Sangita Dasi
Moderatore
98 Messaggi |
Inserito il - 20/09/2024 : 12:28:35
|
RKC - RADIO KRISHNA CENTRALE PRESENTA:
Lezioni* di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada su
Lo Srimad Bhagavatam
TRADUZIONE E TRASCRIZIONE IN ITALIANO A CURA DI SANGITA DEVI DASI
LEZIONE* di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada, tenuta a Londra (Regno Unito), il 16 Agosto 1971
Srimad-Bhagavatam Canto 1 Capitolo 1 Verso 2
dharmah projjhita-kaitavo 'tra paramo nirmatsaranam satam vedyam vastavam atra vastu sivadam tapa-trayonmulanam srimad-bhagavate maha-muni-krite kim va parair isvarah sadyo hridy avarudhyate 'tra kritibhih susrusubhis tat-ksanat
dharmah—religiosità; projjhita—completamente respinti; kaitavah—motivato da intenzioni interessate; atra—qui; paramah—il più alto; nirmatsaranam—di chi è puro di cuore il cento per cento; satam—devoti; vedyam—comprensibile; vastavam—reale; atra—qui; vastu—sostanza; sivadam—benessere; tapa-traya—le triplici miserie; unmulanam—causando lo sradicamento di; srimat—attraente; bhagavate—il Bhagavata Purana; maha-muni—il grande saggio (Vyasadeva); krite—avendo compilato; kim—ciò che; va—necessità; paraih—altri; isvarah—il Signore Supremo; sadyah—subito; hridi—nel cuore; avarudhyate—è rinchiuso; atra—qui; kritibhih—dagli uomini pii; susrusubhih—con la coltivazione; tat-ksanat—senza indugio.
"Questo Bhagavata Purana, del tutto contrario a ogni atto religioso motivato da desideri materiali, rivela la verità più alta, accessibile ai devoti dal cuore puro. Questa verità suprema è la pura realtà, distinta dall'illusione per il bene di tutti; essa mette fine alle tre forme di sofferenza. Questo magnifico Bhagavatam,compilato dal grande saggio Vyasadeva [nella sua maturità], è sufficiente per la realizzazione di Dio. Che bisogno c'è di altre Scritture? Colui che ascolta il messaggio del Bhagavatam in modo attento e sottomesso si lega fermamente al Signore Supremo".
Prabhupada: 'Srimad-bhagavate maha-muni-krite'. Lo Srimad-Bhagavatam non è opera di qualche filosofo o scrittore materialista. Non è gramya-vastavah, una descrizione di ordinarie faccende mondane, storie di uomini e donne che si trovano in novelle, romanzi e melodrammi. Perciò è detto 'srimad-bhagavate maha-muni-krite'. Maha muni krite, non è una persona ordinaria che scrive in modo capriccioso, inventando storie e narrazioni che confondono la mente. No, srimad-bhagavate maha-muni-krite, è al di là di tutti i difetti della vita umana. Una persona ordinaria scrive usando mezzi imperfetti. Prima di tutto, qualsiasi uomo in questo mondo, per quanto grande possa essere, deve commettere errori. È dato di un fatto.
Ci sono molti casi: semplicemente per un piccolo errore. Come Hitler, che progettò in modo così grandioso di conquistare il mondo, ma commise un errore. Non appena la sua attenzione fu deviata dagli inglesi verso la Russia, tutto finì. Un piccolo errore, altrimenti ne sarebbe uscito vittorioso. Ci sono molti esempi, in campo politico, sociologico... Perciò, per quanto un uomo possa essere grande, deve commettere errori. È chiamata vita condizionata. Non c'è uomo a questo mondo che possa dire: "Non ho mai commesso un errore". C'è un simile uomo? No, non è possibile. Ed è certamente illuso. Che cos'è l’illusione? Lo Srimad-Bhagavatam spiega (10.84.13),
yasyatma-buddhit kunape tri-dhatuke sva-dhih kalatradisu bhauma ijya-dhih yat-tirtha-buddhit salile na karhicij janesv abhijnesu sa eva go-kharah
["Chi identifica se stesso con un corpo inerte composto di muco, bile e aria, chi presume che sua moglie e la sua famiglia gli appartengano in modo permanente, chi pensa che un'immagine di terra o la terra in cui è nato siano degne di adorazione, o chi vede un luogo di pellegrinaggio semplicemente come l'acqua che vi si trova, ma che non si identifica mai con coloro che sono saggi nella verità spirituale, che non prova alcuna affinità con loro, che non li adora o che addirittura non li visita, una persona del genere non è migliore di una mucca o di un asino"].
