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roby
Utente Medio
 
Lombardia
20 Messaggi |
Inserito il - 14/10/2008 : 12:39:57
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Buongiorno a tutti..e un abbraccio sincero! ..da non molto tempo ho felicemente incontrato il messaggio di Krishna e la mia ricerca e pratica spirituale si è indirizzata appunto sulla filosofia Vaisnava e sugli insegnamenti del nostro santo maestro Prabhupàda.. ..consulto spesso il sito e il forum e vi ringrazio per i molti interrogativi ai quali riesco col vostro aiuto a trovare sempre risposte.. ..vorrei capire meglio un aspetto per me importante e cioè la relazione di un devoto con i propri cari defunti.. ..abituato a parlare ai miei genitori, mancati un paio di anni fa, del mio vissuto (progetti,esperienze,stati d'animo..) a un certo punto mi sono chiesto se questa relazione avesse senso nel caso di nuova incarnazione delle loro anime (non posso sapere se le loro anime si possano essere liberate,se possano essere andate nel mondo spirituale con Krishna e se possano dunque sentire i miei racconti)..e se il mio rapporto con loro potesse quindi essere solo indiretto e di preghiera a Krishna per le loro anime.. ..spero di essere stato abbastanza chiaro.. Haribol!..un abbraccio
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2313 Messaggi |
Inserito il - 15/10/2008 : 10:22:41
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Caro Roby, Hare Krishna, benvenuto sul forum di RKC e grazie per la domanda.
Complimenti e tanti auguri per il tuo impegno nel bhakti yoga, lo scopo della vita umana.
I genitori di un devoto sono automaticamente beneficiati dal servizio devozionale del figlio, in proporzione al suo livello spirituale, sia in vita che dopo la morte. Quindi il miglior aiuto che possiamo dare ai nostri parenti e' quello di progredire il piu' possibile nella bhakti, elevando anche loro di conseguenza, dovunque essi siano (in realta' un devoto beneficia molte generazioni della famiglia, e non solo i propri genitori).
Per quanto riguarda la nostra relazione personale con i defunti, dipende dalla destinazione che hanno preso. Alcune anime possono effettivamente rimanere in contatto con noi, sottilmente, oppure Krishna attraverso la Sua manifestazione di Paramatma puo' avvertirli del nostro desiderio di parlare con loro.
Tuttavia dovremmo essere consapevoli che, come anime spirituali eterne, abbiamo una relazione anch'essa eterna solo con Krishna e con i Suoi associati (la nostra vera famiglia), e non con i corpi materiali (grossolani o sottili, e' lostesso) di altre anime, che soltanto temporanemente hanno assunto una forma a noi vicina.
Comunque finche' non e' di ostacolo al compimento del tuo servizio devozionale, puoi considerare i tuoi genitori presenti in forma sottile e continuare la tua relazione con loro, nel frattempo che sviluppi quella con l'eterno padre, il maestro spirituale, Srila Prabhupada, con cui possiamo avere un legame ben piu' stretto e non limitato nel tempo.
Sempre a tua disposizione, Haribol !
Gokula Tulasi das
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roby
Utente Medio
 
Lombardia
20 Messaggi |
Inserito il - 15/10/2008 : 15:42:01
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..Quindi nel caso di una loro nuova incarnazione sulla terra non potrebbero certo sentire le nostre parole..giusto? ..ma se la loro destinazione fosse stata su pianeti superiori o spirituali allora i nostri messaggi potrebbero essere percepiti..e uno scambio di amore (in comunione di Krishna)potrebbe esistere..giusto? ..e scusa Gokula.. per 'associati' intendi i devoti? ..ma tutte le anime ..prima o poi non torneranno a Krishna (in Krishnaloka) e non si ritroveranno anche tra loro? ..e non ci potrà essere tra quelle anime che si sono amate..una memoria..un amore in una dimensione già di amore e beatitudine per Krishna? ..altrimenti come un devoto dovrebbe pensare ai propri cari? ..e tradizionalmente che culto è consigliato di fare?..anche a livello di luoghi..noi abbiamo per la maggior parte i resti dei nostri cari nei cimiteri e periodicamente facciamo loro visita....in India o comunque tra comunità di devoti..avviene sempre la cremazione?..e dopo di questa, si fa qualche pratica per ricordarli o in loro omaggio? ..spero di essere stato abbastanza chiaro su questo argomento sul quale ho un pò di confusione! ...grazie tante un abbraccio! roby |
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Francis
Utente Master
    
Lazio
257 Messaggi |
Inserito il - 17/10/2008 : 22:47:55
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noi non siamo questo corpo.. e quindi la relazione finisce con la fine del corpo.. la relazione eterna, spirituale, è diversa.. almeno io penso sia cosi'. |
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2313 Messaggi |
Inserito il - 18/10/2008 : 00:36:49
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Hare Krishna Roby, cerco di risponderti punto per punto:Citazione: ..Quindi nel caso di una loro nuova incarnazione sulla terra non potrebbero certo sentire le nostre parole..giusto?
