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clairens
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Calabria
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Inserito il - 03/07/2005 : 16:28:02
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Sono una persona molto solitaria,una donna di 57 anni che per un'intera vita ha rincorso la felicita' materiale. Arrivata ad un certo punto ho deposto le armi e mi sono arresa. MI è successa allora una cosa stupenda:in un luogo dove la materialita' imperversa, mi sono mantenuta integra e, dopo due mesi ho iniziato a sentirmi dentro Dio. Quanto ho vissuto è difficile da spiegare, ma posso solo dire che ero un'altra persona. Mi sentivo finalmente felice. Credo che per una ventina di giorni ho provato " la felicita' assoluta", ne ho avuto paura, pensavo di essere diventata folle, mi sentivo esaltata. Avevo meditato, trovato il mio vero sè, predicavo l'amore per Dio per la fratellanza Etc. Parlavo ininterrottamente di spiritualita' con un'amica con cui stavo insieme,ero diventata piu'intuitiva, piu' intelligente, ma poi ho stoppato credendo che il tutto non poteva essere NORMALE. Ero all'estero e quindi mi ero ripromessa al mio ritorno in Italia, di riprendere il discorso magari leggendo e facendo ricerche su quanto emerso dalle mie meditazioni spirituali. Tornata in Italia, ricordavo di avere dei libri dello " srimad bhagavatam", mai sfogliati. Iniziai a leggere e, credo di aver avuto molte risposte a quanto accadutomi. E' passato un anno e mezzo ed io sto facendo di tutto per ritrovare questa felicita' che reputo quella vera. Ma la strada è tortuosa, ed anche se persevero quanto mi manca è una compagnia spirituale. La gente comune non mi interessa, vorrei far conoscere a tutti la coscienza di KRISNA ma trovo barriere. Chiedo sempre a Krisna di mandarmi una compagnia spirituale, ma, non arriva. Voglio andare a Vrdavana, vorrei fare un sacco di cose per Krisna, ma cosa, se nella mia citta' non c'è nulla? Comunque vorrei un vostro parere sul tutto e soprattutto sulla mia posizione psicologica, cioè, sapere se è normale voler parlare solo di argomenti spirituali, se è normale il divenire un po' insofferenti di fronte alla frequentazione di gente ordinaria, se è normale il sentirmi dentro costantemente una febbre per Krisna? Mi manca il dialogo riguardo a lui!! E questo mi fa sentire infelice. Se potessi proverei a ritirarmi in un tempio, ma ho una madre anziana e sola, potrei farlo un giorno!! Insomma, voi che siete discepoli di Krisna potete dedurre su quanto ho scritto se effettivamente sono stata "illuminata" o se sono una povera folle? GRAZIE
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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 06/07/2005 : 00:36:58
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Cara Rosa, Hare Krishna, grazie della tua sincera lettera e delle importanti domande. La chiara esposizione mi permette di inquadrare abbastanza bene la situazione, tuttavia ti invito a chiamarmi in redazione per un colloquio interattivo, senz'altro piu' esauriente di una semplice risposta telematica.
La tua esperienza e' molto comune tra i devoti di Krishna, non c'e' niente di strano e non bisogna meravigliarsene troppo. Ci sono pero' alcune considerazioni da fare.
Qui rispondero' citando i tuoi argomenti, in attesa di parlare con te personalmente, spero presto.Citazione: Sono una persona molto solitaria,una donna di 57 anni che per un'intera vita ha rincorso la felicita' materiale. Arrivata ad un certo punto ho deposto le armi e mi sono arresa. MI è successa allora una cosa stupenda:in un luogo dove la materialita' imperversa, mi sono mantenuta integra e, dopo due mesi ho iniziato a sentirmi dentro Dio. Quanto ho vissuto è difficile da spiegare, ma posso solo dire che ero un'altra persona. Mi sentivo finalmente felice. Credo che per una ventina di giorni ho provato " la felicita' assoluta", ne ho avuto paura, pensavo di essere diventata folle, mi sentivo esaltata. Avevo meditato, trovato il mio vero sè, predicavo l'amore per Dio per la fratellanza Etc. Parlavo ininterrottamente di spiritualita' con un'amica con cui stavo insieme,ero diventata piu'intuitiva, piu' intelligente, ma poi ho stoppato credendo che il tutto non poteva essere NORMALE. Ero all'estero e quindi mi ero ripromessa al mio ritorno in Italia, di riprendere il discorso magari leggendo e facendo ricerche su quanto emerso dalle mie meditazioni spirituali.
