RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2313 Messaggi |
Inserito il - 14/08/2007 : 13:04:00
|
Hare Krishna Alessandro, grazie della domanda.
Questa indicazione e' destinata piu' che altro a coloro che non sono impegnati nel servizio di devozione, o che non lo sono ancora pienamente.
I devoti infatti utilizzano TUTTA loro energia, capacita' e proprieta' (e non soltanto la meta') per mantenere e far avanzare spiritualmente se' stessi, la propria famiglia eccetera eccetera, e usando quello che resta per favorire la diffusione della coscienza di Krishna, nei tanti modi possibili, per esempio con la distribuzione dei libri di Srila Prabhupada o di prasadam, cibo offerto a Dio, oppure presentando la filosofia e la pratica del bhakti yoga agli altri con incontri o conferenze, e cosi' via. Dipende dalla situazione di ognuno.
Chi invece vive in famiglia o nella societa' senza impegnarsi direttamente in attivita' devozionali, magari a causa delle circostanze, dovrebbe devolvere almeno la meta' dei suoi guadagni a qualche istituzione autorevole e affidabile che si occupi di diffondere la coscienza di Krishna al posto suo.
In questo modo si purifichera' ed otterra' ugualmente grandi meriti spirituali, contribuendo inoltre a rendere favorevole l'atmosfera di tutta la societa', e predisponendosi al progresso spirituale.
Posso suggerirti di leggere attentamente le spiegazioni di Srila Prabhupada alla Bhagavad Gita, cap. 12, versi 8-12, nei quali Krishna elenca 5 livelli di possibile impegno sul sentiero che conduce a Dio. I primi 3 sono quelli che piu' ci interessano in questo contesto:
1) Verso 8 (Krishna dice ad Arjuna):
"Fissa la tua mente in Me, Dio, la Persona Suprema, e impegna in Me tutta la tua intelligenza. Così, senza dubbio, vivrai sempre in Me".
Questo livello corrisponde al servizio devozionale spontaneo, chiamato raganuga-bhakti, quello praticato dai puri devoti del Signore.
2) Verso 9:
"Mio caro Arjuna, o conquistatore delle ricchezze, se non riesci a fissare la tua mente in Me senza deviare, osserva allora i princìpi regolatori del bhakti-yoga. Svilupperai così il desiderio di raggiungerMi". Qui Krishna parla del servizio devozionale regolato, o vaidhi-bhakti, quello praticato per esempio da devoti del nostro livello. Seguendo le regole ed i principi stabiliti dal maestro spirituale (nel nostro caso, 16 giri di japa al giorno e 4 principi regolatori), si puo' sviluppare il desiderio di raggiungere Krishna e arrivare gradualmente al livello del servizio spontaneo descritto sopra.
3) Verso 10:
"Se non riesci a mettere in pratica i princìpi regolatori del bhakti-yoga, cerca di dedicare a Me le tue attività perché agendo per Me raggiungerai la perfezione".
Come afferma Srila Prabhupada, questo livello descrive la situazione di coloro che non possono impegnarsi pienamente nel bhakti yoga (tale livello e' talvolta equiparato al karma-yoga):
SPIEGAZIONE DI SRILA PRABHUPADA:
"Colui che non riesce a osservare i princìpi regolatori del bhakti-yoga sotto la guida di un maestro spirituale può sempre raggiungere la perfezione se lavora per il Signore. Abbiamo già visto nel verso cinquantacinque dell'undicesimo capitolo come agire su questa via: si deve favorire la diffusione della coscienza di Krishna. Numerosi devoti sono già impegnati in quest'opera, ma hanno bisogno di aiuti. Perciò, anche le persone che non possono direttamente osservare i princìpi regolatori del bhakti-yoga, possono partecipare a quest'attività. Ogni impresa - che sia al servizio del materialismo o al servizio di Krishna - richiede terreno, locali, capitali, mano d'opera e organizzazione. La sola differenza è che il materialista lavora per il piacere dei sensi, mentre la stessa azione, quando è compiuta per la soddisfazione di Krishna, è completamente spirituale. Chi ha del denaro potrà dare un aiuto per la costruzione di un tempio o di un centro per la coscienza di Krishna, o anche per la pubblicazione delle opere di spiritualità vedica. Le attività nella coscienza di Krishna sono molteplici, basta interessarsene e parteciparvi. L'uomo che non giunge a sacrificare tutti i frutti delle sue azioni può almeno sacrificarne una parte per la diffusione della coscienza di Krishna. Questo servizio volontario per la causa della coscienza di Krishna lo aiuterà a sviluppare il suo amore per Dio e raggiungere così la perfezione".
----------------
A chi non e' impegnato nel bhakti yoga secondo le regole ed i principi, quindi, e' suggerito di devolvere almeno il 50% dei propri guadagni per la diffusione della coscienza di Krishna.
Chi invece e' gia' impegnato nel servizio di devozione e si sforza di seguire i principi e le regole, spontaneamente dedichera' tutte le sue azioni e impegnera' tutte le sue proprieta' e tutti i suoi guadagni al servizio del Signore: non soltanto il 50%, perche' non avra' interessi separati da Lui.
Questo stato si manifesta principalmente con l'intenzione sincera di agire sempre per il piacere del Signore, qualunque attivita' stiamo svolgendo, e non con atti meramente esterni.
Giusto per fare un esempio, un devoto si prende cura dei familiari con molta attenzione, fornendo loro ogni necessita', esattamente come fa una persona qualunque, e in piu' li educa spiritualmente, il tutto per la soddisfazione del Signore, e non per la propria gratificazione dei sensi. Il devoto agisce in maniera simile anche nel lavoro, nella societa' e cosi' via.
In questo modo, anche se apparentemente, da un punto di vista esterno, un devoto svolge quasi le stesse attivita' di una persona comune (a parte i principi e le regole del servizio devozionale, naturalmente), in realta' e' situato al livello spirituale, brahma bhuta, quindi per lui non si pone il problema di devolvere il 50% dei guadagni: ogni azione, pensiero, desiderio ecc. ecc., e' dedicato al Signore, al 100%.
Haribol !
Gokula Tulasi das
|
 |
|