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 IL FONDATORE - LIBRI E LEZIONI DI SRILA PRABHUPADA
 LEZIONI SULLO SRIMAD BHAGAVATAM (in Italiano)
 Srimad Bhagavatam Canto 1 Capitolo 1 Verso 1
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Sangita Dasi
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Inserito il - 23/08/2024 : 19:45:52  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
RKC - RADIO KRISHNA CENTRALE PRESENTA:

Lezioni* di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada su

Lo Srimad Bhagavatam



TRADUZIONE E TRASCRIZIONE IN ITALIANO A CURA DI SANGITA DEVI DASI




LEZIONE*


di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada,
tenuta a Londra (Regno Unito), il 6 e il 7 Agosto 1971

Srimad-Bhagavatam
Canto 1 Capitolo 1 Verso 1

om namo bhagavate vasudevaya
janmady asya yato 'nvayad itaratas carthesv abhijnah svarat
tene brahma hrida ya adi-kavaye muhyanti yat surayah
tejo-vari-mridam yatha vinimayo yatra tri-sargo 'mrisa
dhamna svena sada nirasta-kuhakam satyam param dhimahi

om—O Signore; namah—i miei omaggi; bhagavate—a Dio, la Persona Suprema; vasudevaya—a Vasudeva (il figlio di Vasudeva), o Sri Krishna, il Signore primordiale; janma-adi—creazione, mantenimento e distruzione; asya—degli universi manifestati; yatah—dal quale; anvayat—direttamente; itaratah—indirettamente; ca—e; arthesu—scopi; abhijnah—pienamente cosciente; sva-rat—pienamente indipendente; tene—impartì; brahma—la conoscenza vedica; hrida—nel cuore; yah—colui che; adi-kavaye—al primo essere creato; muhyanti—sono illusi; yat—di cui; surayah—grandi saggi e deva; tejah—fuoco; vari—acqua; mridam—terra; yatha—così come; vinimayah—azione e reazione; yatra—sul quale; tri-sargah—le tre influenze della natura o potenze creatrici; amrisa—quasi reale; dhamna—con tutta gli articoli trascendentali; svena—autosufficiente; sada—sempre; nirasta—negazione per assenza; kuhakam—illusione; satyam—verità; param—assoluta; dhimahi—medito su.

"I miei rispettosi omaggi a Sri Krishna, figlio di Vasudeva, che è Dio, l'onnipresente Persona Suprema. Medito dunque su Sri Krishna, la Verità Assoluta, la causa prima di tutte le cause della creazione, mantenimento e distruzione di tutti gli universi manifestati. Egli è direttamente e indirettamente cosciente di tutte le cose manifestate ed è indipendente perché non c'è altra causa al di là di Lui. In origine, Lui e nessun altro insegnò la conoscenza vedica al primo essere creato, Brahmaji, nel suo cuore. Per Suo volere, questo mondo, semplice miraggio, assume un aspetto tangibile anche per i grandi saggi ed esseri celesti. Per Suo volere, gli universi materiali, prodotti illusori delle tre influenze della natura, appaiono come l'immagine stessa della realtà. Medito dunque su di Lui, Sri Krishna, che è la Verità Assoluta, eternamente vivente nel Suo regno trascendentale, per sempre libero dalle illusorie manifestazioni del mondo materiale".

Vyasadeva offre i suoi omaggi a satyam param, la Verità Suprema Assoluta, non alla verità relativa. Tutti devono offrire obbedienze a qualcuno. Nella nostra vita pratica, almeno, dobbiamo offrire obbedienza all'agente di polizia. Quando si esce per strada, appena dicono "Stop!", si deve obbedire. Come si può evitarlo? E molti dicono, "Non crediamo in Dio", "Dio è morto", "Io sono Dio". Ma perché offrite obbedienza anche ad un insignificante agente? Ciò significa che dovete offrire le vostre obbedienze a qualcuno. Questa è la vostra posizione. Ma state offrendo omaggi alla verità relativa. Qui è spiegato 'tejo-vari-mridam yatha vinimayo yatra tri-sargo mrisa'. Stiamo offrendo omaggi a una manifestazione temporanea di 'tejo-vari-mridam vinimayah'. 'Tejah' significa fuoco, 'vari' significa acqua e 'mrit' significa terra.