Quello che hai vissuto e' un temporaneo risveglio della coscienza spirituale, di solito assopita nelle persone comuni. In realta' e' quella, la nostra vera vita, o almeno gli assomiglia (ma e' piu' intensa e profonda, qui ne possiamo avere solo un assaggio). A causa di attivita' devozionali passate, probabilmente involontarie, e del tuo slancio sincero di cuore verso il Signore, ti e' stata data l'opportunita' di sperimentare, sebbene per breve tempo, la vita spirituale. Ora, il punto fondamentale da capire e' che c'e' un processo scientifico da seguire, per sviluppare veramente la nostra coscienza, in questa vita. Tu in un modo o nell'altro hai ricevuto il seme della coscienza di Krishna, il prossimo passo e' annaffiarlo, affinche' da questo seme si sviluppi rigogliosa la pianta del servizio devozionale al Signore.Citazione: Tornata in Italia, ricordavo di avere dei libri dello " srimad bhagavatam", mai sfogliati. Iniziai a leggere e, credo di aver avuto molte risposte a quanto accadutomi. E' passato un anno e mezzo ed io sto facendo di tutto per ritrovare questa felicita' che reputo quella vera. Ma la strada è tortuosa, ed anche se persevero quanto mi manca è una compagnia spirituale. La gente comune non mi interessa, vorrei far conoscere a tutti la coscienza di KRISNA ma trovo barriere. Chiedo sempre a Krisna di mandarmi una compagnia spirituale, ma, non arriva. Voglio andare a Vrdavana, vorrei fare un sacco di cose per Krisna, ma cosa, se nella mia citta' non c'è nulla?
Molto bene, hai avuto un'assaggio anche del metodo, infatti la lettura dei libri di Srila Prabhupada, specialmente della Bhagavad-gita e dello Srimad-Bhagavatam, sono un'ottima compagnia. Leggere i suoi libri, significa stare in sua compagnia, che e' la migliore che si possa avere. Srila Prabhupada risponde a tutte le nostre domande, risolve tutti i nostri dubbi e ci guida perfettamente sulla via del bhakti-yoga, semplicemente con i suoi libri, che non sono differenti da lui stesso. Non sottovalutare questo importante aspetto di compagnia spirituale, di un maestro autentico ed elevato come Srila Prabhupada. La lettura si accompagna alla recita di almeno 16 giri di japa al giorno di mantra Hare Krishna, che costituiscono la piu' alta meditazione praticabile in quest'epoca. Inoltre, ovviamente, vogliamo avere la compagnia di altri devoti, con i quali scambiare le nostre esperienze di vita spirituale, ed aumentare reciprocamente la nostra felicita'.
Quindi fai bene a cercare persone interessate a questo, e ad evitare le altre. Purtroppo non possono e/o non vogliono capire, e quindi, a meno che non siano interessate, non possiamo aprirci o parlare con loro di argomenti spirituali. Per prima cosa rafforza la tua fiducia nella coscienza di Krishna, associandoti con chi gia' la pratica, e secondariamente sarai in grado di parlarne agli altri. Per il momento e' un po' prematuro, a causa della tua scarsa esperienza. Ma presto sarai in grado di farlo, e questo sara' un servizio molto apprezzato da parte di Krishna.
La strada non e' affatto tortuosa, sembra esserlo perche' Maya, l'energia illusoria, pone ostacoli nello svolgimento del nostro servizio devozionale. Anche per questo e' necessaria la compagnia dei devoti.
E' prematuro parlare di andare a Vrindavana, se proprio lo desideri, puoi semplicemente frequentare il tempio piu' vicino a te. Intanto puoi unirti al nostro gruppo "virtuale", via internet, mail, telefono, eccetera. La Domenica ci troviamo in un tempio per un corso di studio sulla Bhagavad-gita e per stare insieme in coscienza di Krishna. Durante la settimana, se hai internet a disposizione, puoi fare il programma spirituale mattutino (dalle 4.30 alle 9) con i devoti del tempio di Bergamo, collegandoti alla diretta ( www.radiokrishna.com/medolago.htm ) e rimanere in contatto con noi con i mezzi telematici, telefonici eccetera. Non aver paura, non sei sola, devi solo trovare il tuo "habitat" naturale.Citazione: Comunque vorrei un vostro parere sul tutto e soprattutto sulla mia posizione psicologica, cioè, sapere se è normale voler parlare solo di argomenti spirituali, se è normale il divenire un po' insofferenti di fronte alla frequentazione di gente ordinaria, se è normale il sentirmi dentro costantemente una febbre per Krisna? Mi manca il dialogo riguardo a lui!! E questo mi fa sentire infelice. Se potessi proverei a ritirarmi in un tempio, ma ho una madre anziana e sola, potrei farlo un giorno!! Insomma, voi che siete discepoli di Krisna potete dedurre su quanto ho scritto se effettivamente sono stata "illuminata" o se sono una povera folle? GRAZIE
Si, tutto quello che dici di provare e' assolutamente normale nello stadio iniziale di sviluppo della coscienza di Krishna, anzi e' indice di interesse forte e sincero. Come ti dicevo, pero', c'e' un metodo da seguire, per sviluppare veramente la nostra coscienza, perche' la realizzazione spirituale non si limita ad una "scarica elettrica" di illuminazione: si tratta di acquisire la conoscenza trascendentale dalla catena disciplica autentica di maestri spirituali, di seguire il metodo da loro dato e di sperimentare personalmente il graduale risveglio della nostra personale relazione con Krishna. E questo puo' essere fatto indipendentemente dalla posizione geografica o fisica. Impara semplicemente ad usare gli strumenti a tua disposizione, in primis il mantra Hare Krishna, e poi la compagnia di Srila Prabhupada, di gran lunga la piu' importante di tutte. Non pensare di doverti spostare fisicamente (in un tempio, a Vrindavana, eccetera) per poter avanzare spiritualmente, non e' necessario. E' una questione di coscienza, e non di posizione geografica o fisica. Krishna e' ovunque, e tu puoi stare in Sua compagnia, seguendo il metodo giusto ed autorevole.
