LUNEDI' 19 AGOSTO 2024 - RICORRENZA DELL'AVVENTO DI SRI BALARAMA !
(clicca sulle immagini per guardare online i festeggiamenti dei vari templi e centri)
Nei templi e nei centri principali dell'Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna, si celebrera' l'anniversario, dell'avvento del Signore nella Sua forma di Sri Balarama, avvenuto circa 5.000 anni fa (leggi sotto per maggiori informazioni)
Contatta il tempio/centro che desideri visitare, per informazioni sul programma, gli orari, le modalita' di ingresso e partecipazione ecc. (possono variare in base alle rispettive disposizioni locali):
ATTENZIONE ! LA FESTA POTREBBE ESSERE SPOSTATA A, OPPURE "REPLICATA" UN ALTRO GIORNO, DI SOLITO LA DOMENICA PRECEDENTE O SUCCESSIVA
LISTA DEI TEMPLI E DEI CENTRI HARE KRISHNA (ISKCON) IN ITALIA:
A chi desideri concentrarsi sul Signore nella forma di Sri Balarama in questo giorno di buon auspicio, proponiamo l'ascolto del programma radiofonico "Speciale Balarama" a cura di RKC, Radio Krishna Centrale, disponibile insieme con altri programmi a Lui dedicati, a questa pagina:
Potete anche seguire questa lezione del maestro Tridandi dasa del tempio I.S.K.CON. di Terni, tenuta in occasione della stessa ricorrenza, dall'apposito canale youtube:
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CHI E' SRI BALARAMA
Raccolta di citazioni da libri, conversazioni, lezioni ecc. di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada, maestro spirituale e fondatore dell'Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna (I.S.K.CON.), sulla personalita' del Signore Sri Balarama (ricerca a cura di Sangita devi dasi)
1) Balarama dà la forza spirituale
"[...] ‘Bala’ significa “forza”, e ‘rama’ significa “divertimento”. Così Balarama, o Baladeva, significa che Egli dà la forza spirituale per godere della vita eterna e beata... [...]
(da una conferenza tenuta al Ratha-yatra - Festival dei Carri, a San Francisco (U.S.A.), il 5 Luglio 1970)
2) Balarama rappresenta il guru
"[...] Balarama significa guru-tattva e rappresenta il guru. Yasya prasadad bhagavat-prasadah. Se vogliamo comprendere Caitanya Mahaprabhu e Krishna, allora dobbiamo prendere rifugio in Balarama. L’ingiunzione vedica , ‘nayam atma bala-hinena labhyah’, significa: “Senza la misericordia di Balarama non è possibile capire o realizzare la propria identità spirituale.
Questo stesso Balarama viene come Nityananda Prabhu, ‘haila nitai’. Si deve così prendere rifugio in Balarama. [...]"
(da una lezione tenuta a Bhuvanesvara, India, il 2 Febbraio 1977)
3) Sankarsana Balarama
"[...] Krishna discende dapprima come i tre purusa-avatara, cioè Maha-Vishnu o Karanodakasayi avatara, Garbhodakasayi avatara e Ksirodakasayi avatara. Questo è confermato nel Satvata-tantra. Le energie di Krishna possono essere suddivise in tre: l’energia del pensiero, del sentimento e dell’azione. Quando manifesta l’energia del pensiero è il Signore Supremo, quando manifesta la Sua energia di sentimento è Sri Vâsudeva, e quando manifesta la Sua energia di azione è Sankarsana Balarama.
Senza il Suo pensare, sentire e agire non potrebbe esistere la creazione. Benché non si possa parlare di creazione del mondo spirituale – perché là i piameti sono eterni – c’è comunque la creazione di questo mondo materiale. Tuttavia, sia il mondo spirituale sia il mondo materiale sono manifestazioni dell’energia di azione di Krishna, nella forma di Sankarsana e Balarama. [...]"
(dal libro "Gli Insegnamenti di Sri Caitanya", capitolo 6)
4) Balarama purifica da ogni desiderio materiale
Chi intraprende il servizio devozionale, anche se ha qualche motivazione materiale, è considerato virtuoso e poiché si è rivolto a Krishna gradualmente arriverà al livello della bhakti. Allora, come Dhruva Maharaja, rifiuterà di accettare qualsiasi benedizione materiale dal Signore. Per questa ragione, anche chi ha tendenze materiali può prendere rifugio ai piedi di loto di Krishna e Balarama o Gaura Nitai, e in questo modo sarà presto purificato da ogni desiderio materiale.
Non appena ci liberiamo dalle tendenze verso le attività pie ed empie diventiamo perfetti candidati per tornare a Dio, nella nostra dimora originale. [...]"
