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gargam
Utente Medio
Lombardia
29 Messaggi |
Inserito il - 29/06/2015 : 16:53:44
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Hare Krishna,
per cosa posso pregare Krishna, che è Dio?
Mi spiego: oltre a pregarlo chiedendogli di liberarmi dalle reti di Maya, l'energia illusoria nella quale noi anime eterne siamo intrappolati, posso pregare Krishna per cose più "terrene" e per affari più "mondani", a titolo di esempio:
-posso pregarlo per superare una malattia,tornare in salute fisica (nel caso sia magari ospedalizzato, etc..)?
-posso pregarlo per passare un esame, ottenere un lavoro?
- posso pregarlo prima di mettermi in macchina per un lungo viaggio, al fine di non fare incidenti stradali?
- posso pregarlo per chiederGli di farmi incontrare l'anima gemella, l'amore?
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RKC Mayapur
Amministratore
Estero
2308 Messaggi |
Inserito il - 02/07/2015 : 03:56:33
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Hare Krishna, grazie delle domande.
Le risposte si possono trovare "riassunte" per esempio nel verso 8.5.49 dello Srimad Bhagavatam:
yatha hi skandha-sakhanam taror mulävasecanam evam arädhanam vishnoh sarvesam ätmanas ca hi
TRADUZIONE "Quando si versa dell’acqua alla radice di un albero si soddisfano automaticamente il tronco e i rami dell’albero. Similmente, diventando devoti di Sri Vishnu, ogni essere e' servito perche' il Signore è l’Anima Suprema di tutti gli esseri viventi".
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia Bhaktivedanta Svami Prabhupada:
"E' affermato nel Padma Purana:
aradhananam sarvesam visnor aradhanam param tasmat parataram devi tadiyanam samarcanam
“Tra tutte le forme di adorazione quella rivolta a Sri Vishnu è la migliore, e ancora migliore dell’adorazione offerta a Sri Vishnu è l’adorazione offerta al Suo devoto, il vaisnava.”
Sono molti gli esseri celesti adorati dalla gente che rimane attaccata ai desideri materiali (kamais tais tair hrita-jnanah prapadyante ‘nya-devatah).
Le persone turbate da molti desideri materiali si dedicano all’adorazione di Siva, di Brahma, della dea Kalì, di Durga, di Ganesa e Surya per ottenere risultati differenti. Ma tutti questi risultati possono essere ottenuti simultaneamente con la semplice adorazione di Sri Vishnu (Sri Vishnu e' un'emanazione di Sri Krishna, n.d.r.).
E' affermato in un altro verso del Bhagavatam (4.31.14):
yatha taror mula-nisecanena tripyanti tat-skandha-bhujopasakhah pranopaharac ca yathendriyanam tathaiva sarvarhanam acyutejya
“Basta versare acqua alla radice di un albero per nutrire il tronco e tutti i rami, i frutti e i fiori e basta fornire cibo allo stomaco per soddisfare tutte le parti del corpo.
Similmente, adorando Sri Vishnu è possibile soddisfare ogni essere.”
La coscienza di Krishna non è un movimento religioso settario, anzi è destinato ad allargarsi a totale beneficio del mondo. Si può entrare in questo movimento senza distinzioni di casta, di credo, di religione o di nazionalità. Chi è educato ad adorare Dio, la Persona Suprema, Krishna, che è l’origine dei vishnu-tattva, può raggiungere la completa soddisfazione e la perfezione sotto ogni aspetto".
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In altre parole, nel processo del bhakti yoga, che e' il miglior modo di adorare Dio, sono gia' comprese tutte le preghiere per ottenere cio' che veramente ci necessita per raggiungere la piu' alta perfezione, l'amore per Krishna e il ritorno nel Suo regno trascendentale.
Percio', specialmente nelle prime fasi della nostra pratica, e' suggerito di concentrarsi su Krishna, senza nutrire alcun desiderio, eccetto quello appunto, di essere liberati dall'illusione materiale e di sviluppare attaccamento per Lui.
In seguito, quando saremo in una fase piu' matura, consapevole, sara' possibile, se proprio ci interessera' ancora, formulare richieste e pregare per ottenere qualcosa nel mondo materiale, allo scopo di utilizzarlo al Suo servizio, senza che la nostra concentrazione su Krishna ne sia distratta.
Ma finche' questa maturita' non e' stata raggiunta, pregare per ottenere qualcosa del quale non conosciamo le conseguenze, non sempre risultera' veramente favorevole al nostro progresso spirituale.
