RKC Mayapur
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Inserito il - 28/01/2010 : 05:13:16
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Hare Krishna, perche' un non-devoto non possa avere buone qualita' (e quali siano queste qualita') e' spiegato per esempio nello Srimad Bhagavatam 5.18.12:
yasyasti bhaktir bhagavaty akincana sarvair gunais tatra samasate surah harav abhaktasya kuto mahad-gunah manorathenasati dhavato bahir
TRADUZIONE
"Tutte le buone qualita' degli esseri celesti, come la religione, la conoscenza e la rinuncia, si manifestano nel corpo di chi ha sviluppato una devozione pura per Vasudeva, la Persona Suprema. D'altra parte, una persona priva di servizio devozionale e impegnata in attività materiali non ha buone qualità. Anche se è abile nella pratica dello yoga mistico o se si sforza onestamente di mantenere la sua famiglia e i suoi parenti, egli deve essere guidato dalle sue stesse speculazioni mentali e si deve impegnare al servizio dell'energia esterna del Signore. Come può esserci qualche buona qualità in un tale uomo ?"
SPIEGAZIONE di Bhaktivedanta Svami Prabhupada:
"[...] Tutti gli esseri viventi sono parti integranti di Krishna, percio' quando risvegliano la loro originale coscienza di Krishna, possiedono tutte le buone qualità di Krishna, in piccola quantità. Quando qualcuno si impegna nei nove metodi del servizio devozionale [... A questo proposito puoi vedere la seguente discussione: https://padasevanam.mediarama.com/rkcforum/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1408 , n.d.r.], il suo cuore si purifica, ed egli comprende immediatamente la propria relazione con Krishna: risveglia quindi le sue qualità originali della coscienza di Krishna.
Nell' Adi-lila della Sri Caitanya-caritamrita, nel capitolo Otto, c'è una descrizione di alcune delle qualità di un devoto. [...] Tutte queste qualità esistono originariamente in Krishna, e quando uno diventa devoto, esse si manifestano automaticamente. Sri Krishnadas Kaviraja, l'autore della Caitanya-caritamrita, afferma che tutte le buone qualità si manifestano nel corpo di un vaisnava e che solo dalla presenza di queste buone qualità si può distinguere un vaisnava da un non-vaisnava. Krishnadas Kaviraja elenca le seguenti 26 buone qualità di un vaisnava:
1) E' gentile con tutti. 2) Non considera qualcuno suo nemico. 3) E' veritiero. 4) E' equanime con tutti. 5) E' irreprensibile. 6) E' magnanimo. 7) E' dolce. 8) E' pulito. 9) Non ha possedimenti. 10) Si adopera per il bene di tutti. 11) E' tranquillo. 12) E' sempre arreso a Krishna. 13) Non ha desideri materiali. 14) E' mite. 15) E' fisso. 16) Controlla i sensi. 17) Non mangia più del necessario. 18) Non e' influenzato dall'energia illusoria del Signore. 19) E' rispettoso di tutti. 20) Non pretende alcun rispetto per se' stesso. 21) E' molto grave. 22) E' misericordioso. 23) E' amichevole. 24) E' poetico. 25) E' esperto. 26) E' silenzioso. -------------------------------
Srila Prabhupada chiarisce ulteriormente perche' un non-devoto non possa pretendere di avere alcuna qualita' veramente di valore, basandosi sul verso citato, per esempio in una lezione tenuta il 15 Aprile 1966 a New York: "[...] "Yasyasti bhaktir bhagavaty akincana sarvair gunais tatra samasate surah": se qualcuno e' situato nel puro servizio devozionale al Signore, allora, chiunque egli sia, tutte le buone qualità del Signore si svilupperanno in lui.
E "harav abhaktasya kuto mahad-gunah": chi non e' un devoto del Signore, sebbene possa essere erudito dal punto di vista accademico, le sue qualita' non hanno alcun valore. Perché? "Manorathena": perche' egli e' situato sulla piattaforma della speculazione mentale, e dovuto a cio', e' sicuro di subire l'influenza della natura materiale.
