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azanco
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Piemonte
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Inserito il - 28/07/2007 : 21:33:39
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Hare Krishna Gokula,
Vorrei chiedere se esistono delle tipologie di offese "imperdonabili" e se sì, quale ne è la conseguenza per il destino dell'anima.
Haribol e che Krishna vi benedica tutti
Azanco
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2313 Messaggi |
Inserito il - 29/07/2007 : 16:06:16
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Caro Alessandro, Hare Krishna, grazie dell'importantissima domanda.
A parte le 10 offese da evitare nella recita e nel canto del santo nome del Signore (elencate qui: https://padasevanam.mediarama.com/rkcforum/forum/topic.asp?TOPIC_ID=902 ), conviene sempre astenersi dall'offendere chiunque in qualsiasi modo, perche' non sappiamo veramente chi abbiamo di fronte, e comunque ogni offesa va pagata in qualche maniera (quindi sono tutte "imperdonabili", in un certo senso), generalmente secondo il seguente criterio:
1) come reazione karmica corrispondente (quelle rivolte alle persone comuni).
2) come ostacoli, deviazioni, sviluppo di mentalita' sbagliate nel corso del progresso spirituale, o anche, nei casi piu' gravi, come perdita del livello devozionale raggiunto (quelle rivolte ad altri spiritualisti, e specialmente ai devoti del Signore).
E' buona norma quindi evitare sempre non solo di fare offese, ma anche di ascoltare altri farle, con molta attenzione.
A questo proposito, in campo spirituale e' importantissimo attenersi esclusivamente a fonti di informazione autorevoli, ufficiali (siti, libri, organizzazioni ecc.), senza girovagare a casaccio per esempio in internet, dove si trovano innumerevoli siti pieni di argomenti fortemente offensivi verso Dio e i Suoi devoti, sebbene falsamente spacciati per autentici.
Tali offese infatti, anche se involontarie, non sono mai annullate neppure con il canto del mantra Hare Krishna, e devono essere pagate tutte, fino all'ultima (in termini di problemi nel compimento del nostro servizio, di rallentamenti nel progresso spirituale ecc. ecc., e anche di possibile caduta dal livello trascendentale, come dicevo prima).
Srila Prabhupada spiega che perfino un puro devoto puo' cadere dal suo livello spirituale, se offende un altro puro devoto del Signore. Oppure puo' regredire ad un livello inferiore.
Tutto questo perche' Krishna considera i Suoi devoti come Se' Stesso e a volte perfino superiori, e non tollera nessuna offesa nei loro confronti, da parte di chicchessia.
Il rischio di cadere dalla pratica del bhakti yoga e' quindi enormemente elevata, in caso di offese, specialmente ad altri devoti. L'offesa ad un puro devoto o al maestro spirituale e' paragonata addirittura ad un elefante impazzito (hati mata) che entra nel giardino del cuore, e distrugge tutto quello che vi si trova, compresa la piantina della bhakti (che stavamo cercando di sviluppare con il nostro impegno nel servizio di devozione).
Per questo motivo si vedono tanti aspiranti devoti che non riescono a raggiungere la perfezione, almeno in questa vita, a causa delle offese troppo pesanti che hanno commesso. Sara' senz'altro consentito loro di ritentare successivamente, in altre vite, dopo che avranno scontato un ulteriore periodo di prigionia nella creazione materiale, tuttavia l'opportunita' di tornare immediatamente nel mondo spirituale, durante o alla fine della vita presente, e' persa per loro, forse definitivamente, e questa e' la piu' grande sfortuna. Srila Prabhupada aggiunge che molti devoti possono essere esattamente in questa situazione, cioe', stanno riprendendo il loro servizio devozionale al Signore, durante questa vita, dopo aver passato un periodo di condizionamento in corpi materiali, proprio a causa di offese commesse in precedenza. Percio' questo dovrebbe servirci di lezione, affinche' non commettiamo piu' alcuna offesa.
