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 RADIO KRISHNA CENTRALE
 DOMANDE E RISPOSTE N. 29
 Chiarimenti tra Karma e Akarma
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Francis
Utente Master


Lazio


257 Messaggi

Inserito il - 05/12/2021 : 22:14:18  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Un saluto a tutti, in particolare a Gokula, volevo chiedere un chiarimento circa le differenze fra Karma e akarma.
Nel mantra numero 2 della Sri Isopanishad si specifica che che karma e' agire secondo I veda mentre akarma e' non accumulare karma negativo... quindi il karma accumulato seguendo I veda sarebbe negativo? Come stanno le cose
Grazie.
Hari

RKC Mayapur
Amministratore

RKC


Estero


2309 Messaggi

Inserito il - 06/12/2021 : 13:14:49  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Caro Francis, Hare Krishna, ben ritrovato sul forum di RKC !
Piacere di sentirti, spero tu stia bene.

Grazie per la domanda: nella spiegazione a quello stesso verso, il mantra 2 della Sri Isopanisad, Srila Prabhupada afferma che sia le attivita' materiali in accordo alle istruzioni dei Veda (karma) che quelle in "disaccordo", per cosi' dire (vikarma), sono in realta' entrambe "negative", nel senso che mantengono l'essere incarnato, nel ciclo di nascite e morti ripetute, in corpi materiali, appunto.

Dal punto di vista dell'anima spirituale eterna, che e' il nostro vero se', rimanere imprigionati, rinchiusi e limitati da un corpo materiale, per quanto potente, bello e longevo possa essere (se uno e' davvero fortunato... ), ma che dobbiamo comunque cambiare per un altro prima o poi, e questo continuamente, vita dopo vita, non e' una bella prospettiva.

Si tratta comunque di una sorta di prigionia, di un "incatenamento" (karma-bandhana) e quindi, per rispondere alla tua domanda, il karma accumulato seguendo le direttive dei Veda, sarebbe ugualmente in qualche modo "negativo", in questo senso.

Ma il mantra 2 della Sri Isopanisad che stiamo esaminando, si riferisce ad una persona che stia compiendo invece, delle attivita' che la possono liberare definitivamente dal ciclo di nascite e morti, e questo modo di agire si chiama akarma, senza generazione di ulteriore karma.

Questa persona puo' vivere anche centinaia di anni in un corpo materiale, senza accumulare alcun karma, finche' compie le attivita' spirituali prescritte. In particolare, e' il processo del bhakti yoga che permette di ottenere questo risultato in breve tempo, specialmente ai nostri giorni (cito il link a beneficio dei lettori del forum):

www.radiokrishna.com/bhaktiyoga.htm


E' sempre un piacere Francis, un abbraccio virtuale ed un caro saluto, alla prossima, Haribol !

Gokula Tulasi das
(RKC Mayapur)



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RKC Mayapur
Amministratore

RKC


Estero


2309 Messaggi

Inserito il - 06/12/2021 : 13:22:52  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Dalla SRI ISOPANISAD

La conoscenza che avvicina alla Persona Suprema



SCARICA PDF (CLICCA QUI)



di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada

fondatore e maestro spirituale dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna (I.S.K.CON.)


MANTRA 2

kurvann eveha karmani
jijivisec chatam samah
evam tvayi nanyatheto 'sti
na karma lipyate nare

TRADUZIONE

"L’uomo puo’ aspirare a vivere per centinaia di anni se agisce sempre in quello stato di coscienza, perche’ quel genere di azioni non lo incatenano piu’ alla legge del karma. In realta’, non esiste alternativa per l’uomo".


SPIEGAZIONE


"Nessuno vuole morire, anzi tutti desiderano vivere il piu’ a lungo possibile. Questa tendenza si trova non solo a livello individuale, ma anche a livello collettivo, nella famiglia, nella societa’ e nella nazione. Tutte le specie viventi devono combattere una dura lotta per sopravvivere, e i Veda considerano questo fatto del tutto naturale. L’anima e’ eterna per natura ma, imprigionata nella materia, deve inevitabilmente passare da un corpo all’altro.
Questa trasmigrazione dell’anima e’ detta karma-bandhana, “l’incatenamento alle propie azioni”. Secondo le leggi della natura tutti devono lavorare per vivere, ma se trascuriamo i doveri inerenti alla forma umana, trasgrediamo queste leggi e sprofondiamo ancor piu’ nel ciclo continuo di nascite e morti.