Benvenuta nel mondo spirituale, spero di sentirti presto, scrivi o chiama quando vuoi in redazione (050 2201411), abbiamo molto di cui parlare. Tanti auguri e a prestissimo, Haribol !
Tuo servitore in coscienza di Krishna
Gokula Tulasi das |
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clairens
Utente Normale

Calabria
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Inserito il - 10/07/2005 : 16:55:41
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aro Golkula, grazie per avermi risposto. Ho apprezzato molto quanto mi hai scritto, ed in verita' sto facendo tutti gli sforzi necessari per poter portare avanti il mio discorso, ma, il mio problema è che mi manca una compagnia reale, vorrei poter parlare di Krisna e di spiritualita' ininterrottamente, cosi come facevo con la mia amica in Jamaica: passavamo tutto il tempo a parlare di Dio, ero piena di Lui perchè avevo un supporto reale che oltretutto rispondeva bene a quanto intrappreso. Adesso che la mia amica mi ha abbandonata, non riesco a trovare nessuno che possa sostituirla: chi meglio di lei poteva collaborare ad un'opera cosi trascendentale? Eravamo un tutt'uno, avevamo vissuto insieme l'alta esperienza, ed eravamo cosi felici, tanto che un'amica di Milano che ere sul posto e veniva a trovarci, ci disse che anche lei aveva tentato di avvicinarsi a Dio ma che noi eravamo agevolate dal fatto di essere insieme. Infatti credo che la solitudine crei problemi," Il servizio devozionale è come una lama di rasoio" è molto facile quindi cadere da questo supporto sottilissimo, ma se qaucuno ti è accanto credo che possa sorreggerti quando un po' vacilli. Comunque la realta' è quella che è!! Prego sempre Krisna di mandarmi questa compagnia che tanto agodno ma nulla!! Io cerco di trovarla continuatamente, ed in verita' trovo conforto parlando di Krisna con mia sorella e mio fratello che sembrano molto interessati a quanto dico e sento dentro. In specie con mia sorella, di sabato, quando non lavora, ci vediamo, e per ore parliamo di spiritualita. Lei ha 34 anni, ma ha dentro una bellezza indefinibile, credo che anche la sua coscienza spirituale stia per svegliarsi,ma è troppo giovane ed impegnata per potermi dare quanto cerco: piu' disponibilita'. Volevo farti una domanda: sullo "srimad" c'è scritto ripetutamente che bisogna avere un maestro spirituale per potersi progredire nel servizio di devozione, e che il solo leggere non basta, tu credi dunque che puo' bastare la compagnia di Srila Prabhupada? Grazie, ed a presto. ROSA |
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2312 Messaggi |
Inserito il - 10/07/2005 : 22:50:59
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Citazione:
[br]aro Golkula, grazie per avermi risposto. Ho apprezzato molto quanto mi hai scritto, ed in verita' sto facendo tutti gli sforzi necessari per poter portare avanti il mio discorso, ma, il mio problema è che mi manca una compagnia reale, vorrei poter parlare di Krisna e di spiritualita' ininterrottamente, cosi come facevo con la mia amica in Jamaica: passavamo tutto il tempo a parlare di Dio, ero piena di Lui perchè avevo un supporto reale che oltretutto rispondeva bene a quanto intrappreso. Adesso che la mia amica mi ha abbandonata, non riesco a trovare nessuno che possa sostituirla: chi meglio di lei poteva collaborare ad un'opera cosi trascendentale? Eravamo un tutt'uno, avevamo vissuto insieme l'alta esperienza, ed eravamo cosi felici, tanto che un'amica di Milano che ere sul posto e veniva a trovarci, ci disse che anche lei aveva tentato di avvicinarsi a Dio ma che noi eravamo agevolate dal fatto di essere insieme.
Cara Rosa, Hare Krishna, grazie per il post. Certamente la perdita di una compagna disposta a scambiare informazioni su Krishna e' molto grande, percio' la tua amarezza e' comprensibilissima, tuttavia ricordiamo che siamo sempre servitori individuali del Signore. Tutti siamo utili, ma nessuno e' indispensabile. Probabilmente Krishna vuole farti provare qualche altra esperienza nel servizio devozionale, in modo da aiutarti ad avanzare piu' velocemente.
