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Sakya
Nuovo Utente
Piemonte
4 Messaggi |
Inserito il - 23/06/2005 : 14:10:35
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ciao, complimenti per quello che fate. vorrei sapere come ci si spiega il fatto che Ishvar abbia creato un mondo di sofferenza. se è buono come può farci soffrire? Grazie FAbio-CN
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RKC Mayapur
Amministratore
Estero
2311 Messaggi |
Inserito il - 25/06/2005 : 13:34:18
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Caro Fabio, Hare Krishna, grazie dell'incoraggiamento e della domanda.
Il Signore ha creato il mondo materiale con le sue leggi, ed e' solo infrangendole che la sofferenza si presenta. Il piano di Dio non prevede la sofferenza per le anime che si comportano bene, allo stesso modo in cui la legge di uno Stato non prevede punizioni per i cittadini onesti. Le prigioni sono destinate ai cittadini colpevoli, che non rispettano le leggi.
Similmente, la sofferenza si presenta perche' la moderna societa' umana non segue le leggi del Signore, descritte perfettamente nelle scritture vediche.
Ma come sappiamo, l'ignoranza di una legge non e' una scusante. E' obbligatorio, specialmente per un essere umano civile, informarsi delle leggi di questo mondo materiale, per poter essere felice quaggiu', soddisfacendo in maniera lecita i propri desideri materiali, con la possibilita' di tornare a Dio, nel mondo spirituale, dopo la morte. Questo e' il piano di Dio per l'uomo, ed e' dovere in particolare del governo informare ed educare perfettamente tutti i cittadini sullo scopo dell'esistenza umana.
Sfortunatamente, ai nostri giorni in pratica nessuno Stato sta facendo il suo dovere di educatore spirituale, percio' la societa' e' in completa rovina, e la sofferenza e' in continuo aumento.
Tuttavia Ishvara non puo' essere incolpato di cio' che succede nel mondo materiale, perche' Egli non interviene direttamente su tale situazione: ha semplicemente creato il mondo materiale, permettendo agli esseri condizionati che desiderano godere separatamente da Lui, di venire qui a cercare di soddisfare i propri desideri, ma non puo' mai essere considerato responsabile di cio' che le anime individuali commettono, per loro propria libera scelta. La libera scelta dell'uomo puo' comportare il fatto di seguire la legge del Signore, ed in quel caso nessuna sofferenza si presentera', oppure puo' comportare il fatto di violare la legge del Signore, ed in questo caso si presenta una situazione di sofferenza, come quella che vediamo ai nostri tempi.
Comunque e' sufficiente tornare a seguire le direttive di Dio per eliminare ogni sofferenza dalla nostra vita, anche se precedentemente piena di errori.
Il metodo prescritto per realizzarsi spiritualmente in questa nostra epoca e' il canto del santo nome del Signore, in particolare del mantra:
Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare
In questo modo possiamo risvegliare la nostra relazione personale con Ishvara, Dio, la persona suprema, e cessare di essere disturbati da ogni sofferenza.
A presto, grazie ancora, Haribol !
Gualberto Gokula Tulasi das |
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Sakya
Nuovo Utente
Piemonte
4 Messaggi |
Inserito il - 01/07/2005 : 21:47:17
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grazie per la bellissima risposta. ma allora, in quest'ottica, come vengono considerate le sofferenze dell'abbandonare il corpo alla morte, gli amici, la malattia, la vecchiaia, il fatto che nella vita non vi è certezza e soddisfazione? tali sofferenze non dipendono da assenza di virtù ma sono connaturate alla vita umana. grazie Fabio |
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RKC Mayapur
Amministratore
Estero
2311 Messaggi |
Inserito il - 01/07/2005 : 23:11:10
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Hare Krishna Fabio, grazie dell'intelligente domanda, che ci permette di approfondire ulteriormente l'argomento.
Tutti tipi di sofferenza, comprese quelle che tu citi, derivano in ultima analisi da una violazione della legge del Signore. Il fatto stesso di aver preso un corpo materiale, con tutte le conseguenze che ne derivano, significa in qualche modo aver desiderato di godere separatamente da Lui, e questo e' gia' un problema. Anzi, e' IL problema di base (un po' come il peccato originale, per fare un paragone semplificato).
L'errata identificazione con il corpo materiale fa si' che l'anima individuale, in realta' sempre perfettamente felice, creda di essere l'involucro che la ricopre. E' proprio questa la fonte di ogni sofferenza e attaccamento materiale.
Ma quando ci si libera da questa errata concezione, la sofferenza cessa completamente. Un devoto infatti non e' per niente disturbato dalla morte, e non e' attaccato agli amici, alla famiglia, eccetera. Sa bene che sono tutti servitori di Krishna che prima o poi ritorneranno nel mondo spirituale, come egli stesso sta facendo. Non c'e' alcun motivo di sofferenza per noi, se allarghiamo la nostra visione fino all'eternita' dell'anima.
Per quanto riguarda incertezza e insoddisfazione, anch'esse sono una conseguenza dell'ignoranza della nostra vera vita, quella spirituale. Quando vi manca il reale oggetto di adorazione, il Signore Supremo, tutte le nostre attivita' rimangono vuote, prive di vita (condizione che in sanscrito e' chiamata "apranasya"). Ma quando poniamo Krishna al centro della nostra vita, ogni nostra attivita' diventa fonte di felicita' spirituale, perche' e' compiuta per soddisfare Lui, direttamente o indirettamente. Questo e' il modo per ribaltare la nostra situazione di anime condizionate, nitya baddha, e diventare liberati da ogni legame materiale, nitya siddha.
Come dicevo, e' sufficiente seguire il metodo del bhakti-yoga, che inizia con il canto del mantra Hare Krishna, per vedere presto in noi stessi questo cambio di coscienza, da materiale a spirituale.
Ti invito a sperimentarlo direttamente, tanti auguri e alla prossima, Haribol !
Tuo servitore in coscienza di Krishna Gokula Tulasi das |
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