Così si prende la terra, la si mescola con l'acqua e la si mette nel fuoco e poi si macina in modo che diventi malta e mattone, e si costruisce un grattacielo molto alto e vi si offrono obbedienze. "Ho una così grande casa". Tri-sargo 'mrisa. Ma c'è un altro luogo, 'dhamna svena nirasta-kuhakam'. (Per sempre libero dalle illusorie manifestazioni materiali). Qui, noi offriamo obbedienza ai mattoni, alla pietra, al ferro; e soprattutto nei paesi occidentali ci sono così tante statue. La stessa cosa, 'tejo-vari-mridam vinimayah'. Tuttavia, quando si installa la Divinità, in realtà nessuno offre omaggi alla forma eterna di Krishna; ma offrono obbedienze ai morti. Come al British Museum: fanno la fila per offrire omaggio a un cadavere. Non ha alcun valore, eppure vanno lì, perdendo tempo. Ma se li invitiamo, "Oh, stanno adorando un idolo. Perché dovrei andare?" Questa si chiama illusione.

In realtà stanno offrendo obbedienza, ma non a Dio, la Persona Suprema. Perciò, Vyasadeva afferma: "Offro i miei omaggi alla Suprema Verità Assoluta". Satyam param dhimahi ( SB 1.1.1 ). Non c'è altra verità oltre a questa. E come dichiara Krishna nella Bhagavad-gita, 'mattah parataram nanyat kincid asti dhananjaya' (Bg. 7.7). Mattah, "Oltre a Me non c'è potere superiore". Mattah parataram na anyat. Perciò Vyasadeva offre i suoi omaggi alla persona al di sopra della quale non c'è nessuno. Dio significa controllore, è stato spiegato più volte; ma nella nostra esperienza vediamo che un controllore è controllato da un altro controllore. Nessuno è il controllore assoluto, quindi, nessuno è la Verità Assoluta. Ma c'è..., deve esserci la Verità Assoluta. 'Janmady asya yatah' (SB 1.1.1 ), così come è iniziato, "la fonte di tutte le emanazioni".

Qual è la fonte da cui tutto emana? Qual è la Sua natura? Per capire, si deve accettare il principio di causa ed effetto. Come si è sperimentato, in ogni cosa c'è una causa ed un effetto. Pertanto, "causa suprema" significa che non ha alcuna causa—sarva-karana-karanam (Brahma-samhita 5.1). In quanto a me, io sono causato da mio padre, mio padre è causato da suo padre, e così via... In tal modo continuate a fare ricerche su chi è il padre supremo; perché deve esserci un padre ultimo. Così come io ho un padre, mio padre ha un padre... Possiamo vedere fino ad alcune generazioni, ma oltre non possiamo. Ciò non significa che il bisnonno non avesse un padre. Deve esserci stato un padre. È così irragionevole? Chiunque può capire.

Sebbene non riesca a vedere con la mia potenza limitata, tuttavia, con la mia conoscenza, una conoscenza ragionevole, posso capire che al di sopra di tutti, anche del Signore Brahma—che è chiamato pitamaha, 'nonno', perché è il padre originale in questo universo—deve esserci un padre. Brahma è il primo essere creato e ha generato tanti figli; quindi tutti gli esseri viventi sono nati da Brahma, chiamato anche sristi-karta. Sristi-karta significa "il creatore dell'universo". Ci sono innumerevoli universi e in ogni universo c'è un Brahma; e tutti questi Brahma sono creati da Garbhodakasayi Vishnu. Perciò Vishnu-tattva è la Verità Assoluta. Questo sarà chiarito nella spiegazione. Leggi.

Devoto: "Srila Vyasadeva afferma che Sri Krishna è Dio, la Persona Suprema, nella Sua forma primordiale. Tutte le altre Sue forme sono emanazioni plenarie dirette o indirette, oppure emanazioni di queste emanazioni. Srila Jiva Gosvami, a sua volta, sviluppa l'argomento in modo ancora più esplicito nel suo Krishna Sandarbha, e Brahma, il primo essere creato..."

Prabhupada: Jiva Gosvami ha compilato i sei sandarbha, detti: Bhagavat-sandarbha, Krishna-sandarbha, Tattva-sandarbha, Priti-sandarbha, e così via. Non credo che tali libri siano pubblicati in inglese. Questi sandarbha sono così filosoficamente discussi che in tutto il mondo non c'è un solo filosofo che possa sfidare i sei sandarbha di Jiva Gosvami. Nella nostra Gaudiya-sampradaya—apparteniamo alla Gaudiya-sampradaya dalla successione disciplica di Caitanya Mahaprabhu—abbiamo una letteratura immensa per comprendere Dio. Chi vuole capire Dio attraverso la filosofia, la scienza, l'argomentazione, la logica, abbiamo un'immensa letteratura, la letteratura vedica, per fornire materiale. Una di queste opere è qui menzionata, Krishna-sandarbha, un trattato su chi è Krishna. Continua.

