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vidura
Nuovo Utente

3 Messaggi |
Inserito il - 07/11/2004 : 11:02:20
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Hare Krishna
Come può un corpo spirituale, per definizione atemporale ed amaterico, collocarsi nel mondo materiale ed essere captato dai nostri sensi? Se si tratta di Krishna, posso anche accettare ... la mia ignoranza in quanto Lui tutto può. Ma se si tratta di corpi spirituali (o trascendentali) di altri personaggi, così come narrato in alcuni Sastra, la cosa appare non solo di impossibile comprensione, ma anche inamissibile ipoteticamente.
Potete rispondermi? Ringrazio e porgo umili omaggi
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2226 Messaggi |
Inserito il - 07/11/2004 : 18:30:20
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Caro Vidura, Hare Krishna, grazie per l'intervento e per la domanda.
La discesa del Signore in questo mondo materiale e' spiegata nella Bhagavad-Gita, nel famoso verso 4.6:
ajo’pi sann avyayatma bhutanam isvaro ‘pi san prakritim svam adhishaya sambhavamy atma-mayaya
"Anche se Io sono il non nato e il Mio corpo trascendentale non si deteriora mai, anche se sono il Signore di tutti gli esseri viventi, discendo in ogni era nella Mia forma originale e trascendentale".
In questo verso le parole "atma-mayaya" indicano che e' grazie alla Sua energia interna che Egli discende in questo mondo, e come sappiamo l'energia interna del Signore e' onnipotente: Gli basta semplicemente rendersi visibile.
Anche i Suoi puri devoti sono a contatto con la stessa Sua energia interna, e possono agire in modo simile a Lui, come una barra di metallo immersa in un fuoco, che brucia in modo simile al fuoco stesso. Per la grazia del Signore, utilizzando la Sua potenza interna, essi si rendono visibili in alcune circostanze di tempo e di luogo, secondo la loro volonta': generalmente compiono qualche missione a favore della diffusione della coscienza di Krishna, e per far cio' appaiono in questo mondo come se ne facessero parte, mentre in realta' non ne entrano mai a contatto, come il fiore di loto che, sebbene viva sull'acqua, non ne e' mai bagnato.
Chi comprende questo fatto raggiungera' facilmente il mondo spirituale, come Krishna conferma nella Bhagavad-Gita 4.9:
janma karma ca me divyam evam yo vetti tattvatah tyaktva deham punar janma naiti mam eti so ‘rjuna
"Colui che conosce la natura trascendentale della Mia apparizione e delle Mie attività, o Arjuna, non dovra più nascere in questo mondo materiale quando avrà lasciato il corpo, ma raggiungerà la Mia eterna dimora".
Haribol !
Gokula Tulasi dasa
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vidura
Nuovo Utente

3 Messaggi |
Inserito il - 07/11/2004 : 19:22:57
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Dandavat pranama
Mi scuso per la banalità del quesito che ho posto, lì per lì non ne riuscivo ad uscire… E’ la Potenza interna di Krishna che ha questi poteri, quindi le mukta jive ne beneficiano. Chiaro cmq che, dal punto di vista della jiva immersa in Maya, la cosa può essere compresa solo se si rinuncia all’uso dei sensi e della mente e si privilegia la via della devozione: a volte la lettura delle Scritture impone salti acrobatici.
Ringrazio per la cortesia e puntualità
Hare Krishna
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2226 Messaggi |
Inserito il - 07/11/2004 : 22:27:56
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Grazie a te per la domanda. L'associazione con i devoti serve anche a risolvere i problemi di comprensione che possono apparire banali, una volta risolti, ma finche' non sono risolti, la mente e l'intelligenza materiale (i pregiudizi, in particolare) possono opporre resistenza ed impedirci di avanzare. In questo caso, solitamente si suggerisce di eseguire un sadhana piu' elevato, il piu' costante possibile. Ora, io non conosco il tuo caso personale, comunque tieni conto di queste informazioni, se ti dovesse servire qualcos'altro non esitare a chiedere.
Per finire, comunque, in realta' non si deve "rinunciare" all'uso dei sensi e della mente materiali, ma semplicemente cambiare il loro oggetto d'uso, e farli lavorare con informazioni spirituali genuine, impegnandoli cosi' nel servizio devozionale. Le informazioni spirituali genuine devono provenire dalla catena disciplica di maestri spirituali, per avere l'effetto desiderato. Nella reale conoscenza spirituale e' presente intrinsecamente la possibilita' di comprenderla, in quanto e' sul piano dell'assoluto ed appartiene all'energia interna del Signore: niente salti acrobatici, dunque, ma solamente accettazione con fiducia, senza pregiudizi, almeno per ipotesi. Questo e' il procedimento per acquisire la conoscenza trascendentale senza "scossoni": ascoltarla da un maestro spirituale autentico ed accettarla cosi' com'e' (naturalmente dobbiamo verificare che il maestro sia autentico, cioe' che abbia a sua volta ricevuto la conoscenza dalla successione autentica di maestri spirituali e che la ripeta cosi' com'e').
Haribol !
Gokula Tulasi dasa |
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