Sangita Dasi
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RKC - RADIO KRISHNA CENTRALE PRESENTA:
Lezioni* di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada su
Lo Srimad Bhagavatam

TRADUZIONE E TRASCRIZIONE IN ITALIANO A CURA DI SANGITA DEVI DASI
LEZIONE* di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada Tenuta a Roma, il 26 Maggio 1974
SRIMAD-BHAGAVATAM CANTO 1 CAPITOLO 2
VERSO 2
suta uvaca yam pravrajantam anupetam apeta-krityam dvaipayano viraha-katara ajuhava putreti tan-mayataya taravo 'bhinedus tam sarva-bhuta-hridayam munim anato 'smi
TRADUZIONE
"Srila Suta Gosvami disse: Il mio rispettoso omaggio al grande saggio Sukadeva Gosvami, che può entrare nel cuore di tutti. Quando lasciò la famiglia per abbracciare l'ordine di rinuncia [sannyasa], senza aver ricevuto il filo sacro o essersi sottoposto alle cerimonie d'uso, suo padre, Vyasadeva, temendo la separazione da lui, gridò: 'Oh, figlio mio!' Ma soltanto gli alberi, che erano immersi negli stessi sentimenti di separazione, risposero al suo richiamo".
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LEZIONE DI SRILA PRABHUPADA:
Yam pravrajantam significa colui che lascia la casa nell'ordine di rinuncia. Una tale persona è chiamata pravrajantam; perciò un sannyasi è definito parivrajakacarya. Pravrajya significa che un sannyasi dovrebbe vagare senza alcun rifugio. Così Sukadeva Gosvami rimase sedici anni nel grembo di sua madre. Non ne uscì. Ascoltava suo padre nel grembo materno, ciò significa che era un paramahamsa. Un paramahamsa non necessita di alcun processo di formazione perché è già educato. Yam pravrajantam anupetam (SB 1.2.2). 'Anupeta' significa "senza aver ricevuto il filo sacro, upanayanam, o aver preso rifugio nel guru". Upanayam è la cerimonia del filo sacro. Ciò significa che non si sottopose ai princìpi regolatori perché era nel grembo materno; e, dopo la nascita, se ne andò immediatamente senza alcun samskara [cerimonia di purificazione]. 'Dvaipayano viraha-katarah', il padre Vasudeva (dvapayana) si aspettava che il figlio rimanesse a casa. Ogni padre se lo aspetta. Ma Sukadeva, subito dopo la sua nascita, se ne andò. Stava semplicemete aspettando: "Quando sarò in grado di andarmene da casa, allora prenderò nascita".
Il padre si addolorò molto per la separazione dal figlio. Così Dvaipayana Vyasa, temendo la separazione, viraha-katara, si rattristò e disse: "Questo figlio è rimasto sedici anni nel grembo materno e appena nato, se ne va". Viraha-katara ajuhava: "Mio caro figlio, dove vai? Dove vai?" Ma lui non si curò della chiamata di nessuno e proseguì. Putreti significa "mio caro figlio", e tan-mayataya, "essendo assorto nel pensiero del figlio". Quindi, taravah abhineduh, "solo gli alberi risposero". Mentre esclamava, "Mio caro figlio, dove vai? Dove vai?", ci fu un'eco tra gli alberi nella foresta. Così, taravah abhineduh, solo gli alberi risposero. Questi aggettivi si riferiscono a Sukadeva Gosvami. Perciò, tam, "A quella persona, che è stata seguita da suo padre e che non ha risposto, ma gli alberi hanno risposto facendo eco, a lui offro i miei rispettosi omaggi". Sukadeva Gosvami era il maestro spirituale di Suta Gosvami. Pertanto prima di parlare—questa è il comportamento—si deve offrire i propri omaggi al maestro spirituale. Quindi l'istituzione dei varna e degli asrama descrive molti doveri regolatori che il padre deve osservare.
