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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 17/11/2003 : 12:06:26
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Cari amici,
vi conosco poco ma mi incuriosite davvero molto, quei pochi Hare Krishna che ho avuto modo di conoscere mi hanno dimostrato di essere intelligenti ed educati, ciò mi basta per stimarvi.
C'è una domanda però che vi vorrei rivolgere, lo faccio ora dopo essere incappato in questo vostro sito.
La domanda è questa: voi che non siete indiani, ma italiani come me, come mai avete scelto di abbracciare una religione che con noi, la nostra gente, le nostre tradizioni, non ha assolutamente nulla a che vedere?
Se volevate approfondire un discorso di fede come mai non l'avete fatto all'interno del cristianesimo? Come mai Krishna vi soddisfa più di Cristo?
Ecco, vi sarei infinitamente grato se mi rispondeste, vorrei conoscere i motivi per i quali un occidentale, di punto in bianco decide di cominciare ad adorare una deità che era per lui fino a ieri sconosciuta, e decide di mutare a tal punto le proprie abitudini di uomo occidentale da vestirsi alla moda indiana rigettando completamente quello che è il suo normale "entroterra" di italiano.
Un occidentale che vuole approfondire anche all'estremo un discorso di fede può sempre farsi sacerdote.....come mai invece voi avete optato per la scelta "mi faccio monaco hindu"? Cosa è scattato in voi?
Altra cosa che mi piacerebbe conoscere: questa vostra fede vi da delle certezze, delle sicurezze oppure si basa soltanto su parole, chiacchere bellissime magari ma assolutamente non sperimentabili in alcun modo?
Ecco, questo Krishna lo ritrovate soltanto tra le pagine delle vostre scritture oppure lo incontrate in qualche modo praticamente e sottolineo questa ultima parola anche nella vostra vita quotidiana? Spero di essere riuscito a spiegarmi bene: fate esperienza pratica dell'esistenza di Krishna oppure credete in lui basandovi solo sulle asserzioni del vostro fondatore e sulle asserzioni delle vostre scritture? Se la risposta fosse positiva, cioè se mi direte che in qualche modo sperimentate tangibilmente l'esistenza di questo Krishna gradirei magari mi faceste qualche esempio concreto.
Bene, spero tanto di poter leggere presto una vostra risposta, vi dico in tutta onestà che per molti versi la vostra religione mi attrae molto, ma sono un tipo che nelle cose ci vuol vedere chiaro, non mi cibo di parole nebulose ma di fatti.
A presto,
Carlo
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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 17/11/2003 : 12:11:37
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Caro Carlo grazie per la domanda molto interessante, ora risponderò punto per punto.
Essere devoti al Signore Krishna offre un'emozione e un gusto superiore che va oltre il concetto di religione purtroppo ampiamente diffuso in occidente. Il movimento originariamente fondato da Sri Krsna Caitanya Mahaprabhu e successivamente affinato dal nostro maestro Bhaktivedanta Swami Prabhupada insegna molto semplicemente cosa significhi provare amore per Dio. Questo concetto va al di là di ogni religione che porta solo ad identificarsi con il corpo: "io sono indù, tu sei cristiano e quindi infedele". La religione vista in questo senso ha sempre portato solo guerre. Ogni religione riconosce un Dio supremo che sappiamo poter avere migliaia di nomi ma che è solo uno e originale, ma difficilmente in questa era di ipocrisia e discordia queste religioni riescono ad insegnare ad amare Dio. Non c'è nessuna differenza tra Krishna e Cristo sono solo due differenti nomi della stessa suprema personalià di Dio. Gesù Cristo era Dio stesso, l'avatara disceso per insegnare il messaggio trascendentale all'umanità, poprio come lo sono stati Sri Caitanya Mahaprabhu e Buddha. Quindi noi non ci soffermiamo sulle etichette che portano ad identificarci col corpo e ci fanno dire: "io sono italiano, io invece cristiano ecc ecc". La coscienza di Krishna porta il devoto sincero ad essere capace di vedere le cose così come sono senza veli materiali. Il devoto vede tutti gli esseri sotto una visione equanime, vede tutti come frammenti infinitesimali del Signore Supremo. Non si tratta di farsi monaci indù oppure di diventare sacerdoti o vestirsi diversamente, per quanto concerne la mia persona io continuo a vivere la mia