Bisogna inoltre considerare che spesso i devoti molto elevati o anche completamente puri non si mostrano apertamente, ma rimangono umilmente impegnati nel loro servizio a Krishna senza farsi notare troppo, magari in situazioni sociali comuni (famiglia, lavoro ecc.), percio' e' molto difficile valutare la loro reale posizione; se ne puo' avere forse un'idea ascoltandoli esporre la filosofia bhagavata, ma non in maniera del tutto sicura (anche per questo e' meglio non offendere mai nessuno, a priori). Offendere tali persone infatti e' estremamente pericoloso, perfino se esse non tengono conto dell'offesa e non si arrabbiano, essendo completamente distaccati dalla materia, infatti Krishna non lascia perdere cosi' facilmente: bisogna chiedere scusa e pentirsi di cuore, offrendo i propri omaggi al devoto che abbiamo offeso. Solo con il perdono da parte di quello stesso devoto, potremo ottenere anche quello di Krishna, non diversamente, come ci insegna la storia di Ambarisa Maharaja e Durvasa muni, che troverai nel nono canto dello Srimad Bhagavatam.
Si deve quindi evitare con molta cura di commettere anche la minima offesa verso chiunque, ed in particolare verso altri vaisnava, soprattutto se avanzati, o maestri spirituali.
A questo importante riguardo, Srila Prabhupada ci ha dato due istruzioni fondamentali e definitive, per evitare di cadere in confusione su quali istruzioni seguire e su quale maestro ascoltare:
1) Non criticare (e) 2) Non associarsi intimamente
con altri maestri, neppure vaisnava, che siano suoi confratelli o di altre linee discipliche.
Questo perche' e' molto offensivo accettare un certo maestro spirituale e in seguito rifiutare o dubitare dei suoi insegnamenti.
I seguaci di Srila Prabhupada quindi, pur offrendo rispettosi omaggi a tutti i maestri vaisnava, come richiesto dall'etichetta, ed evitando nella maniera piu' assoluta ogni offesa nei loro confronti, si associano pero' soltanto con Srila Prabhupada e con chi ne segue gli stessi insegnamenti, secondo il suo volere e per la sua soddisfazione.
In questo modo sono sempre protetti da ogni pericolo sul sentiero della bhakti.
Haribol !
Tuo nel servizio al Signore Gokula Tulasi das |
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azanco
Utente Medio
 

Piemonte
18 Messaggi |
Inserito il - 29/07/2007 : 19:35:32
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Grazie. Ti confesso che sono molto spaventato dal tema delle offese, perché nella recita del maha mantra ne commetto ancora. Come evitare di distrarmi? ho sentito dire che recitando il pancatattva maha mantra prima di ogni giro Krishna Caitanya conceda la sua misericordia anche a chi involontariamente si distrae. E' vero?
E le critiche a un devoto sono intese anche come critiche mentalmente pronunciate? Io non sono incline a fare ciò, ma non si sa mai, in fondo c'è sempre maya. |
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2313 Messaggi |
Inserito il - 30/07/2007 : 00:50:09
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Hare Krishna Alessandro,
in generale e' meglio aver paura di fare offese, piuttosto che trascurare l'argomento (dato che e' la causa prima di caduta dal servizio devozionale, tra l'altro). Soprattutto vista la lunga serie di siti altamente offensivi che si trovano ovunque in giro per internet (per questo si consiglia di attenersi strettamente ai siti ufficiali).
Pero' si parla di offese deliberate ad altri devoti, a maestri spirituali, e non di quelle involontarie, come per esempio la disattenzione nella recita del maha mantra Hare Krishna: queste ultime sono annullate nel corso della pratica senza bisogno di sforzi separati.
Il panca tattva mantra recitato prima di ogni giro di japa aiuta ad essere liberati dalle conseguenze delle offese che commettiamo nel nostro canto ancora impuro, ma non porta alla perfezione in modo automatico (mentre noi pensiamo ad altro, magari). Ci vuole un serio impegno nell'intero metodo, non solo nel recitare il panca tattva (Krishna non e' cosi' sciocco: non ci sono scorciatoie ne' occasioni a buon mercato, per realizzarsi spiritualmente).