Questa è l'illusione. Go-kharah. Go-kharah significa animali: mucche e asini. Qual è il difetto negli animali? Che non possono ricevere buone istruzioni, non sanno chi è l'anima, non sanno di essere anime spirituali e non il corpo. Non lo sanno. Perciò questa è un'illusione: accettare il corpo come il proprio sé. Accetto mio padre o mio figlio... Ecco mio figlio. Chi è? "Questo corpo". E quando il figlio muore, piange: "Mio figlio se n'è andato, se n'è andato. Oh, figlio mio dove sei?" Ebbene, perché piangi? Ecco tuo figlio qui sdraiato. Perché ti lamenti? "No, no, mio figlio se n'è andato, non c'è più". Questa è un'illusione. È sempre stato illuso accettando quel corpo come suo figlio. Ma al momento della morte, può capire che "Quel corpo non era mio figlio. Mio figlio era qualcosa di diverso all'interno di quel corpo". Questa è la vita condizionata, in cui ognuno pensa: "Io sono questo corpo".
Tutti commettono errori. Perciò, errore, illusione e inganno, un altro difetto dell'uomo. Tanti scienziati e filosofi mascalzoni sono privi di vera conoscenza eppure scrivono libri. Significa imbrogliare. Se non avete conoscenza di cosa sia, perché sviate gli altri scrivendo libri? Ma guadagnano molto denaro, perciò ingannano. Errore, illusione e inganno. Il quarto difetto è avere dei sensi imperfetti. Si acquisisce conoscenza attraverso i sensi, "Voglio veder personalmente". "Bene, accendi la luce, ora vedi". Il vostro potere di vedere è legato a condizioni, perciò è imperfetto; il vostro potere di pensare è imperfetto. Stiamo acquisendo conoscenza attraverso i nostri sensi imperfetti. Vediamo ogni giorno, al mattino, il sole, che è più grande di questa terra di quattrocentomila volte, eppure lo vediamo come un disco.
E se si apprende da un'autorità quando si va a scuola, dall'insegnante di geografia che ci informa, “Mio caro ragazzo, il sole è molto, molto grande”, allora si può capire. Vedo un aereo volare velocemente nel cielo, ma un bambino non capisce, "Oh, come può volare una cosa così grande?" Non sa che quella macchina non vola indipendentemente; c'è un pilota, senza il quale l'intero meccanismo è semplicemente inutile. Se è tenuto fermo per molte migliaia di anni, quell'aereo non ha la capacità di volare a meno che un pilota esperto preme il pulsante e allora volerà. Perciò, sensi imperfetti. Allo stesso modo, i cosiddetti scienziati e filosofi non vedono chi sta premendo il pulsante mentre questo mondo materiale sta andando avanti, jagat. Jagat significa andare avanti, sempre in movimento.
'Gacchati iti jagat', i pianeti sono sempre in movimento. Quel pianeta si muove a mille miglia all'ora e il sole a sedicimila miglia al secondo. Questo è detto jagat: sempre in movimento. Le vostre auto si muovono senza sosta—jagat. Dove vanno? Tutti sono in movimento. Le grandi città, soprattutto in Europa e in America, sono sempre in movimento. Molto rumore, non c'è riposo. Questo è jagat. Dove stanno andando? Il poeta Rabindranath Tagore scrisse: "A Londra ho visto la gente camminare velocemente, le auto andavano molto veloci. Ma pensavo che l'Inghilterra è una piccola isola, non possono cadere in mare". [risate] Se lasci libero il tuo cane, andrà avanti in questo modo, e così via. Questo è jagat, andare avanti. Ma con una condizione: "Non si può andare oltre". Come i cosiddetti scienziati che pensano di andare sul pianeta luna, da cui comunque devono ritornare—perché sono condizionati.