vita di sempre ma la vivo in coscienza di Krishna. Ogni azione che compio la dedico a Krishna, offro a Lui il cibo che mangio, canto il grande mantra della liberazione HARE KRSNA HARE KRSNA KRSNA KRSNA HARE HARE/ HARE RAMA HARE RAMA RAMA RAMA HARE HARE, sono vegetariano, seguo gli insegnamenti enunciati da Krishna stesso nella Bhagavad Gita e nello Srimad Bhagavatam. Così, per ovvi motivi non potendo abbandore la propria posizione all’interno della società si deve essere coscienti che ogni azione che si compie, ogni pensiero, va rivolto a Krishna e se noi possediamo particolari capacità e talenti è solo per pura misericordia di Krishna e quindi solo lui va adorato e ringraziato. Chi segue fermamente i Dieci Comandamenti che regolano la vita si può dire che sia perfettamente situato nella Coscienza di Krishna, purtroppo però in occidente la religione non è stata proposta alle persone così com’è, il messaggio è stato e continua ad essere sempre più sovente modificato ad uso e consumo di quegli pseudo guru o sacerdoti che credono di essere Dio e truffano la gente approfittando della loro ingenuità. Il movimento per la Coscienza di Krishna invece, specialmente grazie a Bhaktivedanta Swami Prabhupada, ha insegnato ad amare Dio così come Lui stesso enunciò nelle scritture rivelate, senza modificazione alcuna e a riconoscere gli attributi che deve avere Il Signore Supremo per essere riconosciuto come tale. Questa è la cosa meravigliosa.
Per misericordia di Krishna un giorno al negozio di fiori di mio papà passò un devoto che lasciò gratuitamente due stupendi libri tradotti e spiegati dal nostro maestro Bhaktivedanta Swami Prabhupada, “La Bhagavad Gita così com’è” e “La scienza della realizzazione spirituale”, da quel momento ho imparato a comprendere Dio meglio di quanto avessi mai fatto prima.
Ti posso assicurare che diventando coscienti di Krishna si soddisfano tutti gli esseri e questo lo posso verificare ogni giorno con le persone che mi stanno intorno. Ogni cosa diventa più facile e nessun problema materiale anche il più insormontabile crea angoscia perché si diventa coscienti che esso è temporaneo mentre la nostra vera natura è spirituale e inesauribile, scompare ogni traccia di timore e di paura in quanto si rimane concentrati sulla nostra vera natura. Quando sfoglio i meravigliosi libri spirituali che trattano delle gesta di Krishna, quando leggo le sue parole o guardo un suo ritratto o canto i suoi santi nomi un’incredibile emozione mi cresce dall’interno, mi fa rizzare i peli che ho sulle braccia e le lacrime, in uno stato di estasi mi escono con naturalezza dagli occhi. Questa emozione è Krishna e chiunque segua con serietà i suoi insegnamenti può sentirla. Credo che queste sensazioni ed esempi che ho descritto siano riscontrabili in molti altre esperienze di devoti.
Spero di esserti stato d’aiuto. HARE KRSNA HARE RAMA!!
Mattia
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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 17/11/2003 : 12:13:00
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Grazie caro amico per la risposta che mi hai dato, l'ho trovata decisamente utile per poter proseguire le mie riflessioni,
Carlo |
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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 17/11/2003 : 12:14:34
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Carissimo Carlo,
ti ringrazio molto della tua sincera lettera e delle tue belle e profonde domande !
Naturalmente le risposte richiederebbero un'approfondimento molto piu' ampio, che evitero' di fare qui per motivi di tempo e di spazio, invitandoti pero' a contattarmi in redazione. Mi piacerebbe molto fare quattro chiacchere con una persona seria come te.
Cerchero' adesso di dare alcune risposte brevi e generali agli argomenti da te sollevati:
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Cari amici,
vi conosco poco ma mi incuriosite davvero molto, quei pochi Hare Krishna che ho avuto modo di conoscere mi hanno dimostrato di essere intelligenti ed educati, ciò mi basta per stimarvi.
C'è una domanda però che vi vorrei rivolgere, lo faccio ora dopo essere incappato in questo vostro sito.
La domanda è questa: voi che non siete indiani, ma italiani come me, come mai avete scelto di abbracciare una religione che con noi, la nostra gente, le nostre tradizioni, non ha assolutamente nulla a che vedere?
