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william
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Lombardia
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Inserito il - 25/05/2012 : 18:21:51
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hare krisna,mi spiegate chi decide che tipo di corpo assumero' nella mia prossima vita:maya?,le mie azioni in questa vita?,i miei ultimi pensieri al momento della morte?io no di certo, questo lo ho capito, ma in base a che o a cosa non mi e' affatto chiaro. Se potete aiutarmi vi ringrazio.
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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 27/05/2012 : 23:29:27
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Caro William, Hare Krishna, grazie del messaggio e delle domande, le piu' importanti che una persona possa fare nella vita.
Infatti e' una caratteristica specifica dell'essere umano, quella di potersi interrogare su cosa c'e' dopo la morte, chi decide la nostra prossima destinazione, quali saranno le condizioni che incontreremo e cosi' via, per poter prendere le misure necessarie ad assicurarsi un futuro felice.
In generale, la risposta e' che esistono autorita' superiori, chiamate deva (esseri celesti), le quali sono preposte a gestire l'Universo in cui viviamo e tutte le sue leggi, comprese quelle che regolano la trasmigrazione dell'anima, o "samsara" (in Sanscrito), il ciclo di nascite e morti.
Infatti noi, anime individuali eterne, attraversiamo innumerevoli vite in diversi corpi materiali, animali, vegetali, umani ecc., e questi corpi ci sono assegnati appunto da autorita' superiori, nella fattispecie da Yamaraja, l'essere celeste incaricato di tale compito, o da suoi assistenti, in base alle azioni che abbiamo compiuto in questa vita e nelle precedenti.
La discriminante per sapere che tipo di corpo e quali condizioni di vita ci aspettano in futuro, e' costituita dalle ingiunzioni vediche, che rappresentano il Dharma, la legge di Dio.
Proprio come vivendo in un qualunque Stato e' obbligatorio conoscerne e seguirne le leggi, cosi' nella creazione materiale, lo "Stato" di Dio, creato e mantenuto da Lui, e' obbligatorio conoscere e attenersi al Dharma, altrimenti andremo incontro a spiacevoli sofferenze, individuali e collettive (come vediamo succedere ai giorni nostri, dato che appunto, quasi nessuno conosce il Dharma, e tantomeno lo segue).
I principi del Dharma cosi’ come la loro applicazione pratica sono presentati in molti dei libri tradotti e commentati da Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada, in particolare nello Srimad Bhagavatam, che descrive nel 6° Canto una conversazione tra i Vishnuduta, compagni del Signore a Vaikuntha, il mondo spirituale, e gli Yamaduta, assistenti di Yamaraja, colui che punisce i peccatori.
Durante tale conversazione, gli Yamaduta spiegano che le punizioni sono assegnate proprio in base alle ingiunzioni vediche, in quanto i veda rappresentano la legge, la norma universale che tutti gli esseri sono tenuti a seguire.
Qui puoi trovare una presentazione del 6° Canto: www.facebook.com/note.php?note_id=315064974697
Lo stesso episodio e’ ripreso anche nel libro intitolato “Una Seconda Opportunita'”, in cui si racconta l’antica storia di Ajamila, un’esperienza di “pre-morte” (N.D.E., Near Death Experience in Inglese), risalente a molto tempo fa. Ne puoi trovare la presentazione qui: www.facebook.com/note.php?note_id=407656209697
Nel 3° e nel 5° Canto sempre dello Srimad Bhagavatam, sono descritte inoltre alcune delle punizioni inflitte dagli Yamaduta alle anime condizionate che devono essere riformate, per aver violato il Dharma.
