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Loretta (LakshmiPriya dd)
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Emilia Romagna
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Inserito il - 05/05/2005 : 22:19:10
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Hare Krishna, oggi tratteremo l’argomento “come conoscere il Supremo”.
Nessuno puo’ capire Krishna cosi’ come’ servendosi degli ottusi sensi materiali. Egli puo’ rivelarSi ai devoti quando e’ soddisfatto di loro e del loro trascendentale servizio d’amore.
Nella Bhagavad Gita (18.55) Krishna Stesso dice:
“Si puo’ conoscere il Signore Supremo cosi’ come’ solo mediante il servizio devozionale. E quando si diventa pienamente coscienti di Lui, grazie a questa devozione si puo’ entrare nel regno di Dio”.
Queste sono le istruzioni dei Veda. Bisogna avere piena fede nelle parole del maestro spirituale, e piena fede in Dio, la Persona Suprema. Allora la vera conoscenza dell’atma (l’anima spirituale) e del Paramatma (l'anima suprema), e la distinzione tra materia e spirito ci saranno automaticamente rivelate.
Questa conoscenza spirituale si rivelera’ nel piu’ profondo del cuore del devoto, perche’ egli ha preso rifugio ai piedi di loto di un mahajana (un’autorita’ nel campo spirituale).
Sfortunatamente, a volte capita che alcune persone non abbiano una fede incrollabile nelle parole del maestro spirituale che discende da una successione di maestri; per questa ragione, non sono in grado di capire la conoscenza trascendentale.
Il Signore crea meravigliosi universi con la Sua esperta conoscenza. A meno di essere estremamente esperti non si puo’ capire l’amministrazione esperta di Colui che e’ il Supremo esperto.
Ma si puo’ capire tutto cio’ se si e’ abbastanza fortunati da incontrare un maestro spirituale autentico che appartenga alla successione di maestri spirituali.
Senza intraprendere la via della successione di maestri spirituali non e’ possibile capire Dio, la Persona Suprema.
Chi, grazie alla fede nella successione dei maestri, riesce a capire Dio, la Persona Suprema, mediante il servizio devozionale e poi progredisce ancora, risveglia il suo amore naturale per Dio e si assicura il successo dell’esistenza.
Il procedimento di acquisizione della conoscenza e’ quello di capire Dio e il devoto mediante il sistema parampara’. Non c’e’ alcun bisogno di fare speculazioni su Dio e sui Suoi devoti; bisogna invece accettare le affermazioni di un devoto autentico e cercare di capire.
Non dovremmo cercare d’imitare le grandi autorita’ nel campo spirituale, ma dobbiamo semplicemente seguire le loro orme: solo in questo modo e’ possibile elevarci al piano spirituale e raggiungere cosi’ la perfezione dell’esistenza.
Srila Rupa Gosvami (grande devoto del Signore, uno dei sei Gosvami di Vrindavana), nel suo Bhakti rasamrta sindhu (1.2.294), spiega:
“Il devoto dovrebbe vivere sempre nel regno trascendentale di Vraja, e impegnarsi sempre nel ricordo di Sri Krishna e dei Suoi amati compagni. Seguendo le orme di questi compagni, e affidandosi alla loro guida eterna, si puo’ sviluppare un intenso desiderio di servire Dio, la Persona Suprema”.
Grazie,
Loretta
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
Emilia Romagna
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Inserito il - 10/05/2005 : 00:00:59
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Hare Krishna a tutti, continuiamo a parlare di "come conoscere Dio" (parte 2).
Nella Bhagavad Gita Krishna dice:
“L'intero universo e’ pervaso da Me, nella Mia forma non manifestata. Tutti gli esseri sono in Me, ma Io non sono in loro”.
Come abbiamo spiegato nel precedente articolo, solo colui che ha sviluppato per Dio, la Persona Suprema, un sentimento d’amore trascendentale, puo’ vederLo, all’interno e all’esterno di se' stesso.
Agli uomini comuni Dio rimane invisibile.
Nonostante la Sua onnipresenza, resta inconcepibile ai sensi materiali, come dice il verso.
Ma anche se noi non possiamo vederLo, la verita’ e’ che tutto riposa in Lui.
L’intera manifestazione cosmica non e' altro che la combinazione delle Sue energie, superiore (o spirituale) e inferiore (o materiale).
