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 RADIO KRISHNA CENTRALE
 DOMANDE E RISPOSTE N. 21
 Pancaratrika

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
ele Inserito il - 16/12/2010 : 07:30:19
Hare Krishna, mi piacerebbe avere dei chiarimenti sulla formula di purificazione del Pancaratrika (Srimad-Bhagavatam 1.12.13, spiegazione)
in cosa consiste ?
Grazie Haribol !
1   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
RKC Mayapur Inserito il - 17/12/2010 : 08:25:56
Cara Ele, Hare Krishna, grazie della domanda,

il Pancaratrika-Vidhi e' un testo compilato dal grande saggio Narada muni, uno dei maestri spirituali della successione disciplica che noi seguiamo, la Brahma-Madhva-Gaudiya sampradaya.

Srila Prabhupada spiega nel commento al verso 4.13.3 sempre dello Srimad Bhagavatam, che il Pancaratrika-Vidhi consiste nel metodo dell'adorazione nel tempio (l'insieme delle regole per la pulizia, la preparazione, l'offerta di articoli alle Divinita' ecc. ecc.), uno dei 9 modi di compiere servizio devozionale al Signore (quello detto "arcanam"), e che il movimento Hare Krishna include tale metodo nei suoi propositi: in particolare lo vediamo applicato nella cura delle Divinita' che si tiene nei templi Hare Krishna.

Il Pancaratrika Vidhi, come si legge nel commento al verso dello Srimad Bhagavatam da te citato (1.12.13), e molto spesso anche altrove nei libri di Srila Prabhupada, e' adatto alla nostra epoca degradata (il kali yuga), nella quale non esistono praticamente piu' sacerdoti, o "brahmana", abbastanza qualificati per portare a termine i complicati sacrifici vedici, che erano compiuti nelle epoche precedenti.

In generale, tutta la popolazione del pianeta e' adesso situata a livello di "sudra", cioe' di persone per le quali i numerosi riti purificatori previsti dai Veda per gli esseri umani, a cominciare dal "garbhadhana samskara", che si compie prima del concepimento, non sono in realta' mai o quasi mai eseguiti (per mancanza di conoscenza e capacita'), quindi non sarebbe possibile per esse, accedere alla conoscenza e all'adorazione del Signore supremo.

Il Pancaratrika e' un metodo che pone rimedio a questa situazione, basandosi sul compimento del servizio devozionale a Dio (Bhakti Yoga), che permette anche ad una persona priva di ogni purificazione precedente, di impegnarsi subito in attivita' spirituali e di raggiungere immediatamente la posizione di "vaisnava" (devoto di Vishnu, o di Krishna), di per se' superiore anche a quello di brahmana.

Brahmana e' colui che conosce (almeno) il Brahman, il primo e meno elevato dei 3 aspetti della Verita' Assoluta (l'aspetto impersonale del Signore), ma poiche' il devoto di Krishna ne conosce l'aspetto ultimo, il piu' elevato, cioe' la persona di Dio, che comprende il Brahman stesso (il quale non e' altro che lo sfolgorio del corpo del Signore), ne consegue che un devoto e' gia' automaticamente un brahmana.

Percio' chi si eleva alla posizione di devoto, puo' gia' compiere i sacrifici vedici come se fosse un brahmana, in accordo al Pancaratrika vidhi, e dedicarsi per esempio all'adorazione delle Divinita': questo e' un punto importante perche' generalmente i brahmana "di casta", cioe' coloro che si attribuiscono il titolo di brahmana per successione ereditaria (cosa vietata dalle scritture), in India specialmente, non accettano i devoti occidentali, o chi provenga da famiglie non brahmana, come veri brahmana, ma i loro argomenti non reggono, come conferma anche Srila Sanatana Gosvami (uno dei 6 gosvami di Vrindavana, che fu istruito dal Signore Caitanya in persona) nel suo "hari-bhakti-vilasa" 2.12:

yatha kancanatam yati
kamsyam rasa-vidhanatah
tatha diksa-vidhanena
dvijatvam jayate nrinam

"Come un metallo vile si trasforma in oro quando e' mescolato al mercurio, cosi' anche una persona impura puo' essere trasformata in un brahmana, o dvija, semplicemente dal processo dell'iniziazione".