Puoi richiedere questi ed altri libri di Bhaktivedanta Svami Prabhupada (vedine il catalogo completo qui: www.radiokrishna.com/libri_2/ ) alla redazione di RKC Terni, on line a questa pagina www.radiokrishna.com/carrello/ oppure ai seguenti recapiti:
ISKCON Terni - Radio Krishna Centrale Strada del Gioglio 47 - 05100 Terni Telefono: 0744 432033 E-Mail 1 segreteria@associazionevedica.it E-Mail 2 lilavilasini108@gmail.com Sito Web www.radiokrishna.com/terni
Puoi inoltre visionarne, ascoltarne e scaricarne alcuni gratuitamente da questa pagina:
www.radiokrishna.com/books_online.php
Nei prossimi post riporteremo una parte della conversazione menzionata sopra, tra i Vishnuduta e gli Yamaduta, estratta dal 6° Canto dello Srimad Bhagavatam, e parleremo del metodo che ci permette di sfuggire al ciclo di nascite e morti e alle sofferenze materiali, metodo conosciuto come bhakti yoga, di cui puoi trovare una guida pratica qui: www.radiokrishna/bhaktiyoga
Alla prossima, Haribol !
Gokula Tulasi das
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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 28/05/2012 : 14:13:29
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Hare Krishna, ecco qui un estratto dallo Srimad Bhagavatam, 6° Canto, Capitolo 1, a riguardo del Dharma, i principi universali della religione.
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VERSO 38
TRADUZIONE
I messaggeri benedetti di Sri Vishnu, i Vishnuduta, dissero: Se siete veramente i servitori di Yamaraja, dovete spiegarci il significato dei principi religiosi e i sintomi dell'irreligione.
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
Questa domanda rivolta agli Yamaduta dai Vishnuduta e' molto importante. Un servitore deve conoscere le istruzioni del suo padrone. I servitori di Yamaraja pretendevano di eseguire i suoi ordini; i Vishnuduta allora, con molta intelligenza, li interrogarono sui segni che contraddistinguono i principi della religione e quelli dell'irreligione. Il vaisnava conosce perfettamente questi principi perche' ha conoscenza delle istruzioni di Dio, la Persona Suprema. [...]
La domanda dei Vishnuduta e' molto pertinente. Colui che pretende di rappresentare un'altra persona deve conoscerne perfettamente la missione. [...]
VERSO 39
TRADUZIONE
Quale' il metodo descritto per punire altre persone? Chi e' il vero candidato alla punizione? Tutti i karmi impegnati nell'attività interessata sono passibili di punizione, o solo alcuni di loro ?
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
Chi ha il potere di punire gli altri non dovrebbe farlo indiscriminatamente. Esistono innumerevoli esseri viventi, che abitano per la maggior parte nel mondo spirituale e sono detti nitya-mukta, eternamente liberati. Non si puo' neppure parlare di giudicare questi esseri liberati. Solo una piccola parte di esseri viventi, forse un quarto del numero totale, vive nel mondo materiale, e tra gli esseri di questo mondo materiale la maggior parte -8.000.000 su 8.400.000 specie di vita— e' inferiore all'uomo.
Questi esseri non sono passibili di punizione, perche' si evolvono automaticamente sotto le leggi della natura materiale. Gli esseri umani che hanno una coscienza sviluppata sono responsabili delle proprie azioni, ma non tutti sono passibili di punizione. Coloro che s'impegnano in elevate attivita' virtuose sono al di la' della punizione. Soltanto coloro che s'impegnano in attività colpevoli possono essere puniti. I Vishnuduta domandarono dunque a chi debba essere inflitta la punizione e perche' Yamaraja e' stato designato per discriminare tra colpevoli e innocenti. Come bisogna giudicare ?Quale' il principio fondamentale dell'autorita' ? Queste sono le domande sollevate dai Vishnuduta.
VERSO 40
TRADUZIONE
Gli Yamaduta risposero: Cio' che e' prescritto nei Veda costituisce il dharma, i principi della religione, e tutto cio' che vi si oppone e' irreligione. I Veda sono Dio stesso, la Persona Suprema, Narayana, e sono nati da soli. Questo e' cio' che abbiamo ascoltato da Yamaraja.
