Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio. Per registrarti, clicca qui. La Registrazione è semplice e gratuita!
V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
RKC Mayapur
Inserito il - 03/05/2004 : 01:44:28 Hare Krishna a tutti, scusate il ritardo nel proseguimento del corso, ma abbiamo avuto dei problemi tecnici e stiamo ancora sistemando il sito.
Spero che nel frattempo abbiate avuto modo di leggere tutto il secondo capitolo, e magari anche di preparare un riassuntino... (non avrete creduto di sfuggire, vero ? )
Ho pensato di analizzare la domanda di Arjuna, posta nel verso 2.54, durante lo svolgimento dialettico, perche' in effetti ne fa parte, ed ora cerco di spiegarvene il motivo.
Dopo che Arjuna aveva espresso il suo desiderio di non combattere, nel primo capitolo, e si era abbandonato a Lui come suo discepolo, Krishna comincia rispondere, ad uno ad uno, a tutti i suoi dubbi (abbiamo visto lo schema delle risposte nella lezione precedente). Inizialmente gli spiega la distinzione tra corpo ed anima, e le caratteristiche di quest'ultima (Versi 10-30). Poi gli spiega come la felicita' provenga dal compimento del dovere prescritto, e come NON compiendo i propri doveri prescritti, si ottenga la sofferenza e la vita infernale (Versi 31-38).
Ma Arjuna non era ancora del tutto convinto: cosi' Krishna gli propone un'alternativa, quella di agire secondo la volonta' divina, in una coscienza trascendentale (Versi 39-53): in questo modo Arjuna non potra' essere toccato dalle reazioni karmiche, perche' agira' per conto del Signore (questa proposta di Krishna e' un preludio al verso 18.66, cioe' la conclusione a cui Krishna desidera che Arjuna giunga: abbandonarsi al Supremo ed agire come un Suo strumento, secondo il Suo desiderio. Leggendo il verso, capirete cio' che intende dire). A questo punto Arjuna comincia ad intuire un piano di coscienza superiore, trascendentale, dove l'azione non porta conseguenze, essendo libera da ogni desiderio personale ed eseguita unicamente secondo la volonta' di Dio. Ecco quindi che pone la domanda del verso 2.54:
1) Come riconoscere un trascendentalista, cioe' quali sono i suoi sintomi ? (Risposta nel verso 55). 2) Come parla, cioe' come reagisce alla collera, all'affetto e all'indifferenza ? (Risposta nei versi 56 e 57). 3) Come si siede, cioe' come si comporta e come impegna i sensi durante l'inattivita' ? (Risposta nei versi 58-63) 4) Come cammina, cioe' come agisce a contatto con il mondo e i sensi durante l'attivita' ? (Risposta nei versi 64-72)
Arjuna e' interessato a diventare un trascendentalista, percio' fa queste domande con l'intento di conoscerne meglio le caratteristiche: Krishna gli spiega quindi che la via migliore consiste nell'impegnarsi in servizio devozionale, liberandosi cosi' dalle miserie e raggiungendo la pace della mente. E' da sottolineare il seguente concetto fondamentale: ci si puo' mantenere al livello trascendentale, in virtu' del gusto superiore che scaturisce dal compimento del bhakti-yoga, piacere talmente grande che permette di lasciare tutte le altre attivita' (param dristva, verso 2.59).
Prendetevi un po' di tempo per comprendere questi importanti concetti, studiandoli e confrontando i versi, le spiegazioni, ecc. La prossima volta termineremo l'analisi dialettica del secondo capitolo con la maschera di applicazione pratica di queste informazioni nella nostra vita, per passare poi al questionario finale. Nel frattempo, potete pubblicare i vostri riassunti. ()
Un'ultima cosa, alla fine del secondo capitolo, nelle note, c'e' l'elenco delle 10 principali offese da evitare nell'esecuzione del servizio devozionale, non e' un argomento inerente al nostro corso, ma e' utilissimo da conoscere !