"Prima di esporre questo Srimad-Bhagavatam, arma della nostra conquista, offro il mio rispettoso omaggio a Narayana, il Signore Supremo, a Nara-narayana Rishi, il più perfetto tra gli uomini, a nostra madre Sarasvati, dea del sapere, e a Srila Vyasadeva, l'autore."
LEZIONE
Prabhupada: "Questo è il sistema parampara. Man mano che si acquisisce la conoscenza, passo dopo passo [in successione] ... Krishna è il maestro spirituale originale, e poi da Krishna, il deva Brahma apprese la conoscenza vedica. Tene brahma hrida adi-kavaye (SB 1.1.1). Nel Bhagavatam si dice: "Da dove Brahma ha ottenuto la sua conoscenza?" Perché, se si vuole acquisire conoscenza, si deve avvicinare una persona superiore per ottenerla. Tad-vijnanartham sa gurum eva abhigacchet (Mundaka Upanishad 1.2.12). 'Sa gurum' significa superiore. Quindi, chi era la persona superiore da cui Brahma ottenne la conoscenza? Perché non c'era nessun'altra creatura—egli era la prima creatura vivente (adi-kavaye). Perciò è detto che: "La persona superiore era Krishna, ma non era presente". Sappiamo che Krishna era di fronte ad Arjuna, ma nessuno si mostrò a Brahma. Perciò è detto 'tene brahma hrida adi-kavaye'—hrida significa "attraverso il cuore". Perché Krishna è situato nel cuore. In realtà, Egli è il caitya-guru, il maestro spirituale nel cuore di tutti; e per aiutarci, Si presenta come maestro spirituale fisico. Perciò, saksad-dharitvena samasta: Il guru è il rappresentante di Krishna. Krishna invia un devoto sincero ad agire per Suo conto ed il è maestro spirituale.
Questo è il sistema parampara, quando si riceve la conoscenza in successione... Così Narayana, Krishna, istruì Brahma, Brahma istruì Narada, Narada istruì Vyasadeva, Vyasadeva istruì il suo discepolo Madhvacarya, e anche noi si deve procedere allo stesso modo. Prima di tutto, si offre rispetto al maestro spirituale, come lui [Suta] ha fatto con Sukadeva Gosvami. Tam vyasa-sunum upayami gurum muninam (SB 1.2.3): "A lui, il figlio di Vyasa [Sukadeva], offro i miei rispettosi omaggi." E così via, al suo maestro spirituale, al suo maestro spirituale..., e infine arriva a Krishna. Questo è il processo. Non cercate di avvicinarvi direttamente a Krishna, scavalcando tutti. È inutile. Come si acquisisce la conoscenza attraverso i vari passi, o sistema parampara, allo stesso modo dovremmo avvicinarci a Krishna attraverso questi passi. Perciò, narayanam namaskritya, naram caiva narottamam (SB 1.2.4): "Prima di esporre questo Srimad-Bhagavatam, arma della nostra conquista, offro il mio rispettoso omaggio a Narayana, il Signore Supremo, a Nara-narayana Rishi, il più perfetto tra gli uomini, a nostra madre Sarasvati, dea del sapere, e a Srila Vyasadeva, l'autore." E in questo modo si glorifica. Leggi la spiegazione.
Spiegazione: "Tutte le scritture vediche, compresi i Purana, servono a vincere le profonde tenebre dell'esistenza materiale. Eccessivamente attratto dai piaceri dei sensi materiali, l'essere vivente ha dimenticato da tempo immemorabile la propria relazione con Dio. Qui, in questo mondo, la sua lotta per l'esistenza è perpetua e nessun proposito gli permetterà mai di uscirne. Se desidera vincere definitivamente questa lotta per l'esistenza, deve ristabilire la sua eterna relazione con Dio. E scegliendo tale rimedio dovrà prendere rifugio nelle Scritture come i Veda e i Purana. La gente sciocca sostiene che i Purana non hanno alcun legame con i Veda mentre in realtà i Purana sono spiegazioni complementari dei Veda, destinate a diversi tipi di uomini."
