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OGGETTIVISTA
Nuovo Utente
2 Messaggi |
Inserito il - 14/02/2006 : 08:59:43
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Cari amici,
su questo [link cancellato dal moderatore] ed altri siti in cui ci si può imbattere su internet si stabilisce un parallelo tra la figura (qui ritenuta mitologica) di Gesù Cristo ed innumerevoli divinità "pagane" nel novero delle quali si colloca anche Krishna. Si sostiene, e vorrei avere un vostro parere a riguardo, che secondo alcune tradizioni Krishna sarebbe stato crocifisso tra due ladroni e risorto dopo il terzo giorno proprio come Cristo.
Un caro saluto,
oggettivista
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OGGETTIVISTA
Nuovo Utente
2 Messaggi |
Inserito il - 16/02/2006 : 14:37:40
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Se il modo in cui vi ho posto la domanda vi ha urtato me ne scuso. Mi preme soltanto rendervi noto che ho scritto al vostro forum perchè sinceramente interessato a conoscere la vostra Associazione della quale apprezzo l'impegno in campo sociale.
Ringraziandovi per vostre eventuali delucidazioni in merito alla questione da me posta colgo l'occasione per porgervi i miei più fraterni saluti,
Gaetano |
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RKC Mayapur
Amministratore
Estero
2311 Messaggi |
Inserito il - 16/02/2006 : 22:36:01
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Garo Gaetano, Hare Krishna, grazie molte per i messaggi e per le domande. Purtroppo a causa di un problema del server, soltanto oggi ho visto i tuoi post, quindi ti prego di scusarmi per il ritardo nella risposta.
Il link a cui ti riferisci e' stato cancellato secondo le regole del sito (che puoi leggere sempre su questo forum), e come di consueto rispondero' in maniera generale, senza confronti diretti che potrebbero suonare in qualche modo offensivi.
Il punto principale da capire, che serve come base di partenza per l'acquisizione della vera conoscenza spirituale, e' che tale conoscenza puo' soltanto discendere, attraverso una successione autentica di maestri spirituali, che la riportano cosi' come fu data da Dio stesso all'inizio della creazione, ed in vari altri momenti lungo il corso della storia. Non puo' essere acquisita attraverso i sensi materiali, tra cui la mente (quindi nemmeno con l'immaginazione, la speculazione, l'ipotesi, ecc.), che sono sempre difettosi, limitati e non in grado di percepire altre dimensioni se non quella materiale. Quando si parla del Signore, di Suoi rappresentanti o comunque di cio' che Lo riguarda, si tratta di informazioni trascendentali, che non devono essere manipolate ne' elaborate in alcun modo da persone comuni, pena la perdita di autorevolezza delle informazioni stesse.
Per ottenere la conoscenza originale, la stessa data dal Signore all'inizio della creazione, e' indispensabile attenersi ad una successione disciplica di maestri autentici che la riportino senza alterazioni. Inutile, anzi dannoso, e' cercare di ottenere tale conoscenza da persone completamente all'oscuro delle dinamiche spirituali, soltanto perche' scrivono in internet o in altri luoghi pubblici. Cio' non fa altro che confondere le idee e disseminare errate concezioni.
Ti faccio un esempio molto semplice: se tu sentissi qualcuno che critica un tuo amico, senza nemmeno conoscerlo, dicendo delle menzogne eclatanti, plateali, che non stanno ne' in cielo ne' in terra, e che scrivesse tali menzogne in un sito internet, alla portata di tutti, cosa faresti ? Ammettiamo che tu conosca bene questo tuo amico che e' criticato, che tu lo frequenti spesso, e che tu sappia praticamente tutto cio' che fa nella sua giornata tipo. Allora, crederesti alle menzogne su di lui, soltanto perche' sono scritte in internet ? O non diresti piuttosto: "Ma guarda questo bugiardo, come si permette" ? Non diresti forse cosi' ?
Bene, un simile comportamento e' quello adottato da chiunque parli di Dio, nelle Sue varie forme, senza nemmeno conoscerLo, basandosi sui vari "ho sentito dire", conditi con opinioni personali. Pretendono di parlare a riguardo di Dio, senza conoscerLo assolutamente. Non possono farlo, non sono autorizzati. Cio' che dicono e' errato, fuorviante e offensivo, come sarebbero offensive delle bugie dette all'amico che conosciamo bene del nostro esempio.