Meglio lasciar "scorrere" il nostro karma, senza grosse "forzature" che potrebbero portare risultati indesiderati. Sempre usando al massimo intelligenza e buon senso, naturalmente.
Infatti pregare per ottenere salute, sicurezza e quant'altro comunque ci serva certamente, per mantenere il corpo impegnato nel bhakti yoga, va sempre bene.
I 3 mantra dedicati al Signore Nrishimhadeva (* citati nei post successivi) cantati durante il programma spirituale del mattino, sono quelli destinati in particolare alla protezione dei devoti, come stabilito da Srila Prabhupada (si usano in situazioni pericolose, in viaggio eccetera).
Ma anche per soddisfare eventuali desideri materiali (benessere economico, familiare ecc.), e' sempre meglio rivolgersi comunque a Krishna, piuttosto che ad altri (esseri celesti), o piuttosto che adottare mezzi illeciti, o in qualche modo discutibili.
Il verso 2.3.10 sempre dello Srimad Bhagavatam, citato nel prossimo post, lo afferma in modo molto chiaro.
Tuttavia dovremmo mantenere l'obbiettivo finale di liberarci, dai desideri materiali, se vogliamo essere trasferiti nel mondo spirituale. Altrimenti potremmo ritardare la nostra liberazione, anche se ci stiamo (giustamente) rivolgendo al Signore, per soddisfare le nostre aspettative.
Buon proseguimento e un caro saluto, Haribol !
Gokula Tulasi das (RKC Mayapur)
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RKC Mayapur
Amministratore
Estero
2308 Messaggi |
Inserito il - 02/07/2015 : 04:19:55
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Srimad Bhagavatam, Canto 2, Capitolo 3, Verso 10:
akamah sarva-kamo va moksa-kama udara-dhih tivrena bhakti-yogena yajeta purusam param
TRADUZIONE
"L’uomo intelligente, che sia pieno di desideri materiali, che sia privo di ogni desiderio o che desideri la liberazione, deve con tutto se’ stesso adorare Dio, il Tutto supremo e assoluto".
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia Bhaktivedanta Svami Prabhupada:
"Nella Bhagavad-gita Sri Krishna, il Signore Supremo, e’ designato col termine purusottama, la Persona Suprema. Lui solo e’ in grado di dare la liberazione agli impersonalisti assorbendoli nel brahmajyoti, lo splendore luminoso che emana dal Suo corpo. Come i raggi solari non possono esistere senza il sole, il brahmajyoti non puo’ avere un’esistenza separata dal Signore.
Chi desidera dunque fondersi nel brahmajyoti impersonale e supremo dovra’ ugualmente adorare il Signore con la pratica del bhakti-yoga, come raccomanda questo verso dello Srimad-Bhagavatam. Questo verso mette in risalto che il bhakti-yoga e’ la via che porta a ogni perfezione.
Il capitolo precedente affermava gia’ che il bhakti-yoga e’ lo scopo finale del karma-yoga e del jnana-yoga, e questo capitolo insegna a sua volta che il bhakti-yoga e’ il fine ultimo delle diverse forme di adorazione dedicate agli esseri celesti. Questo verso raccomanda dunque a tutti, anche a coloro che aspirano ai piaceri materiali o a liberarsi dai legami della materia, di dedicarsi seriamente a questa via suprema di realizzazione spirituale.
Il termine akamah indica l’assenza di ogni desiderio materiale. Poiche’ per natura, l’essere individuale fa parte integrante del tutto supremo e assoluto, il purusam purnam, ha come funzione naturale quella di servire l’essere Supremo, proprio come le diverse parti del copro sono destinate, per natura, a servire il corpo intero. Non avere desideri non significa dunque essere inerti come la pietra, ma significa essere coscienti della propria vera posizione e desiderare soltanto la soddisfazione del Signore Supremo.
Nel suo Sandarbha, Srila Jiva Gosvami descrive questa mancanza di desideri: bhajaniya-parama-purusa-sukha-matra-sva-sukhatvam, il che significa che bisogna trovare la felicita’ unicamente nella felicita’ del Signore Supremo. Questa verita’ e’ talvolta intuita dall’anima condizionata in questo mondo materiale, ma questa intuizione scaturita dalla mente incolta di uomini dall’intelligenza debole si concretizza nell’altruismo, nella filantropia, nel socialismo e nel comunismo. Questa tendenza a voler aiutare il prossimo in questo mondo a livello di una famiglia, di una collettivita’, di un popolo, di una societa’ o dell’umanita’ intera riflette parzialmente il sentimento originale dell’anima pura, che trova la propria felicita’ nella felicita’ del Signore Supremo.