Si deve rimanere dove il proprio karma ci ha messo, non si può andare oltre. Non posso muovermi oltre questo corpo, perciò i miei sensi sono imperfetti. Pensiamo, "Ho le gambe e posso camminare velocemente". No, si può andare alla velocità che ci è destinata. Questo è il mondo relativo. Perciò, qui è detto che lo Srimad-Bhagavatam non è stato scritto da un furfante che certamente commette errori, è illuso, inganna gli altri e i cui sensi sono imperfetti. Questo è il significato, 'srimad-bhagavate maha-muni-krite'. Com'è possibile? Cinquemila anni fa lo Srimad-Bhagavatam fu scritto da Vyasadeva, che descrive l'incarnazione del Signore Buddha, 'kikatesu bhavisyati...' (SB 1.3.24): "All’inizio dell’era di Kali, il Signore apparirà nella forma di Buddha, il figlio di Anjana, nel distretto di Gaya, al solo fine di confondere coloro che invidiano i fedeli teisti".
'Bhavisyati', nel futuro. Il Signore Buddha è apparso su questo pianeta duemilaseicento anni fa. Questo libro è stato scritto cinquemila anni fa e indica che il Signore Buddha, un'incarnazione di Keshava, apparirà nella provincia del Bihar, a Kikatesu, nel Gaya Pradesh. La città di Gaya è ancora lì; quindi, o cinquemila anni fa la città di Gaya era lì o fu predetto che ci sarebbe stata una città di nome Gaya. In quella provincia, il Signore Buddha, figlio di Anjana—il nome di sua madre—apparirà per ingannare gli atei. "Oh, il Signore viene per ingannare?" Sì, a volte è necessario. Se un bambino prende dalla tasca del padre una banconota da cento dollari e sta per strapparla, il padre dice: "Oh, figlio mio, che vuoi fare? Prendi queste caramelle".
Le caramelle valgono un centesimo, quindi il padre lo sta imbrogliando? Dando una cosa che vale un centesimo per una banconota da cento dollari? No, questo non è un inganno; è necessario. A volte un bambino ha bisogno di essere imbrogliato per evitare che compia azioni sbagliate. Così, quando Dio vi imbroglia... Così come Vamanadeva ingannò Bali Maharaja, che pensava di essere il re di tutto l'universo. Vamanadeva arrivò e disse: "Mio caro Bali Maharaja, sei un uomo molto caritatevole. Potresti gentilmente darmi tre passi di terra?" Il proprietario venne a mendicare e Bali Maharaja fu ingannato. 'Chalayasi vikramane balim adbhuta-vamana'. Chalayasi significa inganno.
chalayasi vikramane balim adbhuta-vamana pada-nakha-nira-janita-jana-pavana kesava dhrita-vamana-rupa jaya jagadisa hare (Sri Dasavatara Stotra 5)
"O Keshava, O Signore dell'universo, O Signore Hari, che hai assunto la forma di un nano brahmana! Ti offro i miei omaggi. O Vamana, con i Tuoi passi giganteschi hai ingannato il re Bali, e con l'acqua del Gange che è emanata dalle unghie dei Tuoi piedi di loto, Tu liberi tutti gli esseri in questo mondo".
Poiché siamo imbroglioni nel nostro stadio condizionato e queste sono le nostre qualifiche... Vita condizionata significa che dobbiamo avere quattro squalifiche: commettere errori, essere illusi, ingannare e possedere sensi imperfetti. Ecco le nostre qualificazioni, eppure scrivono libri e parlano di filosofia. Vedete? Nessuno considera la propria posizione, 'andha'. Andha significa essere cieco. Un cieco dice a un altro cieco, "Vieni, ti aiuterò ad attraversare la strada". L'altro cieco crede in lui e non pensa, "Anche lui è cieco come me, come può aiutarmi ad attraversare la strada?" Succede questo. Un cieco imbroglione inganna un altro cieco. Perciò il mio Guru Maharaja diceva che il mondo materiale è una società di imbroglioni e imbrogliati. Tutto qui. Una combinazione di imbroglioni e imbrogliati. Voglio essere ingannato, poiché non accetto Dio. Se Dio esistesse, allora diventerei responsabile della mia vita peccaminosa.