Giusto. Cambiando corpo si dimentica tutto della vita passata. Per esempio, noi adesso non ricordiamo nulla della nostra precedente famiglia: non sappiamo nemmeno se era umana.Citazione: ..ma se la loro destinazione fosse stata su pianeti superiori o spirituali allora i nostri messaggi potrebbero essere percepiti..
Si, questo e' possibile, ed accade specialmente in relazione a Pitriloka, il pianeta degli "antenati", descritto in vari punti nello Srimad Bhagavatam, per esempio qui:
"Nella Bhagavad-gita (9.25) e' detto, pitrin yanti pitri-vratha. Quelli che sono interessati al benessere della famiglia sono chiamati pitri-vratha. C'e' un pianeta chiamato Pitriloka, e la sua divinita' predominante e' Aryama. [Divinita' e' inteso qui come "dirigente del pianeta", non come personalita' di Dio, n.d.r.]
Egli e' un essere celeste, e soddisfacendolo si possono aiutare i membri spettrali della propria famiglia ad ottenere un corpo grossolano. Coloro che sono molto peccaminosi e attaccati alla loro famiglia, casa, citta' o Paese, non ricevono un corpo grossolano di elementi materiali ma rimangono in un corpo sottile, composto di mente, ego ed intelligenza. Chi vive in un tale corpo sottile e' chiamato "fantasma".
Questa posizione spettrale e' molto dolorosa perche' un fantasma ha intelligenza, mente ed ego, e vuole godere della vita materiale, ma poiche' non ha un corpo grossolano puo' solo creare disturbo. [...] E' dovere dei familiari, specialmente del figlio, offrire oblazioni all'essere celeste Aryama o al Signore Vishnu. Da tempo immemorabile in India, quando un uomo muore, suo figlio va a Gaya [citta' situata nel Bihar, distretto Nord-orientale dell'India, n.d.r.] e la', in un tempio di Vishnu, offre oblazioni per il beneficio del padre spettrale. Non e' che il padre di ognuno diventi un fantasma, ma le oblazioni, o "Pinda", sono offerte ai piedi di loto del Signore Vishnu affinche' se ad un membro della famiglia accadesse di diventare un fantasma, sarebbe favorito con un corpo grossolano.
Comunque, per chi e' abituato a prendere il prasada [cibo santificato, n.d.r.] del Signore Vishnu, non c'e' questione di diventare fantasmi o qualsiasi altra cosa piu' bassa di un corpo umano. Nella civilta' vedica c'e' una cerimonia chiamata "sraddha" nella quale il cibo e' offerto con fede e devozione. Se qualcuno offre oblazioni con fede e devozione - che sia ai piedi di loto del Signore Vishnu o al Suo rappresentante su Pitriloka, Aryama - permettera' ai propri antenati di ottenere un corpo materiale, con cui godere del piacere materiale che e' loro dovuto. In altre parole, non dovranno diventare fantasmi". (Srimad Bhagavatam, 4.18.18, spiegazione. On-line in inglese qui: http://vedabase.net/sb/4/18/18/en ).
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Quindi in alcuni casi, particolari, e' possibile che i familiari rimangano in contatto con noi anche dopo la morte, tuttavia questo e' inusuale ai nostri giorni, specialmente in Occidente.Citazione: e uno scambio di amore (in comunione di Krishna) potrebbe esistere..giusto?
La parola sanscrita che significa "amore" e' "prema" e puo' riferirsi soltanto al Signore Supremo, non ad un altro essere individuale. Questo perche' un'eterna relazione d'amore esiste solo tra ogni anima individuale e Krishna, non tra anime individuali: esse sono legate tra di loro attraverso Dio, nel servizio, nell'amicizia, e non direttamente. Infatti quando si parla del cosiddetto "amore" tra gli uomini comuni, la parola sanscrita che lo designa e' "kama" (tradotto generalmente con "lussuria" o con "desiderio materiale"), che e' differente da "prema" come il ferro e' differente dall'oro.
Percio' la relazione che si ha con altre anime individuali nel regno di Dio, e' improntata piu' che altro al servizio comune verso il Signore.Citazione: per 'associati' intendi i devoti? ..ma tutte le anime ..prima o poi non torneranno a Krishna (in Krishnaloka) e non si ritroveranno anche tra loro? ..e non ci potrà essere tra quelle anime che si sono amate..una memoria..un amore in una dimensione già di amore e beatitudine per Krishna?