Devoto: "E Brahma, l'essere vivente originale, descrive in modo sostanziale Sri Krishna nel suo trattato, la Brahma-samhita. Anche il Sama-veda Upanishad stabilisce che Sri Krishna è il divino figlio di Devaki".

Prabhupada: Alcuni studiosi sciocchi sostengono che Krishna era un potente nativo del luogo; e i Suoi adoratori Lo hanno accettato perché era molto potente. Krishna è sempre potente; ma hanno frainteso. Krishna è menzionato in tutta la letteratura vedica, come la Brahma-samhita, che è una descrizione di Krishna ed è stata compilata da Brahma. Nessuno sa quanti milioni di anni fa sia stato scritto questo libro, ma noi sappiamo che è stato scritto da Brahma dall'autorità di Sri Caitanya Mahaprabhu. Perché il nostro metodo consiste nell'accettare la conoscenza dall'autorità. Non ci preoccupiamo se la Brahma-samhita sia stata effettivamente scritta da Brahma o meno. I cosiddetti studiosi, antropologi e archeologi, possono continuare a parlare, ma noi abbiamo un magnifico metodo: ricevere la conoscenza attraverso il sistema parampara, la successione disciplica, successione vedica.

Così Caitanya Mahaprabhu, quando viaggiava nell'India del Sud, visitò il tempio noto come Adikesava Mandira, che si trova tuttora, dove scoprì il manoscritto della Brahma-samhita. In passato non esisteva la stampa, perciò ogni importante letteratura vedica era copiata a mano. Se hai la copia di un libro che io voglio, prendo in prestito da te il libro e lo copio con la mia grafia o ingaggio qualcuno con una buona grafia. In tal modo, a Vrindavana, ci sono ancora tante letterature scritte a mano. È stata aperta un'associazione, una società, al fine di raccogliere tutti questi manoscritti. E il manoscritto della Brahma-samhita è stato trovato da Caitanya Mahaprabhu in un tempio dell'India meridionale; e il Signore lo consegnato ai Suoi discepoli diretti: "Ecco la Brahma-samhita, scritta da Brahma. È il riassunto dello Srimad-Bhagavatam". Così Caitanya Mahaprabhu fa riferimento allo Srimad-Bhagavatam attraverso la Brahma-samhita.

Significa anche che lo Srimad-Bhagavatam è eterno. Non sono libri creati o fabbricati dall'uomo. La letteratura vedica è indicata in questo verso con 'tene brahma hrida'. La parola 'brahma' significa letteratura vedica, o sabda-brahma (suono trascendentale). Così Lui, Vasudeva, la persona originale, la Verità Assoluta, distribuì la conoscenza vedica. Tene brahma hrida. Brahma era da solo e non poteva vedere Krishna faccia a faccia; tuttavia, 'isvarah sarva-bhutanam hrid-dese arjuna tisthati' (Bg. 18.61). Krishna è nel cuore di tutti e quindi gli ha insegnato dall'interno. Un nome di Krishna è Caitya-guru, "il guru dall'interno". Così Krishna cerca di aiutarci dall'interno e di nuovo Si manifesta all'esterno come maestro spirituale, insegnando direttamente. Perciò, ci sta aiutando sia dall'interno sia dall'esterno. Krishna è così gentile. 'Tene brahma hrida adi-kavaye' (SB 1.1.1). ["Insegnò la conoscenza vedica al primo essere creato, Brahma, nel suo cuore"].

Così il Signore Brahma ha scritto la Brahma-samhita, dove si trova il nome di Krishna. Isvarah paramah krishnah ( Bs. 5.1), questo è l'inizio del quinto capitolo. C'erano centinaia di capitoli, ma è disponibile solo il capitolo quinto. All'inizio del quinto capitolo Brahma dice, 'isvarah paramah krishnah sac-cid-ananda-vigrahah' (Bs. 5.1). Perciò, come possono quei furfanti concludere che Krishna ha vissuto qualche centinaio di anni, o che cinquecento anni fa c'era un ragazzo molto attraente e potente. In tal modo, questi furfanti cosiddetti studiosi stanno fuorviando il pubblico. Perciò, semplicemente li chiamiamo furfanti. Non sanno cos'è la verità, eppure scrivono libri, scrivono commenti non autorizzati e ingannano il pubblico. Accade questo. Krishna non è inventato. Nella Brahma-samhita (Bs. 5.1) c'è una descrizione completa di Krishna:

isvarah paramah krishnah
sac-cid-ananda-vigrahah
anadir adir govindah
sarva-karana-karanam