L’energia di Dio si estende a tutta la creazione, come lo splendore del Sole illumina l’universo intero, e tutto riposa su questa energia.
Non si dovrebbe concludere, tuttavia, che diffondendosi nella creazione intera, il Signore perda la Sua esistenza personale.
Per confutare tale argomento Krishna stesso dice che Egli e’ ovunque, che tutto e’ in Lui, ma che Egli rimane al di la' di tutto.
Prendiamo l’esempio di un capo di Stato: il Governo da lui diretto e’ in realta’ solo la manifestazione della sua potenza, i ministri rappresentano le sue differenti energie e ogni ministro dipende dal suo potere.
Non si puo’ evidentemente sperare di vedere il capo di stato presente in persona in ognuno dei dipartimenti della sua amministrazione.
Cosi’, tutto cio’ che vediamo, tutto cio’ esiste nel mondo materiale e spirituale riposa sull’energia di Dio, la Persona Suprema.
La creazione avviene mediante la diffusione delle Sue diverse energie e, come spiega la Bhagavad-Gita, Egli e’ presente ovunque attraverso questa diffusione stessa, che rappresenta dunque la Sua Persona.
Quando il Signore dice che tutto riposa in Lui, bisogna capire bene il significato delle Sue parole. Egli non Si occupa direttamente di sostenere e preservare gli universi materiali.
Krishna stesso afferma: "Sebbene tutto riposi in Me, Io sono al di la’ della Mia creazione". I sistemi planetari fluttuano nello spazio, che e’ l’energia del Signore, ma la Sua Persona e’ differente dallo spazio, ed e’ situata al di la’ di esso.
Percio’ Egli dichiara che sebbene tutto riposi sulla Sua energia inconcepibile, Lui, Dio, la Persona Suprema, e’ al di la’ di tutto.
Questa e’ la grandezza inconcepibile del Signore.
Grazie,
Loretta |
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
Emilia Romagna
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Inserito il - 13/05/2005 : 00:47:17
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Hare Krishna a tutti, continuiamo a parlare dell’argomento “Come conoscere Dio” (Parte 3).
Il Signore afferma nella Bhagavad Gita (18.55):
“Si puo’ conoscere il Signore Supremo cosi’ com’e’ solo attraverso il servizio di devozione. E quando si diventa pienamente coscienti di Lui, grazie a questa devozione si puo’ entrare nel regno di Dio”.
Non si puo’ fare piacere a Dio, la Persona Suprema, solo per il fatto di appartenere a una nobile famiglia o di possedere grande opulenza, cultura, austerita’, penitenze o il potere dello yoga mistico. Queste cose, infatti non possono mai soddisfare il Signore Supremo; niente, al di fuori del puro servizio devozionale, puo’ soddisfarLo.
Il Signore non ha bisogno di nulla, ma il devoto che GLi offre qualcosa con amore e devozione ottiene grande beneficio.
Nella Bhagavad Gita (9.26) Krishna dice:
“Se qualcuno Mi offre con amore e devozione una foglia, un fiore, un frutto o dell’acqua, accettero’ la sua offerta”.
E’ facile capire che un devoto non ha bisogno di nascere in una famiglia molto nobile, ricca, aristocratica, oppure di essere molto bello.
Nessuna di queste qualita’ e’ sufficiente a impegnarci nel servizio devozionale. La nostra devozione deve farci pensare: “Dio e’ grande e io sono molto piccolo, percio’ il mio dovere e’ quello di offrire ogni cosa al Signore”.
Solo questa considerazione ci puo’ far capire il Signore e permetterci di offrirGli un servizio.
Ci si puo’ chiedere perche’, se tutti gli esseri hanno un’eterna relazione con il Signore, l’hanno ora dimenticata, trovandosi a vivere nel mondo materiale dove ad ogni passo c’e’ un pericolo.
Molto semplice, in origine vivevamo nel mondo spirituale, ma successivamente abbiamo desiderato metterci nella posizione di Dio, la Persona Suprema, di conseguenza abbiamo desiderato dimenticare l’eterna relazione che ci unisce a Lui.
