RKC Mayapur
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Inserito il - 15/07/2010 : 11:58:23
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Hare Krishna a tutti,
la dieta che seguono i devoti di Krishna e' chiamata "strettamente vegetariana" ("strictly vegetarian", in Inglese), e non comprende carne, pesce, uova, aglio, cipolla, funghi ed altri vari elementi, descritti per esempio qui: https://padasevanam.mediarama.com/rkcforum/forum/topic.asp?TOPIC_ID=54
Poiche' il latte di mucca e i suoi derivati possono essere consumati, questa dieta viene spesso confusa con quella latto-vegetariana, tuttavia il termine non e' del tutto preciso (infatti i devoti non assumono prodotti preparati con latte di capra, di bufala o di pecora, ne' formaggi contenenti caglio animale, per esempio).
Questa dieta deriva dall'ayur-veda, la scienza medica risalente agli antichi Veda, dove e' spiegato perfettamente quali cibi sono adatti all'uomo e quali non lo sono.
Parlare di carenza proteica, vitaminica o di altri elementi "nutrienti" che deriverebbero dalla carne, e' un'invenzione del tutto errata della cosiddetta "scienza" moderna, infatti il corpo umano ha un'apparato digestivo COMPLETAMENTE erbivoro, come si puo' dedurre anche da qualsiasi testo di anatomia. Per comodita', ne abbiamo riportato il confronto con quello degli animali erbivori o fruttivori, in una tabella a questa pagina: www.radiokrishna.com/vegetariani.php
Da cio' si puo' facilmente capire come gli alimenti a base di carne animale (il pesce e' comunque un'animale, e l'uovo contiene gli elementi che formeranno un corpo animale) non siano assolutamente adatti all'essere umano, perche' il suo sistema digestivo e' incompatibile con essi. Percio' in realta', assumendo cibo del genere, provocheremo soltanto danni al nostro corpo, a lungo andare anche molto gravi, come dimostrato innumerevoli volte dalle statistiche relative a molte delle malattie "comuni" nella nostra societa'.
La seguente e' una serie di articoli in proposito (la maggior parte in Inglese) tratta da una rapida ricerca in internet, ma se ne possono trovare numerose altre (naturalmente RKC non si assume alcuna responsabilita' per quanto affermatovi e non condivide necessariamente le opinioni di alcuno dei siti in questione, citati solamente a titolo dimostrativo):
www.naturalnews.com/026778_cancer_pancreatic_cancer_meat.html www.naturalnews.com/026660_cancer_vegetarians_meat.html www.naturalnews.com/026692_meat_cancer_red_meat.html www.naturalnews.com/026131.htm www.naturalnews.com/027517_vegetarians_cancer_risk.html
Altri problemi provocati dall'inutile consumo di carne nel mondo sono descritti qui : www.repubblica.it/2008/01/sezioni/ambiente/bistecca-terra/bistecca-terra/bistecca-terra.html , qui: www.guardian.co.uk/environment/2008/sep/30/food.ethicalliving , qui: http://fleischverbot.info/petition/ , qui: www.repubblica.it/2008/09/sezioni/ambiente/carne-ambiente/carne-ambiente/carne-ambiente.html e qui: www.repubblica.it/2009/05/sezioni/ambiente/gand-carne/gand-carne/gand-carne.html e in molti altri siti autorevoli (idem come sopra: RKC non ne condivide necessariamente le affermazioni).
I Veda inoltre, ci forniscono indicazioni anche sulla natura di tutti gli alimenti: ve ne sono alcuni che favoriscono la virtu', altri la passione, altri ancora l'ignoranza, ed e' opportuno che l'uomo si nutra soltanto di quelli in virtu' (latte di mucca, cereali, verdure, frutta ecc.), in modo da sviluppare buone ed elevate qualita'.
Ma soprattutto, questi sono gli unici cibi che possono essere offerti a Krishna, Dio, la persona suprema, come Egli Stesso dice nella Bhagavad-Gita (9.26):
patram puspam phalam toyam yo me bhaktya prayacchati tad aham bhakty-upahritam asnami prayatatmanah
TRADUZIONE
"Se qualcuno Mi offre con amore e devozione una foglia, un fiore, un frutto dell'acqua, accetterò la sua offerta".
SPIEGAZIONE di Bhaktivedanta Svami Prabhupada:
"La persona intelligente che vuole raggiungere una dimora permanente dove godere di un'eterna felicità deve situarsi nella coscienza di Krishna e impegnarsi nel servizio d'amore al Signore. Il metodo per ottenere questo meraviglioso risultato è molto facile e può essere praticato anche dal più povero tra i poveri, privo di qualsiasi requisito. La sola qualifica richiesta è quella di essere un puro devoto del Signore. Non importa ciò che si è o dove si è. Il metodo è così facile che basta offrire una foglia, un frutto o dell'acqua al Signore Supremo in un attitudine di amore genuino, e il Signore sarà contento di accettare l'offerta. Nessuno deve dunque sentirsi escluso dalla coscienza di Krishna perché questo metodo è facile e universale. Chi può essere tanto sciocco da non voler essere cosciente di Krishna grazie a questo semplice metodo e raggiungere così la perfezione dell'esistenza, una vita di eternità, felicità e conoscenza? Krishna vuole soltanto un servizio d'amore e nient'altro. Krishna accetta anche un fiorellino dal Suo puro devoto. Non accetta invece alcun genere di offerta da un non devoto. Egli non ha bisogno di niente da nessuno perché è sufficiente in Se stesso, eppure accetta l'offerta del Suo devoto in uno scambio di amore e di affetto. Sviluppare la coscienza di Krishna è la più alta perfezione della vita. In questo verso la parola bhakti è citata due volte per dichiarare con più enfasi che il servizio devozionale (bhakti) è il solo mezzo per avvicinare Krishna. Nessun'altra condizione, come diventare un brahmana, un grande erudito, un uomo molto ricco o un grande filosofo, può indurre Krishna ad accettare qualche offerta. Senza il principio essenziale della bhakti, niente può indurre il Signore ad accettare qualcosa da qualcuno. Il metodo è eterno. È azione diretta nel servizio al Tutto assoluto. Dopo aver dimostrato di essere il Signore originale, il beneficiario supremo e il vero oggetto di tutte le offerte sacrificali, Krishna rivela quali offerte desidera ricevere.