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Anche lo stesso Narada muni conferma che un uomo fa parte di una certa categoria secondo le caratteristiche realmente mostrate, e non solamente per diritto di nascita, nel famoso verso 7.11.35 dello Srimad Bhagavatam:

yasya yal laksanam proktam
pumso varnabhivyanjakam
yad anyatrapi drisyeta
tat tenaiva vinirdiset

"Se qualcuno mostra di possedere le caratteristiche di brahmana, ksatriya, vaisya o sudra, anche se e' nato in una categoria differente, dev'essere considerato appartenente alla classe cui corrispondono le sue qualita'".

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Lo Srimad Bhagavatam infatti, descrive moltissimi casi di persone nate in famiglie di ksatriya o ancora inferiori, diventate successivamente brahmana, e viceversa, in base al loro reale comportamento, cosi' come e' spiegato che persone provenienti addirittura da famiglie demoniache, poterono diventare devoti e perfino puri devoti (come Prahlada Maharaja o Bali Maharaja), quindi ben superiori a dei brahmana ordinari, semplicemente seguendo il metodo del servizio devozionale al Signore, percio' non dovrebbe sussistere alcun dubbio al riguardo.

Tuttavia, a parte queste doverose precisazioni, che volendo puoi approfondire leggendo il commento al verso 4.31.10 dello Srimad Bhagavatam, in diversi altri punti Srila Prabhupada spiega che in realta', la predica della coscienza di Krishna ("kirtanam") e' superiore all'adorazione delle Divinita' (confronta lo Srimad Bhagavatam 7.14.39-40), e che comunque senza un adeguato ascolto costante delle glorie del Signore ("sravanam"), non e' possibile capire chiaramente gli altri processi del servizio devozionale (quali "arcanam", l'adorazione delle Divinita', appunto).

Al contrario, in quest'epoca tutto puo' essere reso perfetto anche senza impegnarsi nell'adorazione delle Divinita', grazie al semplice ascolto, canto, ricordo e adorazione dei piedi di loto del Signore (confronta lo Srimad Bhagavatam 7.5.23-24).

Ad ulteriore supporto di quest'ultima affermazione, Srila Prabhupada porta ad esempio il Signore Caitanya Stesso, apparso circa 500 anni fa, che non stabili' adorazione di Divinita' ne' apri' alcun tempio, ma predico' diffusamente il solo canto del Nome del Signore, attraverso il maha mantra

Hare Krishna
Hare Krishna
Krishna Krishna
Hare Hare

Hare Rama
Hare Rama
Rama Rama
Hare Hare

ponendo le basi, nella penisola indiana, per lo sviluppo del movimento Hare Krishna, piu' tardi espanso in tutto il mondo da Srila Prabhupada.

Concludiamo dicendo che in altri rami della successione disciplica di maestri spirituali, e in India in generale, viene spesso data molta importanza all'adorazione delle Divinita', o alle regole di pulizia e di comportamento descritte nel Pancaratrika Vidhi, cosa che puo' anche appartenere alla tradizione culturale locale, ma il metodo di Srila Prabhupada quale "avatara" di questo periodo storico, destinato a diffondere universalmente il metodo di realizzazione spirituale in quest'epoca, riprendendo la missione del Signore Caitanya Mahaprabhu, consiste invece nel porre la massima enfasi sull'ascolto, la ripetizione e la diffusione su larga scala del nome e delle glorie di Dio, la persona suprema (sravanam e kirtanam), e non tanto sull'adorazione delle Divinita' (arcanam), che come abbiamo visto ricopre un ruolo secondario in kali yuga, a causa della condizione degradata in cui ci troviamo.

Per ottenere la massima efficacia dalla nostra pratica del bhakti yoga, e la massima purificazione, dovremmo quindi dedicarci al canto del mantra Hare Krishna e alla lettura dei libri di Srila Prabhupada, che descrivono le glorie e le attivita' di Dio, la persona suprema, e possibilmente far si' che anche altri possano venirne a contatto, traendone gli stessi benefici.

Questo sara' il miglior servizio che potremo offrire al Signore e all'umanita'.

Haribol !

Gokula Tulasi das

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