(dallo Srimad Bhagavatam 7.15.47, spiegazione)
5) Sri Balarama e' "la seconda candela"
"[...] Sri Baladeva è un’espansione di Krishna, e da Baladeva deriva Sankarsana; perciò Sankarsana è ‘kala’ (emanazione di un’emanazione del Signore originale), e Baladeva è ‘svamsa’ (emanazione diretta). Tuttavia non c’è differenza tra loro. Tutto ciò è spiegato molto bene nella Brahma-samhita (5.46): ‘diparcir eva hi dasantaram abhyupetya’.
Con una candela si può accendere una seconda candela e con questa se ne può accendere una terza, una quarta, e così via. Fino ad accendere migliaia di candele, e nessuna di esse illuminerà in misura minore di un’altra. Tutte le candele hanno uguale potere di illuminazione; ma resta il fatto che esiste una prima candela [Krishna, n.d.r.], una seconda [Baladeva o Balarama, n.d.r.], una terza, e così via. [...]"
(dallo Srimad Bhagavatam 3.21.32, spiegazione)
6) Sri Baladeva è la prima emanazione personale di Krishna
"[...] Sri Krishna e [la Sua emanazione diretta] Baladeva [...] Entrambi sono la stessa e unica Persona Suprena e Assoluta. Con la Sua onnipotenza il Signore Si moltiplica in innumerevoli forme ed energie, il cui perfetto insieme è conosciuto come l’unico Brahman Supremo.
Queste emanazioni del Signore si raggruppano in due categorie; le emanazioni personali, o vishnu-tattva, e le emanazioni distinte, o jiva-tattva. In queste attività di espansioni, Sri Baladeva è la prima emanazione personale di Krishna, il Signore Supremo. [...]"
(dallo Srimad Bhagavatam 2.7.26, spiegazione)
7) Balarama è il protettore dei devoti
“[…] Sri Rama, o Balarama, è il protettore dei devoti del Signore. Egli agisce come il maestro spirituale di tutti i devoti, liberando con la Sua grazia incondizionata tutte le anime cadute. Durante l’avvento di Sri Caitanya, Sri Baladeva apparve nella forma del magnanimo Nityananda Prabhu, che mostrò la Sua infinita misericordiosa salvando due tra le anime più cadute: Jagai e Madhai.
Perciò Balarama è menzionato qui come il protettore dei devoti del Signore. Solo con la Sua divina grazia, si può avvicinare il Signore Supremo, Sri Krishna; perciò Sri Balarama è conosciuto come la personificazione della misericordia del Signore, manifestata attraverso il maestro spirituale, il salvatore dei puri devoti. […]”
(dallo Srimad Bhagavatam 1.14.28-29, spiegazione)
8) Nessuno può conoscere il Signore Supremo senza prima ricevere i favori di Baladeva
“[…] Baladeva: il figlio divino di Vasudeva nato dal grembo di sua moglie Rohini, è conosciuto anche come Rohini-nandana, l’amato figlio di Rohini. Anche Lui fu affidato, con Sua madre Rohini, alle cure di Nanda Maharaja quando Vasudeva accettò di subire la prigionia di Kamsa. Così Nanda Maharaja è anche il padre adottivo di Baladeva insieme con Krishna. Sri Krishna e Sri Baladeva, anche se erano solo fratellastri, furono compagni inseparabili fin dall’infanzia. Baladeva è la prima manifestazione plenaria di Dio, la Persona Suprema, appartenente ai vishnu-tattva (manifestazioni dirette di Dio), ed è perciò uguale a Sri Krishna in valore e potenza.
Insieme con Sri Krishna Egli assistette alla cerimonia svayamvara di Draupadi. Quando Arjuna rapì Subhadra secondo il piano concepito da Krishna, Baladeva andò su tutte le furie, tanto che voleva uccidere Arjuna immediatamente; ma per proteggere il Suo carissimo amico Sri Krishna Si gettò ai pedi di Baladeva implorando la Sua grazia e placando così la Sua collera. In un’altra occasione, Baladeva riversò tutta la Sua ira sui Kaurava, e li avrebbe fatti inghiottire dalle profonde acque della Yamuna insieme con tutta la loro città, se i Kaurava, sottomettendosi ai Suoi piedi di loto, non L’avessero rappacificato.
