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reisal
Utente Medio
 

Sicilia
12 Messaggi |
Inserito il - 27/11/2015 : 15:32:13
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Vi chiedo se potete cortesemente farmi sapere se una persona che non può vivere in un tempio o altri posti simili e che per motivi di lavoro e di vita familiare ha uno stile di vita non proprio aderente a quelli che sono le linee di comportamento dei seguaci HK può comunque cercare di seguire in parte il vostro percorso spirituale. Volevo anche saper (e credetemi lo faccio con estremo rispetto)in base a cosa si crede che la Bhagavad Gita si crede scritta o ispirata da Krishna e non sia frutto di uomini Grazie e perdonatemi per il disturbo Hare Krishna
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2315 Messaggi |
Inserito il - 29/11/2015 : 01:13:08
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Caro amico, Hare Krishna, grazie per le domande e benvenuto sul forum di RKC ! Sei iscritto da molti anni ma credo che questo sia il tuo primo intervento: o sbaglio ?
Intanto passiamo alle risposte:
1) Come puoi leggere nelle frasi introduttorie della guida pratica al bhakti yoga presente sul nostro sito, alla pagina www.radiokrishna.com/bhaktiyoga , questo percorso puo' essere seguito anche parzialmente e/o temporaneamente, non si perde niente e si guadagnano comunque molti benefici eterni, che si accumulano per questa o per le nostre future vite nel mondo materiale (se ce ne saranno).
Se una persona non riesce o non vuole, per qualsiasi motivo, mettere subito in pratica tutti i principi e le regole raccomandate, puo' semplicemente scegliere quelle che sono alla propria portata, e stabilire un certo livello di pratica, dal quale continuare gradualmente ad elevarsi, nel corso del tempo.
Per esempio, potrebbe iniziare col seguire 1 o 2 principi (tipo 1) niente carne, pesce, uova ecc. e 2) niente intossicanti) e recitare 2, 4 o 8 giri di Japa mala (corona di 108 grani, su ognuno dei quale viene recitato un maha mantra Hare Krishna di 16 parole, vedi la guida per maggiori informazioni) al giorno, secondo la propria capacita' e volonta'.
In questo modo iniziera' comunque un processo di purificazione, che col tempo permettera' di elevare il numero di giri di Japa mala e di principi seguiti, molto piu' facilmente.
Il tempo che occorrera' per arrivare ai 16 giri e ai 4 principi prescritti dal metodo, per ottenere il massimo risultato (stadio trascendentale detto Brahma Bhuta), puo' variare di caso in caso, in accordo a molti fattori, l'importante e' mantenere l'obbiettivo di arrivarci, possibilmente entro questa vita, cosi' da poter tornare a Dio, nella nostra dimora originale, al momento della morte.
Mantenere l'obbiettivo (dei 16 giri e dei 4 principi) come se fosse la perfezione da raggiungere, ammettendo umilmente di essere incapaci di praticare correttamente, in questo momento, pur sforzandoci di farlo, e' il segreto per ottenere benedizioni, vantaggi ed aiuto continuo da parte di Krishna, che certamente favorira' in ogni modo un praticante sincero.
Al contrario, sminuire l'importanza del processo o pensare che se ne possano cambiare le regole o i principi per qualsiasi motivo, trovando scuse di qualche tipo, per esempio "siamo in tempi difficili", "quasi nessuno ci riesce" e cosi' via, costituira' invece un'offesa ed impedira' un corretto avanzamento spirituale.
In altre parole, dovremmo rimanere umili, riconoscere la nostra attuale incapacita' di impegnarci nel processo completo, ma sforzarci ugualmente di arrivare a quel livello, anche gradualmente, passo dopo passo, mantenendo sempre l'obbiettivo finale ben chiaro.
In questo modo il Signore e il maestro spirituale (nel nostro caso, Bhaktivedanta Srila Prabhupada, che ha stabilito questo metodo) ci aiuteranno senz'altro ad arrivare alla nostra meta.
2) La Bhagavad Gita non e' stata scritta, ma "parlata" (cantata, a dire il vero) da Krishna, circa 5.000 anni fa, a Kuruksetra (una localita' dell'attuale India, a circa 160 Km a Nord di Nuova Delhi), prima che una grande battaglia vi fosse combattuta, tra differenti eserciti presenti a quel tempo sulla Terra.
Consiste in un dialogo tra Krishna, Dio, la persona suprema, e Arjuna, Suo intimo amico e guerriero di uno degli eserciti schierati.
Quel dialogo, chiamato appunto "Bhagavad Gita", fu messo per iscritto da Srila Vyasadeva, autore di tutti i Veda, ed e' contenuto nella sua opera "Maha-bharata", che riassume la situazione storica, politica, sociale ecc. del nostro pianeta in quel periodo.
A quel tempo, per qualsiasi persona virtuosa, era del tutto normale evitare ogni menzogna anche minima, per non dover subire una reazione karmica corrispondente: che dire di un grande saggio di fama universale, nonche' avatara di Dio Stesso come Vyasadeva !
Perche' mai avrebbe dovuto passare il suo prezioso tempo a scrivere qualcosa di non veritiero o di fiabesco, inventato ? Nel periodo vedico una tale mentalita' non esisteva proprio. Del resto, nessuno avrebbe dato credito a racconti immaginari (come quelli che si leggono oggi nei romanzi, per esempio), poiche' la gente era ben cosciente dello scopo della vita, l'ascolto del nome, delle glorie e dei divertimenti del Signore Supremo e dei Suoi devoti.
