V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
RKC Mayapur |
Inserito il - 18/10/2004 : 13:56:40 Hare Krishna, eccovi il questionario relativo al 5° capitolo.
1) Qual'e' la meta del sankhya-yoga ? E del karma-yoga ? 2) Descrivi i due tipi di sannyasi. 3) Qual'e' la causa dell'ansieta' ? 4) In che modo ci si puo' liberare dall'ignoranza ? 5) Quali sono le tre cose da sapere per raggiungere la pace ? 6) Spiega l'esempio del fiore di loto. 7) Spiega l'esempio del sorgere del sole. 8) Spiega l'espressione "Quando alzo il braccio, non sono realmente io a farlo". 9) Perche' Krishna ci lascia soffrie in questo mondo materiale ? 10) Perche' un devoto si sente a proprio agio dovunque vada ? 11) Quale sintomo ci fa capire che stiamo avanzando spiritualmente ? 12) Qual'e' la causa della sofferenza ? 13) Perche' un puro devoto non sente attrazione per il piacere dei sensi ? 14) Perche' un devoto vuole diffondere la coscienza di Krishna ? 15) Cita il verso di riferimento e spiega il significato di "panditah sama-darsinah" (visione equanime). 16) Cita il verso di riferimento e spiega "la formula della pace". 17) Spiega l'affermazione degli inni vedici secondo cui e' sempre il Signore che permette agli esseri di elevarsi o di degradarsi, raggiungendo cosi' il paradiso o l'inferno. 18) Qual'e' il segreto da sapere per liberarsi da ogni paura ?
Come vedete, entriamo sempre piu' in profondita' nella comprensione della conoscenza trascendentale. Nelle vostre risposte, citate anche la domanda relativa e, come di consueto, il verso a cui vi siete riferiti per la risposta (questo aiuta ad esporre piu' chiaramente il vostro lavoro).
Buono studio e a presto, Haribol ! Gokula Tulasi dasa
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1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
RKC Mayapur |
Inserito il - 30/10/2004 : 23:24:05 Hare Krishna, ecco le risposte al questionario sul 5° capitolo:
1) Qual'e' la meta del sankhya-yoga ? E del karma-yoga ? Il Sankhya-yoga, lo studio analitico del mondo materiale, ha lo scopo di scoprirne la radice, l'anima suprema o Vishnu, e il karma-yoga consiste nell'innaffiare questa radice, percio' esse si ricongiungono nella loro essenza perche' la meta di entrambe le scuole di yoga e' Vishnu (Verso 4).
2) Descrivi i due tipi di sannyasi. I sannyasi vaisnava studiano il vedanta-sutra, attraverso il suo commento originale, lo Srimad-Bhagavatam, e s'impegnano concretamente nel servizio devozionale al Signore, traendone una gioia reale. Anche i sannyasi mayavadi studiano la filosofia del vedanta, ma attraverso il commento impersonalista sariraka-bhasya di sankaracarya, e lo interpretano in maniera impersonalista o con aride speculazioni intellettuali che non portano vera felicita', cosi' alla fine il loro studio diventa noioso. Essi abbandonano allora la via della realizzazione spirituale e tornano a compiere attivita' materiali, magari altruistiche o umanitarie, ma pur sempre materiali (Verso 6).
3) Qual'e' la causa dell'ansieta' ? Il desiderio di ottenere i frutti delle proprie azioni e la gratificazione dei sensi (Verso 12).
4) In che modo ci si puo' liberare dall'ignoranza ? L'ignoranza della propria posizione spirituale fa identificare una persona con il corpo materiale e porta sofferenza. La pratica della coscienza di Krishna permette di liberarsi da questa ignoranza ritrovando la propria posizione spirituale (Verso 13).
5) Quali sono le tre cose da sapere per raggiungere la pace ? 1) Krishna e' il beneficiario ultimo di tutte le attivita'. 2) Krishna e' il proprietario di tutti i pianeti e di tutti gli esseri celesti. 3) Krishna e' il miglior amico di ogni essere vivente. (Verso 29).
6) Spiega l'esempio del fiore di loto. Se una persona conosce perfettamente che Krishna e' il proprietario di ogni cosa e che tutto deve quindi essere usato al Suo servizio, si eleva al di sopra di ogni contaminazione materiale, proprio come un fiore di loto che, sebbene si trovi sull'acqua, non si bagna mai (Verso 10).
7) Spiega l'esempio del sorgere del sole. Quando l'uomo, dopo numerosissime vite, raggiunge la perfetta conoscenza e si abbandona a Krishna, ogni cosa si rivela a lui, come al sorgere del sole ogni cosa diventa visibile (Verso 16).
8) Spiega l'espressione "Quando alzo il braccio, non sono realmente io a farlo". "L'anima incarnata, maestra della citta' del corpo, non genera alcuna azione... Tutto [cio'] e' opera delle influenze della natura materiale". L'essere vivente non e' ne' il proprietario del corpo, ne' il controllore delle sue azioni (Verso 14).
9) Perche' Krishna ci lascia soffrire in questo mondo materiale ? "Il Signore Supremo non e' mai responsabile delle attivita' pie o colpevoli di qualcuno..." L'anima individuale e' libera di desiderare, ma i suoi desideri possono essere soddisfatti soltanto dal Signore. Egli le permette di soddisfarli, ma non e' mai responsabile delle azioni e delle reazioni generate da una particolare situazione, voluta dall'anima condizionata (Verso 15).
10) Perche' un devoto si sente a proprio agio dovunque vada ? Perche' non desidera piu' le gioie materiali esterne, avendo raggiunto il piano liberato (brahma-bhuta). Percio' puo' sedersi in qualsiasi luogo, in silenzio, e godere internamente delle attivita' della vita (Verso 24).
