Andrea.m
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Emilia Romagna
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Inserito il - 27/10/2007 : 12:59:19
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Hare Krishna a tutti,
come di consueto continuiamo con la presentazione del capitolo 39 intitolato “Incontrare Krishna”.
L’incontro di Krishna con i Suoi devoti è designato col termine “yoga”, o unione col Signore.
Si dice che un devoto ha raggiunto lo yoga quando s’impegna nel servizio del Signore, servizio che deve essere eseguito tenendo conto di sei punti fondamentali:
- Accettare tutto ciò che è favorevole al servizio di devozione; - Rifiutare tutto ciò che è sfavorevole al servizio di devozione; - Avere fede nella protezione del Signore; - Identificarsi con i devoti del Signore, o non avere alcun altro desiderio che fare la volontà del Signore; - Dipendere interamente dalla misericordia del Signore in qualsiasi cosa; - Mantenere sempre un comportamento umile nei confronti di Krishna non ostante le proprie capacità materiali.
Accettare ciò che è favorevole al servizio di devozione significa essenzialmente compiete le attività del Bhakti yoga, e in particolare Sravanam e Kirtanam, ossia 16 giri di japa-mala e studio dei libri di Srila Prabhupada.
Ciò che è sfavorevole al servizio devozionale consiste essenzialmente nei 4 principi irreligiosi come il consumo di carne,pesce,uova e di intossicanti, il gioco d’azzardo e il sesso illecito, e tutto ciò che vi è direttamente o indirettamente collegato.
La fede è detta “sraddha”, e consiste nell’aver compreso che l’esecuzione del Bhakti yoga ci permetterà di tornare a Krishna, nel mondo spirituale. Essa sia acquisisce seguendo i 2 principi descritti sopra.(B.G.4.39)
Identificarsi con i devoti significa sottomettersi alle istruzioni di un puro devoto e seguirle nella vita quotidiana, ciò è l’unico modo di soddisfare Krishna.
Dipendere dalla misericordia di Krishna significa comprendere che il risultato di ogni azione è nelle Sue mani, soprattutto per quanto riguarda le attività devozionali è espressamente detto che l’avanzamento spirituale è permesso unicamente per la misericordia di Krishna e del puro devoto, il maestro spirituale.
Inoltre il comportamento che dobbiamo assumere sia nei confronti di Krishna che del maestro spirituale deve essere di grande umiltà e sottomissione, perché questo è il solo modo di ricevere favorevolmente la conoscenza spirituale che ci permetterà di raggiungere lo scopo supremo, ossia il ritorno a Dio, Krishna, nel mondo trascendentale.
Il maestro spirituale è il nostro migliore amico e il più grande benefattore perché ci sta dando la coscienza di Krishna, un bene prezioso che in NESSUN altro modo avremmo potuto ottenere, merita quindi ogni rispetto.
A questo proposito sottolineiamo che il guru non deve mai essere considerato un uomo comune o soggetto all’ errore.
Talvolta può accadere al devoto di vedere delle contraddizioni nelle attività o nelle istruzioni del maestro spirituale, ma questa visione duale è dovuta solamente alla nostra mancanza di conoscenza, conoscenza che verrà acquisita perseguendo nel metodo stabilito e dimostrando di aver accettato tali conclusioni almeno in modo ipotetico, aspettando maggiori chiarificazioni.
Gli incontri che i puri devoti stabiliscono con Krishna vengono definiti secondo tre categorie, caratterizzate da:
- Perfezione; - Soddisfazione; - Costanza.
Quando il devoto si unisce a Krishna animato da un profondo ardore, l’incontro è detto perfetto.
Quando un devoto si unisce a Krishna dopo una lunga separazione, l’incontro è caratterizzato dalla soddisfazione.
Infine, se il devoto rimane in compagnia di Krishna, la sua posizione è di costanza nel sevizio di devozione.
Fine
Grazie
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