Infatti, se vogliamo voltarci al Signore col servizio di devozione e purificarci per raggiungere lo scopo dell'esistenza, che è il servizio d'amore assoluto al Signore, la prima cosa è sapere ciò che Egli Si aspetta da noi. Chi ama Krishna Gli offrirà tutto ciò che Lui desidera, e non ciò che gradisce o non ha chiesto. Niente carne dunque, né pesce né uova, che Egli del resto non accetterebbe. Il Signore indica chiaramente in questo verso le offerte che desidera ricevere e che accetterà con piacere: una foglia, un frutto, un fiore, dell'acqua. Se avesse voluto carne, pesce o uova, non avrebbe mancato di menzionarli! È evidente quindi che non accetterà tali offerte. Verdure, cereali, frutta, latte e acqua sono il nutrimento adatto all'essere umano, e Krishna stesso lo raccomanda. Nessun altro alimento deve dunque esserGli offerto, perché lo rifiuterebbe. Se non si rispetta il Suo desiderio, come si può parlare di amore e di devozione per Dio? Sri Krishna spiegava, nel verso tredici del terzo capitolo, che soltanto i cibi offerti in sacrificio sono puri e adatti a nutrire coloro che vogliono progredire verso lo scopo dell'esistenza e liberarsi dalla schiavitù materiale. Invece quelli che non offrono il loro cibo in sacrificio, aggiungeva il Signore nello stesso verso, mangiano solo peccati; ogni boccone che ingoiano li fa sprofondare sempre più nei grovigli della natura materiale. Viceversa, preparare piatti vegetariani semplici e saporiti, offrirli davanti all'immagine di Krishna o davanti alla murti, la Sua forma nel tempio, prosternandoci e pregandoLo di accettare la nostra umile offerta, sono atti che ci fanno certamente progredire nella vita., che purificano il nostro corpo, e producono tessuti cerebrali più fini schiarendo così i nostri pensieri. Ma soprattutto, l'offerta dev'essere fatta con un sentimento d'amore. Krishna non ha bisogno di cibo, Lui possiede già tutto quello che esiste ma accetta l'offerta di chi desidera soddisfarLo in questo modo. Perciò l'ingrediente principale nella preparazione, nella presentazione come nell'offerta di questi piatti, è l'amore per Krishna.
Il filosofo impersonalista che vuole sostenere che la Verità Assoluta non è una persona ed è quindi privo di organi sensoriali, non può capire questo verso della Bhagavad-gita. Per lui si tratta di una metafora o di una prova della materialità di Krishna, l'autore della Bhagavad-gita. Invece Krishna, Dio, il Signore Supremo, possiede sensi che sono spirituali e possono compiere, ciascuno, le funzioni di tutti gli altri. Ciò implica la qualità di assoluto che si attribuisce a Krishna; se Krishna non avesse i sensi, come potremmo chiamarLo maestro di tutte le perfezioni? Nel settimo capitolo Krishna spiegava come Egli fecondi la natura materiale introducendovi gli esseri viventi, e tutto ciò sotto l'azione del Suo sguardo soltanto. E qui possiamo capire che semplicemente ascoltando le parole d'amore pronunciate dal Suo devoto quando Gli presenta la sua offerta, Krishna può veramente mangiare e gustare gli alimenti che si pongono davanti a Lui. È questo un punto molto importante, da sottolineare bene: poiché Krishna è assoluto, il Suo senso dell'udito può compiere le funzioni del Suo senso del gusto; ascoltare, per Lui, non è differente dal mangiare o gustare. Ma soltanto il devoto, che senza interpretazioni inutili accetta Krishna come Egli stesso Si descrive, può capire come la Verità Assoluta possa prendere del cibo e deliziarsene".
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Solo in questo modo infatti, cioe' offrendo il cibo (vegetariano) al Signore e accettando i Suoi resti, lo purificheremo da ogni reazione karmica e saremo liberi da ogni peccato. La sola dieta vegetariana, invece, non permette tale purificazione perche' comporta comunque l'uccisione di altri esseri, di cui dovremo subire le conseguenze in futuro, sottoforma di karma (anche le piante e gli alberi, i vegetali, sono esseri viventi).
Altre informazioni in proposito, e la procedura completa per l'offerta del cibo, si possono trovare qui: https://padasevanam.mediarama.com/rkcforum/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1086
Haribol !
Gokula Tulasi das
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