11) Quale sintomo ci fa capire che stiamo avanzando spiritualmente ? Il fatto di non essere piu' attratti dal piacere dei sensi, ma di agire comunque con entusiasmo, ancora maggiore di quello di un materialista, nella coscienza di Krishna (Verso 21).
12) Qual'e' la causa della sofferenza ? Il contatto dei sensi con la materia: la persona intelligente se ne tiene lontano (Verso 22).
13) Perche' un puro devoto non sente attrazione per il piacere dei sensi ? Perche' gusta un piacere trascendentale, molto superiore alla gratificazione dei sensi materiali, impegnandosi nel servizio d'amore al Signore (Versi 21 e 22).
14) Perche' un devoto vuole diffondere la coscienza di Krishna ? Perche' desidera dare il piu' grande beneficio a tutti gli esseri viventi. La dimenticanza della nostra relazione con Krishna e' la causa delle difficolta' che nascono nella dura lotta per l'esistenza, e il devoto desidera eliminare veramente e definitivamente queste difficolta' ricordando questa relazione a tutti (Verso 25).
15) Cita il verso di riferimento e spiega il significato di "panditah sama-darsinah" (visione equanime).
vidya-vinaya-sampanne brahmane gavi hastini suni caiva sva-pake ca panditah sama-darsinah
"Illuminati dalla vera conoscenza, gli umili saggi vedono con occhio uguale il brahmana nobile ed erudito, la mucca, l’elefante, il cane e il mangiatore di cani (intoccabile)".
Una persona veramente erudita, cosciente di Krishna, vede la relazione di ogni essere con Krishna, percio' non fa distinzioni basate sulla diversita' dei corpi materiali. Questa e' la vera conoscenza (Verso 18).
16) Cita il verso di riferimento e spiega "la formula della pace".
bhoktaram yajna-tapasam sarva-loka-mahesvaram suhridam sarva-bhutanam jnatva mam santim ricchati
"Sapendo che Io sono il beneficiario supremo di tutti i sacrifici e di tutte le austerità, il Signore Supremo di tutti i pianeti e di tutti gli esseri celesti, l’amico e il benefattore di tutti gli esseri viventi, la persona pienamente cosciente di Me trova sollievo dalle miserie materiali e ottiene la pace" (Verso 29).
Per ottenere una pace reale occorre principalmente diventare liberi da 3 cose: 1) Kama, la lussuria, il desiderio di possesso. 2) Lobha, l'avidita'. 3) Krodha, la collera. Questo verso contiene le informazioni per sconfiggerle tutte, per questo e' chiamato "la formula della pace".
1) Kama, la lussuria, il desiderio di possesso, si sconfigge tenendo presente che Krishna e' BHOKTARAM YAJNA TAPASAM, il beneficiario ultimo di tutti i sacrifici e di tutte le austerita' (percio' ogni attivita' che possiamo compiere, porta alla fine un beneficio a Lui).
2) Lobha, l'avidita', si sconfigge tenendo presente che Krishna e' SARVA-LOKA-MAHESVARAM, il proprietario di tutti i pianeti e di tutti gli esseri che vi risiedono (percio' non e' veramente possibile accaparrarci i Suoi beni).
3) Krodha, la collera, si sconfigge tenendo presente che Krishna e' SUHRIDAM SARVA BHUTANAM, il miglior amico di ogni essere vivente (percio' e' inutile arrabbiarsi: tutto quello che accade, in ultima analisi, e' permesso da Lui, anche se attraverso i Suoi agenti).
17) Spiega l'affermazione degli inni vedici secondo cui e' sempre il Signore che permette agli esseri di elevarsi o di degradarsi, raggiungendo cosi' il paradiso o l'inferno.
L’essere individuale non ha il potere di soddisfare da sé i propri desideri, percio' il Signore deve aiutarlo con il Suo potere. Essendo imparziale con tutti, non pone ostacoli ai desideri che manifestano le anime infinitesimali, la cui indipendenza è limitata. Tuttavia, quando una persona desidera Krishna, Egli Si prende particolare cura di lei e la incoraggia a volgere i suoi desideri verso di Lui in modo che essa possa raggiungerLo ed essere eternamente felice. Perciò gli inni vedici affermano:
esa u hy eva sadhu karma karayati tam yam ebhyo lokebhya unninisate esa u evasadhu karma karayati yam adho ninisate
"È il Signore che permette agli esseri di compiere atti virtuosi affinché si elevino gradualmente. Ed è sempre Lui che lascia che essi commettano atti colpevoli e prendano così la direzione dell'inferno" (Kausitaki Upanisad 3.8)
ajno jantur aniso ’yam atmanah sukha-duhkhayoh isvara-prerito gacchet svargam vasv abhram eva ca
"Gioia e dolore dipendono completamente dal Signore. Secondo la volontà del Supremo, gli esseri vanno in cielo o all’inferno, come nuvole portate dal vento".
L’anima incarnata, poiché desidera da tempo immemorabile di rimanere fuori dalla coscienza di Krishna, è causa della propria rovina. Perciò, sebbene l’anima per natura sia eterna, piena di conoscenza e felicità, a causa della sua esistenza infinitesimale dimentica la sua condizione naturale, che è quella di servire il Signore, e diventa prigioniera dell’ignoranza. Sotto l’influsso dell’ignoranza l’essere vivente fa cadere sul Signore la responsabilità del proprio condizionamento. Ma il Vedanta-sutra (2.1.34) afferma:
vaisamya-nairghrinye na sapeksatvat tatha hi darsayati
"Il Signore, nonostante le apparenze, non ama e non odia nessuno" (Verso 15)
18) Qual'e' il segreto da sapere per liberarsi da ogni paura ? Che niente esiste oltre a Krishna (Verso 12).
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