Ci sono i dasa-vidha-samskara, cerimonie riformatici, per portare il bambino nato allo standard di civiltà. Come i cani e i gatti generano figli per strada, anche un essere umano fa lo stesso. Come possono aspettarsi bambini intelligenti e progrediti? Perciò c'è un metodo su come generare figli. Prima di generare un figlio c'è una cerimonia detta garbhadhana-samskara per fecondare la moglie. Garbhadhana, non si tratta di piacere sessuale. Perciò nella Bhagavad-gita (7.11) è detto, dharmaviruddho bhutesu kamo 'smi: "Io sono l'unione sessuale che non è contraria ai princìpi della religione". Questa vita sessuale è detta garbhadhana-samskara: al solo scopo di generare figli di prima classe. Perciò Krishna dice: "Io sono quella vita sessuale"; questo è il samskara. In passato, almeno coloro che appartenevano allo status più elevato della società, cioè i brahmana, gli ksatriya e i vaisya, dovevano osservare il garbhadhana-samskara. Non è un segreto. Poiché si deve generare un figlio, il figlio deve essere degno come essere umano, quindi prima di tutto, c'è il garbhadhana-samskara.
Quando la moglie è incinta, ci sono altri samskara; poi c'è l'upanayana-samskara (cerimonia del filo sacro), il vivaha-samskara (matrimonio), e così fino al momento della morte. Prima della nascita e fino alla morte ci diversi samskara. 'Asamskritah kriya-hina, mleccha rajanya-rupinah' (SB 12.1.40): "Così, non essendo purificati da rituali vedici e privi della pratica dei princìpi regolatori, saranno completamente avvolti dalle influenze della passione e l'ignoranza". Asamskrita significa "non purificati da rituali vedici". Gli attuali governanti non si sono mai sottoposi ad alcun samskara. In passato, le caste superiori, non importa se fossero re o meno, rivendicavano un rango superiore. Non lo rivendicavano, in realtà lo erano. Soprattutto i brahmana, gli ksatriya e anche i vaisya hanno seguito il samskara riformatore: un processo educativo per elevare una persona. Così come si va a scuola e all'università per elevare un ragazzo a un livello superiore di vita e di conoscenza, allo stesso modo anche questi samskara fanno lo stesso. Bisogna sottoporsi ai samskara, o metodo riformatore, e agire nella vita.
Se ho eseguito il samskara di brahmana e accettato il filo sacro, allora devo agire come un brahmana. È molto pratico. Ad esempio, se ho superato l'esame di ingegneria, devo agire come un ingegnere. Non che semplicemente ho ottenuto la qualifica di ingegnere e ora sono impegnato nell'attività di un negoziante. No. Devo agire come ingegnere. Questa è la qualifica. Similmente, catur-varnyam maya sristam guna-karma-vibhagasah (Bg. 4.13). Krishna dice: "La divisione sociale—brahmana, ksatriya, vaisya, sudra—è creata da Me in base alla qualità e all'attività". Non si tratta semplicemente di avere un lavoro o possedere qualità. È necessario avere entrambi: attività e qualità. Significa che devo essere un candidato autentico per lavorare e agire su qualcosa. Se voglio agire come brahmana, devo avere tutte le qualità autentiche di un brahmana. E se voglio agire come ksatriya, devo avere tutte le qualità e le attività di un ksatriya. La parola ksatriya significa 'yuddhe capy apalayanam' (Bg. 18.43): "Eroismo, potenza, determinazione, coraggio in battaglia, generosità e arte di governare sono le qualità che accompagnano le attività dello ksatriya".
Un ksatriya non ha mai paura di combattere; e se qualcuno gli chiede: "Vorrei combattere con te", lo ksatriya non negherà mai. Se qualcuno affronta un ksatriya dicendo, "Ti sfido a giocare a scacchi o d'azzardo", non può rifiutarsi. Il gioco d'azzardo era consentito agli ksatriya; è con il gioco d'azzardo che i Pandava persero tutto. I Kaurava, loro fratelli, usarono uno stratagemma per sfidarli, perché lo ksatriya non può negarsi. "Vogliamo giocare con voi e scommettere". Così giocarono il regno, la moglie, ogni cosa e poi furono esiliati. C'era un piano per umiliarli sotto ogni aspetto. Se l'avversario si presentava, dicendo: "Voglio combattere con te", lo ksatriya non poteva rifiutare; e il combattimento sarebbe durato fino alla morte. Proprio come Jarasandha. Ci furono molte battaglie tra Krishna e Jarasandha; quest'ultimo portò con sé un numero infinito di soldati e furono tutti uccisi. Questa volta Krishna voleva uccidere solo Jarasandha, non tanti soldati innocenti. Perciò Krishna, Arjuna e Bhima si recarono là nelle vesti di brahmana. Jarasandha fu molto caritatevole con loro. "Cosa posso fare per voi?" "Vogliamo combattere con te". Jarasandha allora comprese, "Sono ksatriya travestiti da brahmana", e accettò. "Chi combatterà con me?"