Krishna e’ l’amico e il padre piu’ sincero di tutti gli esseri, e tutti gli esseri Gli sono molto cari, percio’ come un padre amorevole, prima ci ha avvisato del pericolo cui saremmo andati incontro, poi, vedendo la nostra insistenza, Dio, la Persona Suprema, attraverso le Sue differenti energie, ci ha permesso di dimenticarLo mandandoci nel mondo materiale, dove abbiamo l’opportunita’ di soddisfare i nostri desideri.
Ma come un pesce non puo’ vivere fuori dall’acqua, cosi’ tutti gli esseri soffrono per essersi allontanati da Dio, la Persona Suprema, e per aver dimenticato l’eterna relazione che li unisce a Lui.
Ed e’ a causa quindi del nostro karma, che ora ci troviamo a vivere in determinate condizioni di vita. Ma poiche’ il Signore desidera ansiosamente liberare le anime condizionate, insegna a tutti come tornare a Dio, nella nostra dimora originale.
In poche parole, tutti dovremmo desiderare di tornare a Dio, nella nostra dimora originale, prendendo rifugio ai piedi di loto del Signore e imparando cosi’ a vivere nella coscienza di Krishna.
Grazie,
Loretta |
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Viandante
Utente Medio
Piemonte
20 Messaggi |
Inserito il - 14/05/2005 : 10:48:59
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Ciao a te,e a tutti,Hare krishna,oggi x la 1 volta andrò a una conferenza,qua a Torino,mi domando da un paio di giorni,ome potrò oltre varie mie limitazioni,riuscire a non mangiare carne,fumare,non bere alcolici?vivendo dove tutto ciò e normale'?Ma d'altra parte una voce interna,o forza,mi continua a dire inizia,
come potrò rinunciare ad una vanità personale(mi occupo di rapporti sindacali sociali politici)dove forte e l'amore xse stessi?ma sento un continuo.....Ma 6 contento di ciò che oggi hai?? No,non lo sono. Grazie,Angelo |
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RKC Mayapur
Amministratore
Estero
2309 Messaggi |
Inserito il - 14/05/2005 : 17:45:03
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Caro Angelo, Hare Krishna, grazie del sincero intervento e delle domande. Non preoccuparti, quelli che adesso ti sembrano dei problemi insormontabili, diventeranno insignificanti se intraprenderai il processo del bhakti yoga, che inizia con il canto del maha mantra Hare Krishna un certo numero di volte al giorno. Recitare un minimo di 16 giri al giorno ti facilitera' nel seguire tutti i principi regolatori, perche' i tuoi gusti si eleveranno automaticamente.
Per quanto riguarda il tuo impegno sociale, politico, ecc., non c'e' alcun problema, ci sono devoti che ricoprono cariche sociali molto elevate, pur seguendo seriamente la strada del bhakti-yoga. Esternamente, dobbiamo eseguire il nostro onesto lavoro nella societa', qualunque sia (e' consigliato evitare l'ugra-karma, cioe' le attivita' che abbiano a che fare con i principi regolatori, come l'uccisione di animali, ecc.), mentre internamente pensiamo sempre a Krishna e Gli offriamo i frutti di quel lavoro. Sempre mantenendo i 16 giri e i 4 principi regolatori.
Cio' garantisce la stabilita' sul piano del brahma-bhuta, da dove non si e' piu' influenzati dalla natura materiale, percio' possiamo interagire con l'esterno in modo spirituale (dal nostro punto di vista), nonostante possa apparire che invece siamo impegnati, come prima, nel nostro lavoro ordinario, come tutti gli altri. La differenza e' data dall'intenzione di offrire quel lavoro a Krishna, invece di goderne dei frutti per se' stessi.
Comunque e' un po' presto parlarne, sappi che non devi lasciare la tua posizione sociale, ma semplicemente aggiungere la coscienza di Krishna alla tua vita. Tutto qui. In seguito, ogni comprensione necessaria ti sara' data, specialmente se leggerai e studierai i libri di Srila Prabhupada, che illumina perfettamente i suoi sinceri seguaci verso il piu' puro servizio devozionale.
Ti invito inoltre a frequentare il sito e il forum di RKC e ad ascoltare in nostri programmi, dove potrai ottenere importanti informazioni spirituali (comunque, sempre basate sui libri di Srila Prabhupada), e a rimanere in contatto con noi tramite e-mail e telefono, siamo sempre a tua disposizione.