"Krishna, che è conosciuto anche come Govinda, è Dio, la Persona Suprema, e ha un corpo spirituale eterno e pieno di beatitudine. È l'origine di tutto, non ha altra origine, ed è la causa prima di tutte le cause". La causa di tutte le cause—janmady asya yatah ( SB 1.1.1 ). Nel Vedanta-sutra è detto: "La Verità Assoluta è l'origine, la causa originale". Gli scienziati cercano di scoprire la causa originale della creazione, ma stanno solo creando con la loro immaginazione: "C'era un frammento, è scoppiato e poi sono usciti i pianeti". In questo modo. (risate) E da dove è venuto questo frammento? Non ha alcun senso. Sta accadendo questo. Perciò, se volete davvero la conoscenza, dovete riceverla attraverso la successione disciplica—non potete speculare. Con la speculazione non si può mai arrivare alla Verità Assoluta. Non è possibile.

athapi te deva padambuja-dvayam
prasada-lesanugrihita eva hi
janati tattvam bhagavan-mahimno
na canya eko 'pi ciram vicinvan
(SB 10.14.29)

"Mio Signore, se uno è favorito anche da una piccola traccia della misericordia dei Tuoi piedi di loto, può comprendere la grandezza della Tua personalità. Ma coloro che speculano per comprendere la Suprema Personalità di Dio non sono in grado di conoscerTi, anche se continuano a studiare i Veda per molti anni".

'Ciram vicinvan'. Ciram significa che anche speculando per molto tempo, non è possibile capire chi è Dio. Bisogna conoscere Dio da una persona che personalmente conosce Dio. Proprio come il nome di Krishna è citato nella Brahma-samhita. Ciò significa che Brahma conosceva Krishna e che Krishna esisteva prima della nascita di Brahma, l'essere vivente originale. 'Aham evasam agre' (SB 9.33): "Certamente Io, la Persona di Dio, esistevo prima della creazione". Krishna esisteva prima della creazione, non è un prodotto della creazione materiale; così come noi lo siamo.

Tutti sanno che questo corpo è un prodotto della creazione materiale. Mio padre e mia madre hanno creato questo corpo. Anche il corpo di mio padre e mia madre è stato creato da qualcuno. Ma non è così per Krishna. Il corpo di Krishna è al di là della creazione—aham evasam agre. Poiché non c'era creazione e Krishna esisteva prima della creazione, allora, come si può dire che il corpo di Krishna è materiale? Non è possibile. Così, quando la creazione materiale non c'era, Krishna era presente. Perciò Krishna dice nella Bhagavad-gita, janma karma ajo 'pi san avyayatma: "Io sono non nato", avyayatma, "il Mio corpo è eterno; tuttavia prendo nascita".
Bhutanam isvaro 'pi san: "Sono il Signore di tutti; tuttavia appaio". Dobbiamo capire queste cose. E se riusciamo a comprendere Krishna, janma karma me divyam... (Bg. 4.9).

Queste sono conoscenze trascendentali, non sono ordinarie. Divyam significa trascendentale. La Sua apparizione, la Sua scomparsa, la Sua opera, le Sue attività, i Suoi divertimenti, sono tutti trascendentali. Chiunque cerchi di comprendere Krishna nella Sua posizione trascendentale, al di là della creazione... Anche Sankaracarya, l'impersonalista, dice, narayana parah avyaktat : "Narayana è al di là di questa creazione materiale". Avyakta. Avyakta significa che c'è una riserva totale di elementi materiali al di là di questo universo. Ci sono molte cose da imparare. Noi vediamo questo universo proprio come una palla, e questa palla è coperta da strati di acqua, fuoco, aria, terra, in questo modo—in cerchio. E ogni strato è dieci volte più grande dello strato precedente.

L'universo è così ricoperto; e oltre quella copertura c'è un altro cielo. Siamo imprigionati in questo universo; e pensiamo di essere molto liberi di muoverci nel cielo con i cosiddetti sputnik. Ma non si può andare oltre la propria limitazione. Non è possibile. Vanno sul pianeta lunare [così dicono] e di nuovo tornano indietro. Vedete. Questa è la vita condizionata—si è condizionati, sottoposti a certe regole. E se si violano, allora si è punibili. Non si può trasgredire. Si deve rimanere entro le condizioni della natura materiale. Daivi hy esa gunamayi mamamaya duratatyaya... ( Bg . 7.14): "Questa Mia energia divina, costituita dalle tre influenze della natura materiale, è difficile da superare. Ma chi si abbandona a Me ne varca facilmente i limiti". Non è possibile violare. Se volete violare le leggi della natura, creerete altre difficoltà. (fine)