Forse il tuo attaccamento ad una particolare persona stava diventando eccessivo (cosi' sembrerebbe da come ne parli, anche se naturalmente non posso esserne sicuro, prendila solo come una possibilita'), cosi' Krishna ti ha messo in condizione di dover progredire in modo diverso, cambiando la situazione intorno a te. Quando sarai piu' matura, potrebbe tornare a darti la compagnia particolare che cerchi. Cio' succede spesso, a chi pratica correttamente il metodo della coscienza di Krishna (essere messo in condizioni di dover migliorare il proprio servizio, in un modo o nell'altro, intendo).Citazione: Infatti credo che la solitudine crei problemi," Il servizio devozionale è come una lama di rasoio" è molto facile quindi cadere da questo supporto sottilissimo, ma se qaucuno ti è accanto credo che possa sorreggerti quando un po' vacilli. Comunque la realta' è quella che è!! Prego sempre Krisna di mandarmi questa compagnia che tanto agodno ma nulla!!
Con l'espressione "lama di rasoio" si intende che e' possibile fare degli errori, o meglio offese, anche piuttosto gravi nel corso del servizio devozionale, e questo puo' provocare un blocco al nostro progresso, o addirittura un regresso (dipende dalla gravita' dell'offesa e della persona a cui e' rivolta). Non mi sembra pero' il tuo caso, qui il problema e' piuttosto la mancanza di associazione a livello di compagnia fisica. Certamente un devoto desidera, come e' suo diritto, scambiare continuamente discorsi spirituali, ed e' anche per questo che Srila Prabhupada ha istituito centri e templi in tutto il mondo. Se la tua e' una questione di vitale importanza, cerca semplicemente di associarti con i devoti, in un modo o nell'altro (qui trovi l'elenco dei centri in Italia: http://www.radiokrishna.com/centri_italia.php ). Tuttavia non trascurare la compagnia di Prabhupada, sempre presente nei suoi libri, e i mezzi telematici e multimediali, che permettono una buona interazione anche a distanza. Noi del gruppo virtuale di RKC, per esempio, passiamo buona parte della nostra associazione al telefono, e questo e' comunque un'ottimo modo di stare in compagnia, anzi, paradossalmente, a volte e' perfino migliore della vicinanza fisica (per via dei problemi che essa puo' generare).Citazione: Io cerco di trovarla continuatamente, ed in verita' trovo conforto parlando di Krisna con mia sorella e mio fratello che sembrano molto interessati a quanto dico e sento dentro. In specie con mia sorella, di sabato, quando non lavora, ci vediamo, e per ore parliamo di spiritualita. Lei ha 34 anni, ma ha dentro una bellezza indefinibile, credo che anche la sua coscienza spirituale stia per svegliarsi,ma è troppo giovane ed impegnata per potermi dare quanto cerco: piu' disponibilita'.
Il problema e' che ognuno di noi e' ad un certo livello di coscienza spirituale, per averla sviluppata nelle vite precedenti e/o per aver coltivato correttamente il seme del servizio devozionale ricevuto da Srila Prabhupada, percio' si possono trovare, nella stessa famiglia o tra amici, conoscenti eccetera, persone enormemente lontane dalla coscienza di Krishna.
Tu sei piuttosto fortunata, ad essere circondata da qualcuno interessato all'argomento, non e' sempre cosi'. Comunque, se cio' non ti e' sufficiente per essere completamenmte felice, cerca di frequentare un gruppo, un centro o un tempio, cosi' da essere soddisfatta con queste attivita' spirituali, che sono in realta' l'unico scopo della vita, specialmente umana.Citazione: Volevo farti una domanda: sullo "srimad" c'è scritto ripetutamente che bisogna avere un maestro spirituale per potersi progredire nel servizio di devozione, e che il solo leggere non basta, tu credi dunque che puo' bastare la compagnia di Srila Prabhupada ?
Quando Srila Prabhupada dice che la sola lettura non basta, intende la lettura accademica, priva dell'accettazione di un maestro spirituale. Dal momento che noi leggiamo il Bhagavatam con il commento di Srila Prabhupada, e lo accettiamo come fonte di informazioni spirituali autentiche, noi stiamo effettivamente accettando lui, l'autore, come maestro spirituale. Non e' che Srila Prabhupada abbia scritto 82 libri per dirci di andare a cercare qualche altro maestro spirituale: e' chiaro che il maestro spirituale da accettare e' lui stesso ! (Anzi, tutti gli altri maestri spirituali, nella sua istituzione, devono riferirsi a lui, per poterlo rappresentare adeguatamente: non possono discostarsi dai suoi insegnamenti). Ed una caratteristica delle persone molto avanzate spiritualmente, puri devoti come Srila Prabhupada, e' che tutto cio' che dicono (o scrivono) e' al livello dell'assoluto, come loro stessi, percio' non c'e' alcuna differenza tra la compagnia personale di Srila Prabhupada, un suo scritto, una sua foto, eccetera. La sua foto, la sua murti, o un suo libro, possono agire esattamente come lui stesso, grazie al fatto di essere tutte sue rappresentazioni a livello spirituale. Generalmente si parla di equivalenza tra la persona Bhagavata e il libro Bhagavata: e Srila Prabhupada dimostro' in tutta la sua vita questa verita'.