Ogni tanto, il gruppo virtuale di RKC Pisa si riunisce anche fisicamente, di solito al tempio di Firenze, per una sana Krishna-katha insieme con altri devoti del Signore. In questa sezione troverai il calendario degli incontri: https://padasevanam.mediarama.com/rkcforum/forum/forum.asp?FORUM_ID=33 Sei sempre il benvenuto, a presto e Haribol !
Gokula Tulasi das |
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Viandante
Utente Medio
Piemonte
20 Messaggi |
Inserito il - 14/05/2005 : 21:15:04
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Grazie,infinitamente,seguirò i vostri consigli saggi,che senza presunzione coincidono con quanto una lunga riflessione mi suggeriva,si vorrei frequentare il tempio,ma per il momento non e possibile,però penso una cosa,che quando veramente io sarò pronto ciò che oggi e complicato sarà più semplice,sono stato alla conferenza dove ha esposto importanti tematiche il prof Marco Ferrini.Una importante esperienza,Un saluto A tutti VOI,
hare Krishna, Grazie |
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
Emilia Romagna
185 Messaggi |
Inserito il - 17/05/2005 : 01:02:06
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Hare Krishna a tutti, continuiamo a parlare sull’argomento “Come conoscere Dio” (Parte 4).
Chi vuole veramente una vita felice, colma di gioia, deve diventare cosciente di Krishna e impegnarsi costantemente nel servizio d’amore trascendentale al Signore. Questo e’ il vero rimedio. Il mondo intero e’ soggetto all’illusione che la gente sara’ felice col progredire delle misure dei materialisti, destinate a neutralizzare le sofferenze della vita materiale, ma questi tentativi non avranno mai successo.
Non potremmo mai essere felici cambiando le nostre condizioni materiali, perche’ troveremo dappertutto problemi e sofferenza.
Ma non appena un uomo si impegna nel servizio devozionale e canta il santo nome e le glorie del Signore Supremo, arriva sicuramente alla liberazione.
L’attaccamento a glorificare il Signore con l’ascolto e col canto del Suo santo nome e delle Sue attivita’ (sravanam kirtanam visnoh) ci elevano certamente a una posizione dove la contaminazione materiale e’ assente.
Si devono cantare le canzoni autorizzate, ricevute attraverso le successioni dei maestri. Nella Bhagavad Gita (4.2) Krishna dice:
“Questa scienza Suprema fu cosi’ trasmessa in successione da maestro a discepolo, e i re santi la ricevettero in questo modo”.
Questo verso conferma la potenza di questo canto quando esso e’ praticato secondo la successione dei maestri spirituali.
Inventare modi diversi di cantare non servira’ a nulla. Invece, cantare le canzoni e le narrazioni che gli acarya precedenti ci hanno lasciato ha un effetto sicuro, e inoltre e’ un metodo molto semplice.
Accettare il pensiero delle grandi autorita’, tramandato attraverso la successione di maestri spirituali, e’ certamente molto piu’ facile che seguire il metodo della speculazione mentale, nel tentativo di inventare qualche mezzo per capire la Verita’ Assoluta.
Il metodo migliore e’ quello di accettare le istruzioni degli acarya precedenti e di seguirle; allora la realizzazione di Dio e la realizzazione spirituale diventano molto facili.
Seguendo questo facile metodo e’ possibile liberarsi dalla contaminazione delle influenze della natura materiale, e attraversare l’oceano dell’ignoranza, con le numerose condizioni di sofferenza che comporta.
Seguire le orme dei grandi acarya significa scegliere la compagnia degli hamsa e dei paramahamsa, persone che sono completamente libere dalla contaminazione materiale.
In realta’, seguendo le istruzioni degli acarya, saremo sempre liberi da ogni contaminazione materiale e la nostra vita sara’ piena di successo perche’ avremo raggiunto il fine dell’esistenza.
Questo mondo materiale, a qualsiasi livello di vita, e’ pieno di sofferenza; su questo non c’e’ alcun dubbio. I tentativi per alleviare le sofferenze dell’esistenza con mezzi materiali non saranno mai efficaci.
Per diventare veramente felici ci si deve dedicare alla coscienza di Krishna, altrimenti la felicita’ e’ irrealizzabile.
