RKC Mayapur
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Inserito il - 07/12/2005 : 00:19:48
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ESTRATTO DALLA CORRISPONDENZA DI RKC PISA
Se uno è un simulatore, si presuppone che non gliene importi niente del servizio di devozione, e che trovi ogni pretesto per fare sempre di testa sua, così non penso che sia possibile che Krishna sia intenzionato a dargli l’intelligenza per raggiungerlo, e quindi non potrà comprendere gli insegnamenti di Svami Prabhupada. O no?
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Piu' o meno. Ognuno e' al proprio livello di devozione, anche i simulatori possono parlare correttamente, in una certa percentuale: alcuni concetti li prendono cosi' come sono dalla Scritture, e sono percio' corretti, altri invece li inseriscono di propria iniziativa, speculando o immaginando delle conclusioni mentali o intellettuali, a causa di inesperienza, desiderio di riconoscimento, interesse personale, eccetera.
Per questo dobbiamo avere ben chiari i concetti filosofici, per poter sempre valutare attentamente quello che ascoltiamo, e catalogare di conseguenza la persona che parla.
Non e' tutto bianco o nero, si puo' essere simulatori al 100%, al 50%, all'1% o anche allo 0,0001%, e i devoti esperti ed avanzati sanno riconoscere anche quella piccola percentuale di inesattezza, sempre sulla base delle scritture autentiche, i libri di Srila Prabhupada.
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Se il fine dei Veda è che Dio è Krishna e che bisogna abbandonare tutti i riti e sottomettersi a Lui soltanto, perché ci sono persone che si fermano alle varie sezioni delle attività interessate?
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bahunam janmanam ante jnanavan mam prapadyate vasudevah sarvam iti sa mahatma su-durlabhah "Dopo molte nascite e morti chi è situato nella vera conoscenza si sottomette a Me sapendo che Io sono la causa di tutte le cause e sono tutto ciò che esiste. Un’anima così grande è molto rara". (B.G. 7.19) Lo scopo dell'istituzione del varnashrama-dharma e' quello di portare gradualmente l'anima che vive in un corpo umano a capire Krishna, ma prima di quella meta, ci sono altre mete intermedie, desiderate dall'anima condizionata. Principalmente l'essere individuale desidera godere dei sensi, quando viene in questo mondo. Ci viene apposta per quello, per godere dei sensi materiali, separatamente da Krishna. Percio' Krishna crea il mondo materiale affinche' questa tendenza dell'anima individuale possa essere soddisfatta. Poi emana i Veda, che contengono le direttive per poter soddisfare tale tendenza in modo lecito, secondo il dharma. Eseguendo i sacrifici, in modo religioso (dharma), si otterra' l'opulenza materiale (artha), che permettera' una gratificazione dei sensi lecita e regolata (kama). Infine, dopo aver goduto di tale gratificazione dei sensi materiali per molti, molti Milioni di vite, l'essere individuale in un corpo umano, desiderera' la liberazione (moksa), ed intraprendera' una via di realizzazione spirituale. Tra molti Milioni di questi ricercatori, uno solo, FORSE, diventera' devoto di Krishna (se ricevera' la misericodia di un puro devoto), come dice la B.G. 7.3 : manusyanam sahasresu kascid yatati siddhaye yatatam api siddhanam kascin mam vetti tattvatah "Tra migliaia di uomini forse uno cercherà la perfezione, e tra coloro che la raggiungono, raro è colui che Mi conosce veramente. Non dovremmo quindi meravigliarci di coloro che non hanno raggiunto una tale maturita'. Piuttosto aiutiamoli ad avanzare, informandoli adeguatamente, se lo desiderano. Il fatto che i Veda prescrivano sacrifici per risultati intermedi, rappresenta solo un'altro aspetto della misericordia di Krishna, che ha creato l'universo materiale per permettere alle anime individuali ribelli di goderne, separatamente da Lui. Egli sta dando loro cio' che desiderano. Nel suo insieme, l'intera creazione materiale ha comunque una sua funzione devozionale, che e' appunto quella di permettere il ritorno nel mondo spirituale a coloro che lo desiderano. Dal punto di vista di Dio (e quindi dei Suoi devoti), niente e' veramente materiale, ma ha sempre una valenza spirituale. E i puri devoti sanno mettere ogni situazione al servizio del Signore, favorendo il Suo piano. Haribol ! Gokula Tulasi das
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