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 RADIO KRISHNA CENTRALE
 DOMANDE E RISPOSTE N. 06
 Prove e sofferenza dei devoti
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RKC Mayapur
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RKC

Estero


2311 Messaggi

Inserito il - 03/08/2005 : 09:40:24  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
DALLA CORRISPONDENZA DELLA REDAZIONE DI RKC PISA

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Caro ...,
mi fa piacere che tu sia riuscito a mantenere
il tuo sadhana anche in condizioni difficili, questo
e' fondamentale per il nostro avanzamento.

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ho letto sul forum l’articolo dove si spiega che è una caratteristica del cristianesimo quella di dire che Dio mette alla prova l’uomo, e che questa concezione è errata poiché il piano del Signore non prevede la sofferenza a patto di seguire le sue leggi.

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Si, e' cosi'.
L'essere vivente vuole venire in questo mondo per
godere dell'energia materiale, e Krishna glielo permette,
dandogli anche la possibilita' di tornare a Lui, se lo
desidera, dopo aver goduto in qualche corpo materiale.
Questo e' il piano di Dio nella creazione cosmica.
Pero' ci sono delle regole da seguire, per ottenere
questo risultato (la legge del Signore, il dharma).
E' il fatto di non seguirle, che provoca la sofferenza,
altrimenti si puo' godere materialmente senza problemi
e tornare nel mondo spirituale senza sofferenza, cosa
fatta regolarmente durante le tre ere precedenti alla
nostra. E' solo nel kali-yuga che la sofferenza si
presenta, perche' le leggi del Signore sono violate
sistematicamente. Non sono neppure conosciute
nella societa', e questo provoca il caos che vediamo.
Ma il piano di Dio e' un'altro, e non prevede la
sofferenza.

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A questo punto pero mi viene un dubbio: se ad una persona che come me sta cercando di seguire la via tracciata dal Signore e dagli Acarya nel modo migliore, capita un fatto spiacevole ( ad esempio il fatto che mi sono dovuto allontanare da casa con persone con le quali non desideravo stare), questa è una prova del Signore?

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No, non e' una prova del Signore, ma di Maya.
Certo, in ultima analisi Krishna permette a Maya di
metterci alla prova, ostacolandoci nel nostro servizio
devozionale. Ma non e' Lui personalmente che ci
mette alla prova, anzi, Lui e' sempre li' pronto ad
aiutarci, basta che seguiamo le direttive degli acarya
e la sofferenza non ci puo' toccare, neppure nelle
situazioni piu' difficili.

Maya invece ha il compito di testare la nostra sincerita',
percio' continua a fare piani per disturbarci, crearci
problemi e ostacoli, in modo che noi cessiamo di
seguire il metodo, per una ragione o per l'altra.

Ma se noi continuiamo senza farci scoraggiare, e non
cediamo alle sue lusinghe, Krishna ci dara' l'intelligenza
per avanzare verso di Lui, in ogni situazione, anche la
piu' difficile.
Nella tua esperienza hai avuto un piccolo assaggio di come Maya lavora per impedirci di svolgere il nostro servizio in pace. Dobbiamo sempre aspettarci ostacoli, ma dobbiamo anche essere fiduciosi dell'aiuto di Krishna.
Si tratta di una scelta: Maya propone tante attivita' diverse,
che noi possiamo fare al posto del nostro sadhana.
Per esempio tu avresti potuto dire "Va bene, visto che
sono in compagnia di non devoti, anch'io faro' le loro
attivita' e interrompero' il sadhana, tanto non posso
fare diversamente, e poi e' troppo difficile. Tanto e' solo
una settimana, non succede niente".

In questo caso avresti ceduto alle lusinghe di Maya, ed
avresti interrotto il tuo avanzamento spirituale, con il
rischio di non riprenderlo piu', almeno durante questa vita
(perche' l'opportunita' di impegnarsi al servizio di Krishna
viene data molto raramente, se uno la spreca, potrebbero
occorrere Milioni di vite per averne un'altra).

Ma tu hai cercato e trovato una soluzione per continuare il
tuo sadhana nonostante la situazione esterna difficile, percio'
hai superato la prova (di Maya) e sei rimasto impegnato nel
servizio devozionale.

Questo e' solo l'inizio, ci saranno tante altre prove, ma se
vogliamo, possiamo SEMPRE superarle, a patto di seguire
il metodo parampara', chiedere agli altri devoti, studiare i
libri di Prabhupada e fare un buon sadhana costante.
Questo e' il metodo del bhakti-yoga.

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Se sto seguendo il metodo e sono ancora inesperto, ma sto comunque seguendo il metodo, teoricamente il piano del Signore non prevede sofferenza per me poiché sono nel rispetto del metodo, ma allora se succede qualcosa di spiacevole come la devo considerare?
Si dice che Krsna si prende cura direttamente dei suoi puri devoti, ma con me che non sono un puro devoto come si comporta?
Mi protegge con le sue varie energie?

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Questa e' una domanda molto intelligente, ed e' importante
saperne la risposta per aumentare la nostra fiducia in Krishna.

Srila Prabhupada fa l'esempio di un ventilatore: se tu stacchi
la spina dalla presa di corrente, la ventola non si ferma subito,
ma continua a girare per un po' di tempo (per la forza d'inerzia).

Similmente, accettando il metodo del servizio devozionale, noi
abbiamo "staccato la spina" al ventilatore del karma, percio' non
ne creiamo piu' (ammesso di agire unicamente per Krishna),
tuttavia abbiamo ancora del karma residuo di Milioni e Milioni
di vite precedenti, che stiamo bruciando gradualmente con il nostro
servizio devozionale.
Percio' qualche volta possiamo subire delle reazioni che derivano
dalle nostre attivita' karmiche precedenti. Quando succede, Krishna
ci protegge, nel senso che ci fa pagare solo una piccola parte del
karma che avremmo dovuto subire.
Srila Prabhupada spiega che per esempio, se un devoto avesse
dovuto perdere un braccio, a causa del suo karma precedente, per
la misericordia di Krishna gli verra' fatto solo un taglio ad un dito.

Il devoto subisce solo una punizione simbolica, in modo da ricordargli
le sue attivita' peccaminose precedenti, e permettergli comunque di
continuare il suo servizio al meglio. E questo accade anche ai devoti
neofiti come noi, purche' siano impegnati nel servizio devozionale
secondo le regole e i principi.

Quindi non ti preoccupare, eseguire il servizio devozionale e' sempre
la miglior cosa da fare, sotto ogni punto di vista.

A presto, Haribol !

Gokula Tulasi das
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