Percio' stai pure tranquilla, la migliore compagnia spirituale e' sicuramente quella di Srila Prabhupada, e leggere costantemente i suoi insegnamenti e' il metodo piu' facile e veloce per realizzarsi spiritualmente, assicurandoci ovviamente di seguire il metodo che sempre lui ci ha dato: 16 giri di japa al giorno e 4 principi regolatori. In quanto alla compagnia fisica di altri devoti, e' nostro dovere e diritto cercarla e coltivarla, ma in mancanza, cerchiamo rifugio in quella di Srila Prabhupada ancora di piu' (che comunque dovrebbe sempre essere coltivata, in ogni situazione: quale devoto eviterebbe la sua compagnia, pur avendone altra a disposizione ?). In questo modo non potremo piu' parlare di solitudine. Inoltre ricordati che noi siamo sempre qui, a tua disposizione: buona prosecuzione e a presto, Haribol !
Gokula Tulasi das |
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clairens
Utente Normale

Calabria
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Inserito il - 22/07/2005 : 17:13:40
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Hare krishna Gokula Non puoi immaginare quanto mi abbia resa felice il fatto di apprendere che il leggere i libri di Srila Prabhupada sottintendano anche la sua guida come maestro spirituale!! Ero molto preoccupata per il fatto che mi sarebbe stato difficile trovare un maestro , adesso sono piu rilassata, perchè so di non aver piu questo problema che in realta' mi turbava. Poi in realta' ho iniziato a sentirmi meno sola dopo aver avuto questo scambio con te, ed aver cicevuto delle direttive, anche se, pur essendo ancora immatura nella "coscienza di Krishna, nel mio piccolo cerco di parlare di lui quando mi rendo conto che posso farlo. A questo proposito ti volevo mettere al corrente di quanto riscontrato riguardo questo mio desiderio di far si che anche gli altri si sveglino al Signore. Una ventina di giorni fa, una mia cugina a cui sono legata, mi ha chiesto un incontro in quanto aveva bisogno di un po di conforto poichè aveva dei problemi(di vita ordinaria). In quella occasione ho cercato di farle capire che tutto dipendeva dal fatto che viviamo questa vita lasciandoci prendere troppo dalla sua materialita', che trascuriamo il fatto che siamo esseri spirituali etc, e che se si fosse abbandonata al Signore, la sua vita sarebbe stata piu felice. In verita' (lei conosce le mie idee religiose) non ha bocciato quanto ho detto, ma, il discorso è finito li!! Perchè non se la sentiva !!! Dopo un tre o quattro gg da quest'incontro, questa mia cugina ha avuto diagnosticato un "carcinoma all'utero", ed è caduta nella piu cupa disperazione. In un primo mi ha detto che le avessi parlato di Dio, mi avrebbe chiuso il telefono in faccia, ma poi, quando si è ammorbidita e, lo ha nominato, mi sono subito inserita, dicendole che era giunto il momento di darsi a lui. Lei ha accettato, e, siccome avovo prestato al figlio la "Bhagavad-gita", si è interessata alla sua lettura oltre che al canto giornaliero del mantra "Hare Krishna". Ieri è stata operata a Roma, e stamani, dalla sua bocca, ho saputo che il tumore era localizzato e che tutto è andato benissimo. Spero tanto che Krishna possa davvero illuninarla e darle la possibilita' di tornare a lui piu tardi possibile per darle l'opportunita' di spiritualizzarsi e divenire una sua cara discepola. Io credo che, il Signore abbia voluto metterla alla prova, abbia voluto stimolarla a Lui. Stamani ho telefonato Radhika, una discepola di Krishna che vive nel tempio di Roma, avrei voluto che andasse a trovare mia cugina per portarle il "Mala" in quanto non ce l'ha, ma Radhika è in Puglia ma cerchera' se possibile di mandare al suo posto un'altra discepola. Ora ti lascio un caro saluto haribo Rosa |
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
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Inserito il - 23/07/2005 : 00:30:24
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Citazione: Non puoi immaginare quanto mi abbia resa felice il fatto di apprendere che il leggere i libri di Srila Prabhupada sottintendano anche la sua guida come maestro spirituale!! Ero molto preoccupata per il fatto che mi sarebbe stato difficile trovare un maestro , adesso sono piu rilassata, perchè so di non aver piu questo problema che in realta' mi turbava.