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
I servitori di Yamaraja hanno risposto bene. Non si sono fabbricati i propri principi della religione o dell'irreligione, ma hanno spiegato cio' che avevano sentito dalla loro autorita', Yamaraja.
Mahajano yena gatah sa panthah: bisogna seguire i mahajana, le persone autorizzate; e poiche' Yamaraja e' una delle dodici autorita', gli Yamaduta, i suoi servitori, risposero con perfetta chiarezza dicendo "susruma", "abbiamo ascoltato".
Gli uomini della civilta' moderna, speculando con la mente, cercano di fabbricarsi principi religiosi che sono sempre imperfetti. Questo non e' dharma. Essi non sanno distinguere tra dharma e adharma. Come afferma l'inizio dello Srimad-Bhagavatam, dharmah projjhita-kaitavo 'tra: lo Srimad-bhagavata-dharma rifiuta il dharma che non e' sostenuto dai Veda.
Il bhagavata-dharma comprende solo cio' che e' dato da Dio, la Persona Suprema. Il bhagavata-dharma e' "sarva-dharman parityajya mam ekam saranam vraja": bisogna accettare l'autorita di Dio, la Persona Suprema, e sottomettersi a Lui e a tutte le Sue istruzioni. Questo e' il dharma.
Arjuna, per esempio, pensando che la violenza fosse adharma non voleva combattere, ma Krishna lo spinse al combattimento. Arjuna esegui' gli ordini di Krsna, percio' e' un vero dharmi, in quanto gli ordini di Krishna sono dharma. Krishna insegna nella Bhagavad-gita (15.15), vedais ca sarvair aham eva vedyo: "Il vero scopo dei Veda, della conoscenza, e' quello di conoscerMi." Colui che conosce perfettamente Krishna e' liberato, come insegna Krishna nella Bhagavad-gita (4.9):
janma karma ca me divyam evam yo vetti tattvatah tyaktva deham punar janma naiti mam eti so 'rjuna
"O Arjuna, colui che conosce la natura trascendentale della Mia apparizione e delle Mie attivita' non dovra' piu' rinascere nel mondo materiale quando lascia il corpo, ma raggiunge la Mia dimora eterna".
Colui che comprende Krishna ed esegue i Suoi ordini e' degno di ritornare a Dio, nella sua dimora originale. Concludiamo dunque affermando che dharma, la religione, corrisponde a cio' che e' prescritto nei Veda, e adharma, l'irreligione, corrisponde a tutto cio' che non e' sostenuto dai Veda. 11 dharma non è stato fabbricato da Narayana. Come affermano i Veda, asya mahato bhutasya nisvasitam etad yad rig-vedah iti: le regole del dharma emanano dal respiro di Narayana, l'Essere Supremo.
Narayana esiste eternamente ed eternamente respira, percio' anche le istruzioni di Narayana, dharma, esistono eternamente. Srila Madhvacarya, l'acarya originale per coloro che appartengono alla Madhva-Gaudiya-sampradaya, afferma:
vedanam prathamo vakta harir eva yato vibhuh ato visnv-atmaka veda ity ahur veda-vadinah
Le parole trascendentali dei Veda emanano dalla bocca di Dio, la Persona Suprema; i principi vedici, quindi, devono essere considerati i principi vaisnava, in quanto all'origine dei Veda c'è Vishnu. I Veda non contengono altro che le istruzioni di Vishnu, e colui che segue i principi vedici e' un vaisnava. Un vaisnava non è un componente di una comunità artificiale in questo mondo materiale; un vaisnava e' colui che conosce veramente i Veda, come conferma la Bhagavad-gita (vedais ca sarvair aham eva vedyah).
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(continua)
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RKC Mayapur
Amministratore
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Inserito il - 29/05/2012 : 08:49:17
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VERSO 41
TRADUZIONE
La causa suprema di tutte le cause, Narayana, Si trova nella Sua dimora nel mondo spirituale, ma controlla ugualmente l'intera manifestazione cosmica secondo le tre influenze della natura materiale —sattva-guna, rajo-guna e tamo- guna. In questo modo tutti gli esseri ottengono differenti qualita', differenti nomi [brahmana, ksatriya e vaisya], differenti doveri secondo l'istituzione del varnasrama, e differenti forme. Percio' Narayana e' la causa dell'intera manifestazione cosmica.