Si puo’ obbiettare che il fatto di elevarsi nella vita spirituale comporta anche il tapasya, cioe’ la necessita’ di accettare volontariamente qualche inconveniente. Ma tali inconvenienti non sono pericolosi come i tentativi materiali di mitigare la sofferenza.
Grazie,
Loretta |
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Viandante
Utente Medio
Piemonte
20 Messaggi |
Inserito il - 18/05/2005 : 07:14:23
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Hare Krishna
Vorrei sapere se e possibile e in quale misura,per noi aspiranti nella conoscenza di Krishna,poter vedere e sentire un filmato,che ci spieghi,come cantare Hare Krishna,come usare il mala,e come possa lentamente entrare nella conoscenza praticante.
Al momento io devo ancora riuscire,quando sarà possibile compatibilmente ai loro impegni poter con un devoto qua a Torino farmi dare le iniziali istruzioni(anche se penso che Krishna stesso ne scelga il momento) leggo e ascolto quanto su RKC esiste,e quando avròimparato li scarico su un CD,si mio figlio mi aiuta a capire il funzionamento di questo piccolo demonio,ma io spesso
Scusate della divaricazione Sentitamente: Salute
e HARE Krishna |
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RKC Mayapur
Amministratore
Estero
2309 Messaggi |
Inserito il - 18/05/2005 : 13:03:47
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Hare Krishna Angelo, grazie del messaggio e della chiamata di ieri, mi ha fatto molto piacere parlare con te, richiamami quando vuoi, oppure fammi uno squillo che ti richiamo.
Che io sappia, in italiano non e' ancora pronto un video del genere, forse in inglese, se ha la possibilita' di cercare in rete.
Per le informazioni che desideri, tuttavia, puoi chiedere anche a Glauco (Govardhana puja), che proprio in questo periodo e' a Torino. Gli ho gia' parlato di te e aspetta la tua telefonata, al numero 011 6612184 oppure 340 4708862, chiamalo prima possibile cosi' ti puoi mettere daccordo per incontrarvi, magari Domenica prossima, dato che probabilmente presso la sua casa i devoti faranno una piccola festa per gli ospiti.
Non e' Krishna che sceglie il momento, siamo noi che dobbiamo usare il nostro libero arbitrio per decidere di informarci e praticare la coscienza di Krishna.
Krishna ce ne da' l'opportunita', attraverso i Suoi devoti, i libri, la radio, internet, ecc., ma poi siamo noi che dobbiamo decidere.
Non aver paura di disturbare, i devoti hanno dedicato tutta la loro vita alla diffusione della coscienza di Krishna, e' lo scopo principale della loro esistenza, e percio' sono sempre molto contenti quando si presenta qualcuno interessato ad ascoltare di Krishna.
A presto, Haribol !
Gualberto (Gokula Tulasi das)
P.S. per favore la prossima volta pubblica sul forum di RKC (numero 6, per esempio), non su questo che e' dedicato alla guida. Grazie.
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
Emilia Romagna
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Inserito il - 20/05/2005 : 00:28:26
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Hare Krishna a tutti, continuiamo a parlare sull’argomento “Come conoscere Dio” (Parte 5).
Prahlada Maharaja, nello Srimad Bhagavatam (7.9.19) dice:
“O Signore, Sri Nrsimhadeva, o Supremo, a causa di una concezione della vita basata sul corpo, le anime incarnate, trascurate e non protette da te, non possono fare nulla per migliorare. Qualunque rimedio scelgano, anche se porta benefici temporanei, e’ certamente transitorio. Il padre e la madre, per esempio, non sono in grado di dare vera protezione ai loro figli, un medico e le medicine non possono alleviare le sofferenze di un malato, e una barca in mezzo all'oceano non puo’ proteggere un uomo che sta per annegare”.
Prahlada Maharaja e’ un puro devoto del Signore, sceso da Vaikuntha (il mondo spirituale), in questo mondo materiale per insegnare alla gente, col suo esempio personale, come sia possibile diventare un puro devoto del Signore, naturalmente su richiesta di Dio, la Persona Suprema.
Il Signore Nrsimhadeva e’ una manifestazione meta’ uomo meta’ leone del Signore Supremo, che elargisce ogni protezione al Suo devoto.
Nel mondo materiale il tentativo di alleviare la sofferenza curandosi con medicine adatte alle diverse malattie, puo' portare un beneficio temporaneo, ma non e' mai utile in modo permanente.