Hare Krishna, Rosa, come stai ? Spero bene. Sono molto soddisfatto che tu abbia capito questo punto fondamentale, di grande aiuto nella nostra vita spirituale. La sua guida, anche attraverso i libri, puo' salvarci da ogni problema, basta saperla apprezzare e seguire adeguatamente. E' come essere in sua compagnia. Immaginati di stare ascoltando lui in persona che ti parla, mentre leggi quello che ha scritto, per il nostro beneficio. Ed in effetti e' proprio cosi', non e' immaginazione, ma realta', quando si parla di persone molto elevate spiritualmente (perche' sono a livello dell'Assoluto).Citazione: Poi in realta' ho iniziato a sentirmi meno sola dopo aver avuto questo scambio con te, ed aver cicevuto delle direttive, anche se, pur essendo ancora immatura nella "coscienza di Krishna, nel mio piccolo cerco di parlare di lui quando mi rendo conto che posso farlo.
Va bene, non ti preoccupare, tutto sara' sempre piu' chiaro mentre procedi con il metodo della coscienza di Krishna. Per prima cosa cerchiamo di diventare convinti ed esperti noi, poi potremo parlare con le altre persone in generale. Certo, con qualcuno possiamo gia' parlare, se abbiamo confidenza. Ma dovremmo assicurarci di ripetere esattamente i concetti che impariamo da Srila Prabhupada.Citazione: A questo proposito ti volevo mettere al corrente di ...
Ho letto attentamente il racconto riguardante tua cugina, e sono contento che possa usare il suo corpo ancora per un po' di tempo in questa vita: la forma umana e' particolarmente vantaggiosa perche' permette di ascoltare le glorie del Signore ed elevarsi spiritualmente, cosa non possibile in altre forme di vita. Cerca di darle tutte le informazioni spirituali che dimostra di poter acquisire, senza turbarla troppo. Puoi insistere un po', per via della tua relazione di confidenza, ma non esagerare, altrimenti potresti ottenere l'effetto opposto. Assicurati comunque di dirle precisamente quello che leggi sui libri di Srila Prabhupada, non importa se non sono discorsi molto profondi, ma e' essenziale che siano riportati esattamente, perche' questo e' il significato di "successione disciplica": se tu riporti con esattezza gli insegnamenti del maestro spirituale, in quel momento agisci come suo rappresentante autentico, e la conoscenza che tu aiuti a diffondere, avra' i suoi risultati benefici, su di te e su chi ti ascolta. Altrimenti, senza seguire questo metodo, non c'e' certezza di risultati, ed inoltre si rischia di rimanere impigliati nelle reazioni del karma, nostro ed altrui. Di solito e' sufficiente parlare della distinzione anima-corpo. La gente in generale ignora di essere l'anima spirituale, imprigionata nell'involucro esterno di materia che si chiama corpo. Gia' questo semplice concetto, la prima lezione della Bhagavad-Gita, e' di difficilissima comprensione per le persone ordinarie, perche' la confusione che avvolge la nostra societa' e' enorme. Una volta capito questo punto, possiamo spiegare ai nostri interlocutori che siamo eternamente legati a Dio da una relazione personale, e che se vogliamo possiamo risvegliarla, con il semplice metodo del bhakti-yoga. In seguito, se sono ancora interessati, gli spieghiamo il metodo (canto del mantra, studio dei libri, principi regolatori, eccetera).
E' importante che i nostri interlocutori non pensino di dover cambiare religione, perche' questo metodo e' relativo alla nostra vera natura spirituale, ed e' indipendente dal tipo di fede praticata. Possiamo aiutare tutti, a diventare migliori seguaci del Signore, cristiani, musulmani, induisti, ebrei, tutti. Queste divisioni si sono formate nel corso della storia, a causa delle diverse mentalita' dell'uomo, ma la coscienza di Krishna insegna a risvegliare l'originale relazione con Dio che OGNUNO ha gia' presente, in latenza, nel proprio cuore, indipendentemente dalla "religione" praticata.
Anche questo e' un punto fondamentale da capire.
La predica e' un'arte, e bisogna impararla bene, per soddisfare il Signore: chi diffonde favorevolmente la Sua parola Gli diventa molto, molto caro. Per questo ti dicevo che innanzitutto dobbiamo acquisire una buona conoscenza filosofica di base, dai libri di Srila Prabhupada, soprattutto dalla Bhagavad-Gita e dallo Srimad-Bhagavatam, per poterla in seguito predicare agli altri.Citazione: Spero tanto che Krishna possa davvero illuninarla e darle la possibilita' di tornare a lui piu tardi possibile per darle l'opportunita' di spiritualizzarsi e divenire una sua cara discepola. Io credo che, il Signore abbia voluto metterla alla prova, abbia voluto stimolarla a Lui.
Mi spiace, ma qui ti devo correggere. Non e' il Signore che mette alla prova, perche' Egli non interviene minimamente nelle questioni di karma materiale. Quando si presenta una situazione di sofferenza, significa che in precedenza abbiamo commesso delle attivita' contrarie al dharma, la legge cosmica da Lui creata per mantenere questo mondo materiale. Altrimenti, la sofferenza non si presenta. Le persone ordinarie nascono, si ammalano, invecchiano e muoiono secondo il loro karma, le reazioni alle attivita' da loro compiute, in questa vita e nelle precedenti. Krishna non ha niente a che fare con questo processo, che e' gestito dagli esseri celesti, Suoi agenti incaricati delle varie forze della natura.