Prabhupada: Ne abbiamo già parlato. Adhyatma-dipam atititirsatam tamo 'ndham samsarinam karunayaha (SB 1.2.3): Tutte le letterature vediche e i Purana sono destinati a conquistare la regione più oscura, tamo 'ndham (le profonde tenebre dell'esistenza materiale), atititirsatam (desiderando superare), samsarinam karunayaha (per la Sua grande compassione verso i materialisti), adhyatma-dipam (la torcia trascendentale). Lo Srimad-Bhagavatam è la fiaccola trascendentale che permette di vedere perfettamente la Verità Assoluta—tamo 'ndham atititirsatam (se si desidera superare le profonde tenebre). Tale è la civiltà umana: come uscire dalle tenebre dell'ignoranza. Non cani e gatti che saltano esultanti: sono un grosso cane, lasciatemi saltare—questa è civiltà animale. Loro saltano nudi, noi saltiamo vestiti, tutto qui. Questa è la differenza. Altrimenti, dov'è la differenza? Finché abbiamo una concezione corporea della vita, "Lasciatemi godere di questo mio corpo, dei miei sensi..." Corpo significa sensi. Indriyani parany ahur (Bg. 3.42): "I sensi attivi sono superiori alla materia inerte, ma superiore ai sensi è la mente e superiore alla mente è l'intelligenza. Ancora più elevata dell'intelligenza è l'anima."
Così, finché si è nell'oscurità, la caratteristica predominante del godimento sono i sensi. È tutto. "Lasciatemi godere, ho una lingua, lasciatemi andare al ristorante, tagliare la gola a questo o quell'animale e godere, e lasciarlo andare all'inferno. Lasciatemi godere". Questo è jihva-lobha. Ta'ra madhye jihva ati lobhamoy sudurmati ta'ke jeta kathina samsare. Bhaktivinoda Thakura dice: "Tra i sensi, il più potente è la lingua". Il senso più potente. Vedete? Fumano, sono fumatori incalliti, e continuano, continuano. Che cos'è? È una sensazione. E se fumano e bevono, è semplicemente la lingua. La lingua ordina: "Fai questo, fai quello. Prendi questo, prendi il caffè, il tè, fuma, prendi la carne, prendi, prendi..." Ciò significa che fra tutti i sensi, la lingua è la più formidabile. Perciò Bhaktivinoda Thakura dice: ta'ra madhye jihva ati lobhamoy sudurmati ta'ke jeta kathina samsare. È molto difficile conquistare la lingua. E se riesci a conquistare la lingua, allora puoi conquistare lo stomaco e quindi i genitali. In linea retta, uno dopo l'altro. Ta'ra madhye jihva ati.
Conoscete la storia: Un cane stava attraversando un piccolo ruscello e vide l'immagine di un altro cane nell'acqua. In realtà, non c'era nessun cane. Stava portando del cibo in bocca, e vide un altro cane nell'acqua. Allora pensò: "Prenderò quel cibo dalla sua bocca", e così, mentre apriva la bocca—volendo prendere il cibo dell'altro—il cibo che che teneva nella sua bocca sparì. Vedete? È la filosofia del cane: "Porta via questo, prendi il cibo dell'altro" e così facendo perde il suo. Si chiama illusione, maya. Conoscete la favola di Esopo? È una storia molto istruttiva. Perciò questa è la filosofia del cane. Tutti quei cosiddetti imperi... L'impero romano, l'impero britannico hanno esteso il loro dominio e hanno perso tutto. Finito. L'attività del cane è finita. Così questo tipo di espansione, inutilmente... Perciò la nostra filosofia è: "Siate soddisfatti di ciò che Dio vi ha dato". Tena tyaktena bhunjitha ma gridhah kasya svid dhanam (Sri Isopanishad, mantra 1). Siate soddisfatti di ciò che Dio vi ha dato, di ciò che vi è stato assegnato. Non cercate di invadere la proprietà altrui. Questa è civiltà. Ma l'uomo sta trasgredendo la legge naturale. Non si accontenta di localizzarsi, vuole espandersi. Se volete espandervi, allora espandete qualcosa che sia benefico per la società umana.