Si, gli associati di Krishna sono i Suoi compagni eterni, devoti che vivono nel mondo spirituale e scambiano una relazione personale diretta con Lui, come familiari, amici, servitori e cosi' via. Tutti possono tornare in quella loro dimensione originale, seguendo il metodo prescritto (il bhakti yoga).
Dell'esperienza materiale che le anime spirituali fanno in questo mondo pero', non rimarra' loro che un vago ricordo, come ad una persona che si risvegli dopo un brutto sogno. I legami stabiliti qui sono del tutto temporanei e basati su un'illusione (quella di essere il corpo materiale), non c'e' ragione per cui debbano rimanere nel mondo spirituale, dove tutti sono perfettamente felici e pieni di conoscenza, eternamente, proprio come non c'e' ragione per cui si debba mantenere il ricordo di un sogno qualunque, durante il normale corso della vita da svegli.Citazione: altrimenti come un devoto dovrebbe pensare ai propri cari?..e tradizionalmente che culto è consigliato di fare?
Anch'essi sono anime spirituali eterne, frammenti del Signore, al momento intrappolate nell'esistenza materiale. Il culto vedico tradizionale e' quello spiegato nel passo dello Srimad Bhagavatam citato sopra, ma la cosa migliore e' impegnarsi direttamente nel servizio di devozione al Signore, il bhakti yoga, che permette di purificare automaticamente molte generazioni della famiglia, oltre a se' stessi.Citazione: ..anche a livello di luoghi..noi abbiamo per la maggior parte i resti dei nostri cari nei cimiteri e periodicamente facciamo loro visita....in India o comunque tra comunità di devoti..avviene sempre la cremazione?..e dopo di questa, si fa qualche pratica per ricordarli o in loro omaggio?
Secondo la scienza vedica il cadavere dev'essere bruciato immediatamente per molte ragioni, per esempio di salute (un corpo in putrefazione diventa la sede di germi e batteri responsabili di molte malattie).
Inoltre finche' il corpo materiale non e' bruciato, l'anima individuale che lo occupava, se non e' abbastanza elevata spiritualmente (come spesso succede oggi), continua a rimanervi attaccata per diverso tempo, e vi aleggia intorno nella forma di fantasma, ritardando cosi' il suo passaggio al prossimo corpo (e soffrendo di conseguenza, come spiegato sopra).
D'altra parte non e' "ai nostri cari" che facciamo visita, nei cimiteri, bensi' alle ossa e al corpo putrefatto che li ricoprivano. L'essere vivente, il "nostro caro", e' soltanto l'anima, che non ha niente a che fare con il corpo materiale: dopo la morte non e' piu' presente in quello stesso corpo, che infatti comincia subito a mischiarsi di nuovo con gli elementi materiali da cui proviene (terra, acqua, aria, fuoco ed etere).
Tutto il sistema di culto al corpo materiale in putrefazione come quello moderno si basa quindi su un fraintendimento di base, cioe' sull'identificare erroneamente l'essere vivente, l'anima spirituale, con il corpo esterno che occupava in un certo momento. E questo sistema provoca anche vari problemi di contaminazione dell'ambiente, oltre che di prolungamento della sofferenza all'individuo stesso.
La cultura vedica propone invece l'immediata cremazione del cadavere, le cui ceneri saranno sparse in un fiume sacro come il Gange o la Yamuna, per facilitare l'ingresso dell'anima nel mondo spirituale, o almeno per purificarla notevolmente, garantendogli cosi' una buona destinazione futura.
Inoltre si consiglia di offrire del cibo in un tempio di Vishnu (o Krishna) in memoria del defunto, generalmente dopo 3 giorni, e volendo anche dopo 30 giorni dalla morte, cibo che verra' consumato poi dai devoti del Signore, procurando i risultati di molte attivita' pie all'anima che si e' voluta beneficiare.
In pratica basta fare una donazione al tempio e dire che vogliamo offrire un pasto ai devoti per il beneficio della "tale" persona.
Tuttavia la migliore garanzia rimane quella di impegnarsi seriamente nel servizio devozionale al Signore, il bhakti yoga, posizione dalla quale si puo' beneficiare un gran numero di anime condizionate, che siano parenti, amici, conoscenti o altro.
Haribol !
Gokula Tulasi das
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roby
Utente Medio
 
Lombardia
20 Messaggi |
Inserito il - 19/10/2008 : 15:48:37
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Grazie molte Gokula Haribol! |
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