Quando la mente vaga, bisogna gentilmente (ma fermamente) riportarla sull'ascolto del mantra Hare Krishna, appena ce ne accorgiamo. In questo modo le distrazioni diminuiranno gradualmente, fino a scomparire del tutto, man mano che diventiamo esperti nella pratica della meditazione sul santo nome del Signore.
Questo e' il modo corretto di controllare la mente, come Krishna dice nella Bhagavad-Gita 6.26:
"Dovunque vada errando a causa della sua natura agitata e instabile, la mente dev'essere senz'altro ritratta e ricondotta sotto il controllo del sé".
Non ci si puo' aspettare che il semplice canto del panca tattva mantra faccia tutto da solo, automaticamente. Esso e' una concessione per la nostra condizione caduta, ma non permette la cessazione del nostro sforzo nel controllare la mente, o nel seguire l'intero metodo al meglio delle nostre possibilita'.
Una tale (errata) affermazione corrisponde a considerare il panca tattva piu' efficace dello stesso mantra Hare Krishna, mentre non e' affatto cosi'. Questo e' un esempio palese di distorsione degli insegnamenti di Srila Prabhupada, di cui parlavo nella risposta precedente.
E' evidente che la fonte di informazione di cui ti sei avvalso in proposito non e' autorevole: di qui l'importanza di attenersi soltanto a fonti autorizzate, e tra queste, soltanto a quelle che riportano esattamente gli insegnamenti di Srila Prabhupada.
A questo punto ci si potrebbe chiedere come si fa a stabilire se una istruzione, un sito, una persona e' attendibile o meno: a questa domanda del tutto legittima, rispondiamo che e' assolutamente necessario, per impegnarsi seriamente e senza pericolo di cadere nel servizio devozionale al Signore, studiare con attenzione i libri di Srila Prabhupada, ripetutamente, in modo da poter confrontare ogni affermazione che sentiamo con quelle del maestro spirituale.
Piu' una persona ripete gli stessi concetti, magari applicati in diversi contesti, ma con logica e buon senso, tenendo conto della situazione, senza aggiungere, alterare o sottrarre alcun insegnamento a quelli di Srila Prabhupada, e piu' tale persona e' autorevole, e puo' agire come rappresentante del maestro.
In caso di dubbio, e' necessario riferirsi alle istruzioni di Srila Prabhupada, e non a quelle di altri, che potrebbero non averle comprese correttamente (e cio', indipendentemente dalla loro posizione sociale, dalla carica ricoperta nel movimento e cosi' via).
Anche per questo Srila Prabhupada ha scritto cosi' tanti libri, affinche' ognuno di noi possa disporre di perfette e complete istruzioni su come diventare un puro devoto, senza bisogno di altro. La sua compagnia (leggendo i suoi libri) e il fatto di seguire al meglio le sue direttive (il metodo della coscienza di Krishna) sono sufficienti per raggiungere il piu' alto livello di perfezione spirituale. A questo riguardo, ricevere istruzioni sbagliate da altri, e' del tutto controproducente. Meglio attenersi soltanto a Srila Prabhupada ed eventualmente a chi ben lo rappresenta, riportando i suoi insegnamenti cosi' come sono.
Per quanto riguarda le critiche ad un devoto, infine, quelle soltanto mentali, si dice che in kaliyuga non abbiano effetto, tuttavia non bisogna indulgervi ma cessarle il prima possibile, perche' da sottili (mentali) diventeranno prima o poi grossolane (verbali o fisiche), e comunque nel frattempo disturberanno la nostra mente, impedendole di concentrarsi sul maha mantra ecc.
In altre parole, le offese vanno proprio evitate del tutto: semplicemente pensiamo ad altro, o meglio pensiamo a Krishna in modo favorevole.