Proprio come stiamo espandendo la coscienza di Krishna. È necessario, perché la civiltà dei cani e dei gatti sarà controllata. Ma espandere la civiltà dei cani e dei gatti per competere con un altro cane è la stessa storia, la favola di Esopo, catturare l'altro cane e rubargli il cibo, per poi perdere tutto. Sono storie molto istruttive. Pertanto la vera attività è samsarinam, adhyatma-dipam atititirsatam. Bisogna comprendere che "Io sono eterno, ho ascoltato da Krishna, la Persona Suprema, che io non finisco dopo la fine del mio corpo", na hanyate hanyamane sarire (Bg. 2.20): "L'anima non muore quando il corpo muore". Allora, se non sono finito, dove vado? Dove rimango? Questa è intelligenza. Ma non hanno alcuna informazione dell'anima eterna, na hanyate hanyamane sarire (Bg. 2.20). Pensano: "All'improvviso questo corpo si è sviluppato e abbiamo acquisito buoni sensi. Godiamoci i sensi... E all'improvviso non c'è più vita, finito". Un grande professore dalla Russia, il professor Kotovsky, mi ha detto: "Svamiji, dopo aver perso questo corpo, non rimane nulla, tutto è finito". Tale è il principio fondamentale della civiltà moderna: "Non c'è vita dopo la morte, e qualunque siano i sensi che abbiamo, godiamoceli". Perciò, bhasmi-bhutasya dehasya...
Non è una novità, questa filosofia atea esisteva da molto, molto tempo. Non hanno scoperto nulla di nuovo. Esiste già. In India, la filosofia atea esisteva già. Carvaka Muni diceva: "Godetevi la vita e in qualche modo gratificate i vostri sensi". "Ma non ho abbastanza denaro per questo". Rinam kritva: "Allora mendicate, prendete in prestito, rubate, trovate del denaro". Ci sono tre metodi per ottenere denaro. Se non si ha denaro, allora si mendica. Proprio come i mendicanti professionisti, i sannyasi, mendicano, prendono in prestito. E coloro che non sono mendicanti, prendono in prestito dagli amici o rubano con ogni mezzo. Questa è la teoria di Carvaka: "In un modo o nell'altro procuratevi del denaro. Mendicate, prendete in prestito o rubate". Rinam kritva. È usata la stessa parola. "Se non hai denaro, chiedi un prestito agli amici". Rinam kritva ghritam pibet yavaj jivet sukham jivet. "Devo restituire del denaro. Come posso avere un prestito? Se non pago, rimarrò debitore e dovrò pagare nella prossima vita". "Non preoccuparti della prossima vita". Bhasmi-bhutasya dehasya kutah punar agamano bhavet (Carvaka Muni): "Quando il tuo corpo sarà finito, sarà ridotto in cenere, allora le ceneri andranno perse e non tornerai più".
Accade questo. Poiché le persone non hanno alcuna conoscenza della vita successiva, non sono interessate all'educazione spirituale. Questa è la difficoltà. Non sono interessate. Perché non vengono qui? Pensano: "Ora qui diranno che c'è vita dopo la morte, e se non ti comporti bene dovrai soffrire. Tutte queste sciocchezze che dobbiamo sentire sono utopistiche". Perciò non sono interessati, sono così ottusi. Ma Krishna fa questo esempio: dehino 'smin yatha dehe kaumaram (Bg. 2.13). Proprio come state cambiando il corpo... Tutti cambiamo, cambiamo continuamente corpo. Ero un neonato, ero un bambino, ero un ragazzo, ero un giovane uomo e ora ho un corpo diverso. Dove sono finiti quei corpi? Ma non hanno cervello per pensare. Avevo tutti questi corpi, è un fatto, e ora non esistono più, è un dato di fatto. Eppure continuo a dire: "Non c'è un altro corpo dopo la morte". Qual è la ragione? Qual è la logica? Quanto è semplice la logica data da... Non da una persona comune, ma da Krishna, Dio, la Persona Suprema, che dice: " Poiché hai cambiato tanti corpi, sei passato attraverso così tanti corpi..." La scienza medica afferma che ogni minuto cambiamo corpo. È un dato di fatto.