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Grazie per la stima e l'interesse, in realta' la coscienza di Krishna non e' una religione nel senso conosciuto oggigiorno del termine, ma un metodo per sviluppare la nostra relazione personale con Dio, la Persona Suprema.
Questa relazione e’ eterna e interessa tutti gli esseri viventi, al di la’ delle designazioni temporali e delle divisione di fede che esistono nella societa’.
Si tratta solo di scegliere il metodo piu’ adatto per un veloce progresso spirituale, non e’ questione di tradizione, italiana, indiana o altra che sia. Il sole e’ uno, non si puo’ dire che ci sia un sole indiano e un sole italiano per il fatto che esso brilli in entrambi i Paesi, cosi’ similmente Dio e’ uno, e puo’ essere realizzato da qualunque persona segua un metodo autentico e riconosciuto di sviluppo del se’ spirituale, non importa se proveniente da Oriente o da Occidente.
In realta’ e’ proprio questo metodo, chiamato Bhakti Yoga, che i devoti di Krishna praticano regolarmente, che permette di sviluppare la nostra relazione con Dio, ora dimenticata.
Ma il Bhakti Yoga e’ praticato anche dai sinceri cristiani, musulmani e altri gruppi, ognuno al proprio livello, ovviamente. Ci tengo a sottolineare che la coscienza di Krishna non ha niente a che vedere con le tradizioni indiane, con il vestito o con altri aspetti esteriori, ma e’ solo e soltanto il fatto di risvegliare la propria relazione eterna con Dio, e di agire in base alla consapevolezza di essere Suoi eterni compagni nel mondo spirituale. Questo stadio puo’ essere raggiunto anche senza cambiare la propria fede, si tratta solo di conoscere e praticare il metodo giusto, che in quest’epoca e’ il canto e la recita del santo nome del Signore.
I devoti di Krishna recitano il famoso mantra HARE KRISHNA, che contiene la forza per liberare la mente dalla sporcizia materiale e realizzare gradualmente la relazione di cui si parlava, ma anche altri mantra o preghiere sono ugualmente efficaci, purche’ autorizzate da maestri spirituali autentici, come Gesu’ Cristo e altri. Non c’e’ differenza sostanziale, purche’ si seguano seriamente le istruzioni REALI del proprio maestro spirituale.
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Se volevate approfondire un discorso di fede come mai non l'avete fatto all'interno del cristianesimo? Come mai Krishna vi soddisfa più di Cristo?
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Essenzialmente perche’ le informazioni spirituali disponibili, e quindi la possibilita’ di fare un progresso veloce, sono maggiori nelle Scritture Vediche (che i devoti seguono) rispetto a quelle rivelate dall’odierno cristianesimo. Purtroppo molte informazioni date da Gesu’ Cristo sono state alterate o nascoste, e questo si ripercuote (negativamente) sul risultato della pratica svolta.
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Ecco, vi sarei infinitamente grato se mi rispondeste, vorrei conoscere i motivi per i quali un occidentale, di punto in bianco decide di cominciare ad adorare una deità che era per lui fino a ieri sconosciuta, e decide di mutare a tal punto le proprie abitudini di uomo occidentale da vestirsi alla moda indiana rigettando completamente quello che è il suo normale "entroterra" di italiano.
Un occidentale che vuole approfondire anche all'estremo un discorso di fede può sempre farsi sacerdote.....come mai invece voi avete optato per la scelta "mi faccio monaco hindu"? Cosa è scattato in voi?
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In parte ti ho gia’ risposto precedentemente, in piu’ ti posso assicurare che normalmente non e’ una scelta fatta “di punto in bianco”, ma e’ legata a profonde motivazioni ed esperienze che risalgono a molte, molte vite precedenti, perche’ l’avanzamento spirituale compiuto non viene mai perso, ma continua vita dopo vita, percio’ per alcune persone e’ del tutto normale e scontato riprendere l’adorazione di Krishna, Dio, la Persona Suprema, e proseguire la propria vita spirituale nel modo a loro piu’ confacente.