(Continua il giorno dopo)

om namo bhagavate vasudevaya
janmady asya yato 'nvayad itaratas carthesv abhijnah svarat
tene brahma hrida ya adi-kavaye muhyanti yat surayah
tejo-vari-mridam yatha vinimayo yatra tri-sargo 'mrisa
dhamna svena sada nirasta-kuhakam satyam param dhimahi

Prabhupada: Così Vyasadeva offre i suoi omaggi al Signore Supremo, Krishna. Om namo bhagavate vasudevaya. Bhagavate, "alla Suprema Personalità di Dio, che è conosciuta come Vasudeva". Vasudeva (pron. Vasudev) significa il figlio di Vasudeva (pron. Vasudeva). Persino il leader degli impersonalisti, vale a dire Sankaracarya, ha accettato che la Suprema Personalità di Dio sia apparso come il figlio di Vasudeva e Devaki.La gente non deve fraintendere. Proprio come noi ci identifichiamo, dando il nome del padre e della madre, così l'identificazione di Krishna è che Egli è il figlio di Vasudeva o il figlio di Nanda Maharaja, è l'amico di Sridama e Sudama, e l'amante di Radharani. In così tanti modi, ha centinaia di migliaia di nomi. Perciò le persone che protestano che Dio non può avere nessun nome...

Dicono che Dio non può avere un nome. Sì, siamo d'accordo. Dio non può avere un nome. Oppure Dio ha così tanti nomi, come ci rivolgiamo a Lui? Gli shastra dicono che ha molti nomi, ma il nome principale è Krishna. Nell'Atharva Veda è detto che Krishna è il figlio di Devaki e Vasudeva. Per chi è molto rigoroso nel comprendere ogni cosa sulla base dell'evidenza vedica, Srila Jiva Gosvami ha dato una citazione dai Veda: "Nei Veda troviamo il nome di Krishna e il nome di Suo padre". In tal modo, quindi il nome di Dio... In realtà, non c'è un nome di Dio. Un nome c'è, ma Lui ha tanti nomi. Ogni Suo nome è dato in base ai Suoi divertimenti ed ha un significato. Non si può dare un nome a Dio senza avere alcun significato. Questa è l'importanza vedica.

Quando si pronuncia "Krishna", il nome di Dio, significa che è Egli è supremamente attraente. Supremamente attraente significa che non è solo attraente per i devoti, ma anche per i non devoti. Krishna non si limita ad attrarre i devoti; ma anche i non devoti, proprio come Kamsa. Anche Kamsa era attratto da Krishna—era attratto da Krishna come nemico. Ci sono due tipi di attrazione. Si può essere attratti da qualcuno come amico o come nemico. Anche questa è attrazione. Se si pensa a una persona: "Quest'uomo è mio nemico, voglio ucciderlo o fargli del male. Come posso fare? Come posso catturarlo? Osservo cosa fa e lo catturo...". In così tanti modi. Come in America il presidente Kennedy è stato ucciso. L'uomo che l'ha ucciso ha elaborato un piano pensando sempre al presidente Kennedy. Questa è attrazione.

Supremamente attraente significa quindi che Krishna è attraente per tutti, che si tratti di devoti o non devoti. Proprio come Kamsa. L'esempio migliore è Kamsa. Dopo aver saputo che l'ottavo figlio di sua sorella, Devaki, lo avrebbe ucciso, Kamsa si sentì attratto da Krishna: "Oh, qualcuno sta arrivando in nome di Krishna come l'ottavo figlio di mia sorella e mi ucciderà. Perciò ucciderò mia sorella, la fonte di Krishna". Prima di tutto, quindi, voleva uccidere sua sorella. Ciò è dovuto all'attrazione per Krishna. Era molto gentile con la sorella; dopo il matrimonio portò con grande gioia la sorella e il cognato su un carro, che guidava personalmente, perché Devaki era la sorella minore di Kamsa. Naturalmente, tutti hanno un po' di affetto per il fratello e la sorella minori. Perciò era affettuoso.

Anche se era un demone non devoto, tuttavia l'attrazione naturale non può essere evitata. Così come una tigre. La tigre uccide tutti e tuttavia prova affetto per i suoi cuccioli. Ciò è naturale. Così Kamsa aveva un'attrazione naturale per sua sorella, ma quando ascoltò (una voce dal cielo) che sua sorella sarebbe stata la causa della sua morte, immediatamente pensò di ucciderla. Conoscete la storia, è riportata all'inizio del libro di Krishna. Perciò, 'satyam param dhimahi' (SB 1.1.1). Om namo bhagavate vasudevaya. Così Vyasadeva offre le sue obbedienze al figlio di Devaki, Krishna. Krishna significa supremamente attraente. Quindi leggi. Cosa c'è dopo?