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
I Veda (Svetasvatara Upanisad, 6.8) ci informano:
na tasya karyam karanam ca vidyate na tat-samas cabhyadhikas ca drsyate parasya saktir vividhaiva sruyate svabhavikl jnana-bala-kriya ca
Narayana, Dio, la Persona Suprema, e' onnipotente e possiede molteplici energie. Egli puo' quindi rimanere nella Sua dimora e controllare e manipolare senza sforzo l'intera manifestazione cosmica mediante l'azione delle tre influenze della natura materiale —sattva-guna, rajo-guna e tamo-guna.
Queste interazioni sono la causa delle diverse forme di corpi, di attivita' e di trasformazioni che si susseguono in modo perfetto. Poiche' il Signore e' perfetto, tutto funziona come se Egli esercitasse un controllo diretto e partecipasse all'azione. Gli atei, coperti dalle tre influenze della natura materiale, non possono rendersi conto che Narayana e' la causa suprema dietro a ogni attivita'.
Krishna afferma nella Bhagavad-gita (7.13):
tribhir gunamayair bhavair ebhih sarvam idam jagat mohitam nabhijanati mam ebhyah param avyayam
"Illuso dalle tre influenze materiali (virtù, passione e ignoranza) il mondo intero ignora chi sono Io, l'Inesauribile, che trascende ogni influenza materiale."
[...]
Nella Brahma-samhita (5.1) e' affermato:
isvarah paramah krsnah sac-cid-ananda-vigrahah anadir adir govindah sarva-karana-karanam
"Krishna, che e' conosciuto come Govinda, e' il controllore supremo. Egli possiede un corpo eterno e spirituale, pieno di felicita', ed e' l'origine di tutto cio' che esiste. Poiche' non ha altra origine all'infuori di Se', Egli e' la causa prima di tutte le cause."
VERSO 42
TRADUZIONE
Il sole, il fuoco, lo spazio, l'aria, gli esseri celesti, la luna, la sera, il giorno, la notte, le direzioni, l'acqua, la terra e l'Anima Suprema stessa sono tutti testimoni delle attivita' dell'essere individuale.
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
I seguaci di alcune sette religiose, specialmente i cristiani, non credono nelle reazioni del karma. Una volta avemmo una discussione con un dotto professore cristiano perche' egli, considerando che le persone sono punite generalmente dopo l'esame delle testimonianze dei loro misfatti, si domandava chi fossero i testimoni delle azioni del karma passato che determina le attuali conseguenze. Gli Yamaduta danno qui la risposta a questo genere di persone.
L'anima condizionata pensa di agire furtivamente, convinta che nessuno possa vedere i suoi peccati, ma sappiamo dagli sastra [scritture, n.d.r.] che ci sono invece molti testimoni inclusi il sole, il fuoco, il cielo, l'aria, la luna, gli esseri celesti, la sera, il giorno, la notte, le direzioni, l'acqua, la terra e l'Anima Suprema stessa che risiede nel cuore dell'anima individuale.
Non c'e' dunque scarsita' di testimoni. Poiche' sia questi testimoni sia il Signore Supremo esistono effettivamente, molti esseri individuali sono elevati ai sistemi planetari superiori oppure degradati a quelli inferiori, compresi i pianeti infernali. Non esistono irregolarita', perche' ogni cosa avviene sotto il perfetto controllo del Signore Supremo, svabhaviki jnana-bala-kriya ca. I testimoni di cui parla questo verso sono menzionati anche in altre Scritture vediche:
aditya-candrav anilo 'nalas ca dyaur bhumir àpo hrdayam yamas ca ahas ca ratris ca ubhe ca sandhye dharmo 'pi janati narasya vrittam
VERSO 43
TRADUZIONE
I candidati alla punizione sono coloro che hanno deviato dai loro doveri prescritti, come confermano questi numerosi testimoni. Tutti coloro che s'impegnano nelle attivita' interessate possono essere sottoposti a punizione in relazione ai loro peccati.
