RKC Mayapur
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Inserito il - 15/03/2022 : 17:31:37
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PREFAZIONE ALLO SRIMAD BHAGAVATAM (BHAGAVAT PURANA)
di Sua Divina Grazia Abhay Charan Bhaktivedanta Svami Prabhupada, maestro spirituale e fondatore dell'Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna (I.S.K.CON.)
Dobbiamo saper riconoscere cio’ che manca alla societa’ di oggi. Non piu’ limitata, come nel Medioevo, dalle frontiere che separano le comunita’ tra loro, la societa’ umana ha guadagnato in ampiezza e tende oggi verso uno Stato mondiale, comune a tutti. Secondo lo Srimad Bhagavatam, gli ideali del comunismo spirituale sono fondati sull’unita’ della razza umana, anzi sull’unione delle energie di tutti gli esseri viventi. E tutti i pensatori moderni hanno avvertito la necessita’ di raggiungere questi ideali. Lo Srimad Bhagavatam risponde realmente a questa esigenza di universalita’ che anima la societa’ umana. Inizia percio’ con l’aforisma janmady asya yatah della filosofia del Vedanta, volendo cosi’ affermare l’ideale di una causa comune.
Al giorno d’oggi l’umanita’ non si trova piu’ nell’ignoranza, in un certo senso. Ha compiuto notevoli progressi nel campo degli agi materiali, dell’educazione e dello sviluppo economico. Ma in qualche punto dell’organizzazione sociale esiste una falla, e per questo scoppiano grandi conflitti, spesso anche solo per ragioni insignificanti. Abbiamo dunque bisogno di un’ indicazione che ci permetta di realizzare l’unione degli uomini, attraverso cui conseguire un fine comune nella pace, nella fratellanza e nella prosperita’. Questa esigenza sara’ soddisfatta solo dallo Srimad Bhagavatam, opera culturale che mira alla rispiritualizzazione dell’umanita’ intera. Questo testo dovrebbe dunque trovare posto nelle scuole e nelle universita’, anche perche’ il grande devoto e studente Prahlada Maharaja lo definisce come il mezzo per trasformare la faccia demoniaca della societa’:
kaumara acaret prajno dharman bhagavata iha durlabham manusham janma tad apy adhruvam arthadam (S.B. 7.6.1)
I contrasti e le discordie che travagliano la societa’ umana nascono per mancanza di principi fondati sull’esistenza di Dio. Dio esiste ed e’ onnipotente, da Lui tutto emana, da Lui tutto e’ sostenuto, in Lui tutto si riassorbe e riposa al tempo dell’annientamento. Esiste una fonte ultima di tutto, anche se la scienza non ha fatto gli sforzi necessari per scoprirla. Il meraviglioso Bhagavatam, o Srimad Bhagavatam, studia questa sorgente ultima in modo razionale, convincente e autorevole.
Lo Srimad Bhagavatam e’ la scienza spirituale che ci permette di conoscere non solo la sorgente ultima di ogni cosa, l’Essere Supremo, ma anche la relazione che ci unisce a Lui, e ci informa che il nostro dovere e’ di agire per migliorare la societa’ umana in base a questa conoscenza infallibile. E’ un testo denso di potenza spirituale, compilato in lingua sanscrita e ora disponibile in italiano, in una versione molto elaborata, in modo che una lettura approfondita sia sufficiente per conoscere perfettamente Dio e rendere il lettore in grado di potersi difendere da ogni attacco ateo. Ma soprattutto, il lettore dello Srimad Bhagavatam riuscira’ a fare in modo che anche altri accettino Dio come realta’ vivente.
Lo Srimad Bhagavatam inizia con la definizione di sorgente ultima. E’ il commento autentico del Vedanta-sutra, ad opera dello stesso autore, Srila Vyasadeva, e i suoi primi nove Canti costituiscono una progressiva ascesa verso la vetta della realizzazione di Dio. L’unica condizione richiesta per affrontare lo studio di questa grande opera di conoscenza trascendentale e’ di procedere gradualmente, con attenzione, senza andare troppo in fretta e senza inoltrarsi a caso nella lettura, come se si trattasse di un libre qualunque Si deve leggerla capitolo per capitolo, e nell’ordine in cui sono scritti. L’opera presenta il testo sanscrito originale di ogni verso, la traslitterazione in caratteri romani, la traduzione letterale, quella letteraria e la spiegazione del verso. In questo modo, uno studio attento dei primi nove Canti dell’opera condurra’ certamente alla realizzazione di Dio.
Il decimo Canto si distingue dai primi nove perche’ tratta direttamente delle sublimi attivita’ della Persona Divina, Sri Krishna. Non si puo’ cogliere il significato di questo Canto senza prima aver letto con attenzione i precedenti nove. L’intera opera comprende dodici Canti, indipendenti l’uno dall’altro; ma e’ preferibile per tutti una lettura di passi brevi e successivi.
L’opera e’ molto voluminosa, percio’ ho pensato di presentarla in numerosi volumi di qualche centinaio di pagine ognuno, per venire incontro al lettore evitandogli un eccessivo sforzo fisico o intellettuale. Riconosco la mia incompetenza a presentare questo primo volume dello Srimad Bhagavatam, ma rifacendomi a un’affermazione stessa dell’opera, spero che non ostante tutto coloro che esercitano un’influenza determinante sulla societa’ sapranno riceverlo come merita:
tad-vag-visargo janatagha-viplavo yasmin prati-slokam abaddhavaty api namany anantasya yaso ‘nkitani yac chrinvanti gayanti grinanti sadhava
“Le opere che descrivono le glorie assolute del nome, della fama, della forma e dei divertimenti del Signore Supremo e Infinito sono d’ispirazione puramente spirituale, e le parole sublimi che riempiono le loro pagine sono destinata a rivoluzionare le abitudini empie delle civilta’ deviate di questo mondo. Anche se la loro stesura presenta qualche irregolarita’, queste Scritture sono sempre ascoltate, cantate e accolte da tutti gli uomini puri che sono animati da una profonda onesta’”. (S.B. 1.5.11)
Om Tat Sat
A.C. Bhaktivedanta Svami Delhi (India), 15 Dicembre 1962
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