Perciò lasciatemi negare: "Dio non esiste", "Dio è morto". Finito. Così qualcuno viene e dice: "Sì, io sono Dio". "Oh, signore, lei è Dio? Va bene, non c'è problema". Poiché voleva essere imbrogliato, qualcuno viene e si dichiara, "Io sono Dio", e viene ingannato. Come si può accettare un Dio simile? Perciò diremo: "Oh, tu sei Dio? Molto bene, solleva la collina con un dito, allora ti accetteremo come Dio". Non accettiamo un Dio così a buon mercato. I mascalzoni possono accettare un Dio da quattro soldi; ma noi accettiamo Krishna, 'isvvarah paramah krishnah sac-cid-ananda-vigrahah' (Bs. 5.1). Brahma dichiara: "Ecco Dio, Krishna". Brahma è la persona originale che distribuisce la conoscenza vedica, quindi accettiamo Krishna, come Brahma ha detto, "Sì, è Dio. Un bambino di sette anni che solleva la collina e che all'età di soli tre mesi uccide Putana". Pertanto Dio deve compiere atti non comuni, altrimenti, come potrei accettare Dio se Lui è come me?
Krishna divorò il grande incendio nella foresta. I suoi amici lo supplicarono: "O Krishna, salvaci". Le mucche piangevano e Krishna, un bambino di sei anni, disse, "Non preoccupatevi". Questi è Dio. Ramacandra trasportò enormi pietre che fluttuarono sull'oceano; e noi Lo accettiamo come Dio. Una pietra può galleggiare sull'oceano? Sì, se è per ordine di Dio, Lui può farlo. E la legge di gravità non potrà agire. Dio può cambiare la legge. Guardate questa terra: milioni di tonnellate di peso, montagne e colline, l'oceano Pacifico e Atlantico, eppure fluttua nell'aria come un batuffolo di cotone. D’accordo, potete spiegare l'assenza di peso; ma potete far galleggiare qualcosa del genere? Siete liberi di dire ciò che volete. Ma noi accetteremo la conoscenza da una persona che è al di là dei quattro difetti della vita condizionata: Illusione, errore, inganno e imperfezione. Lo Srimad-Bhagavatam ne è la prova.
Come già detto, cinquemila anni fa Vyasadeva scrisse sull'apparizione del Signore Buddha, e quindi ci sarà l'apparizione di Kalki—da questo momento in poi, dopo quattrocentomila anni, Kalki apparirà. Il suo nome, il nome di suo padre e il luogo in cui apparirà, sono menzionati nel Bhagavata. Ciò significa che (Vyasadeva) è tri-kala-jna, conosce passato, presente e futuro, ed è maha-muni, liberato. È un'incarnazione di Dio, conosce tutto; e questa conoscenza è perfetta. Poiché conosce perfettamente passato, presente e futuro, dovremmo prendere la conoscenza da lui. Questo è il nostro movimento per la coscienza di Krishna. Non accettiamo alcuna conoscenza da una persona che è imperfetta sotto molti aspetti. Qual è il valore di tale conoscenza? È imperfetta. "Medico cura te stesso". Se un medico soffre di febbre e se io vado da lui per curare la mia febbre, a cosa serve la sua cura? Il suo cervello è già confuso. Cosa può curare?
Anche un medico quando si ammala, non si cura da solo, ma chiama un altro amico medico per curarsi. È la prassi. Similmente, non si può accettare la conoscenza da chi è imperfetto, da chi è soggetto a tanti difetti. Questo è il nostro movimento per la coscienza di Krishna. Non accettiamo la conoscenza da persone del genere, ma accettiamo la conoscenza dai Veda, che sono perfetti. Come spiegato più volte, i Veda dichiarano che gli escrementi degli animali sono impuri e allo stesso tempo che lo sterco delle mucche è puro. Direte che è contraddittorio, perché anche la mucca è un animale. "Prima dite che gli escrementi di qualsiasi animale sono impure e poi che lo sterco di mucca, che sono escrementi di un altro animale, è puro". Ma è un dato di fatto, lo sterco di mucca è puro. Se accettate la perfetta conoscenza standard dei Veda, o di chi conosce i Veda, allora la vostra conoscenza è perfetta. Perciò nella Bhagavad-gita (4.34) Krishna dichiara,
tad viddhi pranipatena papriprasnena sevaya upadeksyanti te jnanam jnaninas tattva-darsinah
"Cerca di conoscere la verità avvicinando un maestro spirituale, ponigli delle domande con sottomissione e servilo. L'anima realizzata può rivelarti la conoscenza perché ha visto la verità".