In realtà, Baladeva era il settimo figlio di Devaki, apparso prima della nascita di Sri Krishna; ma per volontà del Signore era stato trasferito nel grembo di Rohini per sfuggire all’ira di Kamsa. Da qui il Suo nome Sankarshana, che indica anche una Sua emanazione plenaria. Poiché è potente quanto Krishna e può conferire il potere spirituale ai devoti, Egli è conosciuto come Baladeva. Inoltre, nei Veda è detto che nessuno può conoscere il Signore Supremo senza prima ricevere i favori di Baladeva. Bala significa forza spirituale e non fisica, come interpretano alcune persone meno intelligenti. Ma chi potrebbe ottenere la realizzazione spirituale con la forza dei propri muscoli? La forza fisica termina con la scomparsa del corpo, ma la forza spirituale segue l’anima fino alla successiva trasmigrazione. Perciò la forza ottenuta da Baladeva non va mai perduta, è eterna, e poiché Baladeva ne è la sorgente, Egli è il maestro spirituale originale di tutti i devoti. […]”
(dallo SB 1.11.16-17, spiegazione)
9) Balarama è la fonte originale di tutti gli avatara
“[…] Krishna è Dio, la Persona Suprema originale, di cui Baladeva è l’espansione immediata. Krishna e Baladeva apparvero entrambi come figli di Vasudeva, perciò tutti e due possono essere chiamati Vâsudeva [pron. Vaasudeva]. Da un altro punto di vista, poiché Krishna non lascia mai Vrindavana, tutte le forme di Krishna che appaiono altrove sono Sue espansioni. Vâsudeva è l’espansione immediata di Krishna, perciò non è differente da Krishna. Va inteso che il Vâsudeva a cui si fa riferimento in questo verso della Bhagavad-gita è Baladeva, o Balarama, perché Egli è la fonte originale di tutte le incarnazioni (avatara) ed è quindi anche la sola fonte di Vâsudeva. Le espansioni immediate del Signore sono chiamate svamsa (espansioni personali), mentre le espansioni chiamate vibhinnamsa sono espansioni separate.
“[…] In qualsiasi forma si conosca il Signore, si parla di Lui in quel modo. Non c’è falsità in questo comportamento, perché in Krishna tutto è possibile”.
A questo proposito si può parlare di un episodio che si verificò tra due nostri sannyasi mentre stavano predicando il maha-mantra Hare Krishna a Hyderabad. Uno di loro affermò che “Hare Rama” si riferisce a Sri Balarama, e l’altro sosteneva invece che “Hare Rama” significa Sri Rama. Alla fine la controversia giunse a me, e io detti il giudizio definitivo spiegando che entrambe le affermazioni sono corrette. Sia considerando “Rama” di “Hare Rama” come Sri Ramacandra, sia considerarlo come Sri Balarama, perché non c’è differenza tra Sri Balarama e Sri Rama. Qui nella Sri Caitanya-caritamrita vediamo che Krishnadasa Kaviraja Gosvami sostiene la stessa conclusione:
yei yei rupe jane, sei tatha kahe sakala sambhave krishne, kichu mithya nahe
Se qualcuno chiama Sri Ramacandra con la vibrazione Hare Rama, o se per Rama intende “O Sri Ramacandra!”, ha certamente ragione. Similmente, anche chi sostiene che Hare Rama significa “O Sri Balarama!”, è nel giusto. Coloro che sono consapevoli dei vishnu-tattva non si scontrano su tutti questi dettagli. […]”
(dalla Caitanya Caritamrita, Adi Lila 5.132, traduzione e spiegazione)
11) O energia del Signore
“[…] Anche Rama è Krishna. Rama è Sri Rama, Rama è Balarama. Sono tutti Krishna. Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare. Quindi la ripetizione di questi nomi nel rivolgersi a Radha e Krishna, o Hare Krishna, è una preghiera: “O Signore, o energia spirituale del Signore, gentilmente impegnami nel Tuo servizio”. […]”
(da una lezione sulla Bhagavad Gita cosi’ com’e’, 4.10 – Tenuta a Calcutta il 23 settembre 1974)
12) Sri Balarama visita Vrindavana
“[…] Sri Balarama Si fermò a Vrindavana due mesi, quello di Caitra (Marzo-Aprile) e quello di Vaisakha (Aprile-Maggio), rimanendo tutto il tempo con le gopi nella foresta di Vrindavana. Così anche Balarama godette della danza rasa in compagnia delle gopi. Era primavera, e una dolce brezza soffiava sulle rive della Yamuna portando il profumo dei fiori come il kaumudi. La luna, illuminando il cielo, stendeva i suoi raggi sulle sponde della Yamuna, in quel luogo d’incanto dove Sri Balarama Si divertiva in compagnia delle gopi.