In base alle nostre attivita' materiali, dovremo gioire o soffrire, a meno che non ci impegniamo seriamente in un processo di realizzazione spirituale. Solo in questo caso Krishna annulla il nostro karma e Si occupa personalmente di noi, facilitando il nostro ritorno a Lui con vari tipi di aiuto, che comunque non comportano sofferenza. Non ce n'e' alcun bisogno, anzi, il fatto di eseguire il servizio devozionale ci assicura di essere allievati dalle sofferenze che altrimenti ci sarebbero toccate. Ad un livello di pura devozione, la sofferenza e' completamente assente.
Bisogna capire inoltre che la sofferenza non porta necessariamente all'abbandono al Signore: dipende dalla quantita' di attivita' virtuose compiute in precedenza. In assenza di queste, la sofferenza puo' portare addirittura all'ateismo, all'agnosticismo o ad altri "ismi" simili, quindi non si deve pensare che la sofferenza sia positiva in ogni caso, anzi, lo Srimad Bhagavatam (1.7.6) insegna:
"La pratica del servizio di devozione ha il potere di allievare direttamente le sofferenze materiali, del resto inutili all'essere individuale. Ma la gente non lo sa, percio' il grande saggio Vyasadeva ha compilato questa scrittura vedica che tratta della Verita' Assoluta".
Qui siamo nell'ambito della presentazione dello Srimad Bhagavatam, l'essenza e la crema di tutti i Veda, ed e' Suta Gosvami, l'oratore, che ne descrive le qualita', prima di iniziare a discuterla, come era consuetudine ai tempi vedici, fino a 5000 anni fa. Suta Gosvami era stato designato da un'assemblea di grandi saggi, riunitisi nella foresta di Naimisaranya, a parlare dello Srimad-Bhagavatam, e sai perche' ? Perche' fino a 5000 anni fa la sofferenza non esisteva per l'uomo, percio' i saggi si preoccuparono molto, quando intravidero i primi sintomi della sofferenza che si manifestavano tra gli uomini. Cercando di mettervi riparo, ascoltarono dunque lo Srimad Bhagavatam.
In altre parole, la descrizione delle attivita' del Signore, come quella che viene fatta nel Bhagavatam, ha il potere di eliminare ogni sofferenza e di portare al piu' alto livello di realizzazione spirituale chiunque lo legga con sincerita'. Queste due cose (avanzamento spirituale ed eliminazione delle sofferenze) vanno di pari passo, infatti la prima conduce gradualmente alla comprensione di non essere il corpo materiale, e percio' la sofferenza (che dipende dall'identificazione con il corpo materiale) viene automaticamente eliminata.
Il fatto di eseguire servizio devozionale, inoltre, garantisce la piu' stretta osservanza dei principi del dharma, la legge universale dei principi religiosi istituita dal Signore, liberandoci cosi' da ogni sofferenza futura, e quindi la cosa migliore da fare per tutti, per diventare eternamente felici, e' di impegnarsi nel servizio devozionale, indipendentemente dalla situazione materiale in cui ci troviamo: puoi presentare a tua cugina questi argomenti, per incoraggiarla a praticare, ma legare la sofferenza alla volonta' di Krishna, e' un'errore che vorrei tu evitassi di fare. Se vuoi ne riparliamo piu' approfonditamente.Citazione: Stamani ho telefonato Radhika, una discepola di Krishna che vive nel tempio di Roma, avrei voluto che andasse a trovare mia cugina per portarle il "Mala" in quanto non ce l'ha, ma Radhika è in Puglia ma cerchera' se possibile di mandare al suo posto un'altra discepola. Ora ti lascio un caro saluto haribo Rosa
Molto bene, forse puo' andarci Kanchana rupa, anche lei di Roma. Comunque nel frattempo tua cugina puo' cantare il mantra anche senza japa, usando le dita, una corona cristiana o qualche altro metodo disponibile, non e' fondamentale avere il japa prima di cominciare. In casi di emergenza bisogna arrangiarsi con quello che abbiamo. Poi, finita l'emergenza, ci procureremo il necessario.
Buon proseguimento con la coscienza di Krishna e tanti auguri per tua cugina, Haribol !