Devoto: "Questo omaggio a Dio, Vasudeva, si rivolge direttamente a Sri Krishna, il divino figlio di Vasudeva e Devaki. Questo fatto sarà spiegato più esplicitamente nel testo di quest'opera. Sri Vyasadeva afferma qui che Sri Krishna è Dio, la Persona Suprema originale, e tutti gli altri sono Sue porzioni plenarie dirette o indirette oppure emanazioni di queste emanazioni".

Prabhupada: Sì. Questo sarà spiegato nel terzo capitolo dello Srimad-Bhagavatam, primo canto. Nel descrivere le diverse incarnazioni, in questo elenco c'è anche il nome di Krishna. Pertanto Vyasadeva ha spiegato intenzionalmente in quel verso che ci sono tante incarnazioni. È stato descritto che Krishna, o Dio, ha avuto tante incarnazioni, così come le numerose onde del fiume. Se avete esperienza del fiume che scorre, saprete che arrivano tante onde, una dopo l'altra, una dopo l'altra. Perciò ha avuto così tante incarnazioni che non si possono nemmeno contare. Come se sedeste sulla riva di un fiume e continuaste a contare le onde, per tutto il giorno e la notte, per tutto l'anno, per tutta la vita, non riuscireste a trovarne la fine.

Perciò un altro nome di Krishna è Ananta. Ananta significa "che non ha fine". Ananta—'anta' significa "fine". Ogni cosa riguardo a noi ha una fine. Ma Krishna non ha fine e, similmente, la Sua incarnazione non ha fine; quindi, nonostante le tante incarnazioni, Egli è completo. Se cerchiamo di capire Krishna materialmente... Ad esempio, se da una scorta ne prendo uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette e così via, a un certo punto la scorta finirà. Per Krishna non è così, purnam. I Veda affermano che Krishna è purnam, completo. Che tipo di completezza? Anche noi capiamo il significato di completo; tuttavia, se prendiamo più volte dal completo, gradualmente esso si riduce e alla fine diventa zero.

Per Krishna non è così. I Veda dichiarano 'purnasya purnam adaya purnam eva avasisyate' (Isopanisad, Invocazione). Egli è il tutto completo. Da Lui provengono tante emanazioni, proprio come le onde del fiume; e tuttavia Egli è completo. Purnasya purnam. Dal Krishna originale provengono tante incarnazioni; ma Lui è tuttora presente. Nella Brahma-samhita è affermato 'goloka eva nivasaty akhilatma-bhutah' (Bs. 5.37). Krishna vive nella Sua dimora a Goloka Vrindavana. E così come Krishna è a Goloka Vrindavana, simultaneamente Egli emana e Si espande in tutta la creazione, akhilatma-bhutah. Egli ha creato; e la Sua creazione è innumerevole. Stiamo vedendo questa creazione, questo universo, ci sono innumerevoli pianeti.

Perciò, akhilatma-bhutah, Krishna è presente ovunque e tuttavia continua ad esiste nella Sua stessa dimora.Non possiamo immaginarlo, perché non ne abbiamo esperienza. Proprio come siamo seduti in questa stanza, e non nell'altra stanza. Cercate di capire la distinzione tra Krishna e noi. Krishna è qui presente, e non solo, simultaneamente è presente nell'altra stanza, in un altro edificio, in un'altra città, in un altro universo—ovunque. Questi è Krishna. È stato tutto spiegato, non lo stiamo immaginando, perché prendiamo le testimonianze dalla letteratura vedica. Nella Brahma-samhita (Bs. 5.35) è così descritto:

eko 'py asau racayitum jagad-anda-kotim
yac chaktir asti jagad-anda-caya yad-antah
andantara-stha-paramanu-cayantara-stham
govindam adi-purusam tam aham bhajami

Krishna ha espansioni dirette ed espansioni dell'espansione; proprio come la Sua espansione immediata è Baladeva, Balarama. Poi, da Balarama l'espansione successiva è Catur-vyuha, espansione quadrupla: Sankarsana, Vasudeva, Aniruddha, Pradyumna. Di nuovo, da Sankarsana c'è un'altra espansione, Narayana. Da Narayana, un'altra espansione, e di nuovo, un altro Sankarsana, Vasudeva... Non solo un Narayana, ma innumerevoli Narayana. Perché a Vaikunthaloka, nel cielo spirituale, ci sono innumerevoli pianeti. Quanti? Immaginate che in questo universo ci siano milioni di pianeti; non si possono contare. Allo stesso modo anche gli universi sono innumerevoli, e anche questi non si possono contare. E tutti gli universi insieme costituiscono solo un quarto dell’intera creazione emanata da Krishna. Perciò Vaikunthaloka è un'espansione di tre quarti.