Tutte le specie viventi sono soggette a queste nascite e morti ripetute, ma l’essere che ottiene una forma umana puo’ sfuggire alla legge del karma. La Bhagavad-gita ci spiega in modo chiaro che cosa sono il karma, l’akarma el il vikarma. Karma indica gli atti conformi ai doveri che sono dettati dalle Scritture, atti che ci elevano progressivamente fino ai pianeti superiori. Vikarma indica gli atti contrari agli insegnamenti delle Scritture rivelate e quindi contrari al nostro stesso interesse; essi sono il risultato di un uso sconsiderato del nostro libero arbitrio e ci spingono verso forme di vita inferiore. Akarma significa letteralmente “che non genera alcuna reazione”, e indica gli atti che ci liberano dal ciclo di nascite e morti.

Fra questi tre modi di agire l’uomo intelligente scegliera’ quello che gli permette di sciogliere i legami che lo trattengono al mondo materiale. L’uomo comune desidera compiere attivita’ positive al fine di ottenere il riconoscimento del suo merito e il miglioramento della sua condizione di vita in questo mondo, oppure desidera raggiungere i pianeti superiori. Ma l’uomo piu’ evoluto, l’uomo piu’ intelligente, desidera liberarsi sia dalle azioni sia dalle loro conseguenze, perche’ sa molto bene che, buone o cattive che siano, esse lo legano comunque alla sofferenza materiale.1)La Sri Isopanisad, in queste pagine, insegna il modo di liberarsi dalle condizioni materiali.

Gli insegnamenti della Sri Isopanisad sono spiegati in modo approfondito nella Bhagavad-gita, detta anche Gitopanisad perche’ e’ l’essenza di tutte le Upanisad. Nella Bhagavad-gita (3.9-16), Dio, la Persona Suprema, dichiara che e’ impossibile raggiungere lo stato di naiskarmya, ovvero dell’akarma, senza compiere i doveri che sono citati nella letteratura vedica. Le Scritture vediche possono dirigere le attivita’ dell’uomo in modo da fargli accettare in modo progressivo la supremazia di Dio, e quando si realizza completamente la supremazia di Dio, la Persona Suprema, Vasudeva, ossia Krishna, si raggiunge la conoscenza perfetta. A questo stadio di purezza le tre influenze materiali (virtu’, passione e ignoranza) non agiscono piu’, e l’uomo potra’ operare sulla base del naiskarmya. Tali attivita’ non legano piu’ al ciclo di nascite e morti.

In realta’, l’uomo non ha altro dovere che quello di servire il Signore con amore e devozione; tuttavia, situato in stadi inferiori di esistenza, non potra’ adottare inmediatamente le attivita’ del servizio di devozione e non potra’ fermare completamente l’attivita’ interessata. L’anima condizionata e’ abituata ad agire per la gratificazione dei sensi, per il proprio interesse egoistico, sia inmediato che esteso. L’uomo comune agisce per il proprio godimento, ma quando il principio di godimento materiale si estende alla societa’, alla nazione e all’umanita’ intera, assume nomi differenti e lusinghieri come altruismo, socialismo, comunismo, nazionalismo e umanitarismo. Questi “ismi” sono certamente forme molto attraenti di karma-bandhana (incatenamento alle azioni), ma la Sri Isopanisad insegna che se si vuole servire la loro causa, lo si deve fare in piena coscienza di Dio. Non c’e niente di male nell’essere capofamiglia, altruista, socialista, comunista o patriota, purche’ questi ruoli siano svolti in funzione dell’isa, il Maestro assoluto, cioe’ secondo il principio dell’isavasya, facendo di Lui il centro di tutte le azioni.