Tanto qualsiasi cosa succeda al nostro corpo materiale, perfino se viene ucciso, maltrattato, privato di ogni "possedimento", la nostra eterna relazione con Krishna non ne puo' essere influenzata, e se stiamo seguendo tutte le regole ed i principi, torneremo comunque nel mondo spirituale, in Sua compagnia, qualunque cosa ci succeda (e quindi, perche' mai dovremmo offendere qualcuno, anche se ci stesse disturbando ? Meglio allontanarsi ed evitare ogni pericolo).
Non ti preoccupare Alessandro, una volta capite le poche e semplici linee guida su come praticare la coscienza di Krishna correttamente, tutto sara' chiaro e facile ai nostri occhi.
Quello relativo alle offese e' un punto fondamentale da capire, perche' le offese sono l'unica causa di possibile caduta (involontaria, s'intende) dal servizio devozionale, quindi hai fatto benissimo a sollevarlo.
Alla prossima, Haribol !
Gokula Tulasi das
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azanco
Utente Medio
 

Piemonte
18 Messaggi |
Inserito il - 30/07/2007 : 08:14:40
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Grazie mille. Ovviamente non pensavo al pancatattva maha mantra come a d una scorciatoia facile, ma ti ringrazio comunque di avermi chiarito le idee Haribol !!
Azanco |
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2313 Messaggi |
Inserito il - 30/07/2007 : 10:27:33
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Hare Krishna Alessandro, analizziamo meglio la frase da te pubblicata:Citazione: (Messaggio inserito da Azanco) ... Ho sentito dire che recitando il pancatattva maha mantra prima di ogni giro Krishna Caitanya conceda la sua misericordia anche a chi involontariamente si distrae...
Certamente il Signore Caitanya puo' concedere la Sua misericordia a chiunque, ma di solito non lo fa, specialmente a chi si distrae.
Piuttosto, si intende che anche se una persona si distrae durante il canto del maha mantra, questa offesa non viene presa molto sul serio dal Signore.
Ma e' comunque necessario fissare la mente sul maha mantra, e il metodo corretto e' di riportarla sull'ascolto, ogni volta che ci accorgiamo di aver divagato.
Aspettare la "misericordia" del Signore Caitanya soltanto per aver recitato il panca tattva non e' sufficiente. La Sua misericordia ci e' gia' stata data, col fatto di poter recitare il mantra Hare Krishna. Almeno questo (16 giri di japa al giorno) bisogna farlo.
Naturalmente non intendevo che fossi tu a cercare "scorciatoie facili", mi premeva pero' sottolineare l'inattendibilita' di questa affermazione, dovunque tu l'abbia trovata.
Haribol !
Gokula Tulasi das
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emanuele121212
Nuovo Utente
4 Messaggi |
Inserito il - 09/10/2007 : 03:13:11
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Citazione:
Quello relativo alle offese e' un punto fondamentale da capire, perche' le offese sono l'unica causa di possibile caduta (involontaria, s'intende) dal servizio devozionale, quindi hai fatto benissimo a sollevarlo.
che intendi per 'involontaria'?
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RKC Mayapur
Amministratore
    

Estero
2313 Messaggi |
Inserito il - 09/10/2007 : 08:03:29
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Caro Emanuele, Hare Krishna e grazie della domanda.
Per "caduta involontaria" dal servizio devozionale, si intende che nonostante la nostra intenzione di avanzare spiritualmente, seguendo tutte le regole ed i principi stabiliti, a causa delle circostanze (in questo caso offese commesse), non ci sara' possibile.
Ho sottolineato che in tale contesto si cade involontariamente, perche' si puo' anche cadere volontariamente, dal servizio devozionale: basta lasciarlo, non seguire piu' le regole ed i principi... Quest'ultimo caso pero' e' una nostra scelta, mentre le offese possono provocare una caduta, senza possibilita' di scelta da parte nostra (percio' si chiama "caduta involontaria").
Il principio che regola questo meccanismo e' la volonta' di Krishna, che non desidera veder commettere a un devoto neppure la minima offesa, percio' bisogna stare sempre molto attenti a riguardo. Haribol !
Gokula Tulasi das |
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