Certo, se avremo l’influenza dovremmo prendere determinate medicine, ma poi arriveranno altre malattie, altre influenze, arrivera’ la vecchiaia, la morte, di conseguenza dopo la morte dovremmo subire la nascita, e cosi’ ricomincia il ciclo.
Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di preoccuparci di guarire definitivamente da questo ciclo di nascite e morti ripetute, con le cure adeguate, naturalmente. I metodi, di cui la gente si sottopone riguardano il corpo, perche’ si identificano con esso, ma il corpo come abbiamo ben capito non e’ possibile salvarlo, in nessun caso, perche' e’ temporaneo.
Ogni giorno il nostro corpo subisce diversi cambiamenti, e nessun mezzo potra’ impedire il continuo combiamento del corpo. Tantomeno potra’ impedire che noi, presto o tardi, dovremmo abbandonarlo, per poi prenderne un’altro. Questa e’ la realta’.
La nostra preoccupazione dovrebbe essere quella di assicurarci almeno un altro corpo umano, se non addirittura quella di tornare a casa da Dio, riprendendo il nostro corpo originale e spirituale.
Per fare questo dobbiamo sottometterci a Krishna, e confidare sulla Sua protezione, considerandoLo il nostro unico sostegno e padrone, l’unico a poterci elargire ogni protezione, l’unico che sa perfettamente cosa e’ meglio per noi.
Noi tutti possediamo un corpo eterno, nel mondo spirituale, (ora dormiente) dove non esiste nascita, malattia, vecchiaia o morte.
Inoltre Prahlada Maharaja dice che nemmeno i nostri genitori possono proteggerci, infatti nonostante la presenza dei genitori, un bambino puo’ morire accidentalmente, per malattia, o subire altre sofferenze.
Nessuno puo’ salvarci, nemmeno i nostri genitori. In definitiva il Signore e’ l’unico rifugio, e solo chi prende rifugio nel Signore puo’ essere protetto. Questo e’ garantito. Il Signore afferma nella Bhagavad Gita (9.31):
“Dichiaralo pure con forza, o figlio di Kunti, il Mio devoto non perira’ mai”.
A meno di essere protetti per la misericordia del Signore, nessun rimedio potra’ effettivamente agire. Dobbiamo percio’ dipendere completamente dalla misericordia incondizionata del Signore.
Grazie,
Loretta |
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
Emilia Romagna
185 Messaggi |
Inserito il - 24/05/2005 : 12:13:17
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Hare Krishna a tutti, continuiamo a parlare di come conoscere Krishna (parte 6).
Esistono molti filosofi ed eruditi che ingannano la gente, cercando di convincere le persone di poter trovare rimedio a tutti i problemi dell’esistenza.
Sebbene nella vita quotidiana sia nostro dovere accettare misure prudenziali e rimedi, per mantenere il corpo, nessuno puo’ essere protetto se e’ trascurato da Dio, la Persona Suprema.
In questo mondo materiale tutti cercano di neutralizzare gli attacchi della natura materiale ma, in ultima analisi, e’ la natura materiale che controlla tutti.
Percio’ i cosiddetti filosofi e scienziati che cercano di superare gli assalti della materiale, in realta' non sono in grado di superarli. Krishna insegna nella Bhagavad Gita (13.9) che le vere sofferenze del mondo materiale si riducono a quattro: nascita, morte, vecchiaia e malattia.
Nella storia del mondo, nessuno e’ mai riuscito a vincere queste sofferenze che sono imposte dalla natura materiale. La natura (prakrti) e’ cosi’ forte che nessuno puo’ sfidare le sue rigide leggi.
I cosiddetti filosofi, scienziati, religiosi e politici dovrebbero dunque concludere che non e’ in loro potere aiutare gli altri. Dovrebbero piuttosto dedicarsi con zelo a risvegliare le masse per elevarle al livello della coscienza di Krishna.
Il nostro umile tentativo di diffondere il movimento per la coscienza di Krishna in tutto il mondo e’ l’unico rimedio che ci puo’ portare a una vita felice e tranquilla.
Non saremo mai felici senza la misericordia del Signore Supremo. Se continuiamo a offendere il nostro Padre Supremo, non troveremo mai la felicita’ in questo mondo materiale, nei sistemi planetari inferiori come nei superiori.