Gokula Tulasi das
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clairens
Utente Normale

Calabria
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Inserito il - 26/07/2005 : 02:02:57
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hare krisnha gokula Sono tornata stasera da Roma, piochè sono andata a prendere mia cugina. Sta veramente bene, ed è sempre piu interessata alla coscienza di krisnha, senza che io faccia piu nulla. In realta anche prima non ho fatto nulla di eccezionale, non le avevo fatto assolutamente in modo che si illudesse!!! Mi sento ancora molto impreparata per poter predicare, ma non posso fare a meno di esternare la gioia che ho nel cuore e che mi viene da LUI. Le persone che mi stanno vicine, mi vedono diversa, ed io parlo di questo mio cambiamento, ma esponendo solo i concetti generali e piu semplici. Mi posso definire un'entusiasta, ma non una fanatica. Mi guarderei bene dall'imporre, non è mio costume. Ho delle amiche cattoliche, ed a volte ci incontriamo e parliamo di Dio, loro rispettano le mie idee ed io le loro. Se ho commesso l'errore di dire (riguardo mia cugina di scrivere "penso che il signore abbia voluto stimolarla etc, è perchè non dimenticare che sono una ex cattolica anche se non praticante, e la cultura cattolica ha in me ancora ha i suoi segni. Devo assimilare meglio quanto sto leggendo. Avevo letto la bagavad-gita ed anche 4 canti dello Srimad Bhagavatam ma in modo superficiale. Da ieri ho riiniziato daccapo e sto leggendo in maniera capillare. Mi rendo conto che è arrivato il momento di studiarli piu che di leggerli, sperando comunque che Krisna mi illumini affinchè stimoli ad interpretare nel modo piu giusto questi testi sacri .Comunque, quando avro' dei dubbi spero di poterti contattare. ARIBOL rosa |
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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 27/07/2005 : 11:44:43
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Citazione: ... sono andata a prendere mia cugina. Sta veramente bene, ed è sempre piu interessata alla coscienza di krisnha, senza che io faccia piu nulla. In realta anche prima non ho fatto nulla di eccezionale, non le avevo fatto assolutamente in modo che si illudesse!!!
Hare Krishna Rosa, grazie di condividere il tuo entusiasmo con noi ! La coscienza di Krishna non e' mai un'illusione e non e' mai inutile parlarne, anche se poi una persona decide di non seguirla. Prima o poi, in chissa' quale vita, anche solo il fatto di averne sentito parlare, portera' il suo frutto: si chiama "ajnata bhakti unmukhi sukriti", attivita' virtuosa devozionale compiuta in modo inconsapevole. E' grazie a queste attivita' inconsapevoli, che si ha la possibilita' di impegnarsi seriamente nel servizio devozionale.Citazione: Mi sento ancora molto impreparata per poter predicare, ma non posso fare a meno di esternare la gioia che ho nel cuore e che mi viene da LUI. Le persone che mi stanno vicine, mi vedono diversa, ed io parlo di questo mio cambiamento, ma esponendo solo i concetti generali e piu semplici. Mi posso definire un'entusiasta, ma non una fanatica. Mi guarderei bene dall'imporre, non è mio costume.
Molto bene, e' proprio questo che intendevo. A volte nel vedere il nostro entusiasmo le persone si allontanano, perche' non hanno ancora informazioni sufficienti per capire le basi della felicita' spirituale che il bhakti-yoga procura. Allora vanno istruite gradualmente. Sono contento che tu lo stia gia' facendo.Citazione: Ho delle amiche cattoliche, ed a volte ci incontriamo e parliamo di Dio, loro rispettano le mie idee ed io le loro. Se ho commesso l'errore di dire (riguardo mia cugina di scrivere "penso che il signore abbia voluto stimolarla etc, è perchè non dimenticare che sono una ex cattolica anche se non praticante, e la cultura cattolica ha in me ancora ha i suoi segni. Devo assimilare meglio quanto sto leggendo.
Benissimo, hai centrato anche questo punto. In effetti la tendenza di cui si parla deriva proprio dalla cultura pseudo-cristiana che ci fa pensare che Dio ci metta alla prova con la sofferenza. In realta' non e' affatto cosi'. Il piano del Signore non prevede la sofferenza per l'essere individuale, a patto di seguire le Sue leggi. Infatti la sofferenza si presenta solo quando tali leggi vengono violate. Continuando la lettura dei libri di Srila Prabhupada avrai un quadro chiaro della situazione e ogni confusione sara' gradualmente dissipata.Citazione: Avevo letto la bhagavad-gita ed anche 4 canti dello Srimad Bhagavatam ma in modo superficiale. Da ieri ho riiniziato daccapo e sto leggendo in maniera capillare. Mi rendo conto che è arrivato il momento di studiarli piu che di leggerli, sperando comunque che Krisna mi illumini affinchè stimoli ad interpretare nel modo piu giusto questi testi sacri
Forse intendi "capirli", perche' fortunatamente i libri di Srila Prabhupada sono talmente chiari che non hanno bisogno di alcuna interpretazione. Anzi, il principio stesso della catena disciplica di maestri spirituali e' quello della "non interpretazione", ma della ripetizione della conoscenza trascendentale, cosi' com'e', senza alterazioni. Purtroppo nella nostra cultura ognuno ha la tendenza a dare la propria interpretazione, ed e' difficile accettare quella del maestro spirituale. Chi riesce a farlo, rimanendo umile nei suoi confronti, puo' procedere con passo sicuro verso la realizzazione spirituale. Buono studio e a presto, Haribol !
Gokula Tulasi das
P.S. Chiudo qui questa discussione perche' molto lunga, la prossima volta aprine un'altra, grazie. |
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