Qualche giorno fa, è venuto il dottor P. Bannerjee. Quella ragazza (sua figlia) l'ho vista cambiare negli anni, dal 1955. Quanti anni fa? Diciannove, venti anni. Quindi quella ragazza è cresciuta ormai da diciannove anni. A quel tempo era in braccio a sua madre. E dissi: "Oh, tua figlia è cresciuta così tanto". Così ha cambiato tanti corpi, ma quel corpo che io ho visto nel 1955, non esiste più. Che cosa c'è di illogico? Quel corpo non esiste più, ma la ragazza è qui presente, e il padre dice: "Sì, è mia figlia, quella figlia chetu hai visto così poco". Il suo corpo è cambiato tante volte; similmente, quando lascerò questo corpo, dovrò averne un altro. E Krishna dice: tatha dehantara-praptih (Bg. 2.13). Ciò è detto samsara. Samsara significa "ripetizione di corpi diversi". Questo è il samsara. Samsarinam karunaya ["Per la Sua grande compassione verso gli uomini materialisti" (SB 1.2.3)]. Perciò questo movimento per la coscienza di Krishna deve essere compassionevole verso quei mascalzoni che si trovano in questo ciclo di cambiamento di un corpo dopo l'altro. È un grande movimento. Tutti, in tutto il mondo, pensano che non ci sia vita dopo la morte. Ma non è così.
Il fatto è che, avendo cambiato tanti corpi in questa vita, alla fine dovrete cambiare questo corpo e accettarne un altro. È una posizione molto pericolosa; ma nessuno ci pensa. Se ricevete un corpo di albero, allora dovrete rimanere nello stesso luogo per centinaia di anni. Questa è scienza. Ora, non potete rimanere cinque minuti nella lezione di Bhagavad-gita, ma se vi è dato un corpo dalla natura, prakriteh kriyamanani, allora siete sotto il controllo della natura. Non puoi fermare la tua morte. Quando la natura ti chiede: "Ora devi morire", la tua scienza non può impedirlo. Quindi sei sotto il controllo della natura. Prakriteh kriyamanani gunaih karmani sarvasah. Quindi, se la natura ti dà, ora prendi questo corpo di albero baniano e rimani qui per cinquemila anni. Come puoi fermarlo? La tua conoscenza scientifica potrà fermarlo? È possibile? Allora qual è la tua scienza, se sei sotto il controllo della natura materiale? Prakriteh kriyamanani gunaih karmani sarvasah (Bg. 3.27): "L'anima sviata dal falso ego crede di essere l'autrice delle proprie azioni, che in realtà sono compiute dalle tre influenze della natura materiale".
Nonostante siano tirati per le orecchie dalla natura materiale, pensano di essere liberi e lottano per la libertà. Cos'è questo nonsenso di libertà? Siete sotto la morsa della natura materiale. Dov'è la vostra libertà? Ora la natura vi ha dato questa forma di corpo umano, poi potreste ottenere un altro corpo e un altro ancora... È completamente sotto il controllo della natura materiale. Ma non lo sanno e sono immersi nell'oscurità. Tamo 'ndham. Perciò coloro che desiderano attraversare quest’oceano di ignoranza, per loro ci sono le seguenti istruzioni: Narayanam namaskritya naram caiva narottamam, bisogna seguire il sistema parampara, sottomettersi, tapasya e jnana. Bahavo jnana-tapasa puta mad-bhavam agatah (Bg. 4.10): Liberi dall'attaccamento, dalla paura e dalla collera, completamente assorti in Me e cercando rifugio in Me, numerosi sono coloro che in passato si purificarono, imparando a conoscerMi, e tutti svilupparono così un trascendentale amore per Me." Perciò, tramite jnana, conoscenza, e tapasya, austerità, bisogna progredire. Questo è il movimento per la coscienza di Krishna".
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Altro sull'autore, Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada
DISCLAIMER * Le lezioni, a volte sono riportate sottoforma di estratto, per una presentazione adatta anche ai lettori estranei agli argomenti trattati, o in generale al metodo del bhakti yoga, la coscienza di Krishna. Cio' allo scopo di evitare possibili fraintendimenti, sul significato di alcuni termini e concetti espressi, non sempre corrispondenti alle accezioni linguistiche attuali, e quindi talvolta, causa di una comprensione errata o distorta delle vere intenzioni, del maestro spirituale fondatore.
Il testo integrale originale (in Inglese) delle lezioni, e' comunque reperibile in rete su vari siti esteri.