Il deva Varuna mandò nella foresta sua figlia Varuni sotto forma di un miele liquido che colava dalle fessure degli alberi, e tutta la foresta si riempì del suo profumo. Il dolce aroma di quel miele attirò Balaramaji, che cominciò a berlo in compagnia delle gopi. Gustando questa bevanda naturale, il varuni, le gopi cantavano le glorie di Sri Balarama, che era raggiante di felicità e come inebriato dal miele. I Suoi occhi roteavano piacevolmente e lunghe ghirlande di fiori selvatici decoravano il Suo corpo. Tutto contribuiva a fare di quella notte una grande festa di felicità. Un sorriso meraviglioso brillava sulle labbra di Sri Balarama, e le gocce di sudore sul Suo viso erano come la fresca rugiada del mattino.
In quell’atmosfera gioiosa Sri Balarama desiderò divertirSi con le gopi nelle acque della Yamuna, e chiamò a Sé il fiume. Ma la Yamuna Lo ignorò pensando che fosse ubriaco. Molto contrariato, Sri Balarama decise di fare dei solchi sulle rive del fiume con la Sua piccozza che Egli porta sempre con Sé. Questa volta voleva far avvicinare di forza la Yamuna per punirla: “Poiché hai trascurato il mio ordine, voglio darti una lezione. Ti costringerò Io con la Mia piccozza! Ti dividerò in centinaia di ruscelli!”
Presa dalla paura, la Yamuna, che conosceva la potenza di Balarama, si presentò di persona, cadendo ai piedi del Signore: “Caro Balarama, Tu sei l’essere più potente, che dà piacere a tutti. Purtroppo, per un istante ho dimenticato la Tua alta e gloriosa posizione. Ma ora ritrovo la ragione e ricordo che semplicemente con la Tua emanazione parziale, Sesa, Tu sostieni sulla testa tutti i sistemi planetari. L’universo intero riposa su di Te. O Dio, o Persona Suprema, Tu godi pienamente delle sei perfezioni. Ho disobbedito al Tuo ordine dimentica della Tua onnipotenza. Che errore ho commesso! Sono passata così dalla parte di coloro che Ti offendono; ma sappi, caro Signore, che sono un’anima sottomessa a Te, e nel grande affetto che Tu nutri verso i Tuoi devoti perdona la mia impudenza e i miei errori, e benedicimi con la Tua misericordia incondizionata”.
Ancora oggi il fiume Yamuna è diviso in molti rami, quelli scavati dalla piccozza di Sri Balarama, e tutti questi rami glorificano sempre l’onnipotenza di Balarama. Ogni notte, per due mesi, Sri Balarama e le gopi godettero insieme dei loro divertimenti trascendentali, e il tempo passò così in fretta che tutte quelle notti sembrarono una notte sola. Con la presenza di Sri Balarama, le gopi e gli abitanti di Vrindavana avevano ritrovato la stessa gioia di quando anche Sri Krishna era in loro compagnia. […]”
Brevi estratti dagli insegnamenti di S.D.G. Bhaktivedanta Svami Prabhupada su Sri Balarama:
"Sri Balarama e' la prima espansione spirituale di Krishna, Dio, la persona suprema, ed assume il ruolo di Suo "fratello maggiore".
"Il nome "Balarama" indica non solo la Sua potenza formidabile, ma anche il fatto che Egli Si diverte, a mostrare la Sua forza soprannaturale".
"Sri Balarama e' descritto nei Veda come il maestro spirituale originale, la fonte e l'origine della forza spirituale, e come il piu' intimo servitore di Krishna".
"Krishna e Balarama sono inseparabili. Balarama svolge un servizio talmente intimo per Krishna da non avere eguali".
"Balarama manifesta tutto cio' a cui Krishna pensa o che Krishna desidera".
"Balarama ha la capacita' di manifestare i mondi spirituali e anche quelli materiali: e' Lui che crea l'ambiente per l'esistenza del mondo materiale, prima come Sankarsana e poi attraverso le Sue ulteriori manifestazioni, quali Narayana e Karanadakasayi Vishnu".
"Krishna e Balarama non sono due "Dei" differenti. Dio, la persona suprema, e' uno, ma puo' moltiplicarsi in numerose forme senza che vi sia distinzione tra Loro. Infatti tutte queste forme sono emanazioni plenarie di Dio. L'emanazione piu' vicina a Krishna e' Baladeva [o Balarama, n.d.r.]".
"L'Universo intero si trova sotto il Loro dominio [di Krishna e Balarama, n.d.r.]. Essi sono venuti in questo mondo su richiesta di Brahma [il creatore "materiale" dell'Universo, n.d.r.] per alleviare la Terra dal suo fardello, e le imprese sovrumane che Essi compirono in questa Loro missione [circa 5.000 anni fa, n.d.r.], portarono a tutti gli uomini felicita' e prosperita'".