Andrea.m
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Emilia Romagna
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Inserito il - 17/09/2007 : 12:09:08
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Hare Krishna a tutti,
oggi affronteremo il trentaseiesimo capitolo del NDD, riguardante l’affetto spirituale e l’atteggiamento di servizio.
Per quanto riguarda il sentimento di affetto, esso viene subito dopo quello di neutralità, trattato nel capitolo 35, e come quest’ultimo è considerato uno dei livelli di perfezione spirituale.
Esso è indispensabile nello sviluppo di un altro sentimento spirituale, ossia l’atteggiamento di servizio.
I devoti uniti al Signore da un atteggiamento di servizio si dividono in quattro categorie:
- quelli che compiono un servizio particolare; - quelli che il Signore tiene sotto la sua protezione; - quelli che Lo accompagnano sempre; - quelli che camminano semplicemente sulle Sue orme.
Per quanto riguarda il primo gruppo, vi appartengono le grandi autorità incaricate di amministrare le influenze del mondo materiale come Brahma e Siva, oppure i grandi re dei pianeti celesti come Indra.
Nel secondo gruppo sono compresi coloro che hanno abbandonato l’impersonalismo perché affascinati dal servizio devozionale a Sri Krishna.
A questo proposito sono significativi i discorsi che i Brahmana tennero a Suta Gosvami nella foresta di Naimisharanya:
“O anima nobile e generosa, contempla questo prodigio ! Sebbene la nostra condizione umana ci contamini con tante impurità materiali, il semplice fatto di parlare del Signore Supremo è sufficiente per farci perdere ogni interesse per la liberazione”
Il gruppo di coloro che accompagnano sempre il Signore è formato da molti devoti, di cui i principali sono: Uddhava, Daruka, Satyaki, Srutadeva, Satrujit, Nanda, Upananda e Bhadra. Essi servono Krishna a Dvaraka.
I compagni di Krishna hanno un aspetto luminoso e i loro occhi sono simili ai fiori di loto, superano in potenza gli esseri celesti e si distinguono per i ricchi ornamenti che ornano il loro corpo.
I servitori che camminano sulle orme del Signore Sri Krishna vengono designati col termine “anuga”, abitano a Dvaraka o Vrindavana e servono Krishna in modo permanente.
Ad ognuno di essi è affidato un particolare servizio da svolgere: Mandana regge un parasole sopra la testa di Krishna, Sucandra Lo sventaglia con un camara e Sutamba gli offre noci di betel.
Rataka, uno di questi speciali devoti, è considerato il primo degli anuga e un giorno disse così ad un altro devoto:
“Ascolta la mia richiesta ! Mettimi sempre nella condizione che io possa sempre servire Krishna, che ora è celebrato da tutti come Colui che ha sollevato la collina Govardhana”
Questi gradi devoti, coscienti del fatto che essere servitori intimi di Krishna non è cosa comune, stanno sempre attenti a non commettere errori e a non inorgoglirsi della loro posizione elevata.
Anche i puri devoti, che s’impegnano veramente nel servizio devozionale, sono sempre molto attenti e non s’inorgogliscono per il servizio che offrono a Krishna.
Fine
Grazie
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