RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 25/10/2004 : 12:35:58
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Hare Krishna, a completamento della discussione sulla validita' della concezione vedica dell'universo rispetto a quella scientifica moderna, vi propongo un'estratto da una conferenza tenuta dal maestro spirituale fondatore dell'Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna, nella quale vengono illustrati i 3 possibili metodi di acquisizione della conoscenza:
1) Pratyaksa: la percezione diretta. 2) Anumana: la deduzione logica. 3) Sabda: ascolto da una fonte autorevole.
Buona lettura, Haribol !
Gokula Tulasi dasa
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Londra, 6 Ottobre 1969, Conway Hall. Sua Divina Grazia Bhaktivedanta Swami Prabhupada.
(...) In India, quando si ingiunge a qualcuno di agire in un certo modo, è possibile sentirsi rispondere: "Che cosa volete insinuare? E' forse scritto nei Veda che io vi debba obbedire senza discutere?". Non si puo' mettere in dubbio il valore assoluto delle regole vediche. Se si studiano attentamente se ne vedrà la validità.
I Veda non sono una raccolta di conoscenza formulata dagli uomini. Il sapere vedico viene dal mondo spirituale, da Dio stesso. I Veda sono anche definiti sruti, termine che designa una conoscenza acquisita ascoltando da una persona perfetta. Gli sruti sono paragonati ad una madre. Se un bambino vuole sapere chi è suo padre, deve rivolgersi a sua madre, e se questa gliene dice il nome, non puo' far altro che crederle sulla parola. (...) Infatti non ha altro modo di conoscere la verità. Analogamente, per conoscere cio' che è al di là della nostra comprensione e delle nostre facoltà di percezione, dobbiamo riferirci ai Veda.
L'autenticità dei Veda non ha alcun bisogno di essere verificata con l'esperienza. Essa è già stata sperimentata. E' già stabilita. La versione della madre, per esempio, deve essere accettata come verità. Non vi è altro modo.
I Veda sono considerati la madre, e Brahma è definito l'avo, l'antenato, perchè Egli fu il primo a essere istruito nella conoscenza vedica. All'inizio il primo essere vivente fu Brahma. Egli ricevette questa conoscenza vedica e la imparti' a Narada e agli altri suoi discepoli e figli, e questi a loro volta la trasmisero ai loro discepoli. In questo modo la conoscenza vedica ci viene trasmessa in successione da maestro a discepolo, e la Bhagavad Gita ci conferma che non esistono altri metodi per ricerverla intatta e poterla quindi realizzare. (...)
Le prove dell'esattezza di una frase o di una teoria sono di tre specie: pratyaksa, anumana e sabda.
Pratyaksa è la prova acquisita con la percezione diretta; essa ha poco valore perchè i nostri sensi sono imperfetti. Il Sole, per esempio, che osserviamo ogni giorno ci appare come un disco dalle dimensioni ridotte, quando in realtà è molto piu' grande della maggior parte dei pianeti. Che valore ha una visione cosi' limitata? Se vogliamo conoscere la natura del Sole, la miglior soluzione è quella di consultare i libri che trattano di questo argomento. I nostri sensi quindi non posso permetterci di acquisire una conoscenza perfetta.
Anumana invece è la conoscenza induttiva basata sull'ipotesi. Darwin, per esempio, elaboro' varie ipotesi sull'evoluzione della specie ma si tratta di supposizioni che non costituiscono cio' che puo' essere definita una scienza esatta ed immutabile. Questo modo di acquisire conoscenza è anch'esso imperfetto.
Il miglior modo di ricevere la conoscenza è quello di riceverla da una fonte perfettamente autorevole. Se una stazione radiofonica comunica l'orario delle sue emissioni, voi ne accetterete l'esattezza; non ascolterete tutte le emissioni per verificare la fedeltà dell'orario stabilito. Accettate questo orario perchè vi giunge da fonti autorizzate. E' questo il terzo tipo di prova: la sabda-pramana.
La conoscenza vedica è detta sabda-samana o sruti. (...)
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