VERSO 44
TRADUZIONE O abitanti di Vaikuntha, voi siete senza peccato, ma coloro che vivono in questo mondo materiale sono tutti karml, sia che agiscano in modo virtuoso sia che agiscano in modo empio. Poiche' sono contaminati dalle tre influenze della natura e devono agire di conseguenza, essi possono compiere entrambi questi tipi di azioni. Una persona che ha accettato un corpo materiale non puo' rimanere inattiva; il peccato quindi e' inevitabile per colui che agisce sotto l'influenza della natura materiale. Percio' tutti gli esseri di questo mondo materiale sono passibili di punizione.
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
La differenza tra gli esseri umani e gli esseri non appartenenti alla specie umana sta nel fatto che un uomo dovrebbe agire seguendo le istruzioni dei Veda. Sfortunatamente, gli uomini s'inventano la propria linea di azione senza fare riferimento ai Veda. Tutti quindi commettono azioni colpevoli e sono passibili di punizione.
VERSO 45
TRADUZIONE
In proporzione alle attività religiose o irreligiose compiute nella vita in corso, l'essere deve godere o soffrire nella vita successiva per le reazioni del suo karma.
SPIEGAZIONE di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
Nella Bhagavad-gita (14.18) e' affermato:
urdhvam gacchanti sattva-stha madhye tisthanti rajasah jaghanya-guna-vrtti-stha adho gacchantì tamasah
"Coloro che agiscono sotto l'influenza della virtu' sono elevati ai sistemi planetari superiori per diventare esseri celesti, coloro che agiscono in modo ordinario, e non commettono troppe attività colpevoli, rimangono in questo sistema planetario intermedio, mentre coloro che compiono attività colpevoli detestabili devono cadere nella vita infernale".
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Fine citazione
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RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 29/05/2012 : 08:56:18
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Vediamo quindi che la nostra prossima destinazione dipende dal tipo di attivita' che abbiamo compiuto in questa vita e nelle precedenti, attivita' che sono tutte scrupolosamente registrate dagli esseri celesti, in modo che non ci siano errori o imprecisioni di sorta.
Fortunatamente e' possibile uscire da questo sistema di controllo, liberarsi da tutte le attivita' materiali, sia virtuose che empie, e tornare a Dio, nel mondo spirituale, la nostra dimora originale, dove non esistono sofferenze e la vita e' eternamente piena di conoscenza e felicita' (sad-cid-ananda).
Il metodo con cui si puo' ottenere tale risultato e' il bhakti yoga, che ci pone ad un livello di esistenza trascendentale, al di sopra delle reazioni del karma ordinario.
Perfino un piccolissimo impegno nel bhakti yoga, permette di sfuggire alle piu' grandi sofferenze infernali, come abbiamo gia' spiegato sul forum, per esempio qui: https://padasevanam.mediarama.com/rkcforum/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1380
Tuttavia chi ne ha capito l'importanza e l'urgenza, fara' un buon uso della forma di vita umana e si impegnera' in questo metodo al massimo delle proprie capacita', garantendosi' cosi' il ritorno a Krishna, nel mondo spirituale: www.radiokrishna.com/bhaktiyoga
Buona pratica, Haribol !
Gokula Tulasi das |
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william
Utente Medio
Lombardia
20 Messaggi |
Inserito il - 15/07/2012 : 19:18:54
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Vi rigrazio di cuore della risposta siete molto professionali,analizzero'le vostre risposte. HareKrisna. |
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RKC Mayapur
Amministratore
Estero
2306 Messaggi |
Inserito il - 16/07/2012 : 16:23:09
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Grazie a te dell'interesse, Hare Krishna ! |
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