Di nuovo lo sfidarono: "Puoi accettare chiunque di noi". Jarasandha disse: "Krishna è fuggito da me". Krishna è noto come Ranchora: Colui che fuggì dal campo di battaglia. Una volta fuggì per salvare i soldati innocenti; avrebbe colto un'altra occasione per uccidere Jarasandha. Ma lui disse: "Krishna ha paura di me, mi rifiuto di combattere con Lui. Arjuna è più giovane, non combatterò con chi è più giovane o inferiore a me, ma accetterò di combattere con Bhima". Così ci fu una lotta tra Bhima e Jarasandha. Questo è lo spirito di un ksatriya: non può rifiutarsi. Così lottavano tutto il giorno, e dato che erano ospiti, iniziavano dopo aver fatto colazione. Di giorno combattevano e di sera erano accolti molto bene in quanto ospiti. Mangiavano e parlavano insieme in modo amichevole. Vedete? Questo è lo spirito ksatriya. I combattimenti continuarono per ventotto giorni e in seguito Jarasandha fu ucciso su suggerimento di Krishna. Così è lo spirito ksatriya. Allo stesso modo, lo spirito brahmana... 'guna-karma-vibhagasah' (Bg. 4.13), secondo guna, karma e qualità. Ma Sukadeva Gosvami non si sottopose a nessuno di questi princìpi perché era un paramahamsa, al di sopra di tutto questo—anupetam.
(Lettura) "Il sistema varnasrama richiede l'adempimento di numerosi doveri. Per esempio, chi desidera studiare i Veda deve avvicinare un maestro spirituale qualificato e chiedergli di essere accettato come discepolo. Il filo sacro è segno di coloro che si sono qualificati per studiare le Scritture sotto la guida dell'acarya, o maestro spirituale autentico. Ma Sri Sukadeva Gosvami non dovette sottoporsi a nessun rito purificatore perché era un'anima liberata fin dalla nascita".
Non è che il figlio di brahmana diventi automaticamente brahmana. No, chiunque può diventare brahmana. Come descritto nella Jabala Upanisad (Satyakama Jabala): Satyakama era figlio di una prostituta, non di un brahmana, ma voleva diventare brahmana e quindi andò da Gautama Muni: "Ti prego di iniziarmi a brahmana". In passato i sudra non erano iniziati, perciò Gautama Muni chiese: "Cosa sei? Non posso iniziare chi non è nato da padre brahmana". Rispose: "Non lo so". "Allora vai da tua madre e chiedi di chi sei figlio". La madre rispose: "Non lo so". Così tornò dal Muni e disse: "Signore, mia madre non sa di chi sono figlio". E Gautama Muni lo accettò come discepolo perché era stato sincero, possedeva la qualifica brahminica della sincerità. Non tutti sono disposti ad ammettere di essere figlio di una prostituta. Ma lui lo ammise, "Sì, mia madre non sa da chi sono stato generato". Anche questa è una qualifica. Ora, specialmente in Kali-yuga, non esiste il sistema vedico di un metodo riformatore. C'è il pancaratriki-vidhi (il metodo di adorazione nel tempio), secondo cui chiunque abbia una minima qualifica per diventare brahmana è accettato dal maestro spirituale ed è istruito e iniziato per diventare un brahmana completo.
Il filo sacro è il segno di coloro che sono competenti per studiare i Veda sotto la guida di un acarya, o maestro spirituale autentico. Il maestro spirituale autentico è chiamato acarya; oppure l'acarya può diventare un maestro spirituale autentico. Acarya significa che conosce il contenuto degli shastra e si comporta secondo i princìpi regolatori degli shastra, insegnando in questo modo ai suoi discepoli. È chiamato acarya, che significa "il cui comportamento e attività devono essere seguite". Questi è l'acarya. In generale, per l'uomo nato in condizioni normali, il rito purificatore del filo sacro rappresenta la seconda nascita, quella spirituale, chiamata dvija. Anche se è nato con la forma umana, non può essere accettato come essere umano se non si è sottoposto al processo di purificazione. Pertanto, a meno che non ci sia il varnasrama-dharma, in una società del genere non sono considerati esseri umani, ma sono come animali o mleccha, yavana. Società civilizzata significa che deve conoscere e sottoporsi a tutti i princìpi regolatori. Ma al momento, nel Bhagavatam è detto, asamskrita: "senza alcun metodo riformatore".