Pertanto, nemmeno possiamo contare su un solo pianeta quante espansioni di Krishna ci sono, perché Egli è 'andantara-stha-paramanu-cayantara-stham' (Bs. 5.35). È anche all'interno dell'atomo. Gli scienziati sono perplessi nell'analizzare l'atomo e sempre più spesso trovano componenti. Krishna... Perciò il suo nome è Ananta. Advaitam acyutam anadim ananta-rupam (Bs. 5.33). Ha molteplici forme. Così Vyasadeva spiegherà nel terzo capitolo che, pur avendo molteplici forme, nessuna è superiore a Krishna. Ma Krishna, il nome con il quale Egli appare in quell'elenco (di avatara), è la Suprema Personalità di Dio. 'Ete camsa-kalah pumsah krishnas tu bhagavan svayam' (SB 1.3.28):

"Tutti questi avatara sono emanazioni plenarie del Signore o emanazioni di queste emanazioni plenarie. Ma Sri Krishna è Dio, il Signore Supremo nella Sua forma primordiale. Ogni volta che in qualche luogo dell'universo gli atei seminano la discordia, il Signore appare per proteggere i Suoi devoti". Tutte le altre incarnazioni menzionate in questo elenco sono amsa-kalah. Sono un'espansione diretta o un'espansione dell'espansione, e così via, non c'è limite. Questi è Krishna. Come Krishna è presente in questo tempio, così è presente anche in altri templi. Non perché Krishna è presente qui e tutto finisce. Come noi che siamo in questa stanza e non nell'altra; significa che siamo in una sola stanza e tutto finisce qui. Krishna non è così. Cercate di capire. Perciò il Bhagavata vi informa su Krishna, iniziando con janmady asya... (SB 1.1.1).

Om namo bhagavate vasudevaya. Vasudeva è Krishna, svayam bhagavan. Ora, quale tipo di Vasudeva? Janmady asya yatah (SB 1.1.1), Colui da cui tutto proviene. Che cos'è questo tutto? Significa nascita, sostentamento e morte—tutto ciò che si può comprendere da questi tre sintomi. Così come il vostro corpo, il mio corpo, o il corpo di tutti, ha una data di nascita, continua a vivere per un certo periodo e poi si annienta. Questo si chiama janmady asya (SB 1.1.1). Janma adi asya. Prima di tutto la nascita (janma), poi il sostentamento (adi) e poi la morte (asya). Questo è il riassunto in tre parti. Ma in realtà sono sei: la nascita, la vita per un certo periodo, la crescita, la produzione che emana dal corpo, la diminuzione e infine la morte.

Ogni corpo nasce, rimane per qualche tempo, cresce o cambia, o da quel corpo escono altri corpi. In tal modo si diventa vecchi; significa diminuire. E un giorno finirà. Sad-vikara, questi sono i sei tipi di trasformazione, ed è tutto ciò di materiale che possiamo avere. Ma Krishna non ha trasformazioni, perciò negli shastra è detto che il Suo corpo è sac-cid-ananda-vigraha (Bs. 5.1). Pertanto, chi accetta Krishna come un uomo comune, è un mascalzone. 'Avajananti mam mudha manusim tanum asritam' (Bg. 9.11). Krishna dice: "Solamente i mascalzoni mi vedono come un essere umano". Come un grande mascalzone, cosiddetto studioso, ha menzionato: "Forse Krishna era il capo degli aborigeni ed è stato accettato come Dio".

Vedete? Perciò non possiamo studiare Krishna nel modo degli sciocchi e dei mascalzoni; dobbiamo conoscere Krishna dalle autorità. Proprio come Vyasadeva, che spiega chi è Krishna. Prima di tutto cerchiamo di capire cos'è Krishna, poi accediamo alle altre informazioni su Krishna. Ad esempio, se si vuole conoscere qualcuno, si deve familiarizzare con quella persona in particolare. Poi, gradualmente, si può capire: "Quest'uomo è in questa posizione, questa è la sua influenza e così via". Si capiranno molte cose. Prima di tutto sambandha (la conoscenza della relazione tra Dio, la Sua potenza, i jiva e il mondo). Si deve sapere chi è Dio e qual è la mia relazione con Lui. Quando sappiamo chi è Dio, allora si può parlare di Dio.