Le gopi di Vrajabhumi sono l’esempio perfetto di questi sentimenti sublimi diretti al Signore. Le gopi amavano il Signore senza aspettarsi nulla in cambio; questa e’ la perfezione della mentalita’ detta akama. Il kama, cioe’ il desiderio di trovare la propria soddisfazione, si manifesta pienamente nel mondo materiale, mentre l’akamah trova la sua manifestazione perfetta nel mondo spirituale. Anche il desiderio di diventare tutt’uno col Signore, cioe’ di fondersi nel brahmajyoti, puo’ essere considerato kama se si vuole provare la soddisfazione di essere liberi dalle sofferenze prodotte dalla materia. Il puro devoto non aspira affatto a essere liberato da queste sofferenze. Anche se privato di questa cosiddetta liberazione, il puro devoto non desidera altro che soddisfare il Signore. Sotto l’influenza del kama, Arjuna rifiutava di combattere sul campo di battaglia di Kuruksetra perche’ desiderava risparmiare i componenti della sua famiglia per assicurarsi il proprio piacere. Ma essendo un puro devoto accetto’ di combattere secondo l’ordine del Signore, perche’ comprese che il suo primo dovere era quello di sacrificare il proprio piacere per il piacere del Signore. Fu cosi’ che raggiunse l’akama, la perfezione stessa dell’essere perfetto.
Quanto alle parole udara-dhih, esse indicano una persona che ha una visione ampia. Coloro che sono pieni di desideri materiali adorano esseri celesti minori e cio’ e’ definito nella Bhagavad-gita (7.20) con le parole hrita-jnana, che indicano l’intelligenza di chi ha perduto la ragione.
E’ impossibile ottenere un qualsiasi beneficio da un essere celeste senza che il Signore Supremo lo permetta. Percio’ chi possiede una visione ampia sa riconoscere nel Signore la volonta’ sovrana, fosse anche per ottenere benefici materiali; di conseguenza si dedichera’ direttamente all’adorazione del Signore, anche se aspira ancora al piacere dei sensi o alla liberazione. E’ dunque dovere di ognuno –l’akama, il sakama e il moksa-kama- adorare il Signore con tutto se’ stesso, praticando il bhakti-yoga senza mischiarlo col karma o col jnana. Come un raggio di sole inalterato possiede una grande potenza –ed e’ percio’ chiamato tivra-, cosi’ e’ per la pratica inalterata del bhakti-yoga: il canto, l’ascolto e le altre attivita’ devozionali possono essere compiute da tutti, indipendentemente dall’interesse personale di ognuno".
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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 03/07/2015 : 06:32:56
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SRI NRSIMHA PRANAMA (Preghiere al Signore Nrishimhadeva, anche per protezione personale ed altrui)
1) namas te narasimhaya prahladahlada-dayine hiranyakasipor vaksah sila-tanka-nakhalaye
Offro i miei omaggi a Sri Narasimha, che sempre procura gioia a Prahlada Maharaja e le cui unghie sono come uno scalpello sul petto di pietra del demone Hiranyakasipu.
2) ito nrisimhah parato nrisimho yato yato yami tato nrisimhah bahir nrisimho hridaye nrisimho nrisimham adim saranam prapadye
Sri Nrsimha è qui ed è anche là. Dovunque io vada Sri Nrsimha è là. Egli è nel cuore ed è anche al di fuori. Mi abbandono al Signore Nrisimha, che è l'origine di tutte le cose ed è il rifugio supremo.
3) tava kara-kamala-vare nakham adbhuta-sringam dalita-hiranyakasipu-tanu-bhringam kesava dhrita-narahari-rupa jaya jagadisa hare (jaya jagadisa hare jaya jagadisa hare)
O Kesava! O Signore dell'universo! O Signore Hari, che hai assunto l'aspetto di un essere metà uomo e metà leone! Tutte le glorie a Te! Proprio come si può schiacciare facilmente tra le unghie una vespa, così il corpo del demone Hiranyakasipu simile a una vespa, è stato squarciato dalle poderose unghie appuntite delle Tue meravigliose mani di loto.
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