Nello Srimad Bhagavatam (7.9.20), Prahlada Maharaja si rivolge al Signore Supremo con questa preghiera:
“Caro Signore, in questo mondo tutti sono soggetti all’influenza della natura materiale, dominati dalla virtu’, dalla passione o dall’ignoranza. Tutti, dalla personalita’ piu’ elevata, Brahma, fino alla minuscola formica, agiscono sotto questi influssi, percio’ ogni essere in questo mondo materiale e’ controllato dalla tua energia. La causa che li spinge all’azione, il luogo dove agiscono, il tempo dell’azione, l’oggetto del loro lavoro, l’obiettivo dell’esistenza che essi considerano supremo, e il metodo per raggiungere questa meta sono soltanto manifestazioni della tua energia. Infatti, poiche’ l’energia e la fonte dell’energia sono uguali, tutto non e’ che una tua manifestazione”.
Ogni cosa e’ dovuta alle varie potenze di Dio, la Persona Suprema, anche se pensiamo di essere protetti dai genitori, dal governo, da qualche luogo o da qualche altra causa.
Tutto cio’ che avviene sui sistemi planetari superiori, intermedi e inferiori, e’ reso possibile grazie alla supervisione e al controllo del Signore Supremo.
Il Signore Sovrano, che e’ l’Anima Suprema nel cuore di ogni individuo, ispira ogni essere ad agire secondo la sua mentalita’. Tutte le diverse mentalita’sono semplici opportunita’ che Krishna offre a colui che compie l’azione.
Percio’ tutti agiscono secondo l’ispirazione che ricevono dall’Anima Suprema. Poiche’ tutti hanno un differente obiettivo nella vita, ognuno agisce in modo differente guidato da Dio, la Persona Suprema.
Grazie,
Loretta |
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
Emilia Romagna
185 Messaggi |
Inserito il - 28/05/2005 : 01:15:28
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Hare Krishna a tutti, continuiamo a parlare dell’argomento “Come conoscere Dio” (Parte 7).
Nella Bhagavad gita 18.66, Krishna dice:
“Lascia ogni altra forma di religione e abbandonati a Me. Io ti liberero’ da tutte le reazioni del peccato, non temere”.
Se accettiamo queste istruzioni del Signore, potremo veramente raggiungere la felicita’.
L’uomo puo’ compiere questo o quel dovere, secondo la sua posizione nell’ordine sociale, ma se compiendolo non diventa cosciente di Krishna, tutte le sue attivita’ saranno state vane.
Tutto cio’ che non conduce alla perfezione della coscienza di Krishna dev’essere evitato. Bisogna aver fede che in ogni circostanza Krishna ci protegge da ogni difficolta’.
Non bisogna preoccuparsi di come mantenere in vita il corpo: Krishna provvede. Dobbiamo sempre sentirci senza aiuto e considerare Krishna come unica base del nostro progresso nell’esistenza.
Finche’ agiamo con i nostri sensi materiali viviamo al livello della materia, ma non appena cominciamo veramente ad agire secondo le direttive trascendentali del Signore, ci situiamo in una posizione spirituale.
Infatti, non appena ci si impegna con serieta’ nel servizio di devozione al Signore, in piena coscienza di Krishna, si diventa purificati da ogni contaminazione generata dalla natura materiale.
Esistono differenti vie di purificazione, come lo sviluppo della conoscenza, la meditazione nel sistema dello yoga mistico, e cosi’ via, ma chi si abbandona a Krishna non ha bisogno di sottostare a tutte queste pratiche.
L’abbandono a Krishna gli evitera’ di perdere tempo, gli permettera’ di superare i frutti di tutti gli altri metodi e di liberarsi dalle conseguenze di tutte le sue colpe.
Le attivita’ della bhakti, del servizio devozionale, sono controllate direttamente da Dio, la Persona Suprema.
La vita spirituale si risveglia quando abbandoniamo la posizioni relative alle designazioni materiali e agiamo sotto il controllo di Dio, la Persona Suprema, il che significa essere situati nella propria posizione costituzionale e originale.
Questa e’ la vera definizione di mukti, la liberazione dai legami della materia.
Tutti dovrebbero sentirsi affascinati dalla bellezza di Krishna. Il nome stesso di Krishna significa “l’infinitamente affascinante”.
