RKC Mayapur
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Inserito il - 11/09/2015 : 08:53:09
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Hare Krishna,
nella tradizione vedica la veste arancione (in realta' sarebbe color "zafferano") e' indossata dai sannyasi, coloro che hanno rinunciato alla gratificazione dei sensi tipica della vita materiale, e indica il distacco dall'identificazione con il corpo materiale e con cio' che lo riguarda.
In pratica oggi, nei templi dell'Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna, chi non e' sposato veste di arancione, mentre gli uomini di famiglia vestono di bianco.
Srila Prabhupada spiega il significato delle vesti di color zapperano per esempio nel suo commento al verso dello Srimad Bhagavatam 1.15.40, relativo al momento in cui Maharaja Yudhisthira, il maggiore dei 5 fratelli "Pandava", passo' dalla vita di famiglia a quella ritirata:
visrijya tatra tat sarvam dukula-valayadikam nirmamo nirahankarah sanchinnasesa-bandhanah
TRADUZIONE
"Maharaja Yudhisthira si spoglio’ subito degli abiti regali, della sua cintura e degli altri ornamenti, e perse ogni interesse e attaccamento per le cose materiali".
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia Bhaktivedanta Svami Prabhupada
"La condizione necessaria per diventare uno dei compagni del Signore e’ purificarsi dalla contaminazione materiale. Senza questa purificazione nessuno puo’ diventare un compagno del Signore e tornare a Dio. Percio’, per la propria purificazione spirituale, Maharaja Yudhisthira abbandono’ subito la sua opulenza regale, spogliandosi dell’abito e degli ornamenti regali.
Il kasaya, la fascia color zafferano che cinge i fianchi del sannyasi, indica il suo distacco da ogni vestito attraente, percio’ Maharaja Yudhisthira non esito’ a indossarlo. Egli perse ogni interesse per il regno e la famiglia, e si libero’ cosi’ da ogni contaminazione o designazione materiale. In genere, la gente si attacca a diverse designazioni –famiglia, societa’, paese, occupazione, ricchezze, posizione e cosi’ via. Finche’ si resta attaccati a queste designazioni si e’ considerati impuri, cioe’ contaminati dalla materia.
I cosiddetti capi dell’eta’ moderna sono attaccati alla loro nazione senza sapere che questa falsa coscienza e’ solo un’altra etichetta dell’anima condizionata dalla materia: dobbiamo lasciare queste designazioni materiali se vogliamo qualificarci per tornare a Dio. La gente sciocca adora questi uomini che muoiono in una coscienza nazionalistica, ma noi abbiamo qui l’esempio di un re, Maharaja Yudhisthira, che si preparo’ a lasciare questo mondo libero da una simile coscienza nazionalistica.
Eppure e’ ricordato ancora oggi come un grande re virtuoso, quasi allo stesso livello del Signore Supremo, Sri Rama. Quando re cosi’ virtuosi dirigono il mondo, tutti sono felici sotto ogni aspetto, percio’ questi grandi imperatori non hanno difficolta’ a governare la Terra intera".
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Haribol !
Gokula Tulasi das (RKC Mayapur)
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