Se non so chi è Dio, come si può spiegare o capire su di Lui? Questo è il difetto. In realtà si ricerca il processo per conoscere Dio. In genere, religione significa il processo di comprensione di Dio. Questa è la religione. La religione senza Dio è come l’Amleto senza Amleto—il protagonista del dramma Amleto. La religione non può essere senza Dio. La cosiddetta religione senza Dio è un inganno. Ciò sarà spiegato nel prossimo verso, dharmah projjhita-kaitavo 'tra (SB 1.1.2). Ogni tipo di religione che si svolge sotto il nome di religione, ma il cui sistema non contiene alcuna informazione su Dio, è una religione ingannatrice. Ma se non sai chi è Dio, allora come puoi conoscere le Sue leggi? Se non conosci il re, come puoi conoscere le leggi del re, anche se cerchi di comprenderle?

Gli scienziati cercano di capire le leggi di Dio, ma poiché sono imperfetti, non riescono a comprendere cosa sia Dio, nonostante i loro miglioramenti scientifici. Non lo sanno. Se chiediamo a uno scienziato: "Sei un grande scienziato, puoi dire cos'è Dio?" La risposta sarà: "No. Noi non crediamo in Dio". Allora, perché studiate le leggi di Dio?" Ma legge significa, secondo la nostra esperienza, che è stata fatta da qualcuno. Se si accettano le leggi del governo, si accetta anche che il governo ha emanato quelle leggi. Possiamo capirlo. Come quando per strada si legge, "Tenere la sinistra". È un ordine del governo e bisogna rispettarlo. Questa è obbedienza al governo; ed è disciplina. La disciplina è la prima legge dell'obbedienza. Se le persone non si curano delle leggi del governo, allora ci sarà il caos.

Pertanto la situazione attuale è la cosiddetta civiltà moderna; non hanno conoscenza di Dio, anche se cercano di studiare le leggi di Dio. Ma dovrebbero accettare almeno teoricamente che Dio deve esistere. Come si può dire che Dio è morto? Perché se Dio è il legislatore, per Suo ordine tutto si muove molto bene. Il sole e la luna sorgono esattamente al momento giusto, i cambiamenti stagionali avvengono esattamente nel corso del tempo dovuto. Tutto procede. I cibi sono coltivati per la nostra alimentazione e per gli animali. Tutto si svolge in modo corretto. Allora come si può dire che il direttore che gestisce tutto questo è morto? Come possiamo accettarlo? Queste sono conoscenze imperfette, o conoscenze demoniache, o furfanterie.

Così il nostro movimento per la coscienza di Krishna è contro tutte queste furfanterie. Noi proponiamo: "Ecco Dio. Prendete il Suo nome e anche il Suo indirizzo". [risate] È così perfetto. Stanno cercando Dio; e noi stiamo dando il nome, l'indirizzo, l'attività, le qualità, tutto. 'Nama-rupa-lila-parikara-vaisisthyam'. Nama significa nome. Qui c'è Krishna, ecco il nome di Dio, ecco la Sua forma. Egli è impegnato a divertirsi con Radharani e a suonare il flauto. 'Venum kvanantam aravinda-dalayataksam... ' (Bs. 5.30). Non lo stiamo immaginando; come l'artista e il poeta immaginano. No, non facciamo questi nonsensi; ma prendiamo informazioni dai Veda. Quando era personalmente presente, Krishna suonava il Suo flauto, i gopa e le gopi Lo hanno visto cinquemila anni fa, e gli acarya hanno preso informazioni.

Ma se non credete nella storia, rivolgetevi agli shastra, nei quali è affermato 'venum kvanantam aravinda-dalayataksam' (Bs. 5.30): "Krishna, Dio, la Persona Suprema, è sempre impegnato a suonare il Suo flauto". Questa è un'affermazione vedica. 'Venum kvanantam aravinda-dalayataksam' (Bs. 5.30): "I suoi occhi sono come petali di loto". 'Barhavatamsam asitambuda-sundarangam' (Bs. 5.30): "Una piuma di pavone orna il Suo capo". Queste sono descrizioni vediche. "Ha una piuma di pavone sulla testa". Barhavatamsam asitambuda: "Il Suo colore è nerastro". Che tipo di colore? Asitambuda: "Come una nuvola carica di pioggia". Asitambuda-sundarangam: "Ma non pensate che, essendo di carnagione nerastra, non sia attrente. È il più attraente". Quanto attraente? 'Kandarpa-koti-kamaniya-visesa-sobham' (Bs. 5.30): "È più attraente di milioni di Cupidi". Troviamo queste descrizioni. Quindi il movimento per la coscienza di Krishna è molto attraente: sarete in grado di capire chi è Dio e qual è la vostra relazione con Dio; capire come tornare a casa, tornare a Dio.
Grazie mille.



Fine
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Altro sull'autore, Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada

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