Tutti gli incarichi governativi sono occupati da persone 'asamskritah kriya-hina mleccha rajanya-rupinah' [Non purificati dai rituali vedici, noncuranti dei princìpi regolatori, completamente coperti da passione e ignoranza (SB 12.1.40)]. Quale sarà dunque il loro compito? Non conoscono la vera responsabilità del governo e perciò il mondo intero è nel caos. Non sono né perfetti gentiluomini né perfetti brahmana o ksatriya; sono sudra e pure simili agli animali. Come possono governare bene? Ma in passato, soprattutto i brahmana e gli ksatriya dovevano sottoporsi al metodo riformatore. Pertanto, se in una società non c'è il varnasrama-dharma, non sono ritenuti esseri umani ma mleccha o yavana. Così un uomo nasce come un essere ordinario e, grazie ai processi purificatori, nasce per la seconda volta. Questo processo è chiamato dvija, che significa 'nato per la seconda volta'. (Lettura:) "Quando vede una nuova luce e cerca una direzione per il progresso spirituale, si avvicina al maestro spirituale perché lo istruisca nei Veda".
Questa è la nostra procedura. All'inizio non chiediamo a nessuno di diventare iniziato o brahmana. No, semplicemente invitiamo una persona a unirsi al canto. Questa è il nostro metodo, che dovremmo seguire rigorosamente. All'inizio non dobbiamo chiedere: "Devi fare questo, devi fare quello". Non possiamo farlo. Ma a tutti dovrebbe essere data una possibilità, perché in Kali-yuga non esiste un sistema riformatore. Tutti nascono sudra e anche inferiori a questo, come candala o yavana; perciò anche loro non dovrebbero essere trascurati. Non si deve pensare, "Poiché tutte le persone sono decadute—sono meno dei sudra e dei candala—perciò trascuratele e lasciatemi cantare Hare Krishna". Non è in questo modo. Il dovere dei vaisnava è di recuperare queste anime cadute. Proprio come Krishna dice nella Bhagavad-gita (9.32), 'mam hi partha vyapasritya ye pi syuh papa-yonayah striyo vaisyas tatha sudras'. Krishna dice: "Coloro che si rifugiano in Me, anche se sono di bassa nascita—donne, vaisya [operai]—possono raggiungere la destinazione suprema".
Perciò, striyah vaisyah sudrah. In passato, anche le donne (striyah), la comunità mercantile (vaisyah) e i sudra erano considerati 'papa-yoni' (nati in famiglie inferiori). Papa-yoni significa il cui cervello non è molto sviluppato. Perciò la destinazione suprema, il ritorno a casa, il ritorno a Dio, è per tutti. Dio non dice: "Solo la classe dei brahmana è pregata di venire ", e tutti gli altri sono respinti. No. Invita tutti, anche i più bassi tra i più bassi, di nascita inferiore, i papa-yonayah, le donne, i sudra o i vaisya, tutti. Krishna dice: "Tutti hanno il potere di venire a Me, di tornare a casa, tornare a Dio". Ciò è approvato da Krishna. Ora, chi renderà tutti qualificati per tornare a casa da Dio? Questi sono i vaisnava, coloro che sono veramente sinceri servitori di Krishna. È il loro dovere. Krishna dice: "Ognuno è idoneo a venire a Me, se segue le regole e i regolamenti". Vyapasritya, "in particolare rifugiandosi". Si deve essere disposti a tornare a casa da Dio e, in modo particolare, a prendere rifugio nel Suo rappresentante. Una simile persona può essere elevata. Ma purtroppo in India, nonostante la Bhagavad-gita sia presente, è trascurata. I cosiddetti brahmana e i cosiddetti gosvami trascurano questo metodo.
Ad esempio in India, i musulmani pretendono di essere divisi: Pakistan e Hindustan. Alcuni musulmani hanno protestato: "L'India sarà indipendente, ma noi non vogliamo partecipare con gli indù, dobbiamo essere separati". Perché? Perché hanno avuto una brutta esperienza con gli indù, non sono stati trattati molto bene, ... e anche i sudra. Nell'India meridionale c'era una pessima abitudine: se un sudra passava per strada, doveva gridare: "Sono un sudra che passa per strada. Per favore, chiudete la porta". I brahmana chiudevano la porta per non vedere un sudra; perché allora tutto sarebbe andato a male, i cereali e il resto. E chiudevano. Vedete? Il risultato è che nell'India meridionale ora i comunisti—che sono la cosiddetta gente di classe inferiore, sudra e candala—sono in maggioranza. Hanno formato un governo che, per principio, respinge i brahmana che si presentano per un incarico governativo. E quindi i brahmana ora si nascondono; e poiché sono brahmana, non riescono a trovare lavoro. Questa è la situazione. Pertanto, una tale negligenza non appartiene alla cultura vedica. Perché hanno trascurato ...