Andate da chi ha visto la Verità Assoluta, o da chi ha conosciuto la Verità, e arrendetevi, pranipatena. 'Pranipata' significa arrendersi. E 'pariprasnena' significa non fare domande inutili, non sprecare il suo tempo. Dopo che ti sei arreso, dopo che hai reso servizio, allora fai domande. Altrimenti, non ce n'è bisogno. Non sprecare il tuo tempo, non sprecare il suo tempo. Un estraneo non ha diritto a fare domande finché non è sottomesso. E un maestro spirituale non è obbligato a rispondere a nessun altro se non al suo discepolo. Questa è la via vedica. Non sprecate tempo con domande e risposte inutili. A volte bisogna in qualche modo agire, ma questa non è la via; a meno che non ci si arrenda completamente, pranipatena, e si renda servizio. Servizio significa qualunque cosa il maestro spirituale desideri, "Fai questo", e devi farlo, proprio come un umile servitore, 'nicavat'.
Naturalmente nel vostro paese non c'è; ma in India esiste la classe sudra. È solitamente una classe di servitori, si definita nicavat. Ad un brahmacari che vive sotto la tutela del guru è consigliato, "Devi eseguire gli ordini del tuo maestro spirituale, nicavat, proprio come qualcuno della classe sudra"; perché, chi si rivolge ad un maestro spirituale, viene da una famiglia di brahmana o di ksatriya o di casta elevata. Tuttavia potrebbe dire: "Oh, vengo da una famiglia brahmana e il mio guru mi ordina di pulirgli le scarpe?" Perciò si consiglia 'nicavat'. Quando serve il maestro spirituale, dovrebbe sempre pensare che "io sono il più basso degli animali". Nicavat. Solo in questa condizione può chiedere, altrimenti non ha alcuna possibilità. Non bisogna perdere tempo inutilmente, perché se non è sottomesso, non capirà. Pranipata. Pranipata significa arrendersi. Ma nessuno vuole arrendersi, soprattutto in questo mondo materiale.
Tutti pensano: "Oh, io sono il padrone, sono il monarca di tutto ciò che osservo. Perché dovrei arrendermi?" Pensano di essere indipendenti. Soprattutto nei paesi occidentali si rifiutano di arrendersi alle leggi sociali, alla legge del re, a tutto. Ma ecco il processo: arrendersi. Significa che tutti sono orgogliosi della loro cosiddetta conoscenza e pensano: "Sono a posto, la mia conoscenza è perfetta. Perché dovrei arrendermi?" Ma se volete ricevere la conoscenza dalla persona che effettivamente la possiede, dovete arrendervi. Questo è il processo. Così come Vyasadeva dice, 'param satyam dhimahi'. Questa è la resa. Arrendersi. Senza arrendersi, non possiamo ottenere la conoscenza. Ciò è confermato in molti punti della letteratura vedica. 'Jnane prayasam udapasya namanta eva' (SB 10.14.3). Per comprendere Dio, Brahma dice: 'jnane prayasam udapasya'. Abbandonate l'abitudine insensata di speculare: "Dio è così, Dio è così", prayasam, jnane prayasam...
I jnani discriminano: "Questo non è Dio". Gli scienziati diranno: "Questo è un fatto", e poi, un anno dopo, "No, non è questo, ora siamo migliorati". E ancora tre anni dopo diranno qualcos'altro; non c'è una conoscenza standard. Quale sia la conoscenza ultima, non lo sanno. Quindi questo tipo di abitudini speculative o di ricerca scientifica è semplicemente una perdita di tempo. Non riescono a capire qual è la verità ultima. Perciò l'ingiunzione vedica è, jnane prayasam udapasya: "Abbandona l'assurda abitudine della speculazione". Namanta eva: "Sii sottomesso, ammetti di non sapere nulla, devi imparare da colui che sa". 'Jnane prayasam udapasya namanta san-mukharitam bhavadiya-vartam' (SB 10.14.3). "Bene, non farò speculazioni, ora sono diventato umile. Che devo fare?" San-mukharitam bhavadiya...: "Solo cerca di imparare dal puro devoto ciò che riguarda Dio". San-mukharitam bhavadiya-vartam.