C'e' un procedimento, per ottenere la conoscenza di Dio. Bisogna rivolgersi alle persone autorizzate a parlare di Lui, che Lo vedono, Lo conoscono, e possono quindi descriverLo in modo autorevole e veritiero, con le Sue qualita', il Suo carattere, le Sue attivita'. Questo e' possibile attraverso le scritture rivelate ed i maestri spirituali autentici. Loro hanno visto Dio, e Lo possono quindi descrivere, spiegandoci come fare per avere la Sua compagnia. Cosa potra' mai saperne un estraneo, di Dio ?
A questo proposito, caro Gaetano, vorrei presentarti l'autorevolezza delle scritture vediche, in particolare della Bhagavad-Gita e dello Srimad-Bhagavatam, tradotte dal sanscrito originale dal maestro spirituale fondatore della nostra associazione, Bhaktivedanta svami. In qualita' di 32° anello della successione disciplica di maestri spirituali conosciuta come Brahma-Gaudiya Vaisnava sampradaya, risalente a Krishna Stesso (puoi vedere l'elenco completo dei maestri qui: http://www.harekrsna.it/libri_on_line/la_bhagavad_gita/prefazione.asp ), egli ha riportato esattamente la stessa conoscenza trascendentale, cosi' com'e' stata diffusa dal Signore agli albori della creazione materiale, in modo che ognuno possa beneficiare della verita' assoluta semplicemente acquisendola da una fonte autentica.
Seguendo lo stesso link puoi trovare l'intera opera (la Bhagavad-Gita) pubblicata on-line, mentre sul nostro sito ce ne sono altre due, una biografia dell'autore ed il Libro di Krishna, un riassunto completo del 10° canto dello Srimad-Bhagavatam. E' proprio su quest'ultimo che vorrei portare la tua attenzione, infatti si tratta di una cronistoria autorevole delle principali attivita' di Krishna, a partire dal momento della Sua apparizione su questo pianeta, circa 5000 anni fa. E' disponibile da leggere on-line in italiano ed anche in versione radiofonica, da ascoltare, a questa pagina del nostro sito: http://www.radiokrishna.com/lk_online.php
Purtroppo Bhaktivedanta Svami ha lasciato questo mondo prima di terminare la traduzione dell'opera, e quindi la descrizione della scomparsa di Krishna (descritta nell'11° canto dello Srimad-Bhagavatam) non e' stata tradotta da lui, tuttavia egli ne ha comunque parlato brevemente in altri punti del Bhagavatam: al momento deciso, Krishna ha finto di essere ucciso da un cacciatore, che Lo ha trafitto con una freccia.
In realta' pero', e' ovvio che Krishna non puo' morire. Il corpo del Signore e' eterno, indistruttibile. Si tratta semplicemente di un altro aspetto dei Suoi divertimenti, chiamato "mausala lila" (la scomparsa). Il corpo spirituale di Krishna esce dalla visuale dei comuni mortali di questo pianeta, per manifestarsi in un'altro, che sara' teatro del Suo prossimo avvento, attivita' e scomparsa. Questo processo e' ciclico, ed e' paragonato al sorgere e al tramontare del Sole: agli occhi di un osservatore dalla Terra, sembra che il Sole appaia e scompaia ogni giorno in certi orari, mentre in realta' il Sole e' sempre presente e fermo in un punto preciso del cielo, ma a causa della sua visione limitata, l'osservatore non puo' capirlo.
Similmente, Krishna ed i Suoi rappresentanti sono eterni, in un corpo spirituale che esiste sempre, ma gli osservatori limitati a volte possono vederLo (quando Egli Si manifesta a loro di Sua spontanea volonta', come durante i Suoi passatempi terrestri), altre volte no. Questo importantissimo punto e' spiegato nella Bhagavad-Gita 4.6, dove e' detto che Krishna appare cosi' com'e', nel Suo corpo spirituale eterno, reso visibile agli occhi dei comuni mortali grazie alla propria potenza interna (yoga maya). In un verso successivo (il 4.9) e' detto anche, e questo e' un grosso incoraggiamento per tutti noi, che chiunque conosca questa verita' sull'apparizione del Signore nel mondo materiale, non dovra' piu' rimanervi, ma tornera' a Dio, nel mondo spirituale, a tempo debito.
Anche per questo motivo ti invito ad acquisire la conoscenza spirituale dai testi autorizzati, in modo da non essere confuso da opinioni contraddittorie provenienti da fonti non attendibili. Rimanendo sempre a tua disposizione per ogni richiesta, ti saluto fraternamente, Hare Krishna !
Gualberto (Gokula Tulasi das) |
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