Questi musulmani, che sono cresciuti in India, non venivano dall'Afghanistan o dalla Turchia o da nessun altro paese musulmano. Erano indiani, ma non fu data loro alcuna facilità per la cultura spirituale, perché era monopolizzata dai brahmana. Sebbene non facessero nulla per migliorare la loro condizione, si limitavano a mantenerli in una condizione degradata. Eppure lo stato continuava a tenere i sudra e i candala oppressi e maltrattati. Così, quando Aurangzeb approvò una legge, la tassa Jizya, che tutti i non musulmani avrebbero pagato una tassa, queste persone di bassa classe furono trascurate. Perciò è naturale che pensassero, "Perché dovremmo pagare la tassa? Non siamo trattati molto bene dagli indù, quindi, a che serve rimanere indù e pagare la tassa?" Fu così che questa classe di uomini trascurati divenne musulmana. Questa è la storia; quindi, gradualmente, si formò una comunità musulmana. E il governo britannico approfittò del malcontento tra indù e musulmani, volendo governare l'India. È una lunga storia, e loro sono dei grandi politici e, alla fine, Jinnah fu corrotto dal governo britannico e da tutti gli inglesi con molto denaro.
A volte si sente dire che "questi ragazzi americani sono stati corrotti dal governo americano". Un giornalista ha scritto che "i ragazzi americani sono sostenuti dal governo per diventare devoti." Guardate quanto sono sciocchi. I ragazzi americani hanno rinunciato a tutte le comodità per seguirmi. Mangiano quello che gli do, o non gli do niente, e fanno austerità; ma sono corrotti. Vedete? Non hanno un minimo di buonsenso. (ride) A volte i politici agiscono in questo modo. Pertanto, in seguito, poiché gli inglesi pensavano che l'India sarebbe diventata indipendente, e questo non poteva essere fermato, pensarono di renderla sempre più piccola. Questa è anche la storia europea. In passato, sotto l'Impero Romano, tutti gli europei erano un'unica nazione. Non è vero? Credo di sì, sotto l'Impero Romano. Ma quando l'impero è stato smantellato, divennero nazioni diverse, Germania, Inghilterra, Francia; e vedo la stessa cultura, la stessa civiltà in tutta Europa. Come siano diventati tedeschi e inglesi e così via, non lo so. Comunque, questa è la politica dei politici.
Così, poiché non è stata data loro la possibilità... Il punto è che Krishna dice che a tutti dovrebbe essere data la possibilità di tornare a casa, di avvicinarsi a Krishna. Quindi di chi è il dovere? È il dovere del servitore di Krishna. Proprio come Prahlada Maharaja, che disse: "Mio Signore, non desidero tornare a casa, tornare a Dio da solo. Voglio portare con me tutti coloro che sono senza Dio, i non devoti. E se non li educo su questa via, non sono pronto a tornare da solo..." Questi è Prahlada, un vaisnava. Para-duhkha-duhkhi kripambudhir yah: il vaisnava, anche se non è angosciato in nessuna condizione di vita, soffre nel vedere gli altri che soffrono. Ossia, anche se per sé stesso non ha problemi, tuttavia si rattrista molto nel vedere gli altri in condizioni di sofferenza, privi di coscienza di Krishna. Questi è il vaisnava. Un vaisnava non ha problemi, può sedersi ovunque e cantare Hare Krishna. Tutto gli sarà fornito senza alcun problema, ma il compito di un vaisnava è di eseguire la volontà di Krishna, come Krishna dice nella Bhagavad-gita (9.32):
mam hi partha vyapasritya ye 'pi syuh papa-yonayah striyo vaisyas tatha sudras te 'pi yanti param gatim
"Coloro che si rifugiano in Me, o figlio di Pritha, anche se sono di bassa nascita—donne, vaisya [operai]— possono raggiungere la destinazione suprema."
Se tutti hanno lacapacità di tornare a casa, a Dio, è dovere dei vaisnava educare il mondo intero su come tornare a Dio. Questo è il movimento per la coscienza di Krishna. Questo è il movimento di coscienza di Krishna...
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Altro sull'autore, Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
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La redazione di Radio Krishna Centrale
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