Inoltre ripeto, coscienza di Krishna non significa monachesimo hindu. Non ne ha proprio niente a che fare, anche perche’ oltre il 95% dei devoti di Krishna non sono monaci ma persone che vivono nella societa’, normalmente con famiglia e lavoro. I monaci sono un ristretto numero di persone che hanno scelto di dedicarsi totalmente alla missione, per un certo periodo di tempo. Pochissimi sono coloro che lo fanno per tutta la vita, sono casi piu’ unici che rari. Come e’ prescritto nella cultura vedica, il sistema varnasrama regola la vita dei componenti la societa’ in modo che ¾ della vita siano dedicati alla preparazione spirituale, studentato, vita di famiglia e ritiro dalla vita attiva, e solo l’ultimo quarto della vita, per le persone veramente in grado di farlo, la vita di rinuncia al completo servizio di Dio. Questi ultimi sono i monaci.
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Altra cosa che mi piacerebbe conoscere: questa vostra fede vi da delle certezze, delle sicurezze oppure si basa soltanto su parole, chiacchere bellissime magari ma assolutamente non sperimentabili in alcun modo?
Ecco, questo Krishna lo ritrovate soltanto tra le pagine delle vostre scritture oppure lo incontrate in qualche modo praticamente e sottolineo questa ultima parola anche nella vostra vita quotidiana? Spero di essere riuscito a spiegarmi bene: fate esperienza pratica dell'esistenza di Krishna oppure credete in lui basandovi solo sulle asserzioni del vostro fondatore e sulle asserzioni delle vostre scritture? Se la risposta fosse positiva, cioè se mi direte che in qualche modo sperimentate tangibilmente l'esistenza di questo Krishna gradirei magari mi faceste qualche esempio concreto.
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Beh, come sarebbe possibile dedicarsi a qualcosa per piu’ di poco tempo senza sperimentare un certo gusto ? Naturalmente tutto quello che e’ scritto e detto dal maestro spirituale deve trovare riscontro pratico giornaliero, altrimenti chi continuerebbe ?
La vita spirituale garantisce un graduale avanzamento sulla via dell’illuminazione, con esperienze pratiche tangibili, a cominciare dalla enorme felicita’ che scaturisce dal canto del mantra:
HARE KRISHNA HARE KRISHNA
KRISHNA KRISHNA HARE HARE
HARE RAMA HARE RAMA
RAMA RAMA HARE HARE
per proseguire con lo sviluppo di conoscenza e di esperienza pratica riguardo alla propria relazione personale ed eterna con Dio, allo sviluppo di qualita’ spirituali e a tutto cio’ che ne deriva, serenita’, felicita’ interiore, soddisfazione, sicurezza e certezza della propria destinazione dopo la morte, eccetera eccetera.
Di esempi concreti ne possiamo trovare a migliaia, nelle persone che seguono questo metodo in tutto il mondo, che si liberano da situazioni anche molto problematiche (stress, malattie, vita familiare difficile, ecc.) e raggiungono una serenita’ definitiva semplicemente dedicandosi con sincerita’ al bhakti yoga. Nostro compito e’ informare tutti di questa possibilita’, e poi sta ad
ognuno individualmente decidere cosa fare nella sua vita.
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Bene, spero tanto di poter leggere presto una vostra risposta, vi dico in tutta onestà che per molti versi la vostra religione mi attrae molto, ma sono un tipo che nelle cose ci vuol vedere chiaro, non mi cibo di parole nebulose ma di fatti.
A presto,
Carlo
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Sono molto contento della tua attitudine sinceramente e rispettosamente inquisitiva, questo e’ il giusto approccio alla coscienza di Krishna, ti invito cordialmente a sperimentare la felicita’ che deriva dal Bhakti Yoga, in particolare dal canto e dalla recita del mantra Hare Krishna, rimango a tua disposizione presso la redazione di RKC Pisa per qualsiasi altra informazione vorrai chiedere, per quanto mi sara’ possibile, anche perche’ gli argomenti sollevati meritano senz’altro un successivo approfondimento, via e-mail la risposta non puo’ essere del tutto esauriente a causa della mancanza di tempo e di spazio.
Spero di risentirti presto, buona fortuna e Hare Krishna !
Tuo servitore in coscienza di Krishna
Gualberto Berti
(Gokula Tulasi das)
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RKC Mayapur
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Estero
2267 Messaggi |
Inserito il - 17/11/2003 : 12:17:42
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Un grande grazie anche a te caro Gualberto, anche la tua risposta mi è parsa assolutamente puntuale e piena di importanti significati.
Vedo che mi state fornendo importantissimi spunti di riflessione, per questo vi sono eternamente grato!
A prestissimo!!
Carlo |
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