RKC Mayapur
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Estero
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Inserito il - 25/01/2009 : 00:50:05
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Caro Gianluca, Hare Krishna,
se per "missionario" intendi una persona che diffonde la scienza di Dio, cosi' come e' presentata da Srila Prabhupada, il maestro spirituale fondatore dell'Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna (I.S.K.CON.), diventarlo e' molto semplice: basta ripetere esattamente i suoi stessi insegnamenti, senza alcuna alterazione, aggiunta o sottrazione.
Ci sono innumerevoli modi di far conoscere il servizio devozionale agli altri, basta interessarsene e praticarne qualcuno, o anche uno solo: distribuire libri, tenere riunioni o conferenze, aprire centri o templi... Non c'e' limite al numero di impegni che possiamo scegliere, purche' siano basati sul seguire e diffondere gli insegnamenti di Srila Prabhupada.
Si puo' vivere nel tempio, oppure fare della propria casa un tempio, non nel senso fisico del termine (infatti la coscienza di Krishna non e' una questione esterna), ma nel senso che dovunque noi siamo, dovremmo svolgere attivita' tutte dedicate a Krishna, per acquisire e diffondere la conoscenza di Lui, sempre.
Infatti "tempio" e' dovunque si parli di Dio, dove si serva, o comunque si soddisfi il Signore, quindi non c'e' bisogno di uno spostamento fisico, ma di un cambio di coscienza: invece di dedicare le nostre azioni al piacere dei sensi, del nostro corpo materiale, le dedichiamo a Krishna, Dio, la persona suprema, attenendosi agli insegnamenti del maestro spirituale.
Questo e' il modo di spiritualizzare la nostra intera esistenza, cosi' saremo felici ed avanzeremo sul piano spirituale, indipendentemente dalla nostra posizione fisica, esterna.
Cio' e' possibile seguendo semplicemente il metodo del bhakti yoga, secondo le regole stabilite da Srila Prabhupada, ne abbiamo pubblicata una breve guida qui: www.radiokrishna.com/bhaktiyoga
Per quanto riguarda il termine "laico secolarizzato" che usi, e' inappropriato in questo contesto, proprio perche' la coscienza di Krishna e' una SCIENZA, e non una fede religiosa temporanea, come quelle che siamo abituati a vedere nella nostra societa'.
Percio' parlare di separazione tra Stato e Chiesa non ha alcun senso nell'ambito del servizio devozionale, infatti, fino a 5000 anni fa, a capo del governo del mondo intero c'erano i rajarsi (pronuncia rajarisci), veri e propri re santi, che facevano rispettare i principi religiosi e diffondevano la coscienza di Dio sull'intero pianeta.
La Terra cosi' come gli altri pianeti e ogni altra cosa in tutto l'Universo, e' proprieta' di Dio, e dovunque vige la Sua legge, che lo si sappia o meno, che ci si creda oppure no, non fa alcuna differenza: la Sua autorita' e' comunque efficace.
La creazione materiale ha una sua origine e un suo preciso scopo, ed e' soggetta ad una serie di leggi stabilite da Dio, per il suo buon funzionamento (in relazione a quello scopo, che e' il ritorno delle anime individuali eterne nel mondo spirituale).
Percio' e' necessario informarsene e seguirne le regole ed i principi, proprio come e' obbligatorio seguire le leggi di un qualunque Stato (altrimenti saremo multati o puniti).
In realta' e' esattamente il compito del re o del Governo, conoscere, diffondere e far rispettare le leggi dello Stato del Signore (che comprende tutti gli Universi), in modo che tutti i cittadini siano felici in questa vita e possano tornare a Dio, al momento della morte.
Parlare di secolarizzazione quindi, significa soltanto ignorare la presenza di Dio e delle Sue leggi, che pero' agiscono ugualmente, anche su coloro che si dichiarano laici o secolari (infatti sono tutti soggetti alle sofferenze materiali, cioe' si ammalano, invecchiano e poi muoiono, come chiunque altro).
Non basta dichiararsi laici, per esempio, per liberarsi dalle leggi intransigenti della natura materiale: l'autorita' del Signore e' sempre efficace ed agira' comunque, anche se ci dichiariamo neutrali, non credenti o non interessati.
E' obbligatorio per tutti gli esseri umani, indipendentemente da "credo", colore, nascita, posizione sociale e cosi' via, uniformarsi alle leggi della creazione materiale, stabilite da Dio, il proprietario di ogni cosa. Chi non lo fa, si espone alla punizione della natura, in forma di sofferenze e calamita' varie.
Percio' non e' veramente possibile assumere una posizione per cosi' dire "intermedia", come quella di chi si dichiara "laico", "agnostico", o qualcosa di simile.
Se vogliamo stabilirci sul piano trascendentale, si deve seguire il processo della realizzazione spirituale, al tempio, a casa o altrove, questo non e' importante, ma e' importante praticare le attivita' prescritte ed evitare quelle che vi sono di ostacolo (consulta ancora la guida, qui: www.radiokrishna.com/bhaktiyoga ), altrimenti, saremo soggetti al ciclo ripetuto di nascite e morti in corpi materiali, vita dopo vita, nonostante la nostra dichiarazione di laicita' o di neutralita'.
Per quanto riguarda infine, le attivita' che si possono svolgere personalmente, nell'ambito della missione del Movimento Hare Krishna, in generale sono tutte descritte sui libri di Srila Prabhupada, mentre nel dettaglio se ne puo' parlarne col responsabile di qualche dipartimento o servizio, e trovare una collocazione adatta a noi, in base alle nostre caratteristiche e ai nostri desideri.
Haribol
Gokula Tulasi das
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