Quindi, se vogliamo essere liberi dalle influenze della natura materiale, dovremmo abbandonare la nostra assuefazione alla speculazione mentale. Questa e' l'istruzione del verso". [...] ---------------------
Il termine sanscrito "manorathenasati" usato in questo verso, composto dalle parole "mana" (mente), "ratha" (carro) e "asat" (temporaneo), definisce perfettamente il motivo per cui un non-devoto, anche se possedesse tutte le 26 qualita' elencate, queste non avrebbero alcun valore per lui: perche' si riferirebbero a situazioni temporanee, create dal "carro" della propria mente (infatti si parla di "speculazione mentale"), che lo trasportera' qua' e la' nel mondo materiale, senza alcun vantaggio definitivo reale.
Senza dedicarsi al bhakti yoga, il servizio devozionale al Signore, senza informazioni su di Lui, si e' costretti a "costruirsi" le proprie convinzioni, basate pero' su speculazioni mentali, sempre irreali, illusorie.
E applicare una qualsiasi di tali qualita' al corpo materiale od alle sue estensioni (famiglia, societa', nazione ecc. ecc.), significa rimanere comunque nell'ambito della natura materiale, temporanea, e cio' non puo' portare alcuna vera soddisfazione all'essere vivente, che e' eterno.
Puo' forse portare una piccola soddisfazione temporanea, ma rispetto all'esistenza eterna dell'anima spirituale, tale soddisfazione e' paragonata ad un (brutto) sogno, una fantasticheria, una specie di favola. In questa vita posso essere un'uomo ricco che da' grande soddisfazione ai parenti e agli amici, alla societa', ammettiamo pure che io sia gentile con tutti e pacifico, molto tranquillo... Va bene, pero' tra solo qualche anno (al massimo 100) dovro' cambiare corpo e prenderne uno diverso, chissa', magari estremamente collerico, forse molto povero, o addirittura inferiore all'uomo (animale o pianta, cosa per niente improbabile, in kaliyuga, la nostra epoca...)
Allora a cosa mi sara' servito "vivere bene" o "in pace" come un grand'uomo nella vita precedente ? E nella prossima, cosa succedera' ancora ? Non lo sappiamo neanche.
Tutti questi stili di vita sono materiali, temporanei, e finche' non metteremo di nuovo la relazione eterna che abbiamo con Krishna al centro della nostra esistenza, non vi sara' alcuna possibilita' di sviluppare buone qualita': si trattera' sempre di situazioni temporanee, illusorie (come quelle che possiamo sperimentare in un sogno), in ultima analisi ingannevoli perche' irreali, appunto.
Pertanto qualunque "buona qualita'" possiamo avere, sul piano materiale, essa non ha alcun valore reale, relativamente al nostro vero se' (l'anima spirituale).
Invece un devoto del Signore, pur avendo sviluppato soltanto alcune o perfino una sola di queste 26 qualita' (si intende che tutte e 26, le possiedano i PURI devoti, non i devoti ordinari), anche parzialmente, poiche' le usa al servizio del Signore, e poiche' ha fatto di Lui l'obbiettivo ultimo della propria vita, ed essendo questo obbiettivo eterno, definitivo, reale (spirituale, non illusorio come tutti quelli materiali), possiede veramente qualcosa di grande valore. Perche' ? Perche' e' situato su un piano trascendentale di esistenza, grazie alla conoscenza discendente ricevuta dal maestro spirituale autentico, cosa impossibile a chiunque viaggi ancora sul "carro della mente" (manoratha). Quest'ultimo, dovunque vada, sara' guidato da una conoscenza illusoria e tutte le qualita' che potra' ottenere non serviranno a niente, ne' a se' stesso ne' agli altri, in ultima analisi (tenendo conto dell'obbiettivo finale della vita umana).
Haribol !
Gokula Tulasi das |
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