E’ molto fortunato colui che prova attrazione per la forma di Krishna, bella e onnipotente.
Esistono diversi tipi di spiritualisti: alcuni sono attaccati all’aspetto del Brahman impersonale, altri a quello dell’Anima Suprema, ma colui che e’ attratto dall’aspetto personale di Dio, la Persona Suprema, e soprattutto chi e’ affascinato dalla Persona Suprema nella Sua forma di Krishna, e’ certamente il piu’ perfetto.
Grazie,
Loretta
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Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
Emilia Romagna
185 Messaggi |
Inserito il - 01/06/2005 : 23:17:13
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Hare Krishna a tutti, continuiamo a parlare dell’argomento “Come conoscere Dio” (Parte 8).
Nello Srimad Bhagavatam (7.13.30), un grande santo, spiritualmente molto elevato, che viveva in una montagna conosciuta come Sahya, sulle riva del Kaveri, parla a Prahlada Maharaja in questo modo:
“L’essere individuale cerca di ottenere la felicita’ e di liberarsi dalle cause di sofferenza, ma poiche’ i differenti corpi degli esseri viventi sono situati sotto il pieno controllo della natura materiale, tutti i progetti elaborati nei differenti corpi, uno dopo l’altro, sono alla fine frustrati”.
Poiche’ il materialista e’ completamente ignaro del modo in cui le leggi della natura agiscono su di lui in conseguenza delle sue attivita’ interessate, continua a fare inutili piani per usufruire di comodita’ fisiche in questa forma umana, mediante il cosiddetto sviluppo economico, mediante le attivita’ virtuose destinate a farci elevare ai sistemi planetari superiori, e in molti altri modi.
Ma in realta’ egli e’ vittima delle reazioni delle sue attivita’ interessate. Dio, la Persona Suprema, nella Sua forma di Paramatma, Si trova nel cuore di tutti gli esseri. Come conferma il Signore nella Bhagavad Gita (15.15):
“Risiedo nel cuore di ogni essere e da Me vengono il ricordo, la conoscenza e l’oblìo”.
I desideri e le attivita’ dell’essere individuale sono osservati dall’Anima Suprema, il testimone che ordina alla natura materiale di appagare i diversi desideri dell’essere individuale.
Nella Bhagavad Gita (18.61) il Signore afferma chiaramente:
“Sono presente nel cuore di ognuno, o Arjuna, e dirigo l’errare di ogni essere vivente che e’ situato nel corpo, simile a una macchina costituita di energia materiale”.
Il Signore Si trova nel cuore di ogni essere e in base al desiderio di ognuno, concede differenti forme corporee, che sono simili a macchine. Alle guide di queste macchine l’essere individuale vaga per tutto l’universo sotto il controllo della natura materiale e delle sue influenze.
L’essere individuale non ha quindi alcuna liberta’ nell’agire, completamente soggetto com’e’ al controllo della natura materiale la quale, a sua volta, e’ posta sotto il pieno controllo di Dio, la Persona Suprema.
Non appena l’essere e’ tratto in inganno dal desiderio materiale di dominare la natura materiale soggiace al controllo della natura materiale, la quale e’ sottoposta alla direzione dell’Anima Suprema.
Per conseguenza l’essere continua a fare piani sempre destinati a fallire uno dopo l’altro, ma sciocco com’e’, non puo’ vedere la causa dei suoi fallimenti.
Questa causa e’ indicata con chiarezza nella Bhagavad Gita: chi non e’ sottomesso a Dio, la Persona Suprema, deve agire sotto il controllo della natura materiale e delle sue rigide leggi.
L’unico modo di liberarsi da questa prigionia consiste nel sottomettersi al Signore Supremo. Nella forma di vita umana l’essere deve accettare le istruzioni della Persona Suprema, Sri Krishna.
E’ inutile fare piani per ottenere la felicita’ e allontanare la sofferenza, perche’in questo tentativo non si avra’ mai successo. Dobbiamo semplicemente sottometterci a Krishna, Dio, la Persona Suprema.
Purtroppo la maggior parte della gente non accetta le istruzioni pur cosi’ chiare che il Signore Supremo offre nella Bhagavad Gita, e resta cosi’ eternamente prigioniero delle leggi della natura materiale.
Grazie,
Loretta
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