Erano queste, le storie che tutti volevano ascoltare, e i Veda, in particolare la Bhagavad Gita e lo Srimad Bhagavatam, rappresentano l'oggetto di ascolto piu' importante per coloro che desiderano avanzare spiritualmente e compiere cosi' la missione dell'esistenza nella forma di vita umana.
Specialmente nell'ambito delle 4 successioni discipliche di maestri spirituali autentici che esistono in questo Universo, autorizzate a diffondere la conoscenza trascendentale data in origine da Dio esattamente cosi' com'e', senza alterazioni di alcun genere, non vi e' possibilita' di introdurre qualcosa di diverso, di alterare, di aggiungere o comunque di modificare arbitrariamente le parole del Signore (tantomeno di immaginarle o di inventarle).
Chi lo facesse, verrebbe allontanato da tale successione disciplica e non sarebbe piu' riconosciuto come maestro spirituale autentico.
Srila Vyasadeva tra l'altro, e' anche uno dei maestri della Brahma-Gaudiya Vaisnava Sampradaya, la successione autentica che risale a Brahma, il demiurgo di questo Universo:
www.facebook.com/note.php?note_id=176508504697
Egli ricevette la conoscenza da Krishna Stesso nella forma di Govinda (Govindam adi Purusam), la trasmise a suo figlio (e discepolo) Narada, e Narada muni la trasmise al proprio discepolo Vyasadeva, il quale scrisse la Bhagavad Gita, oltre a tutti gli altri Veda.
E l'opera "La Bhagavad Gita cosi' com'e'", di Bhaktivedanta Svami Prabhupada, il fondatore dell'Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna, 32° anello della stessa successione disciplica, riporta le parole pronunciate da Krishna ed Arjuna 5.000 anni fa, con un commento adatto al nostro tempo, allo scopo di far comprendere anche a noi, ai lettori dell'opera, la stessa conoscenza che il Signore imparti' al Suo discepolo nell'occasione.
Questo sistema del tutto degno di fiducia e' chiamato guru-parampara: chi ascolta tale conoscenza cosi' com'e' da un maestro spirituale autentico, puo' realizzarla ed insegnarla a sua volta ad altri, a patto di riportarla senza alcuna alterazione.
In realta', perfino se non avessimo ancora realizzato noi stessi, ne' capito tale conoscenza (in parte o in tutto), possiamo beneficiare altri e far si' che qualcuno ne entri in possesso, ad un livello anche piu' elevato del nostro, semplicemente ripetendola cosi' com'e'.
Quando si e' in presenza di un maestro spirituale autentico come Srila Prabhupada, basta riportare le sue stesse parole per aiutare a diffondere la conoscenza trascendentale data da Dio, perfino rimanendo noi, degli uomini comuni. Per definizione, tutti gli appartenenti alla successione disciplica sono obbligati a fare la stessa cosa, percio' nel corso del tempo, la conoscenza rimane sempre la stessa.
Quindi il concetto di una conoscenza "frutto di uomini" non si pone nemmeno, in questo caso.
Possiamo fidarci oppure no, che tutti riportino la stessa identica conoscenza, ma questo e' un altro discorso. In tal caso possiamo far intervenire l'esperienza di illuminazione che si puo' provare personalmente con il processo del bhakti yoga, stabilito da Srila Prabhupada.
Questa e' una delle tante prove, dell'autenticita' e dell'efficacia di questo metodo. La pratica stessa ci fornisce continuamente prove e verifiche in questo senso, proprio come un uomo affamato si sentira' sempre piu' soddisfatto man mano che mangia, senza dover chiedere conferme ad altri.
Buona pratica e un caro saluto, Haribol !
Gokula Tulasi das (RKC Mayapur)
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reisal
Utente Medio
 

Sicilia
12 Messaggi |
Inserito il - 29/11/2015 : 11:31:33
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Grazie Gokula Tulasi Das La tua risposta mi riempie di gioia e credo che la rileggerò tante volte. Io credo di "identificarmi" con l'utente Francis perché anch'io sono poco costante nella pratica, infatti mi ero iscritto qualche tempo addietro al forum ma poi non ho più proseguito. Ora spero di poter avere un punto fermo e la tua risposta è sicuramente di aiuto. Una curiosità ho visto in un altro sito il Signor [nome cancellato dal moderatore] parlare del movimento per la coscienza di Krishna ma non vedo alcun suo intervento in questo forum Grazie ancora tantissimo Hare Krishna |
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2315 Messaggi |
Inserito il - 30/11/2015 : 11:19:56
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Hare Krishna, grazie a te per l'interesse !
Non ti preoccupare, basta seguire il processo con sincerita', buon senso ed intelligenza, facendo del nostro meglio, e ci sara' gradualmente indicato come andare avanti, passo dopo passo.
In particolare, la guida diretta di Srila Prabhupada attraverso i suoi libri, e' da ricercare costantemente, per un avanzamento regolare. Buona fortuna e per qualsiasi cosa al riguardo, siamo sempre qui !
Un caro saluto, Haribol !
Gokula Tulasi das (RKC Mayapur)
P.s. La persona da te menzionata non svolge servizio presso Radio Krishna Centrale, percio' non troverai suoi interventi qui (se non come ospite). Ho cancellato il suo nome secondo le regole di questo forum: https://padasevanam.mediarama.com/rkcforum/forum/forum.asp?FORUM_ID=40 |
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