Signore di impegnarla al Suo servizio, e Krishna le garantisce la liberazione dagli artigli di maya.
Sri Krishna spiega tutto cio’ nella Bhagavad-gita (7.14):
“Questa Mia energia divina, costituita dalle tre influenze materiali, e’ difficile da superare. Ma chi si abbandona a Me ne varca facilmente i limiti”.
Solo per la grazia di Krishna possiamo uscire dagli artigli di maya, mentre non e’ possibile uscirne con la speculazione mentale o con altre attivita’.
Quando, per grazia di Krishna, l’essere capisce la sua vera posizione, si sforza di restare al livello della coscienza di Krishna e agisce in modo adeguato. Allora gradualmente si libera dalle morse di maya e quando diventa forte nella coscienza di Krishna, maya non puo’ piu’ toccarlo.
E’ cosi’ che l’essere vivente, in compagnia dei devoti coscienti di Krishna, si puo’ liberare dalla contaminazione dell’esistenza materiale.
Questo proposito Srila Krishnadasa Kaviraja Gosvami dice (Caitanya Caritamrita Madhya Lila 22.25):
“Giunto alla coscienza di Krishna, l’essere si impegna nel servizio devozionale sotto le istruzioni del maestro spirituale. In questo mdo sfugge alle grinfie di maya e prende rifugio ai piedi di loto di Krishna”.
Grazie,
Loretta
|
|