V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Andrea.m |
Inserito il - 25/12/2005 : 23:49:33 Hare Krishna a tutti.
Parliamo ora dell'importanza di conoscere la causa finale, per poi descriverla.
E' detto: “... E quando avrai acquisito la vera conoscenza da un'anima realizzata non cadrai mai più nell’illusione, perché grazie a questa conoscenza capirai che tutti gli esseri sono parte del Supremo; in altre parole, essi Mi appartengono”. (B.G. 4.35)
A causa della nostra ignoranza della scienza assoluta siamo ora coperti dall’illusione e crediamo di essere separati da Krishna. In realtà sebbene siamo distinti da Lui, noi rimaniamo Sue parti integranti. Tutti siamo creati per soddisfare Krishna, e anche le differenze tra i corpi dei vari esseri viventi sono solo designazioni illusorie e ingannevoli, in altre parole sono solo un prodotto di Maya. Ma ricevendo la conoscenza da un’anima realizzata, consapevole della realtà delle cose, l’uomo può comprendere che tutti gli esseri fanno parte integrante del Signore. E questa conoscenza, nel massimo nella sua perfezione, consiste nel sapere che Krishna è il rifugio ultimo di tutti gli esseri.
Quando questi esseri pensano di essere indipendenti da Krisnha, il Signore Supremo, e si sottraggono alla Sua protezione, cadono sotto il dominio di Maya. Per ritornare sulla retta via, per prendere nuovamente rifugio in Krishna e godere della Sua protezione, basta sviluppare la coscienza di Krishna.
“Colui che è veramente convinto della Mia gloria e del Mio potere mistico, Mi serve con una devozione pura e completa, su questo non c'e' dubbio”. (B.G. 10.7)
Conoscere Dio, significa raggiungere la più alta perfezione spirituale. È impossibile infatti impegnarsi nel servizio di devozione, se non si è fermamente convinti delle molteplici glorie del Signore.
La gente sa che Dio è grande, ma non conosce quanto è grande.
-------------------------------------
KRISHNA E’ LA CAUSA FINALE
Nel Suo dialogo con Arjuna il Signore dice: “Tutti gli esseri creati hanno origine da queste due nature (energia superiore e inferiore). Sappi per certo che di tutto ciò che è materiale, e di tutto ciò che è spirituale in questo mondo, Io sono l’origine e la fine”. (B.G. 7.6)
Tutto ciò che esiste è prodotto dall’interazione di anima e materia. L’anima non è creata dalla materia ad un certo stato della sua evoluzione, anzi, è la materia che trae origine dall’energia spirituale. Infatti, possiamo vedere che il corpo materiale passa dalla giovinezza alla vecchiaia solo perché una forza superiore gli dà vita.
“Sono la fonte di tutti i mondi, spirituali e materiali. Tutto emana da Me. I saggi che conoscono questa verità Mi servono con devozione e Mi adorano con tutto il loro cuore”. (B.G. 10.8)
L’uomo veramente erudito, che ha studiato tutti i Veda e che conosce l’insegnamento di maestri come l’avatara Caitanya Mahaprabhu, e sa come applicare questi insegnamenti, può capire che Krishna è l’origine di tutto ciò che esiste. Grazie a questo conoscenza, tale saggio si situa nel servizio di devozione al Signore Supremo. Tutti i Veda, le Upanishad e gli altri testi autorevoli, concludono che tutto ebbe origine da Krishna, il non nato.
Nello Srimad Bhagavatam (2.6.45) vengono menzionate alcune delle grandi personalità dell’universo come Brahma e Shiva, e molte altre manifestazioni della natura materiale. Bisogna sapere però che l’origine di tutte queste manifestazioni è Krishna, Dio La Persona Suprema. Solamente le persone di poca intelligenza si lasciano affascinare dalle manifestazioni materiali, perché per quanto grandi e affascinanti siano, esse costituiscono solo un infinitesimale frammento delle opulenze di Dio.
Chi si lascia affascinare da una qualsiasi manifestazione della potenza di Dio, senza veramente conoscere nulla del Signore stesso, è chiamato sakta, adoratore delle grandi potenze.
Gli scienziati moderni, che sono affascinati dal meraviglioso gioco di causa ed effetto dei fenomeni materiali, sono un vero e proprio esempio di sakta. Essi si limitano a studiare questi fenomeni, rimanendone affascinati, ma non si interrogano sulla loro natura, pensano soltanto che siano determinati dal caso. Essi riconoscono l’esistenza delle leggi della natura, ma non vogliono ammettere l’esistenza di un legislatore Supremo.
In realtà, grazie alle scritture rivelate, possiamo capire molto facilmente che tale legislatore è Dio, e che da Lui ha luogo tutta la creazione con le svariate manifestazioni materiali, come ad esempio gli esseri celesti o i demoni. Dedicando la nostra adorazione a Krishna, rispetteremo automaticamente tutti i differenti esseri viventi, perché Dio li include tutti.
“Sri Krishna, Dio, la Persona Suprema e originale, crea questo cosmo manifestato attraverso la Sua prima manifestazione, quella di Vishnu, Sua emanazione plenaria, ma Lui stesso resta non nato. È in Lui che ha luogo la creazione, e la materia e le Sue manifestazioni non sono altro che Lui stesso”. (S.B. 2.6.39)
Da questo verso è possibile capire che è Krishna che crea il Maha-tattva, l’insieme degli elementi materiali, coprendo una parte del cielo spirituale. In questo modo viene smentita la teoria secondo cui l’aggregazione degli elementi materiali avviene casualmente.
“il Signore, proprietario incontestato di tutto ciò che esiste, era l’unico testimone. La manifestazione cosmica non esisteva ancora, ed Egli si sentiva imperfetto in assenza delle Sue emanazioni plenarie distinte. L’energia materiale era ancora allo stato latente, mentre la potenza interna era manifestata”. (S.B. 3.5.24)
Il Signore voleva creare la manifestazione cosmica per dare alle anime condizionate, fino ad allora addormentate nell’oblio, la possibilità di redimersi. Questa manifestazione cosmica da' alle anime condizionate la possibilità di ritornare a Dio, nella loro dimora originale: questo e' il suo scopo principale.
Il processo della creazione ha lo scopo di svegliare le anime condizionate fino ad allora addormentate alla vera esistenza, che è quella della coscienza spirituale, in modo che possano diventare tanto perfette quanto le anime eternamente liberate.
Poiché il Signore è sac-cid-ananda-vigraha, vuole che ogni essere che emana dalle Sue diverse potenze prenda parte al rasa sublime della felicità spirituale. È per questo motivo che le ingiunzioni vediche affermano che giunti alla forma di vita umana bisogna interrogarsi sulla Verità Assoluta.
Chi ha ottenuto un corpo umano, ma non si pone domande su Dio è considerato ancora addormentato, oltre che avaro. Infatti solo l’avarizia ci può far credere che sia inutile impegnare il corpo nella conoscenza spirituale.
Grazie,
Andrea.m
|
|
|