Loretta (LakshmiPriya dd)
Moderatore
   
Emilia Romagna
185 Messaggi |
Inserito il - 21/03/2005 : 19:52:23
|
Hare Krishna a tutti, oggi parleremo della vera missione della vita umana.
La vera missione della vita per l’anima condizionata consiste nel ristabilire la dimenticata relazione con Dio, la Persona Suprema, e nel dedicarsi al servizio devozionale in modo da ritrovare la propria coscienza di Krishna.
Non e’ necessario abbandonare la propria occupazione. In qualsiasi posizione, mentre compiamo i doveri che ci sono stati prescritti, possiamo sviluppare la coscienza di Krishna; basta stare a contatto coi devoti che rappresentano Krishna e possono insegnare questa scienza.
A questo proposito Sri Caitanya Mahaprabhu, afferma :
“Non e’ possibile liberarsi dalla via dell’esistenza materiale senza trovare rifugio ai piedi di loto di un puro devoto”.
L’uomo comune puo’ ricavare molto piacere dal progresso materiale, ma per il fatto di identificarsi col corpo materiale e di considerare sua proprieta’ tutto cio’ che e’ in relazione col corpo, alla fine sara’ sconfitto.
Questa e’ chiamata ignoranza, perche’ in realta’ niente ci appartiene, nemmeno il corpo. Secondo il nostro Karma riceviamo una particolare forma corporea, ma se non la usiamo per soddisfare Dio, la Persona Suprema, tutto cio’ che intraprendiamo non dara’ frutto.
Tutti cerchiamo la felicita’, ma a causa della nostra ignoranza e della nostra stupidita’ non possiamo sapere cio’ che e’ veramente una felicita’ priva di ombre, definita con la parola brahma–saukhya, o felicita’ spirituale.
Anche se ci capita di essere per cosi’ dire felici in questo mondo, tale felicita’ e’ del tutto temporanea. Queste attivita’, cosiddette attivita’ interessate, sono atti colpevoli, che ci inducono a vivere un’esistenza peccaminosa, senza preoccuparci del pericolo imminente che la morte rappresenta.
In ogni caso, qualunque sia l'attivita’ che desideriamo compiere, non e’ possibile metterla in atto senza il consenso del Signore Supremo. Infatti e’ molto appropriato il detto: “non si muove foglia senza che Dio non voglia”.
Ci potremmo chiedere: “Perche’ Dio permette gli atti colpevoli ? “
A dire il vero Egli non desidera vedere nessuno agire in modo colpevole, ed implora ogni essere vivente, attraverso la sua buona coscienza, di astenersi dal peccare.
Tuttavia, quando qualcuno insiste nel voler agire male, il Signore Supremo gli da' il permesso di soddisfare i suoi desideri, a suo rischio e pericolo.
Nessuno puo’ fare qualcosa senza il consenso del Signore , ma il Signore da prova di una tale benevolenza che quando l’anima condizionata persiste nel suo desiderio , Egli le permette di agire a suo proprio rischio .
L’uomo ha il dovere e la responsabilita’ di usare la propria intelligenza per comprendere lo scopo della vita, e vincere i reali problemi esistenziali, imparando a distinguere tra le attivita’ che procurano un beneficio eterno, e le attivita’ che procurano benefici temporanei ed effimeri.
Nello Srimad-Bhagavatam (5.14.41) e’ scritto:
“Quando l’anima condizionata prende rifugio nella pianta rampicante delle attivita’ interessate, grazie alle sue attivita’ virtuose potra’ essere elevata ai sistemi planetari superiori, o potra’ liberarsi cosi’ dalle condizioni infernali, ma sfortunatamente non potra’ rimanere in quella posizione. Dopo aver raccolto i frutti delle sue attivita’ virtuose, dovra’ tornare ai sistemi planetari inferiori. Continuera’ cosi’ eternamente a elevarsi e a degradarsi”.
A questo proposito lo Srimad-Bhagavatam (1.2.13) stabilisce qual’e’ il vero scopo della vita:
“Non importa quale sia la nostra attivita’, se riusciamo a soddisfare il Signore Supremo la nostra vita avra’ pieno successo”.
Grazie,
Loretta
|
|