Andrea.m
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Emilia Romagna
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Inserito il - 22/06/2007 : 18:27:05
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Hare Krishna a tutti,
vediamo oggi i capitoli 32 e 33 del Nettare della Devozione, in questi capitoli sarà sviluppato il concetto di estasi permanente suddivisa tra amore estatico diretto e indiretto.
Queste manifestazioni di amore estatico appaiono solamente in colui che si è fermamente stabilito in coscienza di Krishna, cioè il puro devoto completamente libero da ogni concezione materialistica di esistenza.
L’amore estatico diretto si divide in due rami:
1) Interessato: ciò che si oppone ai sentimenti di amore estatico genera disgusto nel devoto. 2) Disinteressato: a questo livello l’amore estatico è aperto a tutte le manifestazioni, sia analoghe che contrarie, e si suddivide in cinque ramificazioni:
- La neutralità: un esempio di questo sentimento ci è dato dalla constatazione di un devoto che disse ad un anziano ”Guarda come questo bambino è pieno di vita, sebbene abbia solo tre anni ! Guarda ! Solo per aver visto Krishna egli corre così svelto e provoca un tale tumulto !”
- L’amore estatico accompagnato da un sentimento di venerazione è caratteristico del devoto che pensa sempre a Krishna come suo superiore.
- L’amicizia: è provata dai grandi devoti che occupano un posto quasi uguale a quello di Krishna; a questo livello si tengono conversazioni allegre e piene di umorismo come questa: “Mio caro Damodara, sebbene Tu sia stato sconfitto da Sridama e abbia perso molte forze, sei riuscito in qualche modo a coprire la vergogna del tuo insuccesso mediante una falsa dimostrazione di potenza”. A questo livello i devoti hanno una relazione talmente diretta con Krishna che Lo trattano come un loro pari senza immaginare che invece sia Dio, la Persona Suprema. Tale è la spontaneità del loro sentimento di amore per Krishna.
- L’affetto parentale, o il sentimento di superiorità:talvolta il puro devoto illuso da Yogamaya, cioè la potenza interna di Krishna che aumenta il nostro servizio devozionale, pensa di essere superiore a Dio, e crede di poterLo proteggere da qualche pericolo. È tipico dei genitori di Krishna, che sono sempre in ansia per le attività che Egli svolge a Vrindavana.
- Il sentimento amoroso: è lo stato più elevato di puro amore per Dio ed è pienamente manifestato dalle Gopi, sulle quali regna Srimati Radharani.
Inoltre l’attrazione per Krishna viene detta pura quando contiene una sola emozione spirituale, e intrecciata quando si manifestano più sentimenti contemporaneamente.
Analizziamo ora le sette manifestazioni di amore estatico indiretto:
- Il riso: un esempio di questo sentimento ci è dato dal seguente episodio in cui Krishna rubò del formaggio ad una gopi e disse “O dolce e bella amica, sono pronto a giurarti che non ho rubato neppure un po’ del tuo formaggio ! Ma ecco che Radharani, la tua amica, si avvicina senza alcun ritegno alla Mia bocca per odorare il Mio alito. Ti prego, impediscile di usare questo pretesto per avvicinare il suo viso al Mio” Fu così che a questa battuta di Krishna le amiche di Radharani iniziarono a ridere.
- La meraviglia: quando Brahma rapì i pastorelli e i vitelli di Vrindavana amici di Krishna, Egli ne riprodusse altrettante copie identiche in tutto e per tutto grazie alla Sua infinita potenza mistica. Brahma allora rimase stupefatto e meravigliato vedendo che tutte queste manifestazioni erano Vishnu tattva ed erano adorate dai Brahma di altri universi.
- Il coraggio: è visibile nei combattimenti simulati tra Krishna e i Suoi puri devoti, specialmente i pastorelli di Vrindavana tra cui Sridama.
- Il lamento: quando il demone Trinavarta rapì il piccolo Krishna, le gopi si misero a gridare chiamando ad alta voce madre Yasoda.
- La collera: Jatila era la madre di Abhimanyu, il marito di Radharani. Così quando vide che Krishna portava al collo un gioiello regalatogli dalla nuora si arrabbiò inarcando le sopracciglia.
- L’orrore: questo sentimento è espresso molto bene dalle seguenti parole di Yamunacarya. “Da quando conosco questi scambi d’amore trascendentali, provo una gioia sempre nuova e ogni volta che un pensiero sessuale si insinua nella mia menta ci sputo sopra, e le mie labbra hanno una smorfia di disgusto.”
- La paura: nasce dal pensiero di essere separati da Krishna.
Fine
Grazie
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