In tal modo possiamo capire Dio. Questo è il processo. Anche Arjuna, dopo aver ascoltato Krishna si arrese a Lui, sebbene fosse un Suo amico molto confidenziale—sempre seduti insieme, mangiare, sdraiarsi e parlare insieme—accettò Krishna come guru, 'sisyas te ham sadhi mam prapannam' (Bg. 2.7): "Mi sono arreso a Te, o Krishna, ora sono tuo discepolo, Ti prego di istruirmi". Questo è il processo vedico, 'om namo bhagavate vasudevaya, janmady asya yatah, satyam param dhimahi' (SB 1.1.1). Se invece di fare speculazioni, semplicemente vi arrendete a Vyasadeva e ai suoi scritti, srimad-bhagavate maha-muni-krite, allora il risultato sarà 'kim va parait': Non avrete bisogno di studiare nessun altra letteratura. Se vi abbandonate allo studio dello Srimad-Bhagavatam, ll risultato sarà che Isvara, il controllore supremo, sarà catturato nel tuo cuore, sadyo hridy avarudhyate. Isvara è già nel tuo cuore, ma qui è usata la parola avarudhyate, "catturato". Krishna, il Paramatma, vuole essere catturato, ma nessuno è interessato. Tuttavia, leggendo e ascoltando con attenzione lo Srimad-Bhagavatam, il Signore sarà immediatamente catturato nel vostro cuore. 'Isvara sadyah hridy avarudhyate' (SB 1.1.2). Ma in quale cuore Si lascia catturare? Kritibhi, nel cuore di coloro che sono pii. Coloro che sono peccatori, non possono. Kritibhit susrusubhit. Due cose: deve essere pio, religioso, e si deve arrendere, proprio come Krishna dice... Religiosità non significa che "Prima devo diventare pio, purificare il mio cuore e poi capirò lo Srimad-Bhagavatam", e ci vorrà molto tempo. No. Ci vorrà solo un attimo, tat-ksanat. In che modo? Semplicemente arrendendosi. Appena ci si arrende, si diventa immediatamente devoti. Come immediatamente? Sì, come Krishna dichiara (Bg. 18.66),
sarva-dharman parityajya mam ekam saranam vraja aham tvam sarva-papebhyo moksaysiyami ma sucah
"Lascia ogni forma di religione e abbandonati a Me. Io ti libererò da tutte le reazioni del peccato. Non temere". Sarva-dharman... Appena vi arrendete: "Krishna, sono stato ingannato per tanto tempo. Oggi mi arrendo ai Tuoi piedi di loto. Ora, se vuoi, puoi uccidermi o proteggermi, come desideri". E allora tutto andrà bene. Grazie mille. Hare Krishna.
Fine ------------------
Altro sull'autore, Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
Biografia: www.radiokrishna.com/vsp_online.php
Altre opere: www.radiokrishna.com/books_online.php
Lezioni Audio: www.radiokrishna.com/rkc_archive_new/index.php?q=s&sm=fi&s=lezioni+di+srila+prabhupada&x=8&y=6
Canzoni, Bhajans ecc.: www.radiokrishna.com/rkc_archive_new/index.php?q=f&f=%2FMusica+-+Music+A-K%2FBhaktivedanta+Swami+Prabhupada
------------------
Vuoi continuare la lettura o approfondire la tua conoscenza dello Srimad Bhagavatam ? Visualizzala o scaricala gratuitamente !
Presentazione: www.facebook.com/note.php?note_id=234702044697
Lettura/download PDF: www.radiokrishna.com/fclick/fclick.php?fid=4
Puoi anche leggere degli articoli preparatori allo studio dello Srimad Bhagavatam sul forum di RKC:
https://padasevanam.mediarama.com/rkcforum/forum/forum.asp?FORUM_ID=41
oppure puoi ascoltare la lettura integrale dell'opera su youtube:
www.youtube.com/watch?v=gnsAjTDpJE8&list=PLFu_3gS0YRazQj7OO2cVf24hqCZzVhIK4
Buon ascolto, Hare Krishna !
La redazione di Radio Krishna Centrale
------------------
DISCLAIMER * Le lezioni, a volte sono riportate sottoforma di estratto, per una presentazione adatta anche ai lettori estranei agli argomenti trattati, o in generale al metodo del bhakti yoga, la coscienza di Krishna. Cio' allo scopo di evitare possibili fraintendimenti, sul significato di alcuni termini e concetti espressi, non sempre corrispondenti alle accezioni linguistiche attuali, e quindi talvolta, causa di una comprensione errata o distorta delle vere intenzioni, del maestro spirituale fondatore.
Il testo integrale originale (in Inglese) delle lezioni, e' comunque reperibile in rete su vari siti esteri.
|
|