RKC Mayapur
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Inserito il - 07/09/2008 : 15:37:59
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Caro Francesco, Hare Krishna, grazie dell'importante domanda. Rilevo pero' nelle tue parole alcune imprecisioni concettuali e di terminologia che adesso cerchero' di evidenziare.
Iniziamo con lo spiegare il significato di "Acarya" (pronuncia "aciaria"), parola sanscrita che significa "colui che insegna con l'esempio". Chiunque si comporti in tal modo, puo' essere chiamato Acarya (cioe' una qualsiasi persona che pratichi personalmente cio' che insegna, in qualunque campo di attivita').
Nelle scritture vediche abbiamo esempi di Acarya impersonalisti (come Sankaracarya) e Acarya guerrieri (come Dronacarya).
Il fatto di essere un Acarya quindi, non e' in connessione esclusiva con la spiritualita' ne' tantomeno con l'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna (ISKCON) fondata da Srila Prabhupada.
Nel nostro caso, possiamo dire che Srila Prabhupada e' il "Fondatore Acarya" della ISKCON, ma questo non fa di lui l'unico possibile Acarya, ne' all'interno ne' all'esterno dell'associazione.
Questo e' spiegato in molti punti dei libri di Srila Prabhupada stesso, per esempio nei seguenti:
1) "La gente ha sempre bisogno di un capo che istruisca col suo esempio. Ma un capo non può, per esempio, insegnare alla gente di smettere di fumare se egli stesso fuma. Perciò Sri Caitanya Mahaprabhu diceva che un maestro deve agire correttamente anche prima che cominci a insegnare. Colui che insegna con l'esempio è detto acarya, o maestro perfetto". [Bhagavad-Gita 3.21, spiegazione]
2) "Egli [Sri Caitanya Mahaprabhu, ndr] stabili' che ogni uomo, chiunque egli sia, brahmana o sudra per nascita, capofamiglia o mendicante [sannyasi, ndr] in accordo alla societa', se e' competente nella scienza di Krishna, puo' essere accettato come Acarya o Guru, maestro spirituale". [Srimad Bhagavatam, 1.18.18, spiegazione]
Percio' potranno certamente esserci ulteriori Acarya nella ISKCON (anzi, alcuni sono gia' stati e/o sono presenti tuttora), poiche' chiunque insegni con l'esempio puo' essere chiamato Acarya, come abbiamo visto.
Per quanto riguarda poi il concetto di "successore" di Srila Prabhupada, esso non e' applicabile nella ISKCON in quanto, come ben fai notare tu stesso, sia i maestri iniziatori che i discepoli di tutta l'associazione sono tenuti a seguire gli stessi suoi insegnamenti, diversamente da quanto puo' succedere in altre successioni discipliche.
L'idea stessa di cercare un cosiddetto successore "dopo di lui", e' comunque errata, perche' i maestri spiritualmente elevati non sono soggetti alla morte o alla nascita come lo siamo noi, persone ordinarie.
Essi sono situati al livello dell'assoluto, percio' non vi e' alcuna differenza sostanziale tra loro stessi e i loro scritti, lasciti, fotografie, murti, ricordi, passatempi o quant'altro, proprio come per Krishna. Nessuno dei grandi Acarya e' nato ne' morto: semmai sono apparsi e scomparsi alla nostra vista soltanto, allo stesso modo del Signore Supremo, grazie alla Sua potenza interna (di cui essi fanno parte).
Cosi' come il Sole appare e scompare all'alba e al tramonto, dovuto alla nostra vista ostacolata, sebbene rimanga nello stesso punto del cielo, cosi' Krishna e i Suoi puri devoti appaiono e scompaiono alla nostra vista per compiere determinate missioni, ma restano sempre presenti nel mondo spirituale, eternamente.
Ed eternamente possono comunicare ed interagire con noi, guidarci ed aiutarci nel nostro cammino spirituale, purche' noi seguiamo il metodo prescritto per rimanervi in contatto.
Ora, Srila Prabhupada e' apparso nel nostro tempo appositamente con la missione di diffondere in tutto il mondo la coscienza di Krishna, cosi' com'era stato preannunciato dal Signore, dai Veda e dagli acarya precedenti, ed a questo scopo ha lasciato oltre 80 libri pieni di conoscenza ed istruzioni spirituali dettagliate, specificatamente adatte alla nostra epoca.
Chiunque se ne avvantaggi, acquisisca e segua questi stessi insegnamenti, puo' diventare una persona spiritualmente avanzata, un maestro spirituale e anche un'Acarya, senza limitazione alcuna, e rimanere in contatto diretto con Srila Prabhupada.
Tuttavia sono necessarie delle linee guida per la pratica, la conservazione e la diffusione nel mondo degli insegnamenti di Srila Prabhupada, e il compito di stabilirle e' stato da egli stesso affidato al GBC (Governing Body Committe), e non ad un singolo Acarya, a qualunque livello spirituale egli possa essere.
Percio' ulteriori Acarya che si presentino nel movimento, si adegueranno spontaneamente a tale regola, perfino se fossero grandi personalita' provenienti direttamente dal mondo spirituale. Non vi e' quindi alcuna necessita' di parlare di successori ne' di cosa accadra' "dopo di lui", perche' tutto cio' che e' necessario alla trasformazione dell'intero pianeta in un mondo spirituale, e' gia' stato ampiamente stabilito da Srila Prabhupada, descritto nei suoi libri con grande abbondanza di particolari, e destinato a durare almeno 10.000 anni (sempre secondo le previsioni vediche).
Altri Acarya, maestri, santi, saggi e avatara (anche di livello superiore a Srila Prabhupada stesso, per questo non e' corretto dire "impareggiabile modello") possono certamente venire ad aiutare in questa missione, ma lo faranno senza alcun cambiamento sostanziale, e precisamente nell'ambito di cio' che Srila Prabhupada ha gia' stabilito, per volere di Krishna.
Il numero relativo ad un certo maestro nella successione disciplica (per esempio, 32° anello) indica soltanto la sua posizione generazionale, percio' ci saranno certamente Acarya in ogni anello successivo (33°, 34° eccetera), ma non ci sara' alcun "successore" per quanto riguarda i suoi insegnamenti, che dovranno necessariamente rimanere inalterati nel tempo.
Haribol !
Gokula Tulasi das
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