La Bhagavad-gita (2.40) spiega che gli atti centrati su Dio hanno un potere cosi’ grande che anche il minore di essi puo’ proteggere dal peggiore dei pericoli, quello di ricadere nel vortice delle morti e delle nascite, tra gli 8 milioni e 400 mila specie di vita. Se si lascia sfuggire l’occasione che gli da’ la forma umana di realizzare la sua identita’ spirituale e di servire Dio, l’uomo ricade nel ciclo di evoluzione della specie, e dev’essere considerato molto sfortunato, anche se i suoi sensi imperfetti gli impediscono di comprenderlo. La Sri Isopanisad ci consiglia dunque di usare la nostra energia secondo il principio dell’isavasya. Occupati in questo modo diventa possibile vivere per molti anni, altrimenti una lunga vita di per se’ non ha un gran valore. Un albero vive per centinaia di anni, ma che interesse c’e nel vivere a lungo come un albero, nel respirare come un mantice, nel procreare come un cane e nel mangiare come un cammello? Una vita molto semplice con Dio al centro ha piu’ valore di un’esistenza basata su un colossale imbroglio e dedicata a teorie prive di alcuna relazione con Dio, in nome dell’altruismo e del socialismo.

Le attivita’ altruistiche compiute nello spirito dell’isavasya conformente alla Sri Isopanisad diventano una forma di karma-yoga. Tali attivita’ sono raccomandate nella Bhagavad-gita (18.5-9) perche’ proteggono chi le compie dal pericolo di cadere nel ciclo evolutivo di nascite e morti. Anche se non sono portate a termine, le attivita’ centrate su Dio sono ugualmente vantaggiose perche’ assicurano una forma umana nell’esistenza successiva e offrono di nuovo la possibilita’ di progredire sul sentiero della liberazione spirituale.
Srila Rupa Gosvami spiega in modo elaborato nel suo Bhakti-rasamrta-sindhu come sia possibile compiere attivita’ centrate su Dio. Questo libro e’ stato tradotto in italiano col titolo Il Nettare della Devozione. La lettura di questo prezioso libro e’ raccomandata a coloro che s’interessano di compiere attivita’ nello spririto della Sri Isopanisad.

NOTE:
1)Noi dobbiamo subire le conseguenze spiacevoli dei nostri atti colpevoli e cogliere i frutti dei nostri atti virtuosi. Ma in entrambi i casi dobbiamo riprendere un corpo materiale e conoscere nuovamente la nascita, la vecchiaia, la malattia e la morte.


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Francis
Utente Master


Lazio


257 Messaggi

Inserito il - 06/12/2021 : 22:28:19  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Grazie Gokula per le tue risposte sempre chiare e piene di spunti interessanti. Io tutto bene, spero anche te. Preso da tante cose non ho molto tempo per le letture, anche del forum, ma quando posso, passo con piacere... e talvolta ho anche delle domande se sto leggendo libri di Srila Prabhupada .
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RKC Mayapur
Amministratore

RKC


Estero


2309 Messaggi

Inserito il - 08/12/2021 : 06:59:15  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Hare Krishna Francis,

tutto bene anche per me, grazie, complimenti per la tua costanza nella lettura (anche) dei libri di Srila Prabhupada !
E' sempre un piacere rispondere alle tue intelligenti e stimolanti domande in proposito.

Tra l'altro proprio ieri mi e' capitato sott'occhio un commento di Srila Prabhupada, che chiarisce il concetto di cui stiamo parlando, cosi' ho pensato di riportarlo qui (in neretto la parte saliente), per farlo notare anche a te, e agli altri lettori del forum.

Buona lettura e buon proseguimento sul tuo sentiero verso la realizzazione spirituale, un caro saluto, alla prossima, Haribol !

Gokula Tulasi das
(RKC Mayapur)


DALLO SRIMAD BHAGAVATAM CANTO 8
CAPITOLO 9 - VERSO 29


yad yujyate 'su-vasu-karma-mano-vacobhir
dehatmajadisu nrbhis tad asat prthaktvat
tair eva sad bhavati yat kriyate 'prthaktvat
sarvasya tad bhavati mula-nisecanam yat


TRADUZIONE

"Nella società umana esistono differenti attività, compiute per proteggere la propria ricchezza e la propria vita con le parole, la mente e le azioni, ma tutte queste attività vengono compiute ai fini della propria personale o estesa gratificazione, sempre relativa al corpo. Tutte queste attività sono destinate al fallimento, perché non hanno relazione col servizio devozionale. Ma quando le stesse attività sono compiute per soddisfare il Signore, i benefici che ne derivano si diffondono su tutti, proprio come l'acqua versata sulle radici di un albero si diffonde all'intero albero".


SPIEGAZIONE


"Questa è la differenza tra le attività materiali e le attività compiute nella coscienza di Krishna. Il mondo intero ferve di attività, che sono compiute indifferentemente da karmi, jnani, yogi o bhakta. Ma tutte, tranne le attività dei bhakta, dei devoti, si concludono nel fallimento o in una perdita di tempo e di energie.

Moghasa mogha-karmano mogha-jnana vicetasah: per chi non è devoto, ogni speranza, ogni attività e conoscenza è destinata al fallimento. Il non-devoto agisce per la propria soddisfazione personale, o per il piacere della sua famiglia, della società, della comunità o della nazione, ma poiché tutte queste attività sono separate da Dio, la Persona Suprema, sono considerate asat. La parola asat indica una qualità temporanea o negativa, mentre sat significa permanente, positivo.

Le attività compiute per la soddisfazione di Krishna sono permanenti e positive, mentre le attività asat, sebbene talvolta siano glorificate come filantropiche, patriottiche, ispirate all'altruismo o a questo o a quell’“ismo”, non porteranno alcun beneficio permanente, e sono quindi considerate negative.

Anche una piccola azione compiuta in coscienza di Krishna è un beneficio permanente ed è perfetta; infatti è dedicata a Krishna, Dio, la Persona Suprema, che è perfetto ed è l'amico di tutti gli esseri (suhrdam sarva bhutanam). Dio, la Persona Suprema, è l'unico beneficiario e il proprietario di ogni cosa (bhoktaram yajna-tapasam sarva-loka-mahesvaram). Ne deriva che qualsiasi attività, se è compiuta per il Signore Supremo, è permanente. Il risultato di questa attività consiste nell'immediato riconoscimento che il loro autore ne riceve.

Na ca tasman manusyesu kascin me priya-krttamah. Tale devoto, grazie alla sua piena conoscenza di Dio, la Persona Suprema, si eleva immediatamente al piano trascendentale, sebbene a prima vista possa sembrare impegnato in attività materiali; l'unica distinzione tra attività materiali e spirituali consiste nel fatto che l'attività materiale è compiuta solo per soddisfare i propri sensi, mentre l'attività spirituale è tesa a soddisfare i sensi trascendentali di Dio, la Persona Suprema. L'attività spirituale porta dei veri benefici a tutti, mentre le attività materiali non sono apportatrici di beneficio per nessuno, e c'incatenano alle leggi del karma".


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Francis
Utente Master


Lazio


257 Messaggi

Inserito il - 08/12/2021 : 18:29:43  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Eh si, è l'ennesima diatriba fra vita materiale e vita spirituale. La difficoltà di farle interagire fra loro senza che l'una ostacoli o sopprima l'altra. Del resto ci sono figli da mandare scuola, bollette da pagare ecc, e non si può non essere concentrati nella materialita'..
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RKC Mayapur
Amministratore

RKC


Estero


2309 Messaggi

Inserito il - 10/12/2021 : 17:08:04  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Certamente Francis,

infatti e' proprio questa abilita', di saper compiere al meglio il proprio dovere quotidiano "materiale", sociale, esterno, mentre siamo pienamente situati nella vita spirituale, nel costante ricordo di Dio, delle Sue attivita', insegnamenti, forme, qualita' ecc., che la Bhagavad Gita ci esorta a sviluppare, per esempio quando Krishna dice ad Arjuna di combattere, ma pensando sempre a Lui, col pensiero fisso su di Lui (il che corrisponde al piu' alto livello di meditazione yoga, tra l'altro, com'e' spiegato nel verso 6.47).

E Srila Prabhupada ha stabilito per noi, un metodo pratico ben preciso, scientifico, che se svolto in modo regolare, ogni giorno, ci puo' far raggiungere quello stato facilmente, perfino in un periodo davvero difficile come quello che stiamo vivendo: il bhakti yoga (cito il link alla guida sulla sua pratica, a beneficio dei lettori del forum:

www.radiokrishna.com/bhaktiyoga.htm )

Grazie dei tuoi interventi e alla prossima, un caro saluto, Haribol !